venerdì 19 dicembre 2014

RIVALS. I RIVALI DI FARINELLI, CONCERTO DI DAVID HANSEN CON ACADEMIA MONTIS REGALIS – TEATRO VERDI DI PORDENONE, giovedì 18 dicembre 2014

Capita a volte di trascorrere serate particolarmente suggestive grazie all’intelligenza ed all’acume artistico di chi le organizza. Questa volta dobbiamo ringraziare il Teatro Giuseppe Verdi di Pordenone, che a pochi giorni dall’inizio delle festività natalizie ha offerto una serata diversa da ciò che ci si aspetterebbe comunemente in questo periodo. Con un ospite di fama internazionale, il grande controtenore David Hansen, in un concerto dedicato all’epoca del famoso Carlo Maria Michelangelo Nicola Broschi, alias Farinelli, ed i suoi contemporanei, e grazie all’accompagnamento del meraviglioso ensemble Academia Montis Regalis, abbiamo potuto ascoltare una selezione delle arie più celebri del repertorio operistico barocco, alternate all’esecuzione di quattro concerti di Antonio Vivaldi, per un susseguirsi di emozioni sempre crescenti. 

lunedì 15 dicembre 2014

CONCERTO DEGLI AUGURI DI NATALE DI VERONA LIRICA – TEATRO FILARMONICO DI VERONA, domenica 14 dicembre 2014

Come ogni anno nel periodo natalizio l’Associazione Verona Lirica affianca al piacere della buona musica l’attenzione per il sociale, dedicando il concerto degli auguri ad un ente benefico. Questa volta la somma raccolta tra il pubblico sarà devoluta alla AOI Onlus, Associazione Oncologica Italiana Mutilati della Voce.

Proprio come nel dicembre dell’anno scorso, ad accompagnare le performance dei quattro artisti presenti, non solo la straordinaria Patrizia Quarta al piano, ormai una indiscussa certezza per l’Associazione lirica, ma anche il Quartetto d’archi dell’Arena di Verona composto da Gunther Sanin e Vincenzo Quaranta al violino, Luca Pozza alla viola e Sara Airoldi al violoncello. Sono tornati ad esibirsi ieri per Verona Lirica anche tre dei protagonisti del concerto: il soprano Hui He, protagonista di un evento che l’ha vista ricevere un importante riconoscimento alla carriera ad inizio anno 2013, cui era presente pure il secondo ritorno, il basso Seung Pil Choi, ed il mezzosoprano Elena Gabouri, anch’essa tra i protagonisti del concerto natalizio dello stesso anno. New entry il tenore George Oniani.

domenica 14 dicembre 2014

LUCIA DI LAMMERMOOR, G. DONIZETTI - TEATRO FILARMONICO DI VERONA, sabato 13 dicembre 2014.

Con un bel successo di pubblico si alza il sipario anche sulla stagione lirica del Filarmonico di Verona per una produzione di Lucia di Lammermoor che arriva dal Teatro Bellini di Catania. 

Il regista Guglielmo Ferro ricopre lo spettacolo di una estrema vena lugubre, ove lo spettro della morte aleggia sui protagonisti sin dalle prime scene: il buio regna sovrano, i costumi di Françoise Raybaud sono principalmente neri, come nero è l’abito che indossa Lucia per le nozze; neri sono i fondali, ove si proiettano le immagini di Massimiliano Pace, che alternano scorci naturalistici ad elementi architettonici; scure sono le luci curate da Bruno Ciulli e ridotti al minimo sono gli elementi scenici ideati da Stefano Pace. Seguendo dunque questa atmosfera generale quasi dimessa ed estremamente intimistica, i personaggi in scena sono lasciati molto liberi di interpretare e conseguentemente di agire.

lunedì 8 dicembre 2014

LA TRAVIATA, G. VERDI – GRAN TEATRO LA FENICE DI VENEZIA, domenica 7 dicembre 2014

Cento recite e dieci anni dalla prima rappresentazione della Traviata targata  Robert Carsen sono un traguardo che la Fenice di Venezia ha voluto festeggiare con la doppia inaugurazione di stagione d’opera, dopo il fortunatissimo Simon Boccanegra, con relativo taglio di torta  il giorno della prima.
Siamo stati all’ultima replica e nonostante gli anni passino questo allestimento appare sempre  fresco ed attuale, sì da ottenere ogni volta un intramontabile successo di pubblico.

Il regista non nasconde, anzi sottolinea più volte il ‘mestiere’ della protagonista, ora con uomini che le ronzano intorno porgendole denaro, ora rendendo il denaro stesso protagonista in scena con banconote che volteggiano nell’aria. Vita effimera quella di Violetta, caduca come le foglie degli alberi che invadono il suolo nel secondo atto, e come le stesse banconote, che rendono felici solo per un momento, ma non sono in grado di curare il male profondo che inesorabile tronca la vita della bella parigina. Naturalmente la scenografia di Patrick Kinmonth , che firma anche i bellissimi e sgargianti costumi, si rende al servizio del regista, alternando ambienti ricchi e colorati con altri essenziali che sottolineano l’alternanza delle fortune dei protagonisti ed anche dei loro stati d’animo. La stanza cadente e spoglia dell’ultimo atto testimonia quanto ormai il vuoto circondi la sventurata sia materialmente che interiormente, senza più la speranza di ‘un avvenire migliore’.

venerdì 5 dicembre 2014

LADY MACBETH DEL DISTRETTO DI MCENSK, DMITRIJ DMITRIEVIČ ŠOSTAKOVIČ - TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA, giovedì 4 dicembre 2014

Chiusura della stagione operistica 2014 al Teatro Comunale di Bologna con un titolo tanto raro quanto a nostro avviso straordinario e da apprezzare in tutte le sue sfaccettature.  L'opera ‘Lady Macbeth’ di Šostakovič viene proposta nel brillante allestimento del teatro moscovita Helikon, con uno spettacolo veramente ricco, avvincente, dal ritmo serrato, che va goduto tutto d’un fiato e pieno di colpi di scena e trovate interessanti, tali da esemplificare il libretto ed incorniciare la trama senza prevaricarla. Qui tutto è visibile, palpabile, non simbolico, ma portato davanti ai nostri occhi come uno schiaffo che ci rende consapevoli.

mercoledì 26 novembre 2014

DO RE MI…..PRESENTO – intervista a ANNA PIROZZI

Con vero piacere incontriamo oggi per i nostri lettori il soprano Anna Pirozzi, artista napoletana che grazie alla sua voce calda e drammatica sta ottenendo un grande successo di pubblico e critica sia in ambito nazionale che internazionale. Molto forte nel repertorio drammatico, proprio grazie al suo timbro corposo ed ampio ed alle sue doti interpretative, ha debuttato ruoli impervi come Abigaille, Lady Macbeth, Amelia, e recentissimo è il suo debutto nel ruolo di Luisa Miller al Teatro Carlo Felice di Genova al fianco di Leo Nucci impegnato come cantante e regista, per il quale ha ottenuto ancora una volta larghi consensi e che le permette di aggiungere un'altra pietra miliare alla sua bella carriera. Proprio in questa occasione la incontriamo per parlare di questa esperienza, di se stessa e naturalmente del futuro artistico.

domenica 23 novembre 2014

SIMON BOCCANEGRA, G. VERDI – GRAN TEATRO LA FENICE DI VENEZIA, inaugurazione stagione lirica, sabato 22 novembre 2014


Con una doppia inaugurazione il Teatro La Fenice di Venezia apre la stagione d’opera 2014-15 presentando una nuova produzione di Simon Boccanegra affiancata dal fortunato e noto allestimento di Traviata; due opere di Verdi che hanno visto la luce proprio in questo teatro, scelte apposta per una festa in grande stile. Il ‘Simone’ andato in scena ieri sera reca la firma del regista Andrea De Rosa, il cui scopo è quello di rendere fruibile il più possibile non solo la trama del dramma, ma anche gli stati d’animo del grande protagonista. 

Così la scena diviene in funzione del narrato e si trasforma man mano che gli eventi hanno corso, dal nero e vuoto più totale del prologo, ad una apertura visiva verso il futuro e la luce, pur nel tragico finale. Boccanegra difatti è inizialmente solo con il suo dolore per la perdita della donna amata, qui addirittura stretta esanime tra le braccia e non soltanto evocata. Crede di aver perso anche il frutto del suo amore ed inoltre ha lasciato il proprio compagno di sempre: il mare. Ora la vita da corsaro è lontana ed è come imprigionato nei palazzi del potere come Doge di Genova, con il mare sì vicino e sempre presente in scena, ma allo stesso tempo oscurato dalle architetture costruite ad arte per far solo intravvedere il paesaggio circostante. Volutamente claustrofobica è dunque la sensazione di insieme, studiata ad arte anche dalle luci piuttosto cupe di Pasquale Mari, altresì autore dei magnifici filmati girati in Liguria, che sono via via resi più visibili col trasformarsi delle strutture sul palco.

Così man mano che le agnizioni si susseguono, anche la scenografia pare aprirsi all’orizzonte, ben visibile nell'ultimo atto per l’estremo saluto al Doge. Qui il regista ha voluto che il fantasma di Maria ricomparisse sul palco per accogliere l’amato tra le braccia, ora in pace sapendo la figlia viva e felicemente innamorata, con il suo paese guidato dal nuovo Doge Gabriele. 
Molto belli e curati i costumi di Alessandro Lai che richiamano lo stile trecentesco del libretto.

venerdì 14 novembre 2014

BOHEME, GIACOMO PUCCINI – TEATRO FILARMONICO DI VERONA, giovedì 13 novembre 2014

Con la Bohème di Puccini si chiude la sezione invernale 2013/14 della stagione operistica a Verona. E per un classico come questo si è scelto di creare una ambientazione di garbato gusto tradizionale. Il regista Pier Francesco  Maestrini ha immaginato infatti che la storia della celebre fioraia Mimì si svolgesse intorno alla fine del milleottocento, in pieno Impressionismo, poco più avanti rispetto al libretto di Illica e Giacosa, reputando il periodo particolarmente congeniale ad illustrare soprattutto visivamente la vita dei giovani bohémien. Carlo Savi ha così allestito in tutto e per tutto le scene per i quattro quadri, arricchendole dei magnifici dipinti impressionisti che fungessero da sfondo, di cui le scene sul palco risultassero la naturale prosecuzione oppure una esemplificazione dei contenuti. Ecco dunque sfilare in apertura L’atelier di Jean Frédéric Bazille del 1870, un calzante richiamo alla soffitta dei nostri amici artisti, ove sono proprio ritratti il pittore con i suoi amici/colleghi, e via via i grandi capolavori di Manet, Van Gogh, Degas, Toulouse-Lautrec e così via. I costumi sempre ad opera di Savi sono perfettamente in linea con l’ambientazione e le luci di Paolo Mazzon ben si integrano con i colori di scene e dipinti.

lunedì 10 novembre 2014

AIDA, G. VERDI – METROPOLITAN OPERA HOUSE DI NEW YORK, venerdì 7 novembre 2014.

L’acclamata produzione ‘epica’ dell’Aida di Giuseppe Verdi targata anno 1988 ritorna con grande successo al Met di New York per questa stagione d’opera, ove si ritrovano a chiare lettere i fasti e lo splendore dell’antico e mitico Egitto dei Faraoni. Il team produttivo di stampo chiaramente cinematografico capeggiato da Sonja Frisell si avvale infatti delle scene progettate dal nostro celebre designer teatrale e da pellicola  Gianni Quaranta. Lo spettacolo ci propone quindi  tutto quello che ci si aspetta di trovare sul palco: le enormi pareti con sfingi in bassorilievo del palazzo di Menfi, gli appartamenti di Amneris con arredi e decori lussuosi, le magnifiche sponde del Nilo accennate da sfumature azzurre circondate da mura ed archi maestosi, e così via. La fatal pietra si compone in diretta grazie agli stupefacenti piani mobili che in un lampo suddividono il palco nel consueto duplice livello. Il coro e le comparse sono meravigliosamente vestiti da Dada SaligeriLe luci di Gil Wechsler  forse potevano essere maggiormente suggestive, scegliendo sfumature variopinte piuttosto che il semplice bianco, ma il grandioso impianto scenografico non ne ha risentito particolarmente ed il pubblico ha applaudito ad ogni cambio scena, sobbalzando di stupore all'arrivo dei cavalli per il trionfo, un classico che piace sempre.

mercoledì 5 novembre 2014

PETER GRIMES, BENJAMIN BRITTEN - GARTNERPLATZTHEATER AM PRINZREGENTSTHEATER, Munich, 2 novembre 2014

“Stand down” you say.You wash your hands.
The case goes on in people’s minds.
The charges that no court has made
Will be shouted at my head...

Il soggetto di Peter Grimes, tratto da un poema di Crabbe, ha le nere tinte di una vicenda realistica ambientata in un villaggio di pescatori e concentrata sui sospetti e sulle ostilità degli abitanti nei confronti di Peter Grimes, accusato di aver ucciso un mozzo.

La musica coglie dalla vicenda gli aspetti più crudelmente realistici ma la chiarezza con cui viene sempre condotto il canto, le melodie vocali di Britten,  per quanto accurate nella declamazione, conservano sempre una morbidezza melodica, creano un curioso incontro con i colori espressionistici dell'orchestra e le sue nervosità ritmiche.

martedì 4 novembre 2014

LA LUCE NEL TEMPO DI FRANCESCO NAPPA/CAVALLERIA RUSTICANA DI PIETRO MASCAGNI - TEATRO DELL’OPERA MAGGIO MUSICALE FIORENTINO, Firenze, 2 Novembre 2014

LA  LUCE  E  L’OSCURITÀ  NELLO  STESSO  TEMPO

Il  Balletto  contemporaneo  La  luce  nel  tempo è  ideato  da  Francesco  Nappa  su  musica  di  Joseph Haydn. L’oscurità  e luce   di  alcuni  brani  sinfonici di  Haydn affiancano  e  abbracciano  appieno  questa  visione, infondono  sentimenti  contrastanti. Ogni  movimento  ha  un  sentimento  da  trasmettere:  gioia, malinconia passione, dolore. Sono  messe  in  scena  e  ognuna  di  loro  è una  crepa  attraverso  la  quale  far  trasparire  la  luce.  Attraverso  i  corpi  e  l’arte  dei  ballerini  in  fusione  con l’armonia delle  note  di  Haydn .  Eccellente  produzione  del Maggio Danza  accompagnati  magnificamente dall’ Orchestra  del  Maggio Musicale  Fiorentino  diretti  da Giampaolo  Bisanti.

VEC MAKROPULOS, LEOS JANACECK - PRIMA MONDIALE DELLA REVISIONE CRITICA DELLA PARTITURA A CURA DI ANNETTE THEIN, JONAS HAJEK E TOMAS HANUS, EDIZIONI BARENREITER PRAHA - BAYERISCHE STAATSOPER, Sabato 1 novembre 2014

“E' brutto esser vecchi.

Lei però è sempre bella.

Sappia, i pazzi hanno vita lunga, io vivrò a lungo certo! E finché l' uomo si innamora.”

Per la prima volta sul palcoscenico della Bayreische Staatsoper in lingua originale e con la partitura revisionata in base alle tre stesure (1923 1925) dell'eterno insoddisfatto Janaceck ad opera di Annette Thein, Jonas Hajek e Tomas Hanus, il capolavoro del compositore moravo è stato finalmente reso all'ascolto del pubblico nella sua versione più completa e più fedele alle intenzioni dell'autore, chiarendo numerosi errori che le precedenti edizioni avevano creato nella strumentazione, nella ritmica e nella struttura armonica.

venerdì 31 ottobre 2014

LA PORTA DELLA LEGGE, SALVATORE SCIARRINO – TEATRO MALIBRAN DI VENEZIA, giovedì 30 ottobre 2014

prima rappresentazione italiana
quasi un monologo circolare di Salvatore Sciarrino
da un racconto di Kafka : Vor dem Gesetz

Un palcoscenico completamente vuoto, uno sfondo buio che lascia nel chiarore solo la sagoma rettangolare di una porta che si allarga fino a comprendere tutto lo sfondo, per poi restringersi ancora intorno ai protagonisti. Ecco l’impianto posto in essere da Jürgen Lier entro cui si muove la regia di Johannes Weigand , per il lavoro di Salvatore Sciarrino che per la prima volta approda in Italia ed al Teatro Malibran di Venezia. A quanto pare la nostra umanità è composta da anonimi attori da cui sono presi ad esempio l’Uomo 1 e l’ Uomo 2, costretti a vivere in un mondo imperscrutabile ove anche l’ovvio viene contraddetto.

sabato 25 ottobre 2014

MADAMA BUTTERFLY, G. PUCCINI – TEATRO COMUNALE G. VERDI DI PADOVA, 24 ottobre 2014.

Madama Butterfly è sicuramente una di quelle opere che va vissuta più intimamente che visivamente. Lo sanno bene tutti quei registi che hanno di recente privilegiato l’aspetto emozionale rispetto a quello  più squisitamente scenografico nei loro spettacoli. Quello ideato da Beni Montresor, nella ripresa di Paolo Giani in scena al Teatro Verdi di Padova, ci porta in un Giappone molto semplice e scarno, ma immediatamente riconoscibile. Ci troviamo di fronte ad una schematica casetta giapponese al centro della scena, con ai lati le pareti trasformate in specchi che allargano la prospettiva visiva, ed un suolo bianco dove le luci sono chiamate a giocare un ruolo importante, ma che a nostro avviso non sono state significative in questa occasione. Gli abiti e le acconciature sono piuttosto graziosi ed in classico stile orientale, che portano quasi naturalmente le protagoniste femminili ad un incedere che richiama i gesti e le movenze delle famose Geishe. Per il resto non vi è molto altro, se non lo spogliarsi ancor di più della scena per accennare l’interno della casa di Butterfly, che viene poi ‘occupata’ dalle vele della nave di Pinkerton al suo arrivo, subito ripiegate su se stesse nel prosieguo dell’azione. I fiori che la povera illusa prepara per accogliere l’amato sono dei semplici coriandoli bianchi calati a pioggia dall’alto, mentre un velo plana sul pavimento nell’istante in cui Butterfly si toglie la vita.

lunedì 20 ottobre 2014

LA FORZA DEL DESTINO, G. VERDI – FESTIVAL VERDI, TEATRO REGIO DI PARMA, DOMENICA 19 OTTOBRE 2014


La forza del destino è potente e non conosce ostacoli, si compie ineluttabilmente nel bene e nel male e non resta che arrendersi ad esso. Stefano Poda vede tutto buio nella sua concezione dell’opera verdiana, che secondo lui non ha bisogno di scene mastodontiche, palazzi principeschi o chiese con mille navate per stupire ed arrivare al cuore. Piuttosto buio è il palco pressoché vuoto, scuri sono i costumi (tranne il mantello rosso della baldanzosa Preziosilla), le luci sono soltanto lampi di chiarore che servono ad esaltare espressioni ed azioni, in una atmosfera nel complesso quasi sacrale. A nostro avviso qualche scelta non risulta del tutto comprensibile, come la palla gigantesca che Alvaro spinge qua e là mentre prega l'amata, oppure la spada scagliata dall'alto alla morte di Leonora, che giunge quasi a distogliere l'attenzione dal momento solenne. Ma se si escludono episodi come questi, possiamo comunque affermare che l’idea del regista sia complessivamente arrivata, creando in chi osserva un certo intimismo, un' idea di sospensione nell'attesa che il destino si compia.

DON GIOVANNI, W.A. MOZART - TOKYO NATIONAL THEATRE, 16 OTTOBRE 2014

….Il padron con prepotenza l'innocenza mi rubò...

“Chi son io tu non saprai”.
Lo afferma Don Giovanni mentre, scoperto il il suo notturno tentativo di possedere Donna Anna, viene inseguito dalla donna e dal padre di lei.
Don Giovanni reca la significativa  definizione di “dramma giocoso”  non “opera buffa”, quindi e neppure “opera seria” , ma un oscillare continuo tra elemento scherzoso e demoniaco in cui il protagonista centrale, Don Giovanni appunto, guida l'azione dall'inizio alla fine con coerente fedeltà alla propria ricerca del piacere anche contro la morale.
Don Giovanni è presente anche quando non c'è e gli altri sette personaggi dell'opera ruotano costantemente attorno alla sua figura, tutta istinto e passione.
La sua figura passa sulla scena come un turbine, sospinta dalla vitalità inesauribile dell'eros che scorre, affermandosi attraverso il suo mimetismo, la capacità di dissimulazione, l'adattamento a qualsiasi situazione vissuta nel presente, senza ricordi e senza presagi.

sabato 18 ottobre 2014

GUILLAUME TELL, G. ROSSINI – TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA, GIOVEDÌ 16 OTTOBRE 2014

‘Ex terra omnia’- tutto dalla terra, ossia tutto ciò che siamo e tutto ciò che ci circonda proviene dalla terra e ad essa appartiene per sua natura. Questo il perno intorno a cui ruota lo spettacolo concepito da Graham Vick per il Guillaume Tell di Gioachino Rossini che approda al Teatro Comunale di Bologna. Il sipario abbassato ci mostra un pugno chiuso bianco su sfondo rosso che qui diventa il simbolo di tutte le lotte contro gli usurpatori di ogni secolo e patria. È uno spettacolo di contrasti, di opposizioni: il bene vs il male, i sottomessi vs i dominatori, persino l’essenzialità delle scene vs la straordinaria ricchezza dei contenuti. Vick ha scelto di approfondire e sottolineare il rapporto quasi morboso che lega un popolo alla sua terra, che compare costantemente in scena, che sia sparsa sul palcoscenico, che sia rievocata nei ricordi infantili di Arnold con suo padre, o addirittura riversata dalle tasche logore degli svizzeri, serbata come nostalgico ricordo e soprattutto monito a non perdere la speranza. Gli austriaci sono visti come nobili annoiati che considerano il popolo sottomesso alla stregua di servitori o peggio di giullari di corte da trattare come animali addomesticati o marionette di cui muovere i fili invisibili. Ron Howell  lo sottolinea con intelligenza nelle forti coreografie dei ballabili che qui sono quanto mai essenziali allo sviluppo dei contenuti. E se già impressiona vedere i danzatori che simulano la violenza schiacciante del padrone, comprimendosi con forza nuca e corpo con delle scarpe da uomo, si resta quasi senza fiato al terzo atto, ove il ricevimento per il governatore è un susseguirsi di umiliazioni sempre maggiori, che raggiungono il naturale climax con Tell e la ben nota prova della mela.

lunedì 13 ottobre 2014

VERONA LIRICA APRE LA NUOVA STAGIONE DI CONCERTI CON L’ORCHESTRA E IL CORO DELL’ARENA

L’Associazione Verona Lirica è giunta alla sua quarta stagione concertistica e si pone come una delle realtà più riuscite del panorama musicale cittadino di questi ultimi anni, grazie anche alla stretta collaborazione con la Fondazione Arena di Verona, il cui direttore artistico Paolo Gavazzeni ha voluto essere presente insieme a Giuseppe Tuppini, presidente  dell’associazione lirica, per salutare il pubblico di abbonati e sottolineare la vicinanza amichevole delle due istituzioni. Difatti molti degli interpreti che hanno calcato le scene del prestigioso Festival estivo, nonché della stagione invernale al Filarmonico, sono poi tornati sul palco anche per entusiasmare il pubblico degli abbonati di Verona Lirica.  

domenica 12 ottobre 2014

DON GIOVANNI, W. A. MOZART – GRAN TEATRO LA FENICE DI VENEZIA, sabato 11 ottobre 2014

Il fortunatissimo allestimento del Don Giovanni di Mozart creato dall’equipe Michieletto/Fantin/Teti, vincitore del premio Abbiati e numerosi Opera Awards  nel 2011, ritorna al Teatro La Fenice di Venezia per questo finale di stagione 2013-14, riscuotendo ancora il successo che a nostro avviso merita, registrando il tutto esaurito al botteghino alla prima, e c’è da immaginare che sarà così anche per le repliche successive.
Lo sviluppo della vicenda avviene totalmente in ambienti domestici, con l’ormai celebre impianto scenico rotante che crea angoli diversi, sfogliandosi quasi come le pagine di un libro infinito. Funge a seconda del caso da dimora dei diversi personaggi e vi si allestisce anche una specie di camera ardente con la bara del Commendatore al centro nel secondo atto. Le pareti ricoperte di parati dai toni chiari e qua e là consunte, sono dotate di sole porte e nessuna finestra, quasi come a sottolineare l’oppressione che covano in seno gli attori della vicenda, tutti tenuti a scacco dal protagonista impenitente.  

giovedì 9 ottobre 2014

DO RE MI… PRESENTO. INTERVISTA A CLAUDIO SGURA

Oggi incontriamo un altro Artista straordinario per carattere e qualità artistiche, una di quelle persone che fa davvero piacere conoscere e con cui non si smetterebbe mai di parlare, tanto ha da raccontare e condividere con chi gli sta di fronte. Claudio Sgura, baritono di classe e talento, che ha al suo attivo i più importanti teatri al mondo, quali il Teatro Alla Scala di Milano, il Teatro Municipale di Piacenza, Macerata, l'Astana Opera, il Verdi di Trieste, il Regio di Parma, la Norske Opera di Oslo, l'Opera di Vienna, la Royal Opera House di Londra, l'Opera di Zurigo, di Parigi, di Roma e San Carlo di Napoli, e la lista è davvero ancora lunghissima anche oltre Oceano. Nonostante sia nel pieno delle rappresentazioni di Tosca al Teatro Lirico di Cagliari, ha trovato il tempo per rispondere alle nostre domande con franchezza e gentilezza squisita.  

sabato 4 ottobre 2014

LA SONNAMBULA, V. BELLINI – TEATRO COMUNALE MARIO DEL MONACO DI TREVISO, venerdì 3 ottobre 2014

(Dal balletto-pantomima La somnambule ou L'arrivée d'un nouveau seigneur*
di E. Scribe e P. Aumer) 

Con il primo titolo operistico in programmazione al Teatro Mario del Monaco la città di Treviso offre al suo pubblico una produzione quanto mai garbata e dal sapore nostalgico de La Sonnambula di Bellini. Si è scelto difatti di riprodurre proprio l’allestimento che andò in scena  per la prima assoluta dell’opera, nel lontano 6 marzo 1831 al teatro Carcano di Milano, basandosi sui bozzetti dello scenografo,  pittore, nonché affermato architetto Alessandro Sanquirico.

lunedì 29 settembre 2014

LUCIA DI LAMMERMOOR, G. DONIZETTI – BERGAMO MUSICA FESTIVAL, TEATRO DONIZETTI, domenica 28 settembre 2014

Anche quest’anno il Bergamo Musica Festival presenta al suo pubblico progetti interessanti come il portare in scena opere raramente eseguite e lo scegliere per l’inaugurazione l’edizione critica di uno dei drammi più intensi ed appassionati del compositore bergamasco, la Lucia di Lammermoor. Dunque la tonalità delle arie è stata riportata a quella originale, che era più acuta rispetto a quella che si sente eseguire tradizionalmente, ed anche l’organico orchestrale prevede l’utilizzo di strumenti diversi quali i corni naturali, i tromboni a pistoni e per questa speciale occasione è stato ripristinato anche l’armonico a bicchieri, ‘suonato’ dalle sapienti mani di Gianfranco Grisi, che torna dopo il Festival del 2006 a suonare il particolarissimo e delicato strumento per questa ‘Lucia’.

sabato 27 settembre 2014

IL BARBIERE DI SIVIGLIA, G. ROSSINI – TEATRO COMUNALE G.VERDI DI PADOVA, venerdì 26 settembre 2014

Con il Barbiere di Siviglia al Teatro Comunale G. Verdi di Padova si inaugura la stagione lirica duemilaquattordici, con un titolo dunque dal fortissimo richiamo di pubblico, che sarà seguito da altri due altrettanto forti: Mabama Butterfly e La Vedova Allegra, che chiuderà anche l’anno solare.
Questa nuovissima produzione nata con una collaborazione tra il teatro patavino ed il Bassano Opera Festival, ha visto impegnato come regista Francesco Esposito e l’impianto scenico di Tommaso Lagattolla, assistito da Emanuele Sinisi
Siamo consapevoli del fatto che il capolavoro di Rossini sia stato messo in scena migliaia di volte e che si cerchi sempre di trovare delle nuove chiavi di lettura  per non cadere nell’ovvio o nel ‘già visto’, ma quello andato in scena ieri sera a Padova non ci è sembrato affatto il Barbiere di Siviglia.

venerdì 19 settembre 2014

L’INGANNO FELICE , G. ROSSINI – TEATRO LA FENICE DI VENEZIA, giovedì 18 settembre 2014

All’apertura del sipario del massimo teatro veneziano probabilmente ieri sera a molti è balzato in mente il centenario della Prima Guerra Mondiale, che ricorre quest’anno e che viene commemorato in più modi nel nostro paese, così come in Europa. Difatti lo spettacolo ripreso dalla Fondazione Teatro La Fenice datato 2012 de L’inganno felice di Rossini, allora proposto al Malibran, ci porta proprio ai desolanti scenari di quel terribile conflitto che fu la Grande Guerra del 1914-18.
Così il regista Bepi Morassi ha evidentemente ritenuto che fosse possibile trasportare le vicende pensate per uno sperduto distretto minerario previsto dal libretto, ove comunque erano presenti militari al servizio del duca Bertrando, verso una specie di campo militare in rovina ove il suddetto duca è invece una autorità militare. La scena immutabile, teatro delle vicende poetate da Giuseppe Maria Foppa, così come i costumi, sono realizzati dai bravissimi allievi dell’Accademia di Belle Arti di Venezia.

lunedì 15 settembre 2014

GALA LIRICO: LUCIA DI LAMMERMOOR, G. DONIZETTI – TEATRO COMUNALE MARIO DEL MONACO DI TREVISO, sabato 13 settembre 2014.

All’interno di un fine settimana ricco di iniziative culturali di sicuro interesse per la città di Treviso si è inserito l’evento forse più atteso dal pubblico e fortemente voluto dal direttore artistico Giuseppe Aiello che, grazie anche al sostegno della Regione Veneto, è riuscito a portare sul palcoscenico del Teatro Mario del Monaco l’opera forse più rappresentativa del genio e della sensibilità di Gaetano Donizetti: Lucia di Lammermoor. In un periodo storico disastroso per la cultura italiana e per la gestione di certi luoghi simbolo dell’arte e della bellezza, è davvero importante dare un segnale positivo e dimostrare che con professionalità ed efficienza si possono porre in essere eventi di questo genere. L’opera è stata eseguita in forma di concerto, introdotta dal saluto del direttore artistico Aiello e poi dalla giornalista e musicologa Elena Filini, che ne ha brevemente anticipato i contenuti anche sotto il profilo psicologico ed introspettivo.

venerdì 12 settembre 2014

IL TROVATORE, GIUSEPPE VERDI - TEATRO LA FENICE DI VENEZIA, giovedì 11 settembre 2014

Ritorna al Teatro La Fenice di Venezia il Trovatore nell’allestimento coprodotto nel 2010 con il Teatro Regio di Parma che fu presentato in laguna nel dicembre 2011.  Lo spettacolo concepito da Lorenzo Mariani ci presenta una atmosfera molto lugubre in generale, ove un alone di inquietudine fosca serpeggia nei singoli personaggi, che però li priva di quelle molteplici sfaccettature psicologiche di cui questa opera dalla trama crudele è pregna. Dal punto di vista prettamente visivo, inoltre, neanche le scene di William Orlandi, che firma anche i costumi, possono essere definite particolarmente memorabili. Attualmente ci si trova spesso davanti a messe in scena piuttosto essenziali, ove però con semplici elementi, effetti luminosi o proiezioni, egualmente si crea quella particolare atmosfera che consente sia agli interpreti che al pubblico di immergersi nel dramma, talvolta anche con risultati sorprendenti. Non è questo il caso. Ciò che si presenta ai nostri occhi non sembra giovare particolarmente alla rappresentazione:  uno splendido cavallo bianco (finto) in scena con sfondo buio, la luna rossa o pallida a seconda del caso, sempre circondata da oscurità ed incombente sui personaggi, o pochissimi altri elementi presenti sulla scena pressoché desolante, sempre in semi oscurità, nonostante qualche studiato effetto di luce ad opera di Christian Pinaud, sono davvero troppo poco per un’opera incredibilmente ricca di contenuti, azione, sentimenti e soprattutto dramma.

martedì 2 settembre 2014

INTERVISTA A VITTORIO GRIGOLO

Il giovane tenore Vittorio Grigolo, che vanta già innumerevoli successi nei più grandi teatri d'opera di tutto il mondo ed è impegnato in questi giorni all'Arena di Verona con 'Roméo et Juliette' di Gounod, nel ruolo dello sfortunato innamorato, ci ha dedicato con grande simpatia qualche momento di una sua giornata tra una recita e l'altra, per parlare di sé e della sua carriera, regalandoci anche una gradita sorpresa nel finale. Buona visione! 
MTG
                                         Prima parte

                                       

                                         Seconda parte



                                         Terza parte


                                         

mercoledì 27 agosto 2014

INTERVISTA AD ANDREA BATTISTONI

Oggi abbiamo il piacere di incontrare un giovane direttore d’orchestra che ha velocemente conquistato le platee dei più importanti teatri del mondo. A soli ventisette anni il veronese Andrea Battistoni  è una presenza stabile al Festival dell’Arena di Verona ed ha già diretto in quasi tutti i maggiori teatri d’Italia (a soli ventiquattro anni il debutto alla Scala), in prestigiosi teatri d’Europa ed anche in Giappone e Cina. Il Maestro ci ha raggiunti all’Hotel Europa nel centro della sua città, in una brevissima pausa dai suoi innumerevoli impegni e ci ha fatto scoprire tante cose di sé e del suo lavoro, confermando di essere una persona cordiale, generosa e davvero simpatica. Buona visione allora!

MTG

Intervista completa

                                         


domenica 24 agosto 2014

ROMÉO ET JULIETTE, CHARLES GOUNOD – ARENA DI VERONA, sabato 23 agosto 2014

Con l’ultimo titolo in cartellone si avvia alla conclusione anche la stagione 2014 dell’Arena di Verona, bagnata sfortunatamente dai temporali che hanno irrotto in più di una occasione nel bel mezzo delle rappresentazioni. Per fortuna alla prima di Roméo et Juliette di Gounod, tutto è andato liscio ed abbiamo potuto godere del sempre gradevole spettacolo offerto dalla regia di Francesco Micheli, con le scene di Edoardo Sanchi. Torniamo ogni anno volentieri a rivedere questa produzione che mischia il sapore antico degli arcinoti eventi con l’ormai celebre allestimento, diremmo futuristico, ricco di coloratissimi materiali metallici, ove l’uso di impalcature e scale mobili consente agli interpreti di muoversi in scena quasi con prodezze atletiche, indossando i sorprendenti costumi di Silvia Aymonino dal sapore vagamente rinascimentale, ma completati da accessori del tutto avveniristici, per certi versi quasi ‘spaziali’. Ogni anno si ripete il volo delle colombe dalla struttura che funge da balcone di Giulietta a suggello dell’amore appena dichiarato, esplode l’ardente fuoco dallo pseudo automezzo alato che entra in scena con Stéphano e rivivono tutte quelle piccole stranezze che rendono unico questo spettacolo, già confermato anche per la prossima stagione.  

mercoledì 20 agosto 2014

INTERVISTA AD ANITA RACHVELISHVILI

Inauguriamo una nuova sezione di interviste, in video, con il mezzosoprano che è diventato in pochissimo tempo la Carmen di riferimento per tutti i maggiori teatri del mondo ed è amata moltissimo dal pubblico, per il modo incredibile in cui da’ vita a questo e ad altri personaggi e per la sua voce potente e dal timbro molto sensuale. Ha debuttato in questo ruolo al Teatro alla Scala divenendo subito una delle artiste più ricercate. Stiamo parlando di Anita Rachvelishvili, splendida georgiana che mostra di possedere cuore e passione italiani! La incontriamo tra una recita e l’altra di Aida all’Arena di Verona, in cui interpreta una straordinaria Amneris, dedicandoci qualche minuto del suo preziosissimo tempo, con tanta cordialità e disponibilità. 


                                             Prima parte
    


                
                                             Seconda parte


                                         

MTG

sabato 16 agosto 2014

MADAMA BUTTERFLY, G. PUCCINI – ARENA DI VERONA, venerdì 15 agosto 2014

Nella sera di Ferragosto di questa estate parecchio capricciosa dal punto di vista meteorologico, a centodieci anni dal suo debutto al Teatro alla Scala di Milano, nonché a novanta anni dalla morte di Giacomo Puccini, come molti teatri quest’anno, anche la Fondazione Arena di Verona ha voluto celebrare una delle opere più rappresentate del compositore toscano, Madama Butterfly, riprendendo l’allestimento di Franco Zeffirelli che tanto successo ha riscosso nelle passate edizioni in cui è stato proposto, datato anno 2004 e ripreso fin’ora per quattro volte. Come sempre le ricche scenografie generano sorpresa e stupore, lasciano spesso il pubblico a bocca aperta per eleganza, cura pedissequa del dettaglio scenico e per l’incredibile efficacia in funzione degli eventi. Sembra che la città di Nagasaki sia quasi incastonata nelle pietre millenarie dell’anfiteatro, con la foresta di bambù raffigurata sui pannelli nel fondo ad incantare lo sguardo dello spettatore che colga anche gli effetti luminescenti creati sulle gradinate che si scorgono alle spalle. Un senso di nostalgia ci pervade grazie alle luci soffuse in scena, laddove per incanto appare la casetta di Cio-Cio-San, deliziosa e ricca di ogni più piccolo dettaglio: il tetto con  pali e travi in legno, le porte scorrevoli, la mobilia tipica fatta di pochi ma funzionali elementi, come la trapunta srotolata sul pavimento, tavolini e  lampade, e lo splendido giardino con piccoli cespugli di fiori. Ancora una volta il valore aggiunto all’allestimento zeffirelliano è costituito dagli splendidi costumi tradizionali di Emi Wada.

giovedì 14 agosto 2014

DER FLIEGENDE HOLLÄNDER, RICHARD WAGNER - BAYREUTHER FESTSPIELE, 8 agosto 2014

HOLLÄNDER
(zu Senta)

“Du kennst mich nicht, du ahnst nicht, wer ich bin!”
  
Come è prassi alla verde collina di Bayreuth, non si capisce come un allestimento accolto nel 2012 come immondo e salutato da urla e improperi all'indirizzo del regista Jan Philipp Gloger, possa venire salutato come un trionfo solo due anni dopo.

Ma appunto ormai ci si è probabilmente talmente assuefatti ai lavori controversi (per usare un termine scrivibile) proposti ogni anno dalla direzione del festival delle sorelle Wagner, che ormai il motto degli spettatori si può riassumere in “chiudi gli occhi e goditi la musica”.

Archiviata la querelle sul presunto tatuaggio nazista del basso Nikitin ingaggiato all'epoca per la parte dell'Olandese, il focus del pubblico si è concentrato sull'improponibile lavoro drammaturgico che il regista Jan Philipp Gloger e la drammaturga Sophie Beker hanno impostato per questo Fliegende Hollander.

mercoledì 13 agosto 2014

R. WAGNER, LOHENGRIN - BAYREUTHER FESTSPIELE, 09 agosto 2014

“Nun sollen wir der Welt entronnen sein,
kein Lauscher darf des Herzens Grüssen nahn.
  
Come disse il compianto Patrice Chereau durante la lavorazione del suo mitico Ring del centenario nel 1976, il pubblico di Bayreuth è l'archetipo del pubblico più conservatore che vi sia: inizialmente respinge qualsiasi novità proposta, quindi la accetta per poi preservarla nella paura che possa accadere di peggio.
Così deve essere, altrimenti non saprei spiegarmi le ovazioni che hanno accolto per il quinto anno consecutivo la stravagante messinscena di questo Lohengrin da parte del  regista Hans Neuenfels dopo averla duramente contestata al suo apparire nel 2010. E sembra che ormai l'unico scopo della direzione artistica delle sorelle Wagner sia quello di dividere il loro pubblico in tre categorie distinte: quelli che credono di partecipare ad un quiz a premi, tentando di indovinare le recondite idee dei registi della Neue Generation tedesca ovviamente senza riuscirci, quelli che escono allibiti dalla sala imprecando e ingiuriando contro di loro e quelli che ascoltano ad occhi chiusi incuranti di ciò che accade sul palcoscenico. La maggioranza credo appartenga alla terza categoria.

domenica 10 agosto 2014

CARMINA BURANA, CARL ORFF - ARENA DI VERONA, Sabato 9 agosto 2014

Ci sono delle occasioni in cui è particolarmente piacevole raccontare quanto si è visto ed udito in teatro e lo spettacolo offerto ieri dalla Fondazione Arena di Verona costituisce uno di quegli eventi felici. I Carmina Burana di Carl Orff hanno richiamato tantissima gente dall’Italia e dall’Estero, che ha partecipato vivamente e con entusiasmo all’ esecuzione di questa cantata scenica che per la prima volta veniva offerta nell’anfiteatro veronese. In una bella serata finalmente calda e serena, l’orchestra dell’Arena di Verona diretta dal Maestro Andrea Battistoni, il coro della Fondazione di Armando Tasso, insieme al doppio Coro di Voci bianche, A.LI.VE. di Paolo Facincani, con l’ A.d’A.MUS. di Marco Tonini,  ed i tre solisti: il soprano Nadine Sierra, il controtenore Raffaele Pè ed il baritono Artur Ruciński, hanno regalato musica coinvolgente nell’entusiasmo generale.

martedì 5 agosto 2014

IL TRITTICO, GIACOMO PUCCINI – FESTIVAL PUCCINI, TORRE DEL LAGO, domenica 3 agosto 2014

La produzione del Trittico al Festival Puccini di Torre del lago vede quest’anno una sinergia di forze che coinvolge l’Accademia di Alto Perfezionamento per voci liriche pucciniane, unitamente al bando di concorso per la regia, le scene ed anche i costumi per il celebre lavoro del musicista lucchese.
Così, accanto a colonne portanti del panorama lirico internazionale, si sono esibiti anche i giovani dell’Accademia, per un incontro tra certezze e speranze future.
Vincitrici del bando e quindi curatrici della messa in scena del Trittico nell’Auditorium Caruso sono state sette giovani italiane che hanno presentato un progetto a nostro avviso semplice e funzionale, senza troppi fronzoli, ma di buon gusto e studiato appositamente per il piccolo auditorium, ove saranno ospitate anche le prossime iniziative del Progetto Puccini 2.0, ossia il laboratorio di idee legato al Festival e che ha proprio il compito di promuovere i giovani e le loro proposte innovative.

sabato 2 agosto 2014

FINALE CONCORSO INTERNAZIONALE SCALIGERO MARIA CALLAS, TEATRO FILARMONICO DI VERONA - venerdì 1 agosto 2014

Nell’ambito del Festival Internazionale Scaligero dedicato alla Divina ed indimenticata Maria Callas, fortemente voluto dal presidente e direttore artistico, il Maestro Nicola Guerini, e che vede come presidente onorario il regista Franco Zeffirelli e madrina il soprano Cecilia Gasdia, si inserisce il secondo appuntamento con il Concorso Internazionale dedicato proprio alla cantante greca, che debuttò all’Arena di Verona il famoso 2 agosto dello storico 1947. In un luogo come Verona infatti, culla della cultura operistica e sede di uno dei più importanti Festival lirici al mondo, non poteva mancare un evento che celebrasse la carriera del soprano che ha lasciato un indelebile ricordo di arte, rigore e dedizione al lavoro. Tutto ciò con la convinzione di poter trovare ancora tali qualità in giovani promesse che, con tanto impegno, unito al talento che è condizione primaria per intraprendere una carriera nel mondo della musica, si mettono in gioco come è avvenuto anche quest'anno in cinque giorni di intenso lavoro, conclusi con il concerto dei finalisti, che ha riservato anche delle sorprese.

venerdì 18 luglio 2014

IL GALA ‘PLACIDO DOMINGO CANTA VERDI’ INTERROTTO PER PIOGGIA A META’ PROGRAMMA - ARENA DI VERONA, giovedì 17 luglio 2014

In una serata incredibilmente afosa con un pubblico che letteralmente trasbordava dalle poltroncine e dalle gradinate dell’anfiteatro veronese, pronto ad applaudire ancora una volta l’idolo di tante generazioni Placido Domingo, è stato possibile ascoltare soltanto la prima parte del concerto dedicato a Giuseppe Verdi, poiché un improvviso e persistente nubifragio ha impedito il proseguimento della serata in musica.

La seconda parte prevedeva arie e scene da I due Foscari, ma causa di forza maggiore possiamo raccontare soltanto della prima parte.
Apertura orchestrale con il Preludio de La Traviata, seguito subito dopo da ‘Lunge da lei..De’ miei bollenti spiriti’, con Francesco Meli come Alfredo ed Alice Marini nei panni di Annina. Dunque il celebre duetto dal secondo atto ‘Madamigella Valery?...’ con Placido Domingo come  papà Germont e Virginia Tola nelle eleganti vesti di Violetta.  A seguire ‘Dammi tu forza, o cielo..’ con ancora  Meli, Tola e Marini. A chiudere il segmento non poteva mancare una tra le arie più eseguite per baritono: ‘Di Provenza il mar, il suol’ interpretata da Domingo .

giovedì 17 luglio 2014

TURANDOT, G. PUCCINI – ARENA DI VERONA, mercoledì 16 luglio 2014

Per il quarto appuntamento in cartellone torna all’Arena di Verona l’allestimento di Turandot che Franco Zeffirelli realizzò per il Festival del 2010. Ancora una volta siamo immersi negli scintilii di una Pechino magica e vibrante, ove sembra che le soluzioni dei tre enigmi aleggino in ogni angolo. La speranza, quel ‘fantasma iridescente’ come le meravigliose scene color oro che abbagliano quasi a un primo sguardo; il sangue, con il rosso delle luci saggiamente disposte da Paolo Mazzon ad illuminare i draghi cinesi che minacciosamente adornano le tende pergamenacee che separano le scene; infine lei, Turandot, la principessa di ghiaccio che appare dall’alto della sua torre, distante, altera, irraggiungibile, che però si sgela di fronte alla passione ed al coraggio del principe ignoto, in cui arde proprio quel sangue rosso e passionale che lo spinge verso la dura prova d’amore.

domenica 13 luglio 2014

FRESCHE NOTE LIBRI: TULLIO SERAFIN IL CUSTODE DEL BEL CANTO, NICLA SGUOTTI (ed. Armelin Musica – Padova)

Vogliamo segnalare l’interessante libro che la musicologa e giornalista Nicla Sguotti ha dedicato al maestro Tullio Serafin, indimenticato direttore d’orchestra veneto, nato a Rottanova di Cavarzere e mentore di tanti artisti, uno su tutti la grande Maria Callas, con cui ha realizzato produzioni memorabili in teatro ed incisioni che testimoniano la ricchezza interpretativa di entrambi i musicisti. Il libro è costituito da 277 pagine tutte da gustare. Una prima parte ripercorre la carriera del musicista, a partire dagli studi di violino sin da giovanissimo tra tante difficoltà, l'iscrizione al conservatorio milanese, i primi ingaggi nel capoluogo lombardo; poi finalmente il lavoro alla Scala con il grande Toscanini ed il passaggio alla viola con cui divenne stabile nell’orchestra scaligera. Infine il debutto come direttore d’orchestra e da lì un crescendo di esperienze importanti nei maggiori teatri italiani e quindi anche all’estero. Grande merito del Maestro fu anche credere nelle nuove produzioni, nel talento dei giovani compositori e dei giovani cantanti; un uomo eccezionale oltre che grande musicista. Tutta la sua incredibile vita artistica è riccamente raccontata e documentata in questo volume da scoprire pagina dopo pagina.

LE COMTE ORY, G. ROSSINI – TEATRO ALLA SCALA DI MILANO, lunedì 7 luglio 2014

LE COMTE
C'est moi: c'est soeur Colette.
Seule, et dans cette chambre où je ne peux dormir,
Tout me trouble, et tout m'inquiète.
J'ai peur... permettez-moi... près de vous... de venir.
  
Sulla genesi compositiva de Le Comte Ory si potrebbero scrivere tomi di libri, talmente travagliata e complessa è stata la sua nascita.
Anche qui, come nell'Assedio di Corinto o nel Mosè, dietro c'è tanta musica nata per un libretto italiano: la cantata scenica del 1825 Il viaggio a Reims, che ricordiamo con i televisori e le vasche da bagno nel memorabile allestimento di Luca Ronconi; Gae Aulenti e Claudio Abbado al Rossini Opera Festival di Pesaro nel 1984. Per una forma di sublime chiaroveggenza della pigrizia, Rossini sa che la musica del Viaggio è troppo bella per morire in poche repliche insieme ad un atto unico di tre ore, con un cast sterminato quanto irripetibile e un libretto un po' sgangherato legato ad un'occasione unica come l'incoronazione del truce Carlo X.

martedì 8 luglio 2014

TURANDOT, GIACOMO PUCCINI – TEATRO LIRICO DI CAGLIARI, sabato 5 luglio 2014



“ O ragazzo demente! Turandot non esiste!

Non esiste che il niente nel quale ti annulli! Turandot non esiste, non esiste!”


In questa nuova produzione del capolavoro Pucciniano del teatro lirico di Cagliari, tutto finisce bruscamente sul mi bemolle dell'ottavino che segna la morte di Liù nel terzo atto. Non c'è la musica di Alfano a completare il percorso di redenzione della principessa altera, possiamo solo immaginarlo se vogliamo o pensare che la metamorfosi non accadrà, lasciando Calaf come vincitore supremo poiché il suo nome non è stato svelato.



domenica 29 giugno 2014

AIDA, G. VERDI – ARENA DI VERONA, sabato 28 giugno 2014

Dopo la scorsa stagione che ha visto introdurre in cartellone una nuova produzione di Aida per celebrare il centenario del Festival, la messa in scena de La Fura dels Baus torna all’Arena di Verona in una serata che si temeva fosse totalmente rovinata dalla pioggia, ma che invece ne è stata soltanto condizionata nei tempi. Dopo un’ora di incertezze tra scrosci alternati a sprazzi di sereno, finalmente lo spettacolo ha avuto inizio tra la gioia e gli applausi di sollievo delle migliaia di persone che hanno riempito fino all’estremo questa prima del 2014 dell’Opera più caratteristica del Festival. Siamo tornati con molto piacere ad assistere allo spettacolo ripreso dalla fondazione Arena, poiché come detto l’anno scorso è talmente ricco di spunti da approfondire che più si rivede e più si può apprezzare.  

sabato 28 giugno 2014

THE RAKE’S PROGRESS, I. STRAVINSKY – GRAN TEATRO LA FENICE DI VENEZIA, venerdì 27 giugno 2014

Con grande attesa ritorna alla sua casa natale, nel teatro che l’ha vista nascere, l’opera che Stravinsky fece debuttare proprio al Teatro La Fenice di Venezia l’11 settembre 1851 dirigendola egli stesso: The rake’s progress. Una favola drammatica che sviscera il profondo dell’animo umano e che si sviluppa sul postulato che laddove esistano menti ‘oziose’ il Diavolo ha terreno fertile per i suoi piani loschi. La storia che il genio russo trasse dalle otto stampe di Hogarth, realizzate nel 1732 per prendere in giro la società libertina del settecento, è incentrata sulle vicende del pigro e lezioso Tom che spera di raggiungere ricchezza e gloria senza effettuare il minimo sforzo. Chiaro che in tal cuore leggero lo scaltro e tentatore Shadow trovi gioco facile. La lettura che il regista Damiano Michieletto fa di queste vicende è molto introspettiva, e sottolinea il contrasto tra l’iniziale pace e serenità di una normale famiglia che nel giardino della propria casa è intenta a pianificare il futuro della giovane Anne insieme al suo caro fidanzato Tom, e l’inferno che sovrasterà quelle stesse vite di lì a poco e che addirittura offuscherà la mente del ragazzo senza scampo.

martedì 24 giugno 2014

COSI’ FAN TUTTE, W.A.MOZART – TEATRO OLIMPICO DI VICENZA, lunedì 23 giugno 2014

È sempre una piacevole sensazione quella di constatare come anche a fronte di un piccolo budget si possano realizzare degli spettacoli d’Opera di garbo, intelligenza e soprattutto qualità. È questo il caso del dramma giocoso di Mozart Così fan tutte  in scena al meraviglioso Teatro Olimpico di Vicenza. Nel caso in questione Lorenzo Regazzo è impegnato sia come interprete del ruolo di Don Alfonso che come regista. Del resto è proprio intorno alle trame di costui che si dipana tutta la faccenda e non vediamo nulla di più naturale che sia egli stesso anche l’autore della messa in scena. Da questo punto di vista abbiamo potuto godere di uno spettacolo studiato, vissuto e realizzato in funzione del libretto che a sua volta è servito da una musica perfetta ed immortale che ancora oggi è in grado di ottenere il tutto esaurito come con nostra grande gioia è stato anche ieri sera.

domenica 22 giugno 2014

CARMEN, GEORGES BIZET – ARENA DI VERONA, SABATO 21 GIUGNO 2014

Con la spettacolare produzione che debuttò in Arena nell’ormai lontano 1995, rivisitata ed ‘alleggerita’ nell’allestimento del 2009, la Fondazione Arena ha deciso di rendere omaggio alla più amata e celebre opera di Bizet per festeggiare un’occasione speciale: il centesimo anno dalla sua prima rappresentazione al Festival, per celebrare un’opera che in pratica ha contribuito a fare la storia stessa della Fondazione e che è stata rappresentata per ben duecentoventisei volte fino a questa stagione. E se bisogna festeggiare in grande, l’imponente e cinematografica messa in scena del Maestro Franco Zeffirelli è chiaramente atta allo scopo. L’ormai mitico allestimento è uno dei più graditi al pubblico areniano ed anche in questo caso ha raccolto nell’anfiteatro un pubblico entusiasta e partecipe quasi come ad una partita di calcio.

sabato 21 giugno 2014

UN BALLO IN MASCHERA, GIUSEPPE VERDI – ARENA DI VERONA, venerdì 20 giugno 2014

Spesso i grandi uomini sono circondati da fama e successo, potere ed ammirazione generale, ma sono incredibilmente soli, con pochissimi amici scelti che in ogni caso non possono colmare il vuoto che alberga nel profondo del loro cuore. Così il giusto e magnanimo Riccardo, governatore di Boston, amato e rispettato dai cittadini che popolano la allora colonia inglese, pur governando saggiamente deve fare i conti con chi cospira contro di lui e soprattutto con il suo cuore votato all’amore per la dolce Amelia ma destinato a soffrire, perché ella è sposa del suo fidato segretario. Con Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi si è aperta la nuova stagione d’opera all’Arena di Verona nel centounesimo anniversario dalla nascita del Festival più famoso al mondo. Per questa produzione è stato chiamato il grande regista Pier Luigi Pizzi, che vanta una presenza assidua nella città dell’amore sin dalla fine degli anni sessanta.

domenica 1 giugno 2014

LEOS JANACEK, JEJI PASTORKYNA (JENUFA) - VERSIONE DI BRNO 1908 TEATRO NAZIONALE DI PRAGA 22 maggio 2014

KOSTELNICKA
“Fra un momento... un momento...”
e io devo aspettare qui tutta un’eternità,
l’eternità di un’anima?

Il Teatro Nazionale di Praga ha deciso di mettere in scena il capolavoro di Janacek con il suo titolo originario, Jeji Pastorkyna (la sua figliastra), invece del più comune Jenufa, spostando cosi il baricentro dell'attenzione drammatica da Jenufa appunto a Kostelnicka, vera chiave e motore dell'intera azione.
Il primo vero capolavoro di Janacek, nel quale si denota senza ombra di dubbio la sua originalissima scrittura musicale scevra da influenze di altri compositori o scuole nazionali, ha un'impostazione che potrebbe quasi dirsi “verista” per l'ambientazione naturalistica (il piccolo ambiente di un villaggio dove trionfano pregiudizi sociali e cattivi pettegolezzi) la cruda caratterizzazione dei personaggi, divisi in buoni e cattivi, protagonisti di un una vicenda a tinte forti.

domenica 25 maggio 2014

XIII EDIZIONE PREMIO MEMORIAL TULLIO BESA – AUDITORIUM FONATO CITTA’ DI THIENE (VI), sabato 24 maggio 2014.

L’appuntamento del 2014 con il premio Memorial Tullio Besa vede il ritorno al Jazz con un giovanissimo pianista che sta conquistando un folto pubblico sia nel nostro paese che all’estero: Alessandro Lanzoni. Dopo Francesco Cafiso premiato nel 2006 è la volta di questo giovane fiorentino, che ha al suo attivo premi quali il Massimo Urbani ed il Martial Solal di Parigi, il Premio Memorial Marino Peruzzi a Torre del Lago, ha partecipato al Festival Internazionale di Eilat in Israele e vanta anche numerose collaborazioni con artisti del settore quali Ares Tavolazzi, Walter Paoli, Lee Konitz, Kurt Rosenwinkel, Roberto Gatto e tanti altri. Non stupisce dunque che abbia catturato l’attenzione della promotrice del premio, Gigliola Trentin Besa, e che ora faccia parte dell’albo d’oro dei premiati.
Il concerto che ha sancito la sua vittoria ha visto Lanzoni offrire il meglio del suo repertorio, che è costituito da improvvisazioni, standard jazzistici ed anche da una sua composizione.

lunedì 19 maggio 2014

DO RE MI…..PRESENTO – intervista a VINCENZO COSTANZO

Il giovanissimo Artista che vi presento oggi è un lanciatissimo tenore napoletano, ricco di talento e personalità. A soli ventidue anni, Vincenzo Costanzo ha già al suo attivo importanti traguardi raggiunti, come l’aver lavorato con il grande regista Franco Zeffirelli e col Maestro Daniel Oren, l’ aver cantato nel Macbeth al Carlo Felice di Genova diretto da Andrea Battistoni ed in Luisa Miller a Busseto col Maestro Donato Renzetti, l’aver interpretato il ruolo di Alfredo nella Traviata alla Guangzhou Opera  House in Cina, e recentemente ha debuttato anche il ruolo di Pinkerton al Maggio Musicale Fiorentino sotto la direzione dal Maestro Juraj  Valcuha. Lo incontriamo mentre è impegnato in questo ruolo per il Teatro La Fenice di Venezia, ove ci parla un po’ di sé e ci spiega con entusiasmo, grinta e soprattutto grande passione, cosa prova un ragazzo così giovane a far parte già di un mondo così magico ma anche faticoso e quali sono le sue aspettative per il futuro.

sabato 17 maggio 2014

TOSCA, GIACOMO PUCCINI - GRAN TEATRO LA FENICE DI VENEZIA, venerdì 16 maggio 2014

Nel giorno del compleanno del Teatro La Fenice, inaugurata il lontano 16 maggio 1792, con Tosca si chiude il cerchio del ‘Progetto Puccini’ partito lo scorso aprile con le ormai collaudate produzioni di Bohème e Madama Butterfly, per celebrare il novantesimo anniversario dalla morte del lucchese. È questo un allestimento nuovo prodotto dalla Fondazione Fenice stessa, che vede impegnata la regista Serena Sinigaglia, nella cui visione il capolavoro pucciniano va rappresentato basandosi principalmente sui significati simbolici ed universali che da esso si ricavano, privilegiando l’aspetto immaginario  su quello visivo e concreto. 

lunedì 12 maggio 2014

DECIMO CONCERTO SINFONICO – TEATRO FILARMONICO DI VERONA, domenica 11 maggio 2014

Conclusione della stagione sinfonica al Filarmonico di Verona con un programma dedicato al novecento, grazie a tre compositori vissuti tutti nel corso secolo scorso. Un concerto che ha visto impegnata l’orchestra dell’Arena di Verona apparsa molto coinvolta e davvero in ottimo feeling col condottiero della serata: Daniele Rustioni.
Apertura con il Concerto violino e orchestra n. 1 op. 77 in la minore di Dmitrij Sostakovic. Nel pezzo datato 1948 si ravvisa una certa inquietudine artistica dell’autore, già evidente nel primo movimento che lascia l’ascoltatore quasi sempre in sospeso, come se il suo sviluppo tardasse ad esprimersi, in attesa di risposte che non arrivano. Il violino protagonista da subito accompagna e sottolinea il senso nostalgico di questa apertura. Si cambia completamente ambientazione con lo Scherzo, in cui  sembra essere abbandonata ogni incertezza per lasciare il posto a maggiore leggerezza e persino alla danza. Con la Passacaglia e la Cadenza del violino vi è il ritorno alla riflessione ed alla melanconia: le note altissime emesse dalle corde quasi stridono e richiamano alla mente lampi di sensazioni vissute, come a non volerle cancellare, a fissarle dunque nella memoria. Infine  torniamo a ritmi decisamente più vivaci grazie alla Burlesca, che vede il violino impegnato senza tregua come in una corsa sulle montagne russe, ove la velocità si moltiplica quasi indisciplinatamente verso il cosiddetto finale con botto, con conseguente esplosione di applausi al termine.
Applauditissima Francesca Dego che, apparsa davvero in stato di grazia e concentratissima nell’esecuzione perfetta dei ritmi serrati di questo concerto, è stata chiamata diverse volte sul palco registrando un vero trionfo.

lunedì 5 maggio 2014

MADAMA BUTTERFLY, G. PUCCINI – GRAN TEATRO LA FENICE DI VENEZIA, DOMENICA 4 MAGGIO 2014

Secondo appuntamento per il Progetto Puccini al Teatro La Fenice di Venezia, con la riproposta dell’allestimento di Madama Butterfly ideato l’anno scorso per la 55°  Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, che vede la realizzazione delle scene e dei costumi da parte dell’artista giapponese Mariko Mori e la regia di Àlex Rigola

Assistere ad una recita di Butterfly significa fare un viaggio nel proprio animo, nelle proprie emozioni, nel proprio vissuto, che viene inevitabilmente tratto fuori con prepotenza ogni volta che siamo posti di fronte a tanta ingenua ed inutile speranza: chiunque abbia un minimo di sensibilità e buon cuore non riesce a restare indifferente di fronte a questo capolavoro di Puccini, la cui musica straziante accompagna e sottolinea il più grande timore per qualcosa che l’uomo possa provare: l’abbandono.

mercoledì 30 aprile 2014

BOHEME, G. PUCCINI – GRAN TEATRO LA FENICE DI VENEZIA, martedì 29 aprile 2014

In occasione del novantesimo anniversario della morte di Giacomo Puccini, avvenuta il 29 novembre 1924, la Fenice di Venezia dedica la sezione primaverile della stagione lirica al compositore lucchese con il Progetto Puccini, che vede alternarsi in palcoscenico tre opere tra le più rappresentative del compositore: Bohème, Madama Butterfly e Tosca.

Con Bohème si riprende l’allestimento ormai rodato che Francesco Micheli ideò nel 2011 e che ha sempre portato grande pubblico nel massimo teatro veneziano. Siamo tornati dopo l’anno scorso a ripercorrere le avventure dei poveri ragazzi simbolo di tanti giovani d’oggi, in difficoltà certo, ma legati da sincero affetto e complicità. I quadri in cui Puccini divide l’opera sono concepiti dal regista proprio come involucri entro cui incorniciare le storie dei giovani scapestrati francesi. Difatti ritroviamo l’enorme effigie illuminata, che ricorda la struttura della Tour Eiffel, ad aprire e chiudere l’opera circondando la scena e quindi i protagonisti. Una dedica del regista a questi ‘attori’ del nostro presente e futuro, con la sottolineatura del contrasto tra quanta gaiezza e soprattutto speranza sia insita nei cuori di chi pensa di avere la vita davanti, nonostante le difficoltà,  con la luce che li circonda, e la constatazione che invece resta ben poco, come nel caso della dolce Mimì, con il buio dello sfondo. Lo spettacolo è sempre gradevolissimo, con le deliziose scene tradizionali di Edoardo Sanchi e i bei costumi di Silvia Aymonino.

mercoledì 23 aprile 2014

NIKOLAJ ANDREEVIČ RIMSKIJ-KORSAKOV, LA LEGGENDA DELL'INVISIBILE CITTÀ DI KITEŽ E DELLA FANCIULLA FEVRONIJA (SKAZANIJE O NEVIDIMOM GRADE KITEŽE I DEVE FEVRONIJ) - GRAN TEATRE DEL LICEU, BARCELONA, 16 APRILE 2014

« Non contarci per morti, noi siamo vivi:

Kitež non è caduta, si è nascosta »

Dopo il debutto, avvenuto ad Amsterdam nel 2012, questa splendida cooproduzione tra i teatri di Amsterdam, Milano e Barcellona della penultima opera di Rimskjy-Korsakov, approda al Gran Teatre del Liceu della città catalana.
La leggenda dell'invisibile città di Kitej e della fanciulla Fevronja è opera  di mistico simbolismo la cui trama è tratta da due leggende popolari esplicitamente piegate con propositi che hanno fatto chiamare questo capolavoro il “Parsifal russo”.
Musicalmente l'opera è estremamente complessa perché fonde opera lirica, poema sinfonico e oratorio in un'unica sintesi drammatica dove il Leitmotiv, non wagneriano ma puramente vocale e non variato, costituisce l'elemento unificatore e il materiale musicale impiegato è quello del canto popolare russo e della melopea liturgica ortodossa trattati con stupefacente virtuosismo da quell'abilissimo orchestratore che è Rimskij Korsakov, per creare la suggestione mistica e leggendaria della vicenda. Leggenda e non dramma lirico dunque, i suoi personaggi sono tutti idealizzati, stilizzati, ‘La leggenda dell 'invisibile città di Kitej’ è un vasto affresco dove la magnificenza del tessuto musicale e orchestrale tende ad una gelida compostezza di forme dove si nascondono oscuri significati e misteriose purificazioni, peraltro non sempre risolti e spesso limitati ad un sia pure  incredibile valore descrittivo.