Capita a volte di trascorrere serate
particolarmente suggestive grazie all’intelligenza ed all’acume artistico di
chi le organizza. Questa volta dobbiamo ringraziare il Teatro Giuseppe Verdi di
Pordenone, che a pochi giorni dall’inizio delle festività natalizie ha offerto
una serata diversa da ciò che ci si aspetterebbe comunemente in questo periodo. Con un ospite di fama internazionale, il grande
controtenore David Hansen, in un concerto dedicato all’epoca del famoso
Carlo Maria Michelangelo Nicola Broschi, alias Farinelli, ed i suoi
contemporanei, e grazie all’accompagnamento del meraviglioso ensemble Academia Montis Regalis, abbiamo potuto
ascoltare una selezione delle arie più celebri del repertorio operistico barocco,
alternate all’esecuzione di quattro concerti di Antonio Vivaldi, per un
susseguirsi di emozioni sempre crescenti.
venerdì 19 dicembre 2014
lunedì 15 dicembre 2014
CONCERTO DEGLI AUGURI DI NATALE DI VERONA LIRICA – TEATRO FILARMONICO DI VERONA, domenica 14 dicembre 2014
Come
ogni anno nel periodo natalizio l’Associazione Verona Lirica affianca al
piacere della buona musica l’attenzione per il sociale, dedicando il concerto
degli auguri ad un ente benefico. Questa volta la somma raccolta tra il
pubblico sarà devoluta alla AOI Onlus, Associazione Oncologica Italiana
Mutilati della Voce.
Proprio
come nel dicembre dell’anno scorso, ad accompagnare le performance dei
quattro artisti presenti, non solo la straordinaria Patrizia Quarta al piano,
ormai una indiscussa certezza per l’Associazione lirica, ma anche il Quartetto d’archi dell’Arena di Verona
composto da Gunther Sanin e Vincenzo Quaranta al violino, Luca
Pozza alla viola e Sara Airoldi al
violoncello. Sono tornati ad esibirsi ieri per Verona Lirica anche tre dei
protagonisti del concerto: il soprano Hui He, protagonista di un evento che l’ha vista ricevere un importante riconoscimento alla carriera ad inizio
anno 2013, cui era presente pure il secondo ritorno, il basso Seung
Pil Choi, ed il mezzosoprano Elena Gabouri, anch’essa tra i
protagonisti del concerto natalizio dello stesso anno. New entry il tenore George
Oniani.
domenica 14 dicembre 2014
LUCIA DI LAMMERMOOR, G. DONIZETTI - TEATRO FILARMONICO DI VERONA, sabato 13 dicembre 2014.
Con
un bel successo di pubblico si alza il sipario anche sulla stagione lirica del Filarmonico
di Verona per una produzione di Lucia di Lammermoor che arriva dal Teatro
Bellini di Catania.
Il regista Guglielmo Ferro
ricopre lo spettacolo di una estrema vena lugubre, ove lo spettro della morte
aleggia sui protagonisti sin dalle prime scene: il buio regna sovrano, i
costumi di Françoise Raybaud
sono principalmente neri, come nero è l’abito che indossa Lucia per le nozze;
neri sono i fondali, ove si proiettano le immagini di Massimiliano Pace,
che alternano scorci naturalistici ad elementi architettonici; scure sono le
luci curate da Bruno Ciulli
e ridotti al minimo sono gli elementi scenici ideati da Stefano Pace.
Seguendo dunque questa atmosfera generale quasi dimessa ed estremamente
intimistica, i personaggi in scena sono lasciati molto liberi di interpretare e
conseguentemente di agire.
lunedì 8 dicembre 2014
LA TRAVIATA, G. VERDI – GRAN TEATRO LA FENICE DI VENEZIA, domenica 7 dicembre 2014
Cento
recite e dieci anni dalla prima rappresentazione della Traviata targata Robert Carsen sono un traguardo che la Fenice di Venezia ha
voluto festeggiare con la doppia inaugurazione di stagione d’opera,
dopo il fortunatissimo Simon Boccanegra, con relativo taglio di torta il giorno della prima.
Siamo stati all’ultima replica e
nonostante gli anni passino questo allestimento appare sempre fresco ed attuale, sì da ottenere ogni volta un
intramontabile successo di pubblico.
Il
regista non nasconde, anzi sottolinea più volte il ‘mestiere’ della protagonista,
ora con uomini che le ronzano intorno porgendole denaro, ora rendendo il denaro
stesso protagonista in scena con banconote che volteggiano nell’aria. Vita effimera
quella di Violetta, caduca come le foglie degli alberi che invadono il suolo
nel secondo atto, e come le stesse banconote, che rendono felici solo per un
momento, ma non sono in grado di curare il male profondo che inesorabile tronca
la vita della bella parigina. Naturalmente la scenografia di Patrick
Kinmonth , che firma anche i bellissimi e sgargianti costumi,
si rende al servizio del regista, alternando ambienti ricchi e colorati con altri
essenziali che sottolineano l’alternanza delle fortune dei protagonisti ed
anche dei loro stati d’animo. La stanza cadente e spoglia dell’ultimo atto testimonia
quanto ormai il vuoto circondi la sventurata sia materialmente che
interiormente, senza più la speranza di ‘un avvenire migliore’.
venerdì 5 dicembre 2014
LADY MACBETH DEL DISTRETTO DI MCENSK, DMITRIJ DMITRIEVIČ ŠOSTAKOVIČ - TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA, giovedì 4 dicembre 2014
Chiusura
della stagione operistica 2014 al Teatro Comunale di Bologna con un titolo
tanto raro quanto a nostro avviso straordinario e da apprezzare in tutte le sue
sfaccettature. L'opera ‘Lady Macbeth’ di Šostakovič viene proposta nel brillante
allestimento del teatro moscovita Helikon, con uno spettacolo veramente ricco,
avvincente, dal ritmo serrato, che va goduto tutto d’un fiato e pieno di colpi
di scena e trovate interessanti, tali da esemplificare il libretto ed incorniciare
la trama senza prevaricarla. Qui tutto è visibile, palpabile, non simbolico, ma
portato davanti ai nostri occhi come uno schiaffo che ci rende consapevoli.
mercoledì 26 novembre 2014
DO RE MI…..PRESENTO – intervista a ANNA PIROZZI
Con
vero piacere incontriamo oggi per i nostri lettori il soprano Anna
Pirozzi, artista napoletana che grazie alla sua voce calda e
drammatica sta ottenendo un grande successo di pubblico e critica sia in ambito
nazionale che internazionale. Molto forte nel repertorio drammatico, proprio grazie al suo
timbro corposo ed ampio ed alle sue doti interpretative, ha debuttato ruoli impervi come Abigaille,
Lady Macbeth, Amelia, e recentissimo è il suo debutto nel ruolo di Luisa Miller
al Teatro Carlo Felice di Genova al fianco di Leo Nucci impegnato come cantante
e regista, per il quale ha ottenuto ancora una volta larghi consensi e che le permette di
aggiungere un'altra pietra miliare alla sua bella carriera. Proprio in questa
occasione la incontriamo per parlare di questa esperienza, di se stessa e naturalmente
del futuro artistico.
domenica 23 novembre 2014
SIMON BOCCANEGRA, G. VERDI – GRAN TEATRO LA FENICE DI VENEZIA, inaugurazione stagione lirica, sabato 22 novembre 2014
Con
una doppia inaugurazione il Teatro La Fenice di Venezia apre la stagione d’opera
2014-15 presentando una nuova produzione di Simon Boccanegra affiancata dal
fortunato e noto allestimento di Traviata; due opere di Verdi che hanno visto
la luce proprio in questo teatro, scelte apposta per una festa in grande stile.
Il ‘Simone’ andato in scena ieri sera reca la firma del regista Andrea
De Rosa, il cui scopo è quello di rendere fruibile il più possibile
non solo la trama del dramma, ma anche gli stati d’animo del grande
protagonista.
Così la scena diviene in funzione del narrato e si trasforma man
mano che gli eventi hanno corso, dal nero e vuoto più totale del prologo, ad una
apertura visiva verso il futuro e la luce, pur nel tragico finale. Boccanegra
difatti è inizialmente solo con il suo dolore per la perdita della donna amata,
qui addirittura stretta esanime tra le braccia e non soltanto evocata. Crede di
aver perso anche il frutto del suo amore ed inoltre ha lasciato il proprio compagno
di sempre: il mare. Ora la vita da corsaro è lontana ed è come imprigionato nei
palazzi del potere come Doge di Genova, con il mare sì vicino e sempre presente
in scena, ma allo stesso tempo oscurato dalle architetture costruite ad arte
per far solo intravvedere il paesaggio circostante. Volutamente claustrofobica è dunque la sensazione
di insieme, studiata ad arte anche dalle luci piuttosto cupe di Pasquale
Mari, altresì autore dei magnifici filmati girati in Liguria,
che sono via via resi più visibili col trasformarsi delle strutture sul palco.
Così man mano che le agnizioni si susseguono, anche la
scenografia pare aprirsi all’orizzonte, ben visibile nell'ultimo atto per l’estremo saluto al Doge. Qui il regista ha
voluto che il fantasma di Maria ricomparisse sul palco per accogliere l’amato
tra le braccia, ora in pace sapendo la figlia
viva e felicemente innamorata, con il suo paese guidato dal nuovo Doge Gabriele.
Molto belli e curati i costumi di Alessandro Lai che richiamano
lo stile trecentesco del libretto.
venerdì 14 novembre 2014
BOHEME, GIACOMO PUCCINI – TEATRO FILARMONICO DI VERONA, giovedì 13 novembre 2014
Con la Bohème di Puccini si chiude la sezione invernale 2013/14
della stagione operistica a Verona. E per un classico come questo si è scelto
di creare una ambientazione di garbato gusto tradizionale. Il regista Pier
Francesco Maestrini ha immaginato infatti
che la storia della celebre fioraia Mimì si svolgesse intorno alla fine del
milleottocento, in pieno Impressionismo, poco più avanti rispetto al libretto
di Illica e Giacosa, reputando il periodo particolarmente congeniale ad
illustrare soprattutto visivamente la vita dei giovani bohémien. Carlo Savi
ha così allestito in tutto e per tutto le scene per i quattro quadri, arricchendole
dei magnifici dipinti impressionisti che fungessero da sfondo, di cui le scene
sul palco risultassero la naturale prosecuzione oppure una esemplificazione dei
contenuti. Ecco dunque sfilare in apertura L’atelier
di Jean Frédéric Bazille del 1870, un calzante richiamo
alla soffitta dei nostri amici artisti, ove sono proprio ritratti il pittore
con i suoi amici/colleghi, e via via i grandi capolavori di Manet, Van
Gogh, Degas, Toulouse-Lautrec e così via. I costumi
sempre ad opera di Savi sono perfettamente in linea con l’ambientazione e le
luci di Paolo Mazzon ben si integrano con i colori di scene
e dipinti.
lunedì 10 novembre 2014
AIDA, G. VERDI – METROPOLITAN OPERA HOUSE DI NEW YORK, venerdì 7 novembre 2014.
L’acclamata produzione ‘epica’ dell’Aida di Giuseppe Verdi targata anno
1988 ritorna con grande successo al Met di New York per questa stagione d’opera,
ove si ritrovano a chiare lettere i fasti e lo splendore dell’antico e mitico Egitto dei
Faraoni. Il team produttivo di stampo chiaramente cinematografico capeggiato da Sonja
Frisell si avvale infatti delle scene progettate dal nostro celebre designer
teatrale e da pellicola Gianni Quaranta. Lo spettacolo ci propone quindi tutto quello che ci si aspetta di trovare sul
palco: le enormi pareti con sfingi in bassorilievo del palazzo di Menfi, gli
appartamenti di Amneris con arredi e decori lussuosi, le magnifiche sponde del
Nilo accennate da sfumature azzurre circondate da mura ed archi maestosi, e
così via. La fatal pietra si compone in diretta grazie agli
stupefacenti piani mobili che in un lampo suddividono il palco nel consueto duplice
livello. Il coro e le comparse sono meravigliosamente vestiti da Dada Saligeri. Le luci di Gil Wechsler forse potevano essere maggiormente
suggestive, scegliendo sfumature variopinte piuttosto che il semplice bianco,
ma il grandioso impianto scenografico non ne ha risentito particolarmente ed il
pubblico ha applaudito ad ogni cambio scena, sobbalzando di stupore all'arrivo
dei cavalli per il trionfo, un classico che piace sempre.
mercoledì 5 novembre 2014
PETER GRIMES, BENJAMIN BRITTEN - GARTNERPLATZTHEATER AM PRINZREGENTSTHEATER, Munich, 2 novembre 2014
“Stand down” you say.You wash your
hands.
The case goes on in people’s minds.
The charges that no court has made
Will be shouted at my head...
Il soggetto di
Peter Grimes, tratto da un poema di Crabbe, ha le nere tinte di una vicenda
realistica ambientata in un villaggio di pescatori e concentrata sui sospetti e
sulle ostilità degli abitanti nei confronti di Peter Grimes, accusato di aver
ucciso un mozzo.
La musica coglie
dalla vicenda gli aspetti più crudelmente realistici ma la chiarezza con cui
viene sempre condotto il canto, le melodie vocali di Britten, per quanto accurate nella declamazione,
conservano sempre una morbidezza melodica, creano un curioso incontro con i
colori espressionistici dell'orchestra e le sue nervosità ritmiche.
martedì 4 novembre 2014
LA LUCE NEL TEMPO DI FRANCESCO NAPPA/CAVALLERIA RUSTICANA DI PIETRO MASCAGNI - TEATRO DELL’OPERA MAGGIO MUSICALE FIORENTINO, Firenze, 2 Novembre 2014
LA
LUCE E L’OSCURITÀ
NELLO STESSO TEMPO
Il
Balletto contemporaneo La
luce nel tempo è ideato da Francesco
Nappa su musica
di Joseph Haydn. L’oscurità e luce
di alcuni brani
sinfonici di Haydn affiancano e
abbracciano appieno questa
visione, infondono
sentimenti contrastanti.
Ogni movimento ha
un sentimento da
trasmettere: gioia, malinconia passione, dolore. Sono messe
in scena e
ognuna di loro è
una crepa attraverso
la quale far
trasparire la luce.
Attraverso i corpi
e l’arte dei
ballerini in fusione
con l’armonia delle note di
Haydn . Eccellente produzione
del Maggio Danza accompagnati magnificamente dall’ Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretti da Giampaolo Bisanti.
VEC MAKROPULOS, LEOS JANACECK - PRIMA MONDIALE DELLA REVISIONE CRITICA DELLA PARTITURA A CURA DI ANNETTE THEIN, JONAS HAJEK E TOMAS HANUS, EDIZIONI BARENREITER PRAHA - BAYERISCHE STAATSOPER, Sabato 1 novembre 2014
“E' brutto esser vecchi.
Lei però è sempre bella.
Sappia, i pazzi hanno vita lunga, io
vivrò a lungo certo! E finché l' uomo si innamora.”
Per la prima
volta sul palcoscenico della Bayreische Staatsoper in lingua originale e con la
partitura revisionata in base alle tre stesure (1923 1925) dell'eterno insoddisfatto
Janaceck ad opera di Annette Thein, Jonas Hajek e Tomas Hanus, il capolavoro
del compositore moravo è stato finalmente reso all'ascolto del pubblico nella
sua versione più completa e più fedele alle intenzioni dell'autore, chiarendo
numerosi errori che le precedenti edizioni avevano creato nella strumentazione,
nella ritmica e nella struttura armonica.
venerdì 31 ottobre 2014
LA PORTA DELLA LEGGE, SALVATORE SCIARRINO – TEATRO MALIBRAN DI VENEZIA, giovedì 30 ottobre 2014
prima rappresentazione
italiana
quasi un monologo circolare di Salvatore Sciarrino
da un racconto di Kafka : Vor dem Gesetz
quasi un monologo circolare di Salvatore Sciarrino
da un racconto di Kafka : Vor dem Gesetz
Un
palcoscenico completamente vuoto, uno sfondo buio che lascia nel chiarore solo la
sagoma rettangolare di una porta che si allarga fino a comprendere tutto lo
sfondo, per poi restringersi ancora intorno ai protagonisti. Ecco l’impianto
posto in essere da Jürgen Lier entro cui si muove la regia di Johannes
Weigand , per il lavoro di Salvatore Sciarrino che per la prima
volta approda in Italia ed al Teatro Malibran di Venezia. A quanto pare la
nostra umanità è composta da anonimi attori da cui sono presi ad esempio l’Uomo
1 e l’ Uomo 2, costretti a vivere in un mondo imperscrutabile ove anche l’ovvio viene
contraddetto.
sabato 25 ottobre 2014
MADAMA BUTTERFLY, G. PUCCINI – TEATRO COMUNALE G. VERDI DI PADOVA, 24 ottobre 2014.
Madama
Butterfly è sicuramente una di quelle opere che va vissuta più intimamente che
visivamente. Lo sanno bene tutti quei registi che hanno di recente privilegiato
l’aspetto emozionale rispetto a quello
più squisitamente scenografico nei loro spettacoli. Quello ideato da Beni Montresor, nella ripresa di Paolo Giani in scena al Teatro
Verdi di Padova, ci porta in un Giappone molto semplice e scarno, ma
immediatamente riconoscibile. Ci troviamo di fronte ad una schematica casetta giapponese
al centro della scena, con ai lati le pareti trasformate in specchi che
allargano la prospettiva visiva, ed un suolo bianco dove le luci sono chiamate
a giocare un ruolo importante, ma che a nostro avviso non sono state
significative in questa occasione. Gli abiti e le acconciature sono piuttosto
graziosi ed in classico stile orientale, che portano quasi naturalmente le protagoniste
femminili ad un incedere che richiama i gesti e le movenze delle famose Geishe.
Per il resto non vi è molto altro, se non lo spogliarsi ancor di più della scena
per accennare l’interno della casa di Butterfly, che viene poi ‘occupata’ dalle
vele della nave di Pinkerton al suo arrivo, subito ripiegate su se stesse nel
prosieguo dell’azione. I fiori che la povera illusa prepara per accogliere l’amato
sono dei semplici coriandoli bianchi calati a pioggia dall’alto, mentre un velo
plana sul pavimento nell’istante in cui Butterfly si toglie la vita.
lunedì 20 ottobre 2014
LA FORZA DEL DESTINO, G. VERDI – FESTIVAL VERDI, TEATRO REGIO DI PARMA, DOMENICA 19 OTTOBRE 2014
La forza del
destino è potente e non conosce ostacoli, si compie ineluttabilmente nel bene e
nel male e non resta che arrendersi ad esso. Stefano Poda vede tutto buio
nella sua concezione dell’opera verdiana, che secondo lui non ha bisogno di
scene mastodontiche, palazzi principeschi o chiese con mille navate per stupire
ed arrivare al cuore. Piuttosto buio è il palco pressoché vuoto, scuri sono i costumi (tranne
il mantello rosso della baldanzosa Preziosilla), le luci sono soltanto lampi
di chiarore che servono ad esaltare espressioni ed azioni, in una atmosfera nel complesso
quasi sacrale. A nostro avviso qualche scelta non risulta del tutto comprensibile, come
la palla gigantesca che Alvaro spinge qua e là mentre prega l'amata, oppure la spada scagliata dall'alto alla morte di Leonora, che giunge quasi a distogliere l'attenzione dal momento solenne. Ma se si escludono episodi come questi, possiamo comunque affermare che l’idea del regista sia complessivamente arrivata, creando in chi osserva un certo intimismo, un' idea di sospensione nell'attesa che il destino si compia.
DON GIOVANNI, W.A. MOZART - TOKYO NATIONAL THEATRE, 16 OTTOBRE 2014
….Il
padron con prepotenza l'innocenza mi rubò...
“Chi
son io tu non saprai”.
Lo
afferma Don Giovanni mentre, scoperto il il suo notturno tentativo di possedere
Donna Anna, viene inseguito dalla donna e dal padre di lei.
Don
Giovanni reca la significativa
definizione di “dramma giocoso”
non “opera buffa”, quindi e neppure “opera seria” , ma un oscillare
continuo tra elemento scherzoso e demoniaco in cui il protagonista centrale,
Don Giovanni appunto, guida l'azione dall'inizio alla fine con coerente fedeltà
alla propria ricerca del piacere anche contro la morale.
Don
Giovanni è presente anche quando non c'è e gli altri sette personaggi
dell'opera ruotano costantemente attorno alla sua figura, tutta istinto e
passione.
La
sua figura passa sulla scena come un turbine, sospinta dalla vitalità
inesauribile dell'eros che scorre, affermandosi attraverso il suo mimetismo, la
capacità di dissimulazione, l'adattamento a qualsiasi situazione vissuta nel
presente, senza ricordi e senza presagi.
sabato 18 ottobre 2014
GUILLAUME TELL, G. ROSSINI – TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA, GIOVEDÌ 16 OTTOBRE 2014
‘Ex terra
omnia’- tutto dalla terra, ossia tutto ciò che siamo e tutto ciò che ci
circonda proviene dalla terra e ad essa appartiene per sua natura. Questo il perno
intorno a cui ruota lo spettacolo concepito da Graham Vick
per
il Guillaume Tell di Gioachino
Rossini che approda al Teatro Comunale di Bologna. Il sipario abbassato ci
mostra un pugno chiuso bianco su sfondo rosso che qui diventa il simbolo di tutte
le lotte contro gli usurpatori di ogni secolo e patria. È uno spettacolo di
contrasti, di opposizioni: il bene vs il male, i sottomessi vs i dominatori, persino
l’essenzialità delle scene vs la straordinaria ricchezza dei contenuti. Vick ha
scelto di approfondire e sottolineare il rapporto quasi morboso che lega un
popolo alla sua terra, che compare costantemente in scena, che sia sparsa sul
palcoscenico, che sia rievocata nei ricordi infantili di Arnold con suo padre,
o addirittura riversata dalle tasche logore degli svizzeri, serbata come nostalgico
ricordo e soprattutto monito a non perdere la speranza. Gli austriaci sono
visti come nobili annoiati che considerano il popolo sottomesso alla stregua di
servitori o peggio di giullari di corte da trattare come animali addomesticati
o marionette di cui muovere i fili invisibili. Ron Howell lo sottolinea con intelligenza nelle forti coreografie
dei ballabili che qui sono quanto mai essenziali allo sviluppo dei contenuti. E
se già impressiona vedere i danzatori che simulano la violenza schiacciante del
padrone, comprimendosi con forza nuca e corpo con delle scarpe da uomo, si resta quasi
senza fiato al terzo atto, ove il ricevimento per il governatore è un
susseguirsi di umiliazioni sempre maggiori, che raggiungono il naturale climax con Tell e la ben nota prova della mela.
lunedì 13 ottobre 2014
VERONA LIRICA APRE LA NUOVA STAGIONE DI CONCERTI CON L’ORCHESTRA E IL CORO DELL’ARENA
L’Associazione
Verona Lirica è giunta alla sua quarta stagione concertistica e si pone come
una delle realtà più riuscite del panorama musicale cittadino di questi ultimi
anni, grazie anche alla stretta collaborazione con la Fondazione Arena di
Verona, il cui direttore artistico Paolo Gavazzeni ha voluto essere presente
insieme a Giuseppe Tuppini, presidente dell’associazione lirica, per salutare il
pubblico di abbonati e sottolineare la vicinanza amichevole delle due
istituzioni. Difatti molti degli interpreti che hanno calcato le scene del
prestigioso Festival estivo, nonché della stagione invernale al Filarmonico, sono
poi tornati sul palco anche per entusiasmare il pubblico degli abbonati di
Verona Lirica.
domenica 12 ottobre 2014
DON GIOVANNI, W. A. MOZART – GRAN TEATRO LA FENICE DI VENEZIA, sabato 11 ottobre 2014
Il
fortunatissimo allestimento del Don Giovanni di Mozart creato dall’equipe Michieletto/Fantin/Teti,
vincitore del premio Abbiati e numerosi Opera Awards nel 2011, ritorna al Teatro La Fenice di
Venezia per questo finale di stagione 2013-14, riscuotendo ancora il successo
che a nostro avviso merita, registrando il tutto esaurito al botteghino alla
prima, e c’è da immaginare che sarà così anche per le repliche successive.
Lo
sviluppo della vicenda avviene totalmente in ambienti domestici, con l’ormai
celebre impianto scenico rotante che crea angoli diversi, sfogliandosi quasi
come le pagine di un libro infinito. Funge a seconda del caso da dimora dei diversi personaggi e vi si allestisce anche una specie di camera ardente
con la bara del Commendatore al centro nel secondo atto. Le pareti ricoperte di
parati dai toni chiari e qua e là consunte, sono dotate di sole porte e nessuna
finestra, quasi come a sottolineare l’oppressione che covano in seno gli attori
della vicenda, tutti tenuti a scacco dal protagonista impenitente.
giovedì 9 ottobre 2014
DO RE MI… PRESENTO. INTERVISTA A CLAUDIO SGURA
Oggi incontriamo un altro Artista straordinario per carattere e qualità
artistiche, una di quelle persone che fa davvero piacere conoscere e con cui
non si smetterebbe mai di parlare, tanto ha da raccontare e condividere con chi
gli sta di fronte. Claudio Sgura, baritono di classe e talento, che ha al suo
attivo i più importanti teatri al mondo, quali il Teatro Alla Scala di Milano,
il Teatro Municipale di Piacenza, Macerata, l'Astana Opera, il Verdi di Trieste,
il Regio di Parma, la Norske Opera di Oslo, l'Opera di Vienna, la Royal Opera
House di Londra, l'Opera di Zurigo, di Parigi, di Roma e San Carlo di Napoli, e la lista è davvero ancora lunghissima
anche oltre Oceano. Nonostante sia nel pieno delle rappresentazioni di Tosca al
Teatro Lirico di Cagliari, ha trovato il tempo per rispondere alle nostre
domande con franchezza e gentilezza squisita.
sabato 4 ottobre 2014
LA SONNAMBULA, V. BELLINI – TEATRO COMUNALE MARIO DEL MONACO DI TREVISO, venerdì 3 ottobre 2014
(Dal balletto-pantomima La somnambule ou L'arrivée d'un nouveau
seigneur*
di E. Scribe e P. Aumer)
di E. Scribe e P. Aumer)
Con
il primo titolo operistico in programmazione al Teatro Mario del Monaco la
città di Treviso offre al suo pubblico una produzione quanto mai garbata e dal
sapore nostalgico de La Sonnambula di Bellini. Si è scelto difatti di
riprodurre proprio l’allestimento che andò in scena per la prima assoluta dell’opera,
nel lontano 6 marzo 1831 al teatro Carcano di Milano, basandosi sui bozzetti
dello scenografo, pittore, nonché
affermato architetto Alessandro Sanquirico.
lunedì 29 settembre 2014
LUCIA DI LAMMERMOOR, G. DONIZETTI – BERGAMO MUSICA FESTIVAL, TEATRO DONIZETTI, domenica 28 settembre 2014
Anche quest’anno il Bergamo
Musica Festival presenta al suo pubblico progetti interessanti come il portare
in scena opere raramente eseguite e lo scegliere per l’inaugurazione l’edizione
critica di uno dei drammi più intensi ed appassionati del compositore
bergamasco, la Lucia di Lammermoor. Dunque la tonalità delle arie è stata riportata
a quella originale, che era più acuta rispetto a quella che si sente eseguire
tradizionalmente, ed anche l’organico orchestrale prevede l’utilizzo di strumenti
diversi quali i corni naturali, i tromboni a pistoni e per questa speciale
occasione è stato ripristinato anche l’armonico a bicchieri, ‘suonato’ dalle
sapienti mani di Gianfranco Grisi,
che torna dopo il Festival del 2006 a suonare il particolarissimo e delicato
strumento per questa ‘Lucia’.
sabato 27 settembre 2014
IL BARBIERE DI SIVIGLIA, G. ROSSINI – TEATRO COMUNALE G.VERDI DI PADOVA, venerdì 26 settembre 2014
Con il Barbiere di
Siviglia al Teatro Comunale G. Verdi di Padova si inaugura la stagione lirica
duemilaquattordici, con un titolo dunque dal fortissimo richiamo di pubblico,
che sarà seguito da altri due altrettanto forti: Mabama Butterfly e La Vedova Allegra,
che chiuderà anche l’anno solare.
Questa nuovissima
produzione nata con una collaborazione tra il teatro patavino ed il Bassano Opera Festival,
ha visto impegnato come regista Francesco Esposito e l’impianto
scenico di Tommaso Lagattolla,
assistito da Emanuele Sinisi.
Siamo
consapevoli del fatto che il capolavoro di Rossini sia stato messo in scena
migliaia di volte e che si cerchi sempre di trovare delle nuove chiavi di
lettura per non cadere nell’ovvio o nel ‘già visto’, ma quello andato
in scena ieri sera a Padova non ci è sembrato affatto il Barbiere di Siviglia.
venerdì 19 settembre 2014
L’INGANNO FELICE , G. ROSSINI – TEATRO LA FENICE DI VENEZIA, giovedì 18 settembre 2014
All’apertura
del sipario del massimo teatro veneziano probabilmente ieri sera a molti è
balzato in mente il centenario della Prima Guerra Mondiale, che ricorre quest’anno
e che viene commemorato in più modi nel nostro paese, così come in Europa. Difatti lo
spettacolo ripreso dalla Fondazione Teatro La Fenice datato 2012 de L’inganno
felice di Rossini, allora proposto al Malibran, ci porta proprio ai desolanti
scenari di quel terribile conflitto che fu la Grande Guerra del 1914-18.
Così
il regista Bepi Morassi ha evidentemente ritenuto che fosse possibile
trasportare le vicende pensate per uno sperduto distretto minerario previsto dal
libretto, ove comunque erano presenti militari al servizio del duca Bertrando, verso una specie di campo militare in rovina ove il suddetto duca è invece una autorità
militare. La scena immutabile, teatro delle vicende poetate da Giuseppe Maria
Foppa, così come i costumi, sono realizzati dai bravissimi allievi dell’Accademia di Belle Arti di Venezia.
lunedì 15 settembre 2014
GALA LIRICO: LUCIA DI LAMMERMOOR, G. DONIZETTI – TEATRO COMUNALE MARIO DEL MONACO DI TREVISO, sabato 13 settembre 2014.
All’interno
di un fine settimana ricco di iniziative culturali di sicuro interesse per la
città di Treviso si è inserito l’evento forse più atteso dal pubblico e
fortemente voluto dal direttore artistico Giuseppe
Aiello che, grazie anche al sostegno della Regione Veneto, è riuscito a portare
sul palcoscenico del Teatro Mario del Monaco l’opera forse più rappresentativa
del genio e della sensibilità di Gaetano Donizetti: Lucia di Lammermoor. In un
periodo storico disastroso per la cultura italiana e per la gestione di
certi luoghi simbolo dell’arte e della bellezza, è davvero importante
dare un segnale positivo e dimostrare che con professionalità ed efficienza si
possono porre in essere eventi di questo genere. L’opera è stata eseguita in
forma di concerto, introdotta dal saluto del direttore artistico Aiello e poi
dalla giornalista e musicologa Elena Filini, che ne ha brevemente anticipato i
contenuti anche sotto il profilo psicologico ed introspettivo.
venerdì 12 settembre 2014
IL TROVATORE, GIUSEPPE VERDI - TEATRO LA FENICE DI VENEZIA, giovedì 11 settembre 2014
Ritorna
al Teatro La Fenice di Venezia il Trovatore nell’allestimento coprodotto nel
2010 con il Teatro Regio di Parma che fu presentato in laguna nel dicembre 2011. Lo spettacolo concepito
da Lorenzo Mariani ci presenta una atmosfera molto lugubre in
generale, ove un alone di inquietudine fosca serpeggia nei singoli personaggi, che
però li priva di quelle molteplici sfaccettature psicologiche di cui questa
opera dalla trama crudele è pregna. Dal punto di vista
prettamente visivo, inoltre, neanche le scene di William Orlandi, che firma anche i costumi, possono essere definite
particolarmente memorabili. Attualmente ci si trova spesso davanti a messe in
scena piuttosto essenziali, ove però con semplici elementi, effetti luminosi o
proiezioni, egualmente si crea quella particolare atmosfera che consente sia
agli interpreti che al pubblico di immergersi nel dramma, talvolta anche con
risultati sorprendenti. Non è questo il caso. Ciò che si presenta ai nostri
occhi non sembra giovare particolarmente alla rappresentazione: uno
splendido cavallo bianco (finto) in scena con sfondo buio, la luna rossa o
pallida a seconda del caso, sempre circondata da oscurità ed incombente sui
personaggi, o pochissimi altri elementi presenti sulla scena pressoché
desolante, sempre in semi oscurità, nonostante qualche studiato effetto di luce
ad opera di Christian Pinaud, sono davvero
troppo poco per un’opera incredibilmente ricca di contenuti, azione, sentimenti
e soprattutto dramma.
martedì 2 settembre 2014
INTERVISTA A VITTORIO GRIGOLO
Il giovane tenore Vittorio Grigolo, che vanta già innumerevoli successi nei più grandi teatri d'opera di tutto il mondo ed è impegnato in questi giorni all'Arena di Verona con 'Roméo et Juliette' di Gounod, nel ruolo dello sfortunato innamorato, ci ha dedicato con grande simpatia qualche momento di una sua giornata tra una recita e l'altra, per parlare di sé e della sua carriera, regalandoci anche una gradita sorpresa nel finale. Buona visione!
MTGPrima parte
Seconda parte
Terza parte
mercoledì 27 agosto 2014
INTERVISTA AD ANDREA BATTISTONI
Oggi
abbiamo il piacere di incontrare un giovane direttore d’orchestra che ha velocemente
conquistato le platee dei più importanti teatri del mondo. A soli ventisette
anni il veronese Andrea Battistoni è una
presenza stabile al Festival dell’Arena di Verona ed ha già diretto in quasi tutti
i maggiori teatri d’Italia (a soli ventiquattro anni il debutto alla Scala), in
prestigiosi teatri d’Europa ed anche in Giappone e Cina. Il Maestro ci ha
raggiunti all’Hotel Europa nel centro della sua città, in una brevissima pausa dai
suoi innumerevoli impegni e ci ha fatto scoprire tante cose di sé e del suo
lavoro, confermando di essere una persona cordiale, generosa e davvero
simpatica. Buona visione allora!
Intervista completa
domenica 24 agosto 2014
ROMÉO ET JULIETTE, CHARLES GOUNOD – ARENA DI VERONA, sabato 23 agosto 2014
Con l’ultimo titolo in cartellone si avvia alla
conclusione anche la stagione 2014 dell’Arena di Verona, bagnata sfortunatamente dai
temporali che hanno irrotto in più di una occasione nel bel mezzo delle
rappresentazioni. Per fortuna alla prima di Roméo et Juliette di Gounod, tutto
è andato liscio ed abbiamo potuto godere del sempre gradevole spettacolo offerto dalla
regia di Francesco Micheli, con le
scene di Edoardo Sanchi.
Torniamo ogni anno volentieri a rivedere questa produzione che mischia il
sapore antico degli arcinoti eventi con l’ormai celebre allestimento, diremmo
futuristico, ricco di coloratissimi materiali metallici, ove l’uso di
impalcature e scale mobili consente agli interpreti di muoversi in scena quasi
con prodezze atletiche, indossando i sorprendenti costumi di Silvia Aymonino
dal sapore vagamente rinascimentale, ma completati da accessori del
tutto avveniristici, per certi versi quasi ‘spaziali’. Ogni anno si ripete il
volo delle colombe dalla struttura che funge da balcone di Giulietta a suggello dell’amore appena dichiarato,
esplode l’ardente fuoco dallo pseudo automezzo alato che entra in scena con Stéphano
e rivivono tutte quelle piccole stranezze che rendono unico questo spettacolo,
già confermato anche per la prossima stagione.
mercoledì 20 agosto 2014
INTERVISTA AD ANITA RACHVELISHVILI
Inauguriamo
una nuova sezione di interviste, in video, con il mezzosoprano che è diventato
in pochissimo tempo la Carmen di riferimento per tutti i maggiori teatri del
mondo ed è amata moltissimo dal pubblico, per il modo incredibile in cui da’ vita a questo e ad altri personaggi e
per la sua voce potente e dal timbro molto sensuale. Ha debuttato in questo
ruolo al Teatro alla Scala divenendo subito una delle artiste più ricercate. Stiamo parlando di Anita Rachvelishvili, splendida georgiana che mostra di possedere cuore e passione italiani! La incontriamo tra
una recita e l’altra di Aida all’Arena di Verona, in cui interpreta una
straordinaria Amneris, dedicandoci qualche minuto del suo preziosissimo tempo,
con tanta cordialità e disponibilità.
Prima parte:
Seconda parte:
MTG
sabato 16 agosto 2014
MADAMA BUTTERFLY, G. PUCCINI – ARENA DI VERONA, venerdì 15 agosto 2014
Nella
sera di Ferragosto di questa estate parecchio capricciosa dal punto di vista meteorologico,
a centodieci anni dal suo debutto al Teatro alla Scala di Milano, nonché a novanta
anni dalla morte di Giacomo Puccini, come molti teatri quest’anno, anche la Fondazione
Arena di Verona ha voluto celebrare una delle opere più rappresentate del
compositore toscano, Madama Butterfly, riprendendo l’allestimento di Franco Zeffirelli
che tanto successo ha riscosso nelle passate edizioni in cui è stato proposto, datato
anno 2004 e ripreso fin’ora per quattro volte. Come sempre le ricche
scenografie generano sorpresa e stupore, lasciano spesso il pubblico a bocca
aperta per eleganza, cura pedissequa del dettaglio scenico e per l’incredibile
efficacia in funzione degli eventi. Sembra che la città di
Nagasaki sia quasi incastonata nelle pietre millenarie dell’anfiteatro, con la
foresta di bambù raffigurata sui pannelli nel fondo ad incantare lo sguardo
dello spettatore che colga anche gli effetti luminescenti creati sulle gradinate che
si scorgono alle spalle. Un senso di nostalgia ci pervade grazie alle luci soffuse
in scena, laddove per incanto appare la casetta di Cio-Cio-San,
deliziosa e ricca di ogni più piccolo dettaglio: il tetto con pali e travi in legno, le porte scorrevoli, la
mobilia tipica fatta di pochi ma funzionali elementi, come la trapunta
srotolata sul pavimento, tavolini e lampade,
e lo splendido giardino con piccoli cespugli di fiori. Ancora una volta il
valore aggiunto all’allestimento zeffirelliano è costituito dagli splendidi
costumi tradizionali di Emi Wada.
giovedì 14 agosto 2014
DER FLIEGENDE HOLLÄNDER, RICHARD WAGNER - BAYREUTHER FESTSPIELE, 8 agosto 2014
HOLLÄNDER
(zu Senta)
“Du kennst mich nicht, du ahnst nicht, wer ich bin!”
(zu Senta)
“Du kennst mich nicht, du ahnst nicht, wer ich bin!”
Come è
prassi alla verde collina di Bayreuth, non si capisce come un allestimento
accolto nel 2012 come immondo e salutato da urla e improperi all'indirizzo del
regista Jan Philipp Gloger, possa venire salutato come un trionfo solo due anni
dopo.
Ma
appunto ormai ci si è probabilmente talmente assuefatti ai lavori controversi
(per usare un termine scrivibile) proposti ogni anno dalla direzione del
festival delle sorelle Wagner, che ormai il motto degli spettatori si può
riassumere in “chiudi gli occhi e goditi la musica”.
Archiviata
la querelle sul presunto tatuaggio nazista del basso Nikitin ingaggiato
all'epoca per la parte dell'Olandese, il focus del pubblico si è concentrato
sull'improponibile lavoro drammaturgico che il regista Jan Philipp Gloger e la
drammaturga Sophie Beker hanno impostato per questo Fliegende Hollander.
mercoledì 13 agosto 2014
R. WAGNER, LOHENGRIN - BAYREUTHER FESTSPIELE, 09 agosto 2014
“Nun sollen wir der Welt entronnen sein,
kein Lauscher darf des Herzens Grüssen nahn. “
kein Lauscher darf des Herzens Grüssen nahn. “
Come disse il compianto Patrice
Chereau durante la lavorazione del suo mitico Ring del centenario nel 1976, il
pubblico di Bayreuth è l'archetipo del pubblico più conservatore che vi sia:
inizialmente respinge qualsiasi novità proposta, quindi la accetta per poi
preservarla nella paura che possa accadere di peggio.
Così deve essere, altrimenti non
saprei spiegarmi le ovazioni che hanno accolto per il quinto anno consecutivo
la stravagante messinscena di questo Lohengrin da parte del regista Hans Neuenfels dopo averla duramente
contestata al suo apparire nel 2010. E sembra che ormai l'unico scopo della
direzione artistica delle sorelle Wagner sia quello di dividere il loro
pubblico in tre categorie distinte: quelli che credono di partecipare ad un
quiz a premi, tentando di indovinare le recondite idee dei registi della Neue
Generation tedesca ovviamente senza riuscirci, quelli che escono allibiti dalla
sala imprecando e ingiuriando contro di loro e quelli che ascoltano ad occhi
chiusi incuranti di ciò che accade sul palcoscenico. La maggioranza credo
appartenga alla terza categoria.
domenica 10 agosto 2014
CARMINA BURANA, CARL ORFF - ARENA DI VERONA, Sabato 9 agosto 2014
Ci sono delle occasioni
in cui è particolarmente piacevole raccontare quanto si è visto ed udito in
teatro e lo spettacolo offerto ieri dalla Fondazione Arena di Verona
costituisce uno di quegli eventi felici. I Carmina Burana di Carl Orff hanno
richiamato tantissima gente dall’Italia e dall’Estero, che ha partecipato
vivamente e con entusiasmo all’ esecuzione di questa cantata scenica che per la
prima volta veniva offerta nell’anfiteatro veronese. In una bella serata
finalmente calda e serena, l’orchestra dell’Arena di Verona diretta dal Maestro
Andrea
Battistoni, il coro della Fondazione di Armando Tasso, insieme al doppio
Coro di Voci bianche, A.LI.VE. di
Paolo Facincani, con l’ A.d’A.MUS. di Marco Tonini, ed i tre solisti: il soprano Nadine Sierra, il controtenore Raffaele Pè ed il baritono Artur Ruciński, hanno regalato musica coinvolgente nell’entusiasmo
generale.
martedì 5 agosto 2014
IL TRITTICO, GIACOMO PUCCINI – FESTIVAL PUCCINI, TORRE DEL LAGO, domenica 3 agosto 2014
La
produzione del Trittico al Festival Puccini di Torre del lago vede quest’anno
una sinergia di forze che coinvolge l’Accademia di Alto Perfezionamento per
voci liriche pucciniane, unitamente al bando di concorso per la regia, le scene
ed anche i costumi per il celebre lavoro del musicista lucchese.
Così,
accanto a colonne portanti del panorama lirico internazionale, si sono esibiti
anche i giovani dell’Accademia, per un incontro tra certezze e speranze future.
Vincitrici
del bando e quindi curatrici della messa in scena del Trittico nell’Auditorium Caruso
sono state sette giovani italiane che hanno presentato un progetto a nostro
avviso semplice e funzionale, senza troppi fronzoli, ma di buon gusto e
studiato appositamente per il piccolo auditorium, ove saranno ospitate anche le
prossime iniziative del Progetto Puccini 2.0, ossia il laboratorio di idee
legato al Festival e che ha proprio il compito di promuovere i giovani e le
loro proposte innovative.
sabato 2 agosto 2014
FINALE CONCORSO INTERNAZIONALE SCALIGERO MARIA CALLAS, TEATRO FILARMONICO DI VERONA - venerdì 1 agosto 2014
Nell’ambito del Festival Internazionale Scaligero dedicato
alla Divina ed indimenticata Maria Callas, fortemente voluto dal presidente e direttore artistico, il Maestro Nicola Guerini, e che vede come presidente onorario il regista Franco Zeffirelli e madrina il soprano Cecilia Gasdia,
si inserisce il secondo appuntamento con il Concorso Internazionale dedicato
proprio alla cantante greca, che debuttò all’Arena di Verona il famoso 2 agosto
dello storico 1947. In un luogo come Verona infatti, culla della cultura
operistica e sede di uno dei più importanti Festival lirici al mondo, non
poteva mancare un evento che celebrasse la carriera del soprano che ha lasciato
un indelebile ricordo di arte, rigore e dedizione al lavoro. Tutto ciò con la convinzione di poter trovare ancora tali qualità in giovani promesse che, con tanto impegno, unito al talento che è condizione primaria per intraprendere una carriera nel
mondo della musica, si mettono in gioco come è avvenuto anche quest'anno in cinque giorni di intenso lavoro, conclusi con il concerto dei finalisti, che ha riservato anche delle sorprese.
venerdì 18 luglio 2014
IL GALA ‘PLACIDO DOMINGO CANTA VERDI’ INTERROTTO PER PIOGGIA A META’ PROGRAMMA - ARENA DI VERONA, giovedì 17 luglio 2014
In
una serata incredibilmente afosa con un pubblico che letteralmente trasbordava
dalle poltroncine e dalle gradinate dell’anfiteatro veronese, pronto ad
applaudire ancora una volta l’idolo di tante generazioni Placido Domingo, è stato
possibile ascoltare soltanto la prima parte del concerto dedicato a Giuseppe Verdi,
poiché un improvviso e persistente nubifragio ha impedito il proseguimento
della serata in musica.
La
seconda parte prevedeva arie e scene da I due Foscari, ma causa di forza
maggiore possiamo raccontare soltanto della prima parte.
Apertura
orchestrale con il Preludio de La Traviata, seguito subito dopo da ‘Lunge da
lei..De’ miei bollenti spiriti’, con Francesco Meli come Alfredo ed Alice
Marini nei panni di Annina. Dunque il celebre duetto dal secondo atto ‘Madamigella
Valery?...’ con Placido Domingo come papà
Germont e Virginia Tola nelle eleganti vesti di Violetta. A seguire ‘Dammi tu forza, o cielo..’ con
ancora Meli, Tola e Marini. A chiudere il segmento non poteva mancare una tra
le arie più eseguite per baritono: ‘Di Provenza il mar, il suol’ interpretata da Domingo .
giovedì 17 luglio 2014
TURANDOT, G. PUCCINI – ARENA DI VERONA, mercoledì 16 luglio 2014
Per
il quarto appuntamento in cartellone torna all’Arena di Verona l’allestimento di
Turandot che Franco Zeffirelli realizzò per il Festival del 2010. Ancora una
volta siamo immersi negli scintilii di una Pechino magica e vibrante, ove
sembra che le soluzioni dei tre enigmi aleggino in ogni angolo. La speranza,
quel ‘fantasma iridescente’ come le meravigliose scene color oro che abbagliano
quasi a un primo sguardo; il sangue, con il rosso delle luci saggiamente disposte
da Paolo Mazzon ad
illuminare i draghi cinesi che minacciosamente adornano le tende pergamenacee
che separano le scene; infine lei, Turandot, la principessa di ghiaccio che appare
dall’alto della sua torre, distante, altera, irraggiungibile, che però si sgela
di fronte alla passione ed al coraggio del principe ignoto, in cui arde proprio
quel sangue rosso e passionale che lo spinge verso la dura prova d’amore.
domenica 13 luglio 2014
FRESCHE NOTE LIBRI: TULLIO SERAFIN IL CUSTODE DEL BEL CANTO, NICLA SGUOTTI (ed. Armelin Musica – Padova)
Vogliamo
segnalare l’interessante libro che la musicologa e giornalista Nicla
Sguotti ha dedicato al maestro Tullio
Serafin, indimenticato direttore d’orchestra veneto, nato a Rottanova di Cavarzere
e mentore di tanti artisti, uno su tutti la grande Maria Callas, con cui ha realizzato
produzioni memorabili in teatro ed incisioni che testimoniano la ricchezza
interpretativa di entrambi i musicisti. Il libro è costituito da 277 pagine
tutte da gustare. Una prima parte ripercorre la carriera del musicista, a partire dagli
studi di violino sin da giovanissimo tra tante difficoltà, l'iscrizione al conservatorio milanese, i primi ingaggi nel capoluogo lombardo; poi finalmente il
lavoro alla Scala con il grande Toscanini ed il passaggio alla viola con cui divenne
stabile nell’orchestra scaligera. Infine il debutto come direttore d’orchestra e da lì un crescendo di esperienze importanti
nei maggiori teatri italiani e quindi anche all’estero. Grande merito del Maestro fu anche credere nelle nuove produzioni, nel talento dei giovani compositori e dei giovani cantanti; un uomo eccezionale oltre che grande musicista. Tutta la sua incredibile vita artistica è riccamente raccontata e
documentata in questo volume da scoprire pagina dopo pagina.
LE COMTE ORY, G. ROSSINI – TEATRO ALLA SCALA DI MILANO, lunedì 7 luglio 2014
LE COMTE
C'est moi: c'est soeur Colette.
Seule, et dans cette chambre où je ne peux dormir,
Tout me trouble, et tout m'inquiète.
J'ai peur... permettez-moi... près de vous... de venir.
Seule, et dans cette chambre où je ne peux dormir,
Tout me trouble, et tout m'inquiète.
J'ai peur... permettez-moi... près de vous... de venir.
Sulla
genesi compositiva de Le Comte Ory si potrebbero scrivere tomi di libri,
talmente travagliata e complessa è stata la sua nascita.
Anche
qui, come nell'Assedio di Corinto o nel Mosè, dietro c'è tanta musica nata per
un libretto italiano: la cantata scenica del 1825 Il viaggio a Reims, che
ricordiamo con i televisori e le vasche da bagno nel memorabile allestimento di
Luca Ronconi; Gae Aulenti e Claudio Abbado al Rossini Opera Festival di Pesaro
nel 1984. Per una forma di sublime chiaroveggenza della pigrizia, Rossini sa
che la musica del Viaggio è troppo bella per morire in poche repliche insieme
ad un atto unico di tre ore, con un cast sterminato quanto irripetibile e un
libretto un po' sgangherato legato ad un'occasione unica come l'incoronazione
del truce Carlo X.
martedì 8 luglio 2014
TURANDOT, GIACOMO PUCCINI – TEATRO LIRICO DI CAGLIARI, sabato 5 luglio 2014
“ O ragazzo demente! Turandot non esiste!
Non esiste che il niente nel quale ti annulli! Turandot non esiste, non esiste!”
In questa nuova produzione del capolavoro Pucciniano del teatro lirico di Cagliari, tutto finisce bruscamente sul mi bemolle dell'ottavino che segna la morte di Liù nel terzo atto. Non c'è la musica di Alfano a completare il percorso di redenzione della principessa altera, possiamo solo immaginarlo se vogliamo o pensare che la metamorfosi non accadrà, lasciando Calaf come vincitore supremo poiché il suo nome non è stato svelato.
domenica 29 giugno 2014
AIDA, G. VERDI – ARENA DI VERONA, sabato 28 giugno 2014
Dopo
la scorsa stagione che ha visto introdurre in cartellone una nuova produzione
di Aida per celebrare il centenario del Festival, la messa in scena de La
Fura dels Baus torna all’Arena di Verona in una serata che si temeva
fosse totalmente rovinata dalla pioggia, ma che invece ne è stata soltanto
condizionata nei tempi. Dopo un’ora di incertezze tra scrosci alternati a
sprazzi di sereno, finalmente lo spettacolo ha avuto inizio tra la gioia e gli
applausi di sollievo delle migliaia di persone che hanno riempito fino all’estremo
questa prima del 2014 dell’Opera più caratteristica del Festival. Siamo tornati
con molto piacere ad assistere allo spettacolo ripreso dalla fondazione Arena,
poiché come detto l’anno scorso è talmente ricco di spunti da approfondire che più
si rivede e più si può apprezzare.
sabato 28 giugno 2014
THE RAKE’S PROGRESS, I. STRAVINSKY – GRAN TEATRO LA FENICE DI VENEZIA, venerdì 27 giugno 2014
Con grande attesa ritorna alla sua casa natale, nel teatro che l’ha
vista nascere, l’opera che Stravinsky fece debuttare proprio al Teatro La Fenice
di Venezia l’11 settembre 1851 dirigendola egli stesso: The rake’s progress. Una
favola drammatica che sviscera il profondo dell’animo umano e che si sviluppa sul
postulato che laddove esistano menti ‘oziose’ il Diavolo ha terreno fertile per
i suoi piani loschi. La storia che il genio russo trasse dalle otto stampe di
Hogarth, realizzate nel 1732 per prendere in giro la società libertina del
settecento, è incentrata sulle vicende del pigro e lezioso Tom che spera di
raggiungere ricchezza e gloria senza effettuare il minimo sforzo. Chiaro che in
tal cuore leggero lo scaltro e tentatore Shadow trovi gioco facile. La lettura
che il regista Damiano Michieletto
fa di queste vicende è molto introspettiva, e sottolinea il contrasto tra l’iniziale
pace e serenità di una normale famiglia che nel giardino della propria casa è intenta a pianificare il futuro della giovane Anne insieme al suo caro fidanzato Tom, e l’inferno che sovrasterà
quelle stesse vite di lì a poco e che addirittura offuscherà la mente del
ragazzo senza scampo.
martedì 24 giugno 2014
COSI’ FAN TUTTE, W.A.MOZART – TEATRO OLIMPICO DI VICENZA, lunedì 23 giugno 2014
È sempre una piacevole sensazione quella di constatare come anche a fronte di un piccolo
budget si possano realizzare degli spettacoli d’Opera di garbo, intelligenza e
soprattutto qualità. È questo il caso del dramma giocoso di Mozart Così fan tutte in scena al meraviglioso Teatro Olimpico di Vicenza.
Nel caso in questione Lorenzo Regazzo è impegnato
sia come interprete del ruolo di Don Alfonso che come regista. Del resto è
proprio intorno alle trame di costui che si dipana tutta la faccenda e non
vediamo nulla di più naturale che sia egli stesso anche l’autore della messa in
scena. Da questo punto di vista abbiamo potuto godere di uno spettacolo
studiato, vissuto e realizzato in funzione del libretto che a sua volta è
servito da una musica perfetta ed immortale che ancora oggi è in grado di
ottenere il tutto esaurito come con nostra grande gioia è stato anche ieri
sera.
domenica 22 giugno 2014
CARMEN, GEORGES BIZET – ARENA DI VERONA, SABATO 21 GIUGNO 2014
Con
la spettacolare produzione che debuttò in Arena nell’ormai lontano 1995,
rivisitata ed ‘alleggerita’ nell’allestimento del 2009, la Fondazione Arena ha
deciso di rendere omaggio alla più amata e celebre opera di Bizet per
festeggiare un’occasione speciale: il centesimo anno dalla sua prima
rappresentazione al Festival, per celebrare un’opera che in pratica ha
contribuito a fare la storia stessa della Fondazione e che è stata rappresentata
per ben duecentoventisei volte fino a questa stagione. E se bisogna festeggiare
in grande, l’imponente e cinematografica messa in scena del Maestro Franco Zeffirelli
è
chiaramente atta allo scopo. L’ormai mitico allestimento è uno dei più graditi al
pubblico areniano ed anche in questo caso ha raccolto nell’anfiteatro un
pubblico entusiasta e partecipe quasi come ad una partita di calcio.
sabato 21 giugno 2014
UN BALLO IN MASCHERA, GIUSEPPE VERDI – ARENA DI VERONA, venerdì 20 giugno 2014
Spesso
i grandi uomini sono circondati da fama e successo, potere ed ammirazione
generale, ma sono incredibilmente soli, con pochissimi amici scelti che in ogni
caso non possono colmare il vuoto che alberga nel profondo del loro cuore. Così
il giusto e magnanimo Riccardo, governatore di Boston, amato e rispettato dai
cittadini che popolano la allora colonia inglese, pur governando saggiamente deve
fare i conti con chi cospira contro di lui e soprattutto con il suo cuore votato
all’amore per la dolce Amelia ma destinato a soffrire, perché ella è sposa del
suo fidato segretario. Con Un ballo in
maschera di Giuseppe Verdi si è aperta la nuova stagione d’opera all’Arena
di Verona nel centounesimo anniversario dalla nascita del Festival più famoso
al mondo. Per questa produzione è stato chiamato il grande regista Pier
Luigi Pizzi, che vanta una presenza assidua nella città
dell’amore sin dalla fine degli anni sessanta.
domenica 1 giugno 2014
LEOS JANACEK, JEJI PASTORKYNA (JENUFA) - VERSIONE DI BRNO 1908 TEATRO NAZIONALE DI PRAGA 22 maggio 2014
KOSTELNICKA
“Fra un momento... un momento...”
e io devo aspettare qui tutta
un’eternità,
l’eternità di un’anima?
Il Teatro
Nazionale di Praga ha deciso di mettere in scena il capolavoro di Janacek con il
suo titolo originario, Jeji Pastorkyna (la sua figliastra), invece del più
comune Jenufa, spostando cosi il baricentro dell'attenzione drammatica da
Jenufa appunto a Kostelnicka, vera chiave e motore dell'intera azione.
Il primo vero
capolavoro di Janacek, nel quale si denota senza ombra di dubbio la sua
originalissima scrittura musicale scevra da influenze di altri compositori o
scuole nazionali, ha un'impostazione che potrebbe quasi dirsi “verista” per l'ambientazione
naturalistica (il piccolo ambiente di un villaggio dove trionfano pregiudizi
sociali e cattivi pettegolezzi) la cruda caratterizzazione dei personaggi,
divisi in buoni e cattivi, protagonisti di un una vicenda a tinte forti.
domenica 25 maggio 2014
XIII EDIZIONE PREMIO MEMORIAL TULLIO BESA – AUDITORIUM FONATO CITTA’ DI THIENE (VI), sabato 24 maggio 2014.
L’appuntamento del 2014 con il premio Memorial Tullio Besa vede il ritorno al Jazz
con un giovanissimo pianista che sta conquistando un folto pubblico sia nel
nostro paese che all’estero: Alessandro Lanzoni. Dopo Francesco
Cafiso premiato nel 2006 è la volta di questo giovane fiorentino, che ha al suo
attivo premi quali il Massimo Urbani ed il Martial Solal di Parigi, il Premio
Memorial Marino Peruzzi a Torre del Lago, ha partecipato al Festival
Internazionale di Eilat in Israele e vanta anche numerose collaborazioni con
artisti del settore quali Ares Tavolazzi, Walter Paoli, Lee Konitz, Kurt Rosenwinkel, Roberto Gatto e tanti altri. Non stupisce dunque che abbia catturato l’attenzione della
promotrice del premio, Gigliola Trentin Besa, e che ora faccia parte dell’albo
d’oro dei premiati.
Il concerto che ha sancito la sua vittoria ha visto Lanzoni offrire il
meglio del suo repertorio, che è costituito da improvvisazioni, standard
jazzistici ed anche da una sua composizione.
lunedì 19 maggio 2014
DO RE MI…..PRESENTO – intervista a VINCENZO COSTANZO
Il giovanissimo Artista che
vi presento oggi è un lanciatissimo tenore napoletano, ricco di talento e
personalità. A soli ventidue anni, Vincenzo Costanzo ha già al suo attivo importanti traguardi
raggiunti, come l’aver lavorato con il grande regista Franco Zeffirelli e col
Maestro Daniel Oren, l’ aver cantato nel Macbeth al Carlo Felice di Genova diretto da
Andrea Battistoni ed in Luisa Miller a Busseto col
Maestro Donato Renzetti, l’aver interpretato il ruolo di Alfredo nella Traviata
alla Guangzhou Opera
House in Cina, e recentemente ha
debuttato anche il ruolo di Pinkerton al Maggio
Musicale Fiorentino sotto la direzione dal Maestro Juraj Valcuha. Lo incontriamo mentre
è impegnato in questo ruolo per il Teatro
La Fenice di Venezia, ove ci parla un po’ di sé e ci spiega con entusiasmo,
grinta e soprattutto grande passione, cosa prova un ragazzo così giovane a far
parte già di un mondo così magico ma anche faticoso e quali sono le sue
aspettative per il futuro.
sabato 17 maggio 2014
TOSCA, GIACOMO PUCCINI - GRAN TEATRO LA FENICE DI VENEZIA, venerdì 16 maggio 2014
Nel
giorno del compleanno del Teatro La Fenice, inaugurata il lontano 16 maggio 1792,
con Tosca si chiude il cerchio del ‘Progetto Puccini’ partito lo scorso aprile con
le ormai collaudate produzioni di Bohème e Madama Butterfly, per celebrare il
novantesimo anniversario dalla morte del lucchese. È questo un allestimento
nuovo prodotto dalla Fondazione Fenice stessa, che vede impegnata la regista Serena Sinigaglia, nella cui visione il capolavoro pucciniano
va rappresentato basandosi principalmente sui significati simbolici ed
universali che da esso si ricavano, privilegiando l’aspetto immaginario su quello visivo e concreto.
lunedì 12 maggio 2014
DECIMO CONCERTO SINFONICO – TEATRO FILARMONICO DI VERONA, domenica 11 maggio 2014
Conclusione
della stagione sinfonica al Filarmonico di Verona con un programma dedicato al
novecento, grazie a tre compositori vissuti tutti nel corso secolo scorso. Un concerto
che ha visto impegnata l’orchestra dell’Arena di Verona apparsa molto coinvolta
e davvero in ottimo feeling col condottiero della serata: Daniele Rustioni.
Apertura
con il Concerto violino e orchestra n. 1 op. 77 in la minore di
Dmitrij Sostakovic. Nel pezzo datato 1948 si ravvisa una certa
inquietudine artistica dell’autore, già evidente nel primo movimento che lascia
l’ascoltatore quasi sempre in sospeso, come se il suo sviluppo tardasse ad esprimersi,
in attesa di risposte che non arrivano. Il violino protagonista da subito
accompagna e sottolinea il senso nostalgico di questa apertura. Si cambia
completamente ambientazione con lo Scherzo, in cui sembra essere abbandonata ogni incertezza per
lasciare il posto a maggiore leggerezza e persino alla danza. Con la
Passacaglia e la Cadenza del violino vi è il ritorno alla riflessione ed alla
melanconia: le note altissime emesse dalle corde quasi stridono e richiamano alla
mente lampi di sensazioni vissute, come a non volerle cancellare, a fissarle dunque
nella memoria. Infine torniamo a ritmi decisamente
più vivaci grazie alla Burlesca, che vede il violino impegnato senza tregua come
in una corsa sulle montagne russe, ove la velocità si moltiplica quasi
indisciplinatamente verso il cosiddetto finale con botto, con conseguente
esplosione di applausi al termine.
Applauditissima
Francesca
Dego che, apparsa davvero in stato di grazia e concentratissima nell’esecuzione
perfetta dei ritmi serrati di questo concerto, è stata chiamata diverse volte
sul palco registrando un vero trionfo.
lunedì 5 maggio 2014
MADAMA BUTTERFLY, G. PUCCINI – GRAN TEATRO LA FENICE DI VENEZIA, DOMENICA 4 MAGGIO 2014
Secondo
appuntamento per il Progetto Puccini al Teatro La Fenice di Venezia, con la
riproposta dell’allestimento di Madama Butterfly ideato l’anno scorso per la 55°
Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, che vede la
realizzazione delle scene e dei costumi da parte dell’artista giapponese Mariko
Mori e la regia di Àlex Rigola.
Assistere
ad una recita di Butterfly significa fare un viaggio nel proprio animo, nelle
proprie emozioni, nel proprio vissuto, che viene inevitabilmente tratto fuori
con prepotenza ogni volta che siamo posti di fronte a tanta ingenua ed inutile
speranza: chiunque abbia un minimo di sensibilità e buon cuore non riesce a
restare indifferente di fronte a questo capolavoro di Puccini, la cui musica
straziante accompagna e sottolinea il più grande timore per qualcosa che l’uomo possa
provare: l’abbandono.
mercoledì 30 aprile 2014
BOHEME, G. PUCCINI – GRAN TEATRO LA FENICE DI VENEZIA, martedì 29 aprile 2014
In
occasione del novantesimo anniversario della morte di Giacomo Puccini, avvenuta
il 29 novembre 1924, la Fenice di Venezia dedica la sezione primaverile della
stagione lirica al compositore lucchese con il Progetto Puccini, che vede
alternarsi in palcoscenico tre opere tra le più rappresentative del
compositore: Bohème, Madama Butterfly e Tosca.
Con
Bohème si riprende l’allestimento ormai rodato che Francesco Micheli ideò
nel 2011 e che ha sempre portato grande pubblico nel massimo teatro veneziano. Siamo
tornati dopo l’anno scorso a ripercorrere le avventure dei poveri ragazzi
simbolo di tanti giovani d’oggi, in difficoltà certo, ma legati da sincero
affetto e complicità. I quadri in cui Puccini divide l’opera sono concepiti dal
regista proprio come involucri entro cui incorniciare le storie dei giovani scapestrati
francesi. Difatti ritroviamo l’enorme effigie illuminata, che ricorda la
struttura della Tour Eiffel, ad aprire e chiudere l’opera circondando la scena e
quindi i protagonisti. Una dedica del regista a questi ‘attori’ del nostro
presente e futuro, con la sottolineatura del contrasto tra quanta gaiezza e
soprattutto speranza sia insita nei cuori di chi pensa di avere la vita davanti,
nonostante le difficoltà, con la luce che li circonda, e la constatazione che invece resta ben poco, come
nel caso della dolce Mimì, con il buio dello sfondo. Lo spettacolo è sempre gradevolissimo, con le deliziose
scene tradizionali di Edoardo Sanchi e i bei
costumi di Silvia Aymonino.
mercoledì 23 aprile 2014
NIKOLAJ ANDREEVIČ RIMSKIJ-KORSAKOV, LA LEGGENDA DELL'INVISIBILE CITTÀ DI KITEŽ E DELLA FANCIULLA FEVRONIJA (SKAZANIJE O NEVIDIMOM GRADE KITEŽE I DEVE FEVRONIJ) - GRAN TEATRE DEL LICEU, BARCELONA, 16 APRILE 2014
« Non
contarci per morti, noi siamo vivi:
Kitež non è caduta, si è nascosta »
Dopo il debutto,
avvenuto ad Amsterdam nel 2012, questa splendida cooproduzione tra i teatri di
Amsterdam, Milano e Barcellona della penultima opera di Rimskjy-Korsakov, approda
al Gran Teatre del Liceu della città catalana.
La leggenda
dell'invisibile città di Kitej e della fanciulla Fevronja è opera di mistico simbolismo la cui trama è tratta
da due leggende popolari esplicitamente piegate con propositi che hanno fatto
chiamare questo capolavoro il “Parsifal russo”.
Musicalmente
l'opera è estremamente complessa perché fonde opera lirica, poema sinfonico e
oratorio in un'unica sintesi drammatica dove il Leitmotiv, non wagneriano ma
puramente vocale e non variato, costituisce l'elemento unificatore e il
materiale musicale impiegato è quello del canto popolare russo e della melopea
liturgica ortodossa trattati con stupefacente virtuosismo da quell'abilissimo
orchestratore che è Rimskij Korsakov, per creare la suggestione mistica e
leggendaria della vicenda. Leggenda e non dramma lirico dunque, i suoi
personaggi sono tutti idealizzati, stilizzati, ‘La leggenda dell 'invisibile
città di Kitej’ è un vasto affresco dove la magnificenza del tessuto musicale e
orchestrale tende ad una gelida compostezza di forme dove si nascondono oscuri
significati e misteriose purificazioni, peraltro non sempre risolti e spesso
limitati ad un sia pure incredibile
valore descrittivo.
Iscriviti a:
Post (Atom)