Ritorna dopo meno di un anno dal suo debutto avvenuto la
scorsa primavera al Metropolitan di New York la produzione targata David McVicar di Cavalleria Rusticana e Pagliacci,
messi in scena come spesso accade nella stessa serata e con un unico filo
conduttore che unisce e sviluppa i due spettacoli. Il regista rappresenta infatti
la forza emotiva e le contraddizioni che caratterizzano spesso la vita quotidiana
della gente che popola i piccoli paesi del sud d'Italia, qui ambientati ai primi del
Novecento, spesso causa di grandi gioie ma anche di drammi profondi ed
ineluttabili tragedie. Molte espressioni sono dunque particolarmente enfatizzate
tanto nel canto quanto nella recitazione, per sottolineare la passione e gli
stati d’animo in corso, ma soprattutto come all'improvviso un evento festoso o lieve possa trasformarsi di colpo in tragedia. Piuttosto sobrio il setting di Cavalleria Rusticana
ideato da Rae Smith, che fornisce poi da base per il successivo
allestimento di Pagliacci: una piazza di un paesotto di provincia popolato da
cittadini festanti nel giorno di Pasqua, intorno ai quali troneggiano mura
antiche interrotte da aperture sormontate da archi imponenti. Non è la
scenografia a mutare a seconda delle vicende, ma sono gli interpreti
a muoversi su una pedana che si ferma
o rotea a seconda di ciò che lo spettatore è chiamato ad
osservare al centro del palco. Nero è il colore predominante sia nelle luci che nei costumi.
domenica 28 febbraio 2016
lunedì 22 febbraio 2016
LUCIA DI LAMMERMOOR, G. DONIZETTI – TEATRO COMUNALE PAVAROTTI DI MODENA, DOMENICA 21 FEBBRAIO 2016
Con un bel successo di
pubblico il Teatro Pavarotti di Modena saluta l’allestimento ormai storico
della Lucia di Lammermoor che il compianto scenografo Svoboda aveva creato per
la Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, nella ricostruzione ivi operata già nel
2012 da Benito
Leonori e con la regia di Henning
Brockhaus coadiuvata da Valentina
Escobar. Nel pieno rispetto delle atmosfere allucinate della vicenda, il regista
vuole sottolineare l’aspetto onirico e trasognato dei luoghi e dei personaggi,
che si muovono come in un progressivo stato di ipnosi, rapiti dagli eventi che
li trascinano in successione. In tali atmosfere ritroviamo i celebri materiali
avveniristici tuttora funzionali alle scene, esaltate dalle luci curate da Brockhaus che, insieme alle
proiezioni video di cui Svoboda fu pioniere, danno l’illusione che tutto sia
presente sul palco che è occupato in realtà da una semplice scalinata ove i
personaggi si muovono, prima intravisti dal telo increspato che copre il palco,
poi svelati dallo spostamento dello stesso immersi in luoghi quasi misteriosi. I costumi di Patricia Toffolutti sono sì vistosi e di bella fattura, ma a nostro
avviso non tutti adatti alla corporatura dei protagonisti.
domenica 14 febbraio 2016
LES CHEVALIERS DE LA TABLE RONDE, HERVÉ – TEATRO MALIBRAN DI VENEZIA, SABATO 13 FEBBRAIO 2016
Dal Palazzetto Bru Zane
ed il Centre de musique romantique
française arriva in tournée anche al Teatro Malibran una produzione che
frizzante è dir poco e che il pubblico di Venezia, unitamente alla buona
percentuale di ospiti francesi, ha potuto godere fino a ieri in questi giorni carnevaleschi. Si tratta de Les Chevaliers de la table ronde del
musicista Louis-Auguste-Florimond Ronger detto Hervé, che con questo suo lavoro
considerato da egli stesso un masterpiece, prende letteralmente per i fondelli
tanta parte di letteratura cavalleresca medioevale i cui protagonisti sono
sempre stati fedeli a principi alti e ideali eccelsi, facendo invece di
Lancillotto e i suoi compagni Rinaldo, Ogier, Amadigi, ma soprattutto Orlando,
dei ragazzi un po’ mielosi e pazzerelli, facilmente corruttibili dalle grazie
femminili, che in mente tutto hanno fuorché di servire il proprio sire o di
compiere gesta eroiche.
giovedì 4 febbraio 2016
SPECIALE VIDEO: I SEGRETI DI CENERENTOLA AL TEATRO FILARMONICO DI VERONA
Dal regista al direttore d'orchestra, ai costumisti, ai tecnici...una grande equipe lavora per creare un capolavoro di musica e bellezza. Scopriamolo insieme, buona visione!!
Maria Teresa Giovagnoli
lunedì 1 febbraio 2016
CENERENTOLA, G. ROSSINI – TEATRO FILARMONICO DI VERONA, DOMENICA 31 GENNAIO 2016
‘La Cenerentola’ di Rossini è una fiaba dal
sapore romantico che ci spinge a riflettere su amore/ famiglia, l’onestà e la
nobiltà d’animo, in contrapposizione con l’indifferenza, l’inganno e la
dabbenaggine. Una delle storie più celebri del mondo infantile è portata in
scena al Filarmonico di Verona con una produzione che coniuga realtà e sogno con
ironia, leggerezza e uno sguardo costante alla vita nel suo quotidiano. In un
impianto abbastanza semplice ma colorato, luminoso ed estremamente funzionale,
ideato da Franco Armieri, il regista Paolo Panizza mette in piedi una
Cenerentola per tutti, guardando alla tradizione ma con l’occhio puntato alla
modernità dei contenuti. Riesce ad entrare perfettamente nel soggetto senza
reinventarlo o sconvolgerlo, proponendo però i personaggi con estrema modernità
e concretezza, tanto che potremmo riconoscere
in ognuno di essi qualcuno di nostra conoscenza.
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