domenica 10 agosto 2014

CARMINA BURANA, CARL ORFF - ARENA DI VERONA, Sabato 9 agosto 2014

Ci sono delle occasioni in cui è particolarmente piacevole raccontare quanto si è visto ed udito in teatro e lo spettacolo offerto ieri dalla Fondazione Arena di Verona costituisce uno di quegli eventi felici. I Carmina Burana di Carl Orff hanno richiamato tantissima gente dall’Italia e dall’Estero, che ha partecipato vivamente e con entusiasmo all’ esecuzione di questa cantata scenica che per la prima volta veniva offerta nell’anfiteatro veronese. In una bella serata finalmente calda e serena, l’orchestra dell’Arena di Verona diretta dal Maestro Andrea Battistoni, il coro della Fondazione di Armando Tasso, insieme al doppio Coro di Voci bianche, A.LI.VE. di Paolo Facincani, con l’ A.d’A.MUS. di Marco Tonini,  ed i tre solisti: il soprano Nadine Sierra, il controtenore Raffaele Pè ed il baritono Artur Ruciński, hanno regalato musica coinvolgente nell’entusiasmo generale.

Musicati  dal bavarese Orff ed eseguiti per la prima volta nel 1937, i Carmina burana: Cantiones profanae cantoribus et choris cantandae, comitantibus instrumentis atque imaginibus magicis  sono stati resi celebri soprattutto per il brano O fortuna che apre e chiude la composizione, grazie anche al suo utilizzo in numerose colonne sonore e spot pubblicitari. Ma il fascino che in sé hanno questi brani deriva soprattutto dalla loro origine remota. In alcune esecuzioni infatti sono accompagnati anche da danze che evocano le atmosfere medioevali di cui essi sono intrisi. I 24 canti di cui si compone l'opera di Orff sono tratti da un manoscritto molto ricco del tredicesimo secolo che ne conteneva oltre trecento, trovato ad inizio dell’ottocento nell’Abbazia di Benediktbeuern in Germania (Bura Sancti Benedicti), da cui deriva il nome, poi finalmente catalogati e pubblicati nel 1847 dallo studioso Schmeller. Sono composti in latino, tedesco antico e provenzale, alcuni dei quali erano anche musicati, e trattano svariati argomenti: dalla satira e moralità alla natura, poi al cibo ed alla convivialità, infine all’amore ed alla religione. La struttura della cantata è circolare, con La Fortuna come filo conduttore, con la sua ruota che gira e coinvolge tutti 

L’utilizzo massiccio delle percussioni, le melodie coinvolgenti e di facile assimilazione, la maestosità del coro, ma anche momenti di dolce lirismo quando si parla d’amore o di religione, sono un cocktail irresistibile sin dal primo ascolto, salutato con successo proprio sin da quell’8 giugno 1937 a Francoforte.   
Nello spettacolo di ieri sera ha convinto Nadine Sierra per la leggerezza nel canto e la disinvoltura con cui ha affrontato le asperità  della partitura, con i funambolici balzi in acuto; così come  Artur Ruciński ha dimostrato una incredibile duttilità timbrica unita all’intensità interpretativa a cui ci ha abituati; corretto anche Raffaele Pè nella non facile esecuzione di Olim lacus colueram.

In formazione compatta il Coro areniano può dare il meglio di sé, riuscendo a creare uniformità di suono e maggior precisione negli attacchi. Insieme a loro, come detto,  i piccoli dell’ A.LI.VE. e dell’ A.d’A.MUS.
A rendere possibile il successo dell’esecuzione vi è il fondamentale contributo del Maestro Battistoni, particolarmente a suo agio in questa composizione che mostra di conoscere a pieno ed interpretare con personalità e carattere. Ha gestito questa partitura tanto articolata e ricca riuscendo a controllare tutti gli elementi, cosa non facile con i solisti posti alle sue spalle.

Di grande effetto il gioco di luci creato dai tecnici alle spalle del palco, con dulcis in fundo una esplosione di fiamme ardenti poste tra palco e platea.
Il pubblico ha applaudito con molto calore, quasi festante, fino ad ottenere il bis della più che celebre O Fortuna, al termine della quale si è alzato anche in piedi per portare in trionfo tutti i protagonisti della serata.

Un trionfo anche per la Fondazione Arena, come dovrebbe sempre essere.
MTG

Struttura completa:

Fortuna Imperatrix Mundi
1. O Fortuna
2. Fortune plango vulnera
I. Primo vere
3. Veris leta facies
4. Omnia sol temperat
5. Ecce gratum
Uf dem anger
6. Tanz
7. Floret silva nobilis
8. Chramer, gip die varwe mir
9. Reie
10. Were diu werlt alle min
II. In Taberna
11. Estuans interius
12. Olim lacus colueram
13. Ego sum abbas
14. In taberna quando sumus




III. Cour d'amours
15. Amor volat undique
16. Dies, nox et omnia
17. Stetit puella
18. Circa mea pectora
19. Si puer cum puellula
20. Veni, veni, venias
21. In truitina
22. Tempus est iocundum
23. Dulcissime
Blanziflor et Helena
24. Ave formosissima
Fortuna Imperatrix Mundi
25. O Fortuna




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Foto Ennevi per gentile concessione della Fondazione Arena di Verona