L’Associazione
Verona Lirica è giunta alla sua quarta stagione concertistica e si pone come
una delle realtà più riuscite del panorama musicale cittadino di questi ultimi
anni, grazie anche alla stretta collaborazione con la Fondazione Arena di
Verona, il cui direttore artistico Paolo Gavazzeni ha voluto essere presente
insieme a Giuseppe Tuppini, presidente dell’associazione lirica, per salutare il
pubblico di abbonati e sottolineare la vicinanza amichevole delle due
istituzioni. Difatti molti degli interpreti che hanno calcato le scene del
prestigioso Festival estivo, nonché della stagione invernale al Filarmonico, sono
poi tornati sul palco anche per entusiasmare il pubblico degli abbonati di
Verona Lirica.
Fa
veramente molto piacere vedere come il Teatro fosse particolarmente pieno per
questo concerto inaugurale, probabilmente anche per il forte richiamo dato
dalla presenza eccezionale del coro diretto da Andrea Cristofolini e
dell’orchestra della Fondazione Arena, guidata da Giorgio Croci.
Musiche
di Rossini, Leoncavallo, Mascagni, Bizet, Verdi e Puccini hanno arricchito un
programma fitto e carico di energia.
Cinque
gli artisti impegnati ad eseguire le arie più amate di sempre dalle opere di
questi grandi compositori: Virginia Tola, Sanja Anastasia, Dario di Vietri,
Franco Vassallo, Giorgio Giuseppini.
Impegnata
in questi giorni al Teatro Regio di Parma con La forza del destino di Verdi, il
soprano Virginia Tola ha cantato da quest’opera, insieme a Giorgio Giuseppini ed il coro, la
scena tra Leonora ed il Padre guardiano, che si conclude con ‘La vergine degli
angeli’; un momento molto intenso che ha coinvolto emotivamente sia gli interpreti
che il pubblico in sala. Inoltre, direttamente dalla stagione appena conclusa
del Festival in Arena 2014, da Un ballo in maschera, insieme a Franco
Vassallo, la scena tra Renato ed Amelia del terzo atto, con la celebre ‘Morrò,
ma prima in grazia’. Il baritono ha anche eseguito il prologo di Pagliacci di
Leoncavallo, a nostro avviso con giusta enfasi declamatoria
Il
mezzosoprano Sanja Anastasia ha uno strumento molto imponente che supera
tranquillamente coro ed orchestra ed ha eseguito con grazia l’Habanera dalla Carmen
di Bizet, altro recente successo dell’estate in Arena, nonché la meravigliosa e
travolgente ‘Inneggiamo, il Signor non è morto’ con il fondamentale apporto del
coro, da Cavalleria Rusticana di Mascagni, con l’introduzione dell’orchestra.
Giorgio
Giuseppini ha
eseguito uno straordinario racconto di Ferrando insieme al coro, da il
Trovatore di Verdi. È profonda la sua voce, dal volume importante e l’interprete
è deciso e convincente.
Infine
il tenore Dario di Vietri con i suoi acuti ha conquistato il pubblico con
le sempre graditissime ‘E lucevan le stelle’ dalla Tosca e ‘Nessun dorma’ dalla
Turandot di Puccini.
Il
coro della Fondazione Arena ha voluto commuovere i presenti con ‘Patria oppressa’
da Macbeth e ‘Va pensiero’ dal Nabucco di Verdi.
Avendo
una orchestra a disposizione sarebbe stato un delitto non ascoltare anche dei pezzi
sinfonici, ecco quindi il meraviglioso intermezzo di Manon Lescaut di Puccini,
eseguito con particolare vigore ed intensità, la verdiana sinfonia di Stiffelio,
con brio e tanta energia, e la splendida ouverture da L’Assedio di Corinto di Rossini.
Grande
conclusione con tutti gli interpreti per il trionfante finale dell’atto secondo
di Aida.
Successo
pieno e caloroso per tutti, una bella partenza per Verona Lirica.
Maria Teresa Giovagnoli