Uno degli strumenti più struggenti,
passionali, accattivanti e amati nel panorama musicale è certamente il violino. L’artista che conosciamo oggi, la violinista Sonig Tchakerian, di origini armene, ne
è un’interprete acclamata, che vanta una carriera a livello internazionale, chiamata nei teatri e
festival più prestigiosi, ad eseguire la musica che anima le sue corde. Ha studiato
con Salvatore Accardo, Franco Gulli e Nathan Milstein, sviluppando una
sensibilità particolarissima nell’approccio alla partitura che sfocia in esecuzioni accuratissime e nel pieno rispetto della volontà dell’autore. Apprezzatissima
da colleghi strumentisti e compositori, si esprime con superba scioltezza nei
virtuosismi, la sua lunga discografia vanta nomi come Schumann, Schubert,
Barber, Paganini, Haydn, Saint-Saëns, Faurè, Vieuxtemps, Beethoven, Debussi, Ravel, ed il
suo ultimo lavoro per la DECCA- Universal ci regala le ‘Sonate e Partite di Bach
per violino solo’, un altro sicuro successo discografico. Attualmente, tra gli
altri progetti, è insegnante di violino nella scuola di Alto Perfezionamento
dell’Accademia di Santa Cecilia in Roma. Il suo violino è un meraviglioso Gennaro
Gagliano, costruito a Napoli nel 1760, ed ha avuto anche la
soddisfazione di suonare altri prestigiosi violini d’epoca in diverse
manifestazioni culturali che l’anno vista protagonista acclamata.