Nell’ambito del Festival Internazionale Scaligero dedicato
alla Divina ed indimenticata Maria Callas, fortemente voluto dal presidente e direttore artistico, il Maestro Nicola Guerini, e che vede come presidente onorario il regista Franco Zeffirelli e madrina il soprano Cecilia Gasdia,
si inserisce il secondo appuntamento con il Concorso Internazionale dedicato
proprio alla cantante greca, che debuttò all’Arena di Verona il famoso 2 agosto
dello storico 1947. In un luogo come Verona infatti, culla della cultura
operistica e sede di uno dei più importanti Festival lirici al mondo, non
poteva mancare un evento che celebrasse la carriera del soprano che ha lasciato
un indelebile ricordo di arte, rigore e dedizione al lavoro. Tutto ciò con la convinzione di poter trovare ancora tali qualità in giovani promesse che, con tanto impegno, unito al talento che è condizione primaria per intraprendere una carriera nel
mondo della musica, si mettono in gioco come è avvenuto anche quest'anno in cinque giorni di intenso lavoro, conclusi con il concerto dei finalisti, che ha riservato anche delle sorprese.
Due le giurie chiamate a valutare le capacità artistiche e tecniche dei
concorrenti: la Giuria d’onore costituita da: il Presidente, il
soprano Cecilia Gasdia, vincitrice già nel 1980 proprio del Premio "Maria
Callas", Paolo Gavazzeni, direttore artistico della Fondazione Arena
di Verona, Giancarlo Landini, musicologo e critico musicale, il regista Pierluigi
Pizzi, ed il direttore d’orchestra Donato Renzetti. La Giuria critica era invece composta da: il Presidente Gianni Villani, critico musicale del
quotidiano L'Arena, Giorgio Bagnoli, direttore di GBOpera, Alessandro Cammarano,
redattore capo e vicedirettore del quotidiano OperaClick, Silvia Campana,
critico musicale della rivista ‘l'opera’, Lukas Franceschini, direttore di
OperaLibera, Enrico Girardi, musicologo e critico musicale del Corriere della
Sera. Dunque tutti grandi professionisti chiamati ad individuare l’artista cui
augurare la carriera e la meravigliosa vita artistica del compianto soprano.
Sei i finalisti in scena: Mansoo Kim, Roberta Mantegna, Sara
Rossini, Sun Hyung Cho, Xiqiu Zhang, Mariam Battistelli.
La serata si è aperta con una suggestiva ed intensa interpretazione
dell’attrice Annalisa Renzulli in un
estratto della tragedia Medea di Euripide, nel cui ruolo operistico la Callas
fu eccellente interprete. E non dimentichiamo il film di
Pasolini del 1969 che la vide impegnata proprio in quel ruolo. La serata ha poi visto esibirsi i finalisti in
arie dalle più
celebri opere di Verdi, Puccini, Massenet, Leoncavallo, Bellini, Giordano, Boito e Donizetti.
Per
quest’anno il primo premio assoluto non è stato assegnato. Pur riconoscendo buone
qualità in tutti i finalisti, i
giurati non hanno identificato un giovane talento tale da essere il
destinatario del prezioso riconoscimento, ma hanno esortato tutti
indistintamente a perseverare con lo studio e a non arrendersi, ed anzi magari
a riprovare la prossima edizione. Secondo posto invece per il baritono Mansoo Kim, che ha cantato dalla Luisa
Miller di Verdi ‘Sacra la scelta’ e ‘Pietà, rispetto, amore’ dal Macbeth; terze a pari merito il soprano Sara Rossini, interprete di ‘Qui! Qui! O fatidica foresta’ dalla Giovanna d’Arco di Verdi e ‘Sì, mi chiamano Mimì’ da La Bohème di Puccini, ed il mezzosoprano Mariam
Battistelli, che ha impersonato Romeo da I Capuleti e Montecchi di
Bellini, nonché Leonora con ‘O mio Fernando’, da La favorita di Donizetti.
Assegnato il premio speciale della Critica intitolato a Carlo Bologna a Sara Rossini. Anche il questo caso, con la motivazione che pur
non avendo trovato un elemento particolarmente di spicco tra i finalisti, il
giovane soprano è stato identificato comunque come il più meritevole rispetto a tutti gli altri. Il premio speciale Giovanni
Zenatello è andato al tenore Xiqiu Zhang, che si è aggiudicato anche il premio speciale Peter Maag, consegnato da Marica Franchi Maag. Il giovane ha offerto ‘Vesti la giubba’ da Pagliacci di Leoncavallo e l’intramontabile ‘Nessun dorma’ dalla Turandot di Puccini. Infine il premio ‘Loggione’ deciso dal pubblico è andato al soprano Sun Hyung Cho, che con ‘Pleurez! pleurez mes yeux!’ di Massenet e ‘L’altra notte in fondo al mare’ di Boito ha conquistato il pubblico.
Un
momento di doveroso omaggio è infine stato il premio alla
carriera a Fiorenza Cossotto, che non poteva essere in sala ieri sera, e al
simpaticissimo Gianfranco Cecchele, che ha salutato e ringraziato con verve e
simpatia; inoltre un premio alla memoria è stato offerto ai compianti Ivo Vinco e Alida Ferrarini. Puntuali gli interventi
del giornalista Vittorio Testi, noto al pubblico per la trasmissione
televisiva Loggione andata in onda fino al 2012. Ad accompagnare i concorrenti,
il celebre e straordinario pianista Richard Barker.
L’appuntamento
è alla prossima edizione, sempre nel ricordo della divina e meravigliosa ‘Maria’!
MTG