venerdì 30 gennaio 2015

IL VIAGGIO A REIMS, G.ROSSINI - DUTCH NATIONAL OPERA , AMSTERDAM, 27 gennaio 2015

«A giorni il Re ritorna
gran feste si daranno,
rapidi qui verranno
stranieri in quantità.
Da quello che preparasi
a corte ed in città,
ben si può giudicare
che festa si farà;
Spettacol più giocondo,
mai visto si sarà;
chi a Reims non poté andare
qui si consolerà.”


Concepire un nuovo allestimento de Il Viaggio a Reims dopo lo straordinario spettacolo che lo ha riportato in luce nel 1984 a Pesaro per la regia di Ronconi, la direzione di Abbado e un parterre di cantanti di primissimo livello, è sempre cosa rischiosissima per una forma di teatro che spesso vive, ahimè, più di ricordi e sospiri piuttosto che di ricerca di novità e apertura al diverso.
La sfida della direzione artistica della Dutch National Opera, teatro che si pone all'avanguardia in Europa per qualità e scelta degli allestimenti sempre di primissimo ordine, pare ancora più ardua se per la scelta di reinventare una concezione registica di una cantata scenica praticamente senza soggetto specifico, si chiama un enfant terrible come Damiano Michieletto.

giovedì 29 gennaio 2015

ANDREA CHENIER, U.GIORDANO - ROYAL OPERA HOUSE, LONDON, 26 gennaio 2015

“La mia scrittrice?
Voi la ognor celata amica mia,
ognor fuggente? “

Che la musica dell' Andrea Chenier di Umberto Giordano arrivi dritta dritta al cuore senza particolari concettualismi è un fatto assodato e vincente di questa partitura meravigliosa strapiena di melodie affascinanti e strabordante di una genuinità che affascina e incanta a dispetto di critiche più o meno velate da parte di detrattori musicofili con la puzza sotto il naso.

E bene lo ha capito Sir Antonio Pappano che, entusiasta dello spiegamento melodico ad alta temperatura di Giordano, ha voluto a tutti i costi riportare il capolavoro del compositore foggiano alla Royal Opera House dopo trent'anni di assenza.
Scelta vincente sotto tutti i punti di vista, aiutata da uno spiegamento artistico di  altissimo livello, ha visto il meritato trionfo con il sold out in tutte le recite previste.

lunedì 26 gennaio 2015

TRAVIATA, G. VERDI – TEATRO FILARMONICO DI VERONA, DOMENICA 25 GENNAIO 2015

Il maestro Josef Svoboda ci ha lasciato ormai da tredici anni ma le sue brillanti intuizioni in termini di scenografia continuano ad affascinare e ad esser parte di allestimenti operistici vincenti. Tra questi la splendida Traviata ormai nota come ‘degli specchi’ che è praticamente rappresentata ogni anno in giro per l’Italia e nel mondo ottenendo sempre consensi entusiastici di pubblico. Ed approda finalmente anche al Teatro Filarmonico di Verona con la regia di Henning  Brockhaus e con la collaborazione di Benito Leonori per la ricostruzione scenografica.

domenica 25 gennaio 2015

GOYESCAS, E. GRANADOS – SUOR ANGELICA, G. PUCCINI – TEATRO REGIO DI TORINO, VENERDI’ 23 GENNAIO 2015

Con una scelta coraggiosa il Teatro Regio di Torino porta in scena insieme il capolavoro di Enrique Granados Goyescas e Suor Angelica di Giacomo Puccini. Se anche le due opere apparentemente per ambientazione possono sembrare distanti, nella visione del regista Andrea De Rosa che cura anche le scene, vi sono diversi aspetti che le accomunano. Non certo per il noto debutto di entrambe a New York (nel 1916 la prima e nel 1918 la seconda),  ma soprattutto per la rappresentazione del dolore e del dramma al femminile e di un modo di viverlo intensamente, che sia passione manifesta di giovani e intemperanti madrileni con a capo due protagoniste conturbanti, oppure amore celato in segreto di una mamma costretta in convento. Il regista sceglie di attualizzare i due drammi pur restando squisitamente fedele ai contenuti poiché certe realtà sembrano destinate a non mutare. Di Paquiro e Fernando che si sfidano per gelosia ne è pieno il pianeta, di donne ferite e ormai sole dato il tragico destino dei compagni altrettanto, per non parlare di tutte le donne al mondo private della gioia di crescere un figlio, perché strappato alla nascita o perché mai arrivato. Così vige un senso di impotenza, di sconfitta e di vuoto in entrambe le opere, per un dittico non usuale ma a nostro avviso possibile.

sabato 24 gennaio 2015

DO RE MI…..PRESENTO – intervista a Leonora Armellini.

Foto Irene Fanizza

Quando si incontra un’artista così giovane non si può fare a meno di pensare di trovarsi di fronte ad un talento straordinario considerando gli obiettivi che a soli ventitre anni ha già raggiunto: citiamo per esempio il primo premio assoluto al Concorso "Muzio Clementi" e il Premio "J.S.Bach" della città di Sestri Levante, il "Premio Venezia" nel 2005, il primo premio al Concorso Pianistico Internazionale "Camillo Togni " di Brescia-Gussago nel 2009,  il "Premio Janina Nawrocka" per la "straordinaria musicalità e la bellezza del suono" al Concorso Pianistico Internazionale “F. Chopin” di Varsavia nel 2010, il “XXXII Premio Abbiati” dedicato a "Piero Farulli" al Trio AMAR - Leonora Armellini, Laura Marzadori e Ludovico Armellini (Pianoforte, Violino e violoncello), per non parlare dell’onore di aver ricevuto dal Maestro Zubin Mehta nel 2013 a Firenze il Premio Internazionale Galileo 2000 per il "grande coraggio e talento musicale". Ci domandiamo allora come è la vita di questa giovanissima donna dai mille impegni e ne riceviamo risposte dettagliate, intelligenti e che denotano una persona molto più matura della sua età, solare, gentile ed anche molto disponibile.

FAUST, C. GOUNOD - TEATRO COMUNALE DI BOLZANO, mercoledì 21 gennaio 2015


"Le Veau d'or est vainqueur des dieux!"


Il teatro comunale di Bolzano si dimostra ancora una volta istituzione di cultura di alto livello, programmando una stagione interessantissima per titoli di prosa, musica, danza ed opera.
Proposto come secondo titolo operistico della stagione, il Faust di C. Gounod è opera di difficilissima esecuzione per le difficoltà di una messa in scena che richiede grande dispendio di energie esecutive e sceniche.
L'allestimento prodotto con l'opera di Lipsia è il risultato di un giusto equilibrio tra grandi idee e pochi mezzi a disposizione.
L'idea registica di Michiel Dijkema (qui ripresa da Patrick Bialdyga) funziona a dovere, equilibrata tra un allestimento di tradizione e uno di theater regie.

lunedì 19 gennaio 2015

CONCERTO DI VERONA LIRICA E L’ARPISTA DAVIDE BURANI AL TEATRO FILARMONICO DI VERONA – DOMENICA 18 GENNAIO 2015

Nuovo appuntamento con l’associazione Verona Lirica al Teatro Filarmonico veronese con un concerto arricchito dalla delicatezza e musicalità del giovane Davide Burani, arpista di talento e sensibilità artistica, che ha aggiunto un tocco di eleganza ad un evento musicale già di per sé raffinato e piacevole.
Il mezzosoprano di indiscussa fama mondiale Luciana d’Intino ha avuto come compagni di avventura il baritono Davit Babayants, il tenore Giorgio Berrugi ed il soprano Lilla Lee nell’esecuzione delle arie più amate e richieste di sempre dal nostro repertorio operistico nazionale, con una piccola escursione all’estero.

giovedì 15 gennaio 2015

I CAPULETI E I MONTECCHI, V. BELLINI – GRAN TEATRO LA FENICE DI VENEZIA, MERCOLEDI’ 14 GENNAIO 2015.


L’allestimento de I Capuleti e i Montecchi che andò in scena due anni fa a Verona approda in questo inizio 2015 alla Fenice di Venezia, che lo ha coprodotto insieme alla Fondazione Arena ed all’Opera Nazionale Ellenica. Al suo debutto apprezzammo soprattutto l’eleganza delle scene di Alessandro Camera, che concretizzano la visione del regista Arnaud Bernard secondo cui la storia di Romeo e Giulietta è evidentemente così eterna da poter rimaner ‘blindata’ tra le cornici dei dipinti esposti in un museo in allestimento. Da questi dipinti uscirebbero i personaggi per poi agire ed animare la storia sulle note di Bellini. Quel che dispiace è che tale impianto non venga sfruttato a dovere e che gli intenti registici non siano del tutto chiari fino alla fine, ossia quando tali ‘attori’ ritornano nell’ enorme quadro che riempie tutto il palco.  In generale la regia è piuttosto statica, i protagonisti sono alquanto ingabbiati nei loro movimenti, che talvolta non appaiono aver gran significato. E la gran quantità di mimi che continuano ad allestire il suddetto museo è più un disturbo che un chiarimento agli intenti del regista. Conseguentemente anche l’interpretazione degli stessi cantanti ne ha risentito in più momenti. Apprezzabili restano gli abiti di Maria Carla Ricotti  che richiamano ad una ambientazione classica, mentre le luci piuttosto scure di Fabio Barettin incupiscono l'atmosfera ‘museale’che si fa più intima.

lunedì 12 gennaio 2015

UN BALLO IN MASCHERA, G. VERDI – INAUGURAZIONE STAGIONE LIRICA DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA, DOMENICA 11 GENNAIO 2015


Con Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi si è aperta anche la stagione lirica al Teatro Comunale di Bologna, nell’allestimento che vi abbiamo raccontato nel 2013 dal Teatro alla Scala di Milano e che abbiamo rivisto volentieri, sia perché complessivamente lo si può considerare uno spettacolo godibile, sia perché dal punto di vista musicale abbiamo avuto il piacere di assistere a cosiddetti ‘bei numeri’.

L’idea registica di Damiano Michieletto, che con Paolo Fantin (scene) e Carla Teti (costumi) costituiscono ormai un’ inconfondibile macchina creativa, prevede una scena ‘inscatolata’ come è spesso d’uso attualmente, nella quale con elaborati cambi di scena si alternano man mano lo studio di Riccardo, una specie di sala conferenze, la sgargiante scritta al neon che sovrasta tutti nella festa finale, e così via. Come dicevamo due anni fa, la storia viene trasportata verso qualche decennio fa, ove si assiste alle tipiche e concitate fasi che animano le campagne elettorali dei presidenti americani, circondati da assistenti tuttofare, qui capeggiati da Oscar versione segretaria in carriera, col fidato Renato che è diventato il bodyguard del protagonista, ed il ballo in questione è la festa che si svolge al termine della campagna. Ma i personaggi sono coerenti alle intenzioni del libretto, l’amore tra Riccardo ed Amelia è lo stesso, come pari è l’ira di Renato e dei congiurati nei confronti del protagonista, visto a un certo punto come un uomo che arriva al potere senza troppi scrupoli e di cui vendicarsi. Il tutto è condito, come avevamo sottolineato allora, da immagini non nuovissime di prostitute che si aggirano per le vie notturne della città, sagome propagandistiche di Riccardo, dietro alle quali si nascondono gli invitati al party che quindi diventano anonimi burattini in balia del politico di turno; e non poteva mancare in tutto ciò anche la Ulrica versione imbonitrice, che oltre a predire il futuro è in grado anche di guarire gli invalidi. Come dicemmo allora, lo spettacolo si vede con piacere, pur non aggiungendo nulla di particolarmente innovativo a tante rappresentazioni viste in passato. 

giovedì 1 gennaio 2015

CONCERTO DI CAPODANNO AL TEATRO LA FENICE DI VENEZIA – 30/31 dicembre 2014, 1 gennaio 2015

Con un Concerto di Capodanno dal ricco programma si chiude e si apre l’anno solare alla Fenice di Venezia, caratterizzato come di consueto da una prima parte riservata al pubblico in sala ed una seconda parte estesa al pubblico televisivo, che si conclude con il coro del Nabucco ed il brindisi della Traviata di Giuseppe Verdi. Protagonisti di questa edizione il giovane Maestro inglese Daniel Harding alla testa dell’Orchestra della Fenice, gradito ritorno dopo il concerto del 2010/11, il soprano Maria Agresta, di recente applaudita in Simon Boccanegra proprio su questo palcoscenico, e l’atteso tenore Matthew Polenzani.

METROPOLITAN OPERA THEATRE HANSEL AND GRETEL E. Humperdinck traduzione inglese del libretto originario di A. Wette a cura di David Poutney, martedì 30 dicembre 2014

" When past bearing is our grief,
Then 'tis Heaven will send relief ! "

Appuntamento tradizionale delle festività natalizie assieme al balletto The Nutcracker, Hansel And Gretel è approdato al Metropolitan nel nuovo allestimento di Richard Jones proveniente dalla Welsh National Opera e Lyric Opera of Chicago, andando a sostituire la vetusta messinscena del 1967 data per piu di 200 rappresentazioni nel corso degli anni con protagonisti del calibro di Teresa Stratas,   Judith Blegen, Tatyana Troyanos,  Federica Von Stade solo per citarne alcuni tra i più gloriosi.
Il capolavoro musicale di Humperdinck è un lavoro di un compositore vissuto sempre all'ombra creativa di Richard Wagner.