Con
vero piacere incontriamo oggi per i nostri lettori il soprano Anna
Pirozzi, artista napoletana che grazie alla sua voce calda e
drammatica sta ottenendo un grande successo di pubblico e critica sia in ambito
nazionale che internazionale. Molto forte nel repertorio drammatico, proprio grazie al suo
timbro corposo ed ampio ed alle sue doti interpretative, ha debuttato ruoli impervi come Abigaille,
Lady Macbeth, Amelia, e recentissimo è il suo debutto nel ruolo di Luisa Miller
al Teatro Carlo Felice di Genova al fianco di Leo Nucci impegnato come cantante
e regista, per il quale ha ottenuto ancora una volta larghi consensi e che le permette di
aggiungere un'altra pietra miliare alla sua bella carriera. Proprio in questa
occasione la incontriamo per parlare di questa esperienza, di se stessa e naturalmente
del futuro artistico.
Parliamo subito della produzione in cui è impegnata in questi
giorni, un debutto importante: come si trova con i colleghi, col grande Leo
Nucci? E’ emozionata?
Manca ancora una recita e questa produzione
volgerà al termine, abbiamo lavorato tanto con Salvo Piro (assistente di Leo
Nucci) e poi con Nucci stesso come regista e come papà Miller. Grande emozione
cantare di fianco a lui e con gli altri colleghi si è instaurato un bel
rapporto di amicizia. Siamo una bella squadra vincente. Porterò Luisa nel mio
cuore.
Descriva la sua voce a
chi non la conosce e cosa secondo lei la distingue da quella delle altre sue
colleghe.
La mia voce è unica con i suoi difetti e pregi,
non somiglia a nessuno. Quello che gli altri dicono è che ricorda le voci del
passato...
Se pensa agli inizi
della Sua carriera cosa le fa piacere raccontarci e quali passi l’hanno portata
fin qui?
Sicuramente mi fa piacere raccontare tutte le
trasferte che facevo per cantare in piccole produzioni, in piccoli teatri in
paesi sperduti per poche lire o a volte anche gratis. E devo dire che mi sono
molto divertita oltre a farmi le ossa per affrontare i grandi palcoscenici mentre
sognavo un giorno una carriera....
I ricordi più cari e i
momenti che Le danno maggiore soddisfazione?
I ricordi più cari sono tutte le volte che
uscivo vincente da un'audizione con teatri...mi sembrava di aver vinto al
lotto, andavo a festeggiare come una bambina e piangevo dalla felicità,
emozioni che provo ancora oggi dopo un debutto o una bella recita.
Cosa avrebbe fatto se
non avesse scelto questa carriera?
Se non avessi cantato avrei continuato a
lavorare nel sociale con anziani, disabili e persone in difficoltà come ho
fatto per 11 anni durante i miei studi canori, e magari avrei continuato a
cantare nei locali, piano bar, musica pop.
Quanto conta
l’immagine oggi nel mondo del Teatro d’Opera?
Purtroppo oggi conta molto l'immagine, a volte
conta più della voce e questo mi rattrista molto; la magia del teatro è proprio
la trasformazione del cantante attraverso i costumi e il trucco e il pubblico
apprezza questo con la voce e le emozioni che doni, non quanto tu sia bello o
brutto nella vita reale...
Come studia una
partitura nuova?
Una partitura nuova la affronto prima leggendo
la trama, poi il libretto e poi inizio ad ascoltare gli interpreti del passato
e di oggi; poi inizio a studiarla al pianoforte canticchiandola. Quando sono
sicura di tutte le note chiamo il pianista e la si canta tutta e in ultimo la
memorizzo.
Predilige i ruoli
drammatici oppure quelli per così dire più
‘leggeri’?
Prediligo e canto prevalentemente ruoli
drammatici. È nella "mia corda"...
Come si concilia un
mestiere “frenetico” come il Suo con la vita familiare/privata?
Purtroppo la vita familiare non coincide molto
con il mio frenetico lavoro ma se si vuole, ci si organizza con l'appoggio di
tutta la famiglia, bisogna essere una squadra e io ho la fortuna di averne una
ottima. Bisogna fare dei sacrifici da ambo le parti, ma sicuramente il rapporto
è più forte e ci si fortifica caratterialmente.
Il rapporto con le
Regie d’Opera tradizionali e quelle moderne?
Io sono molto tradizionalista e amo le regie
classiche, ma se quelle moderne seguono un filo logico e il discorso
drammaturgico dell'opera ben vengano. No a idee strampalate senza senso, mi
rifiuto, è un'offesa ai compositori e a noi interpreti.
Il rapporto con i direttori
d’orchestra?
Con i direttori d'orchestra al primo rapporto
di lavoro o ci si ama o ci si odia...
Io sono stata sempre fortunata, anche se con alcuni ho lavorato solo una volta e altri di più...
Io sono stata sempre fortunata, anche se con alcuni ho lavorato solo una volta e altri di più...
Ha mai sofferto di
invidia o è mai stata oggetto di invidie altrui?
L'invidia è una cosa brutta! Magari mi è
capitato di voler desiderare di cantare al posto di una collega, ma credo sia
normale...è la sfida verso se stessi che ci porta a voler migliorare. Mentre
invece invidie nei miei confronti credo di averne qualcuna perché sennò non mi
spiego alcune cattiverie e dicerie nei miei confronti, assolutamente infondate
e bugiarde da parte di colleghi. Ma si va avanti comunque, come diceva qualcuno
"l'importante é che ne parlino, quando non ne parleranno più vuol dire che
non interessi più...!”
Foto Rocco Casaluci (Nabucco - Bologna)
Città del mondo
preferita? Dove preferisce stare quando deve rilassarsi dopo tanto lavoro?
Non ho una città del mondo preferita dove
rilassarmi, sicuramente è casa mia, ovunque essa sia con la mia famiglia e con
la mia mamma che mi coccola sempre, in Valle D'Aosta, dove ho vissuto per 27
anni e dove ho iniziato i miei studi canori. É tutto quel che conta!
Dove si mangia meglio
e/o peggio?
Il cibo quando si cambia città o stato è un bel
problema! Sicuramente in Cina è dove proprio non vado d'accordo con il cibo, ma
bisogna organizzarsi. Invece dove si mangia meglio e bene, è l'Italia, non c'è
niente da fare, è così.
Ha tempo di dedicarsi
a degli hobby, come il cinema, la lettura o qualcos’altro di particolare che la appassiona in modo
specifico?
Gli hobby è un po’ difficile praticarli: ne
avevo alcuni, ma dopo la famiglia e il lavoro non riesco più, certo è che
quando sono in un'altra città da sola mi piace visitarla, fare foto e poi
andare al cinema ogni tanto, meglio in compagnia. Altro non si riesce. Passo
molto tempo in teatro e per me è una cosa meravigliosa.
Ama più il giorno o la
notte?
Decisamente amo il giorno, il sole. Si è più
attivi e si possono fare tante cose anche se non mi basta mai il tempo.
I Suoi colleghi
preferiti del passato e del presente?
Diciamo più che colleghi per me sono dei miti,
e cioè Maria Callas, Ghena Dimitrova, Luciano Pavarotti, Mario Del Monaco,
Cappuccilli e tanti altri. Di oggi ammiro molto Daniela Dessì, Luciana
D'Intino, Barbara Frittoli, Violeta Urmana, Aprile Millo, Maria Guleghina e
altri che forse dimentico.
Foto Karla Nur (Tosca - Astana)
Cosa fa poco prima di
salire sul palcoscenico?
Prima di salire sul palcoscenico bevo un goccio
d'acqua, faccio il segno della croce e viaaaa.
Come vive il rapporto
con il pubblico?
Con il pubblico é un dare e avere, pagano per
venirti a sentire e tu devi dare il massimo e, a volte, vieni ricompensato...Comunque
ogni spettacolo é una sorpresa, ieri ho avuto la recita per le scuole, sono
rimasta impressionata da tanto calore e passione, questo é il pubblico che
sempre vorrei...
Come vede questo
momento di crisi che attraversa il settore della musica lirica?
Spero che questo momento di crisi passi,
soprattutto in Italia, ma devono cambiare alcune cose a livello gestionale, non
lasciamo morire la patria dell'opera. Purtroppo mi trovo costretta a cantare e
dover scegliere di cantare all'estero, dove ti viene riconosciuto il lavoro che
fai, ma preferirei cantare 1000 volte nella mia Italia, vicino alla mia
famiglia e con clima e cibo unico...speriamo ben...
Cosa manca ancora nella Sua vita oggi?
Non mi manca nulla, solo affermarmi e far bene
in alcuni teatri come La Scala, il Covent Garden, Monaco, Vienna e il
Metropolitan.
Foto Silvia Lelli (Ernani - Roma)
I miei prossimi impegni saranno: Trovatore al San Carlo, Nabucco a Lipsia, Stoccarda e Tel Aviv, Macbeth a Bologna e tanti altri...
E noi facciamo un grande in bocca al lupo ad Anna
Pirozzi affinché siano tutti dei grandi successi e continui a portare
la sua voce e grande personalità meravigliosamente italiane in giro per il mondo, ringraziandola per il tempo che ci ha dedicato ed in attesa
di sentirla presto di nuovo in teatro!
Maria Teresa Giovagnoli