Anche quest’anno il Bergamo
Musica Festival presenta al suo pubblico progetti interessanti come il portare
in scena opere raramente eseguite e lo scegliere per l’inaugurazione l’edizione
critica di uno dei drammi più intensi ed appassionati del compositore
bergamasco, la Lucia di Lammermoor. Dunque la tonalità delle arie è stata riportata
a quella originale, che era più acuta rispetto a quella che si sente eseguire
tradizionalmente, ed anche l’organico orchestrale prevede l’utilizzo di strumenti
diversi quali i corni naturali, i tromboni a pistoni e per questa speciale
occasione è stato ripristinato anche l’armonico a bicchieri, ‘suonato’ dalle
sapienti mani di Gianfranco Grisi,
che torna dopo il Festival del 2006 a suonare il particolarissimo e delicato
strumento per questa ‘Lucia’.
Lo spettacolo pensato da Francesco Bellotto coglie il lato più oscuro della tragedia sia
dal punto di vista narrativo che psicologico. L’ambiente bellicoso, la lotta
tra famiglie rivali, l’amore come sfondo e causa di dolore, sono temi eterni e
pertanto il regista ha voluto anche sottolinearlo con la scelta dei costumi
realizzati da Alfredo Corno,
attribuendo ad ogni personaggio un’epoca diversa, ma forgiandoli di tal fattura
che nell’insieme il risultato risulta comunque omogeneo. Belle al colpo d’occhio
le scene di Angelo Sala, anch’esse
in funzione del pensiero di Bellotto: neve che scende inesorabile sui
protagonisti a sottolineare la freddezza nell’agire, si pensi alla nonchalance
con cui Enrico Ashton pretende di maritare sua sorella Lucia col nobile Arturo,
ma anche il conseguente gelo che agghiaccia il cuore della fanciulla e le blocca il cervello sì da indurla all’omicidio post nuziale. Inoltre vi è una
alternanza di elementi architettonici e paesaggistici classici con pezzi moderni semidistrutti. Dunque di guerra e
sangue è intriso lo spettacolo che scolpisce della sua tragedia anche l’agire ed
il canto dei singoli personaggi.
Lucia è
la giovanissima Bianca Tognocchi.
Il soprano incarna quell’ideale di fanciulla indifesa che intende il regista;
la sua interpretazione sottolinea il candore del personaggio muovendosi sulla
scena sin dall’inizio con giusto fare sognante e delicata nelle movenze. Il timbro
della voce acuta e sottile si presta alle note ancor più impervie di questa
edizione. Inoltre per lei anche l’emozione di eseguire la cadenza della pazzia
appositamente scritta dal Maestro Sebastiano Rolli su materiali originali,
senza alcun accompagnamento strumentale e dunque niente affatto semplice.
Non convince
Raffaele
Abete nei panni di Edgardo di Ravenswood. Probabilmente a causa dell’emozione
mostra sin dall’inizio una certa difficoltà a tenere la scena con conseguenti
problemi anche nella resa vocale che è parsa non sempre precisa, a tratti forzata
e talvolta fuori tempo.
Convincente
invece il Lord Enrico Ashton di Christian
Senn per presenza scenica, timbro corposo ed accattivante e capace di
offrire un bel fraseggio nel canto. Altrettanto dicasi per Gabriele Sagona come Raimondo di
Bidebent: intenso interprete dalla voce scura e ombrosa ma in fondo dall’animo compassionevole.
Non particolarmente
brillante Francesco Cortinovis come
Normanno, mentre discreta è parsa Elisa Maffi nel piccolo ruolo di Alisa. Infine Riccardo Gatto offre un Lord Arturo di cuore e impegno.
Il coro
diretto da Fabio Tartari si rende molto partecipe del dramma e ci piace
registrare anche i bellissimi costumi con cui sono abbigliati.
L’orchestra
del Bergamo Musica Festival si arricchisce come detto di strumenti non usuali e
guadagna un suono molto ricco, ampio e profondo che scandaglia minuziosamente
le specifiche della partitura, nella lettura di Roberto Tolomelli.
Successo
pieno e convinto da parte di un pubblico numeroso e soddisfatto.
Maria Teresa Giovagnoli
LA PRODUZIONE
Maestro concertatore Roberto Tolomelli
e Direttore d’orchestra
Regia Francesco Bellotto
Assistente
alla regia Luigi
Barilone
Scene Angelo Sala
Costumi Alfredo Corno
Luci
Claudio
Schmid
GLI INTERPRETI
Lucia Bianca Tognocchi
Lord Enrico Ashton - Christian
Senn
Sir Edgardo
di Ravenswood Raffaele Abete
Lord Arturo Bucklaw Riccardo
Gatto
Raimondo Bidebent Gabriele Sagona
Alisa Elisa Maffi
Normanno Francesco
Cortinovis
Orchestra e coro del Bergamo
Musica Festival
Direttore del coro Fabio Tartari
Foto Bergamo Musica Festival / PHOTO STUDIOU.V