mercoledì 27 agosto 2014

INTERVISTA AD ANDREA BATTISTONI

Oggi abbiamo il piacere di incontrare un giovane direttore d’orchestra che ha velocemente conquistato le platee dei più importanti teatri del mondo. A soli ventisette anni il veronese Andrea Battistoni  è una presenza stabile al Festival dell’Arena di Verona ed ha già diretto in quasi tutti i maggiori teatri d’Italia (a soli ventiquattro anni il debutto alla Scala), in prestigiosi teatri d’Europa ed anche in Giappone e Cina. Il Maestro ci ha raggiunti all’Hotel Europa nel centro della sua città, in una brevissima pausa dai suoi innumerevoli impegni e ci ha fatto scoprire tante cose di sé e del suo lavoro, confermando di essere una persona cordiale, generosa e davvero simpatica. Buona visione allora!

MTG

Intervista completa

                                         


domenica 24 agosto 2014

ROMÉO ET JULIETTE, CHARLES GOUNOD – ARENA DI VERONA, sabato 23 agosto 2014

Con l’ultimo titolo in cartellone si avvia alla conclusione anche la stagione 2014 dell’Arena di Verona, bagnata sfortunatamente dai temporali che hanno irrotto in più di una occasione nel bel mezzo delle rappresentazioni. Per fortuna alla prima di Roméo et Juliette di Gounod, tutto è andato liscio ed abbiamo potuto godere del sempre gradevole spettacolo offerto dalla regia di Francesco Micheli, con le scene di Edoardo Sanchi. Torniamo ogni anno volentieri a rivedere questa produzione che mischia il sapore antico degli arcinoti eventi con l’ormai celebre allestimento, diremmo futuristico, ricco di coloratissimi materiali metallici, ove l’uso di impalcature e scale mobili consente agli interpreti di muoversi in scena quasi con prodezze atletiche, indossando i sorprendenti costumi di Silvia Aymonino dal sapore vagamente rinascimentale, ma completati da accessori del tutto avveniristici, per certi versi quasi ‘spaziali’. Ogni anno si ripete il volo delle colombe dalla struttura che funge da balcone di Giulietta a suggello dell’amore appena dichiarato, esplode l’ardente fuoco dallo pseudo automezzo alato che entra in scena con Stéphano e rivivono tutte quelle piccole stranezze che rendono unico questo spettacolo, già confermato anche per la prossima stagione.  

mercoledì 20 agosto 2014

INTERVISTA AD ANITA RACHVELISHVILI

Inauguriamo una nuova sezione di interviste, in video, con il mezzosoprano che è diventato in pochissimo tempo la Carmen di riferimento per tutti i maggiori teatri del mondo ed è amata moltissimo dal pubblico, per il modo incredibile in cui da’ vita a questo e ad altri personaggi e per la sua voce potente e dal timbro molto sensuale. Ha debuttato in questo ruolo al Teatro alla Scala divenendo subito una delle artiste più ricercate. Stiamo parlando di Anita Rachvelishvili, splendida georgiana che mostra di possedere cuore e passione italiani! La incontriamo tra una recita e l’altra di Aida all’Arena di Verona, in cui interpreta una straordinaria Amneris, dedicandoci qualche minuto del suo preziosissimo tempo, con tanta cordialità e disponibilità. 


                                             Prima parte
    


                
                                             Seconda parte


                                         

MTG

sabato 16 agosto 2014

MADAMA BUTTERFLY, G. PUCCINI – ARENA DI VERONA, venerdì 15 agosto 2014

Nella sera di Ferragosto di questa estate parecchio capricciosa dal punto di vista meteorologico, a centodieci anni dal suo debutto al Teatro alla Scala di Milano, nonché a novanta anni dalla morte di Giacomo Puccini, come molti teatri quest’anno, anche la Fondazione Arena di Verona ha voluto celebrare una delle opere più rappresentate del compositore toscano, Madama Butterfly, riprendendo l’allestimento di Franco Zeffirelli che tanto successo ha riscosso nelle passate edizioni in cui è stato proposto, datato anno 2004 e ripreso fin’ora per quattro volte. Come sempre le ricche scenografie generano sorpresa e stupore, lasciano spesso il pubblico a bocca aperta per eleganza, cura pedissequa del dettaglio scenico e per l’incredibile efficacia in funzione degli eventi. Sembra che la città di Nagasaki sia quasi incastonata nelle pietre millenarie dell’anfiteatro, con la foresta di bambù raffigurata sui pannelli nel fondo ad incantare lo sguardo dello spettatore che colga anche gli effetti luminescenti creati sulle gradinate che si scorgono alle spalle. Un senso di nostalgia ci pervade grazie alle luci soffuse in scena, laddove per incanto appare la casetta di Cio-Cio-San, deliziosa e ricca di ogni più piccolo dettaglio: il tetto con  pali e travi in legno, le porte scorrevoli, la mobilia tipica fatta di pochi ma funzionali elementi, come la trapunta srotolata sul pavimento, tavolini e  lampade, e lo splendido giardino con piccoli cespugli di fiori. Ancora una volta il valore aggiunto all’allestimento zeffirelliano è costituito dagli splendidi costumi tradizionali di Emi Wada.

giovedì 14 agosto 2014

DER FLIEGENDE HOLLÄNDER, RICHARD WAGNER - BAYREUTHER FESTSPIELE, 8 agosto 2014

HOLLÄNDER
(zu Senta)

“Du kennst mich nicht, du ahnst nicht, wer ich bin!”
  
Come è prassi alla verde collina di Bayreuth, non si capisce come un allestimento accolto nel 2012 come immondo e salutato da urla e improperi all'indirizzo del regista Jan Philipp Gloger, possa venire salutato come un trionfo solo due anni dopo.

Ma appunto ormai ci si è probabilmente talmente assuefatti ai lavori controversi (per usare un termine scrivibile) proposti ogni anno dalla direzione del festival delle sorelle Wagner, che ormai il motto degli spettatori si può riassumere in “chiudi gli occhi e goditi la musica”.

Archiviata la querelle sul presunto tatuaggio nazista del basso Nikitin ingaggiato all'epoca per la parte dell'Olandese, il focus del pubblico si è concentrato sull'improponibile lavoro drammaturgico che il regista Jan Philipp Gloger e la drammaturga Sophie Beker hanno impostato per questo Fliegende Hollander.

mercoledì 13 agosto 2014

R. WAGNER, LOHENGRIN - BAYREUTHER FESTSPIELE, 09 agosto 2014

“Nun sollen wir der Welt entronnen sein,
kein Lauscher darf des Herzens Grüssen nahn.
  
Come disse il compianto Patrice Chereau durante la lavorazione del suo mitico Ring del centenario nel 1976, il pubblico di Bayreuth è l'archetipo del pubblico più conservatore che vi sia: inizialmente respinge qualsiasi novità proposta, quindi la accetta per poi preservarla nella paura che possa accadere di peggio.
Così deve essere, altrimenti non saprei spiegarmi le ovazioni che hanno accolto per il quinto anno consecutivo la stravagante messinscena di questo Lohengrin da parte del  regista Hans Neuenfels dopo averla duramente contestata al suo apparire nel 2010. E sembra che ormai l'unico scopo della direzione artistica delle sorelle Wagner sia quello di dividere il loro pubblico in tre categorie distinte: quelli che credono di partecipare ad un quiz a premi, tentando di indovinare le recondite idee dei registi della Neue Generation tedesca ovviamente senza riuscirci, quelli che escono allibiti dalla sala imprecando e ingiuriando contro di loro e quelli che ascoltano ad occhi chiusi incuranti di ciò che accade sul palcoscenico. La maggioranza credo appartenga alla terza categoria.

domenica 10 agosto 2014

CARMINA BURANA, CARL ORFF - ARENA DI VERONA, Sabato 9 agosto 2014

Ci sono delle occasioni in cui è particolarmente piacevole raccontare quanto si è visto ed udito in teatro e lo spettacolo offerto ieri dalla Fondazione Arena di Verona costituisce uno di quegli eventi felici. I Carmina Burana di Carl Orff hanno richiamato tantissima gente dall’Italia e dall’Estero, che ha partecipato vivamente e con entusiasmo all’ esecuzione di questa cantata scenica che per la prima volta veniva offerta nell’anfiteatro veronese. In una bella serata finalmente calda e serena, l’orchestra dell’Arena di Verona diretta dal Maestro Andrea Battistoni, il coro della Fondazione di Armando Tasso, insieme al doppio Coro di Voci bianche, A.LI.VE. di Paolo Facincani, con l’ A.d’A.MUS. di Marco Tonini,  ed i tre solisti: il soprano Nadine Sierra, il controtenore Raffaele Pè ed il baritono Artur Ruciński, hanno regalato musica coinvolgente nell’entusiasmo generale.

martedì 5 agosto 2014

IL TRITTICO, GIACOMO PUCCINI – FESTIVAL PUCCINI, TORRE DEL LAGO, domenica 3 agosto 2014

La produzione del Trittico al Festival Puccini di Torre del lago vede quest’anno una sinergia di forze che coinvolge l’Accademia di Alto Perfezionamento per voci liriche pucciniane, unitamente al bando di concorso per la regia, le scene ed anche i costumi per il celebre lavoro del musicista lucchese.
Così, accanto a colonne portanti del panorama lirico internazionale, si sono esibiti anche i giovani dell’Accademia, per un incontro tra certezze e speranze future.
Vincitrici del bando e quindi curatrici della messa in scena del Trittico nell’Auditorium Caruso sono state sette giovani italiane che hanno presentato un progetto a nostro avviso semplice e funzionale, senza troppi fronzoli, ma di buon gusto e studiato appositamente per il piccolo auditorium, ove saranno ospitate anche le prossime iniziative del Progetto Puccini 2.0, ossia il laboratorio di idee legato al Festival e che ha proprio il compito di promuovere i giovani e le loro proposte innovative.

sabato 2 agosto 2014

FINALE CONCORSO INTERNAZIONALE SCALIGERO MARIA CALLAS, TEATRO FILARMONICO DI VERONA - venerdì 1 agosto 2014

Nell’ambito del Festival Internazionale Scaligero dedicato alla Divina ed indimenticata Maria Callas, fortemente voluto dal presidente e direttore artistico, il Maestro Nicola Guerini, e che vede come presidente onorario il regista Franco Zeffirelli e madrina il soprano Cecilia Gasdia, si inserisce il secondo appuntamento con il Concorso Internazionale dedicato proprio alla cantante greca, che debuttò all’Arena di Verona il famoso 2 agosto dello storico 1947. In un luogo come Verona infatti, culla della cultura operistica e sede di uno dei più importanti Festival lirici al mondo, non poteva mancare un evento che celebrasse la carriera del soprano che ha lasciato un indelebile ricordo di arte, rigore e dedizione al lavoro. Tutto ciò con la convinzione di poter trovare ancora tali qualità in giovani promesse che, con tanto impegno, unito al talento che è condizione primaria per intraprendere una carriera nel mondo della musica, si mettono in gioco come è avvenuto anche quest'anno in cinque giorni di intenso lavoro, conclusi con il concerto dei finalisti, che ha riservato anche delle sorprese.