venerdì 31 ottobre 2014

LA PORTA DELLA LEGGE, SALVATORE SCIARRINO – TEATRO MALIBRAN DI VENEZIA, giovedì 30 ottobre 2014

prima rappresentazione italiana
quasi un monologo circolare di Salvatore Sciarrino
da un racconto di Kafka : Vor dem Gesetz

Un palcoscenico completamente vuoto, uno sfondo buio che lascia nel chiarore solo la sagoma rettangolare di una porta che si allarga fino a comprendere tutto lo sfondo, per poi restringersi ancora intorno ai protagonisti. Ecco l’impianto posto in essere da Jürgen Lier entro cui si muove la regia di Johannes Weigand , per il lavoro di Salvatore Sciarrino che per la prima volta approda in Italia ed al Teatro Malibran di Venezia. A quanto pare la nostra umanità è composta da anonimi attori da cui sono presi ad esempio l’Uomo 1 e l’ Uomo 2, costretti a vivere in un mondo imperscrutabile ove anche l’ovvio viene contraddetto.

sabato 25 ottobre 2014

MADAMA BUTTERFLY, G. PUCCINI – TEATRO COMUNALE G. VERDI DI PADOVA, 24 ottobre 2014.

Madama Butterfly è sicuramente una di quelle opere che va vissuta più intimamente che visivamente. Lo sanno bene tutti quei registi che hanno di recente privilegiato l’aspetto emozionale rispetto a quello  più squisitamente scenografico nei loro spettacoli. Quello ideato da Beni Montresor, nella ripresa di Paolo Giani in scena al Teatro Verdi di Padova, ci porta in un Giappone molto semplice e scarno, ma immediatamente riconoscibile. Ci troviamo di fronte ad una schematica casetta giapponese al centro della scena, con ai lati le pareti trasformate in specchi che allargano la prospettiva visiva, ed un suolo bianco dove le luci sono chiamate a giocare un ruolo importante, ma che a nostro avviso non sono state significative in questa occasione. Gli abiti e le acconciature sono piuttosto graziosi ed in classico stile orientale, che portano quasi naturalmente le protagoniste femminili ad un incedere che richiama i gesti e le movenze delle famose Geishe. Per il resto non vi è molto altro, se non lo spogliarsi ancor di più della scena per accennare l’interno della casa di Butterfly, che viene poi ‘occupata’ dalle vele della nave di Pinkerton al suo arrivo, subito ripiegate su se stesse nel prosieguo dell’azione. I fiori che la povera illusa prepara per accogliere l’amato sono dei semplici coriandoli bianchi calati a pioggia dall’alto, mentre un velo plana sul pavimento nell’istante in cui Butterfly si toglie la vita.

lunedì 20 ottobre 2014

LA FORZA DEL DESTINO, G. VERDI – FESTIVAL VERDI, TEATRO REGIO DI PARMA, DOMENICA 19 OTTOBRE 2014


La forza del destino è potente e non conosce ostacoli, si compie ineluttabilmente nel bene e nel male e non resta che arrendersi ad esso. Stefano Poda vede tutto buio nella sua concezione dell’opera verdiana, che secondo lui non ha bisogno di scene mastodontiche, palazzi principeschi o chiese con mille navate per stupire ed arrivare al cuore. Piuttosto buio è il palco pressoché vuoto, scuri sono i costumi (tranne il mantello rosso della baldanzosa Preziosilla), le luci sono soltanto lampi di chiarore che servono ad esaltare espressioni ed azioni, in una atmosfera nel complesso quasi sacrale. A nostro avviso qualche scelta non risulta del tutto comprensibile, come la palla gigantesca che Alvaro spinge qua e là mentre prega l'amata, oppure la spada scagliata dall'alto alla morte di Leonora, che giunge quasi a distogliere l'attenzione dal momento solenne. Ma se si escludono episodi come questi, possiamo comunque affermare che l’idea del regista sia complessivamente arrivata, creando in chi osserva un certo intimismo, un' idea di sospensione nell'attesa che il destino si compia.

DON GIOVANNI, W.A. MOZART - TOKYO NATIONAL THEATRE, 16 OTTOBRE 2014

….Il padron con prepotenza l'innocenza mi rubò...

“Chi son io tu non saprai”.
Lo afferma Don Giovanni mentre, scoperto il il suo notturno tentativo di possedere Donna Anna, viene inseguito dalla donna e dal padre di lei.
Don Giovanni reca la significativa  definizione di “dramma giocoso”  non “opera buffa”, quindi e neppure “opera seria” , ma un oscillare continuo tra elemento scherzoso e demoniaco in cui il protagonista centrale, Don Giovanni appunto, guida l'azione dall'inizio alla fine con coerente fedeltà alla propria ricerca del piacere anche contro la morale.
Don Giovanni è presente anche quando non c'è e gli altri sette personaggi dell'opera ruotano costantemente attorno alla sua figura, tutta istinto e passione.
La sua figura passa sulla scena come un turbine, sospinta dalla vitalità inesauribile dell'eros che scorre, affermandosi attraverso il suo mimetismo, la capacità di dissimulazione, l'adattamento a qualsiasi situazione vissuta nel presente, senza ricordi e senza presagi.

sabato 18 ottobre 2014

GUILLAUME TELL, G. ROSSINI – TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA, GIOVEDÌ 16 OTTOBRE 2014

‘Ex terra omnia’- tutto dalla terra, ossia tutto ciò che siamo e tutto ciò che ci circonda proviene dalla terra e ad essa appartiene per sua natura. Questo il perno intorno a cui ruota lo spettacolo concepito da Graham Vick per il Guillaume Tell di Gioachino Rossini che approda al Teatro Comunale di Bologna. Il sipario abbassato ci mostra un pugno chiuso bianco su sfondo rosso che qui diventa il simbolo di tutte le lotte contro gli usurpatori di ogni secolo e patria. È uno spettacolo di contrasti, di opposizioni: il bene vs il male, i sottomessi vs i dominatori, persino l’essenzialità delle scene vs la straordinaria ricchezza dei contenuti. Vick ha scelto di approfondire e sottolineare il rapporto quasi morboso che lega un popolo alla sua terra, che compare costantemente in scena, che sia sparsa sul palcoscenico, che sia rievocata nei ricordi infantili di Arnold con suo padre, o addirittura riversata dalle tasche logore degli svizzeri, serbata come nostalgico ricordo e soprattutto monito a non perdere la speranza. Gli austriaci sono visti come nobili annoiati che considerano il popolo sottomesso alla stregua di servitori o peggio di giullari di corte da trattare come animali addomesticati o marionette di cui muovere i fili invisibili. Ron Howell  lo sottolinea con intelligenza nelle forti coreografie dei ballabili che qui sono quanto mai essenziali allo sviluppo dei contenuti. E se già impressiona vedere i danzatori che simulano la violenza schiacciante del padrone, comprimendosi con forza nuca e corpo con delle scarpe da uomo, si resta quasi senza fiato al terzo atto, ove il ricevimento per il governatore è un susseguirsi di umiliazioni sempre maggiori, che raggiungono il naturale climax con Tell e la ben nota prova della mela.

lunedì 13 ottobre 2014

VERONA LIRICA APRE LA NUOVA STAGIONE DI CONCERTI CON L’ORCHESTRA E IL CORO DELL’ARENA

L’Associazione Verona Lirica è giunta alla sua quarta stagione concertistica e si pone come una delle realtà più riuscite del panorama musicale cittadino di questi ultimi anni, grazie anche alla stretta collaborazione con la Fondazione Arena di Verona, il cui direttore artistico Paolo Gavazzeni ha voluto essere presente insieme a Giuseppe Tuppini, presidente  dell’associazione lirica, per salutare il pubblico di abbonati e sottolineare la vicinanza amichevole delle due istituzioni. Difatti molti degli interpreti che hanno calcato le scene del prestigioso Festival estivo, nonché della stagione invernale al Filarmonico, sono poi tornati sul palco anche per entusiasmare il pubblico degli abbonati di Verona Lirica.  

domenica 12 ottobre 2014

DON GIOVANNI, W. A. MOZART – GRAN TEATRO LA FENICE DI VENEZIA, sabato 11 ottobre 2014

Il fortunatissimo allestimento del Don Giovanni di Mozart creato dall’equipe Michieletto/Fantin/Teti, vincitore del premio Abbiati e numerosi Opera Awards  nel 2011, ritorna al Teatro La Fenice di Venezia per questo finale di stagione 2013-14, riscuotendo ancora il successo che a nostro avviso merita, registrando il tutto esaurito al botteghino alla prima, e c’è da immaginare che sarà così anche per le repliche successive.
Lo sviluppo della vicenda avviene totalmente in ambienti domestici, con l’ormai celebre impianto scenico rotante che crea angoli diversi, sfogliandosi quasi come le pagine di un libro infinito. Funge a seconda del caso da dimora dei diversi personaggi e vi si allestisce anche una specie di camera ardente con la bara del Commendatore al centro nel secondo atto. Le pareti ricoperte di parati dai toni chiari e qua e là consunte, sono dotate di sole porte e nessuna finestra, quasi come a sottolineare l’oppressione che covano in seno gli attori della vicenda, tutti tenuti a scacco dal protagonista impenitente.  

giovedì 9 ottobre 2014

DO RE MI… PRESENTO. INTERVISTA A CLAUDIO SGURA

Oggi incontriamo un altro Artista straordinario per carattere e qualità artistiche, una di quelle persone che fa davvero piacere conoscere e con cui non si smetterebbe mai di parlare, tanto ha da raccontare e condividere con chi gli sta di fronte. Claudio Sgura, baritono di classe e talento, che ha al suo attivo i più importanti teatri al mondo, quali il Teatro Alla Scala di Milano, il Teatro Municipale di Piacenza, Macerata, l'Astana Opera, il Verdi di Trieste, il Regio di Parma, la Norske Opera di Oslo, l'Opera di Vienna, la Royal Opera House di Londra, l'Opera di Zurigo, di Parigi, di Roma e San Carlo di Napoli, e la lista è davvero ancora lunghissima anche oltre Oceano. Nonostante sia nel pieno delle rappresentazioni di Tosca al Teatro Lirico di Cagliari, ha trovato il tempo per rispondere alle nostre domande con franchezza e gentilezza squisita.  

sabato 4 ottobre 2014

LA SONNAMBULA, V. BELLINI – TEATRO COMUNALE MARIO DEL MONACO DI TREVISO, venerdì 3 ottobre 2014

(Dal balletto-pantomima La somnambule ou L'arrivée d'un nouveau seigneur*
di E. Scribe e P. Aumer) 

Con il primo titolo operistico in programmazione al Teatro Mario del Monaco la città di Treviso offre al suo pubblico una produzione quanto mai garbata e dal sapore nostalgico de La Sonnambula di Bellini. Si è scelto difatti di riprodurre proprio l’allestimento che andò in scena  per la prima assoluta dell’opera, nel lontano 6 marzo 1831 al teatro Carcano di Milano, basandosi sui bozzetti dello scenografo,  pittore, nonché affermato architetto Alessandro Sanquirico.