A seguito della piacevolissima intervista fatta al soprano Maria José Siri circa una settimana fa pubblichiamo qualche sua considerazione sulla centesima recita di Aida che domani interpreterà all'Arena di Verona, di cui ci ha parlato proprio durante la nostra chiacchierata con giusto orgoglio e commozione.
Aida a Firenze
“AIDA ED IO”
100 recite di pura emozione
Come descrivere il mio
rapporto con Aida, il personaggio che mi accompagna attraverso tutta la mia
carriera, sin dagli inizi nell'America del Sud? Dopo undici anni e 18
produzioni la mia visione di questa principessa nobile ancora si sviluppa e
cambia. Conosciamo la sua storia ed i contorni del personaggio, ma da una
produzione ad un’altra, con diversi registi e direttori d’orchestra la posso
interpretare da schiava pacifica a principessa guerriera con mille possibili
sfumature. Ciò che rimane costante è che musicalmente Aida è un sogno.
Ho cantato Aida per la
prima volta in Argentina nel 2004. Rimasi immediatamente affascinata dalle
frasi meravigliosamente liriche che Giuseppe Verdi scrisse per questo
personaggio. Da allora ho un rapporto molto personale e molto profondo con la
musica di Verdi. Dopo quella prima Aida furono aggiunti tanti altri ruoli
verdiani, ma decisi allora di aspettare per riprendere questo meraviglioso
titolo.
Nel 2006 mi trasferii a
Verona, dove ancora abito e da lì fiorì la mia carriera in Europa. Fu nel 2008
quando mi arrivò la proposta per l’Aida in una nuova produzione all’Opera di
Stoccarda. L’istinto mi disse che era il momento giusto per riprendere il ruolo.
La mia voce aveva guadagnato in sostanza ed ero anche pronta, con molta più
esperienza sul palcoscenico, per la sfida delle produzioni molto moderne ed
impegnative come quella a Stoccarda. Così si aprì un nuovo capitolo nel mio
rapporto con Aida. Da quella produzione Aida mi ha accompagnata attraverso il
mondo, da Milano a Tokyo, da Montevideo a Cairo, da Tel Aviv a São Paolo.
E fu proprio con Aida
che feci uno dei debutti più emozionanti della mia carriera, quello al Teatro
alla Scala di Milano con Daniel Barenboim nella produzione di Franco
Zeffirelli. Questo partì da un'audizione in Scala nel 2007, dove vidi passare
il Maestro Barenboim e salutandolo in spagnolo mi presentai dicendogli «Salve
Maestro! Sono un soprano uruguayano e sto facendo un'audizione – Le piacerebbe
ascoltarmi?» Lui purtroppo doveva andare ad una prova generale, credo per Tristano e Isotta. Però, tornata
dall'audizione, poco dopo mezzanotte mi chiamò il mio agente: mi volevano di
nuovo in Scala il mattino dopo - il Maestro Barenboim voleva ascoltarmi di
persona come Aida! Quel giorno non me lo dimenticherò mai nella mia vita.
Cantai per il Maestro nel giorno stesso del suo concerto accompagnata dal suo
pianoforte che era già piazzato sul palcoscenico del teatro. In questa
atmosfera speciale, piena di emozione e di gratitudine per il destino mi resi
conto che Aida non era solo un'opera
in più del mio repertorio, ma che aveva un posto particolare nella mia
carriera. Cantai Aida, lavorammo insieme sulla parte e così, dopo tutti quei
contrattempi, m'ingaggiarono e feci il debutto in Scala con Aida, facendo anche
la tournée della stessa produzione, sempre con M° Barenboim, a Tel Aviv e in
Giappone.
Un'altra esperienza
emozionante con Aida fu la nuova produzione di Graham Vick al Festival di
Bregenz su quel palcoscenico enorme sul lago.
Una produzione che
ricorderò sempre con un’emozione particolare fu quella di Cairo davanti alle
Piramidi, un’esperienza incredibile! Quando vidi la Sfinge davanti al cielo
stellato fu magico!
Dopo accadde la prima
collaborazione con Zubin Mehta al Maggio Musicale Fiorentino nel 2011 e la
fortuna di interpretare Aida nel debutto come regista d'opera del cineasta
Ferzan Ozpetek.
Ma il mio sogno si
avverò nel 2013, quando per il centenario dell'Arena di Verona e per l'anno
verdiano fu stata invitata per interpretare l'Aida nella nuova produzione de La
fura dels Baus. Sembrava che l'universo avesse cospirato per permettermi di interpretare
il ruolo più amato da me nella città dove abito e dove mi trovo a casa.
Avendo interpretato Aida
all’Arena di Verona anche nel 2014, sono felicissima di tornarci quest’anno e
come primo cast nella produzione di Franco Zeffirelli. Il 19 luglio 2015 avrò
l'immensa fortuna di cantare la mia 100a Aida a casa, all'Arena di Verona...
Maria José Siri