Passiamo
ora ad un’analisi della corda Sopranile, facendo una fotografia sul panorama
attuale dei Soprani italiani che si muovono sui palcoscenici nazionali ed
internazionali, regalandoci sempre splendide emozioni con l’incarnazione delle
eroine protagoniste delle opere più belle dell’intero repertorio.
Tra
le “punte” di eccellenza una delle palme va senza dubbio alla emergente Maria Agresta.
Soprano lirico dal timbro purissimo. Voce
corposa ed eterea al contempo, capace di donare il sangue al dramma che
interpreta come di ricamare il sogno di un’abilità tecnica nel filare e
modulare i suoni in ogni zona e registro della sua voce.
Altro elemento di indubbio interesse è la
toscana Maria Billeri.
Voce dal timbro lucente di metallo
forgiato da una tempra interpretativa e da una grinta che la rendono elemento
straordinariamente pertinente nel repertorio del soprano drammatico di agilità.
Grande consapevolezza dei propri mezzi
vocali le rendono “semplici” le più furenti invettive e le più ammalianti
melodie di questo repertorio, riuscendo sempre a suscitare emozione e stupore
in chi l’ascolta.
Splendida protagonista delle ultime
stagioni d’opera, dopo una lunga e proficua “gavetta” la bellissima Susanna Branchini.
Voce
di soggiogante bellezza, padrona assoluta di una tecnica solidissima e
interprete di gusto di un repertorio quanto mai vasto ed eclettico. Risolve
ogni ruolo con la tempra e l’energia propria delle grandissime Artiste di
rango.
Altra voce emergente delle ultimissime
Stagioni, la catanese Tiziana Caruso.
Tipica
voce all’”italiana” da soprano “sfogato”; possiede un volume che impressione ed
una duttilità tecnica che le consentono di essere interprete accattivante e
credibilissima tanto del repertorio del Verdi più schiettamente drammatico
quanto del repertorio verista.
Grande carisma e voce splendida anche per
la campana Carmen Giannattasio.
Le ultime Stagioni l’hanno vista imporsi
a livello internazionale come uno dei migliori elementi italiani nel mondo.
Voce corposa di soprano lirico con ambra e colori drammatici nel centro.
Interprete ideale del Verdi maturo e dotata di temperamento catalizzante e
grande presenza scenica.
Giovanissimo soprano lirico duttile alla
coloratura ed elemento di sicuro avvenire ed interesse è Jessica Nuccio.
I
Teatri incominciano ad accorgersi di lei; è un elemento da seguire con
attenzione per la grande facilità nell’affrontare ruoli più “leggeri” e ruoli
che prevedono difficoltà di scrittura e tessitura in regioni più “drammatiche”
della voce. Il colore è schiettamente quello di un soprano di coloratura
italiano con una bellissima venatura di sapore lirico pieno che le consentirà
di regalarci grandi sorprese in futuro.
Altra “sorpresa” delle
ultime Stagioni la campana Anna
Pirozzi Simaku
Altra grande voce italiana per il
repertorio più lirico-spinto e drammatico.
E’ interessante notare che finalmente si
ha una “successione” in questo ambito a tutte quelle cantanti russe o
dell’Europa dell’Est anche qui in Italia.
Questa Artista è il tipico esempio di una
voce voluminosa, ampia e capace di cantare sul fiato tutte le numerose insidie
di un repertorio difficilissimo.
Annoverata tra le grandissime cantanti
degli ultimi 30 anni, nonostante la giovane età, la palermitana Desirée Rancatore è una stella
luminosissima del panorama internazionale.
Acclamata interprete del più vasto
repertorio del belcanto italiano e francese è una delle più prestigiose eredi
della grande tradizione del repertorio del primo ottocento.
Voce estesa, ampia, coloratura pressoché
perfetta, capace di sgranare i passi di maggiore virtuosismo con una “facilità”
disarmante, è un faro luminoso della più bella Italia nel mondo.
Considerata dalla critica tutta e dai
tantissimi trionfi in giro per il mondo, interprete mozartiana di riferimento,
l’abruzzese Carmela Remigio.
Voce eterea, impalpabile nella sua
perizia tecnica e nella sua capacità di “colorare” le più ardue pagine del
repertorio che affronta è un’altra Ambasciatrice della cultura italiana nel
mondo.
Interprete misurata e sempre attentissima
alla parola cantata. Stupenda musicalità e grande pathos emotivo in ogni sua
interpretazione.
Ultimo, sempre e solo in ordine
alfabetico, elemento “sorpresa” delle scorse Stagioni la giovane Monica Tarone.
Voce bellissima, di smalto luminoso e
lucente, grande estensione e capacità di fraseggiatrice
d’altri tempi.
Una cantante che si sta imponendo
all’attenzione di tutti per una grande aderenza stilistica, una marcata
musicalità ed una capacità interpretativa fuori dal comune.
Sarà elemento di cui ascolteremo
meraviglie per moltissimi anni a venire.
Ecco, questo “quadro” della corda
sopranile è molto incoraggiante.
Sono sicura che tutte queste splendide
donne saranno capaci di farsi valere e ci renderanno orgogliosi delle loro
carriere.
Giovani italiane. Giovani donne. Il
futuro e le speranze sono tutte riposte in loro!
MTG