La forza del
destino è potente e non conosce ostacoli, si compie ineluttabilmente nel bene e
nel male e non resta che arrendersi ad esso. Stefano Poda vede tutto buio
nella sua concezione dell’opera verdiana, che secondo lui non ha bisogno di
scene mastodontiche, palazzi principeschi o chiese con mille navate per stupire
ed arrivare al cuore. Piuttosto buio è il palco pressoché vuoto, scuri sono i costumi (tranne
il mantello rosso della baldanzosa Preziosilla), le luci sono soltanto lampi
di chiarore che servono ad esaltare espressioni ed azioni, in una atmosfera nel complesso
quasi sacrale. A nostro avviso qualche scelta non risulta del tutto comprensibile, come
la palla gigantesca che Alvaro spinge qua e là mentre prega l'amata, oppure la spada scagliata dall'alto alla morte di Leonora, che giunge quasi a distogliere l'attenzione dal momento solenne. Ma se si escludono episodi come questi, possiamo comunque affermare che l’idea del regista sia complessivamente arrivata, creando in chi osserva un certo intimismo, un' idea di sospensione nell'attesa che il destino si compia.
Roberto
Aronica è parso piuttosto in
forma nei panni di Don Alvaro: unisce al temperamento di uomo d’onore e d’amore
un canto di vigore che ha offerto dei bei numeri, raggiungendo l’apice sia nell’aria
per Leonora che nel duetto con Don Carlo.
Ottimo Luca
Salsi nel ruolo del vendicativo fratello implacabile. Ancora una volta
il colore della sua voce si mostra perfetto per un ruolo dinamico: brunito e
profondo con fraseggio corretto unito ad interpretazione decisamente sentita.
Piuttosto raccolta invece Virginia Tola come Leonora. Il soprano
ha privilegiato un canto contenuto ed emotivamente toccante, tralasciando forse
l’aspetto più passionale di una donna comunque innamorata e dal temperamento
forte.
Convincente Michele Pertusi nel ruolo del Padre
guardiano: dalla cava profonda del suo timbro risalta un vocione adattissimo al
ruolo del religioso austero e saggio, come pure Roberto De Candia è un
Fra Melitone dal bellissimo timbro baritonale, dalla dizione chiara ed efficace
dal punto di vista recitativo.
A dir poco
straordinaria Chiara Amarù come zingarella. Il mezzosoprano colpisce per la
scioltezza con cui adopera il suo strumento, che non teme di arrivare anche
molto in alto per la sua tessitura, in aggiunta ad una capacità di stare sul
palco davvero prepotente e molto gradita al pubblico.
Davvero gradevole l’intervento
di Andrea
Giovannini come Mastro Trabuco, il cui mantello ‘ripieno’
di cianfrusaglie, unito ad un canto più che discreto, ha aiutato non poco il
simpatico tenore a divertire e convincere nel suo ruolo.
Molto
bravo Simon Lim come
marchese, stesso dicasi per la buona Raffaella Lupinacci come cameriera
di Leonora. Completano il cast il chirurgo di Gianluca Monti e Daniele
Cusari come Alcade.
Molto ben
preparato da Salvo Sgrò il coro del
Teatro Regio di Parma.
Alla testa
dell’Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini il Maestro Jader Bignamini. Con lui
l’orchestra assume sonorità asciutte, non cade nella tentazione di appesantire
i volumi nei momenti in cui ci si aspetterebbe l’esplosione, mantenendo sempre un
suono nell’insieme coerente, che si fa sofisticato nel lirismo più intimo.
Salvo qualche
contestazione diretta al soprano Tola, la sala gremita di un pubblico molto
attento ha decretato il successo dello spettacolo, che il teatro ha
dedicato al compianto Carlo Bergonzi.
Maria
Teresa Giovagnoli
LA
PRODUZIONE
Maestro
concertatore e direttore Jader
Bignamini
Regia, scene, costumi, coreografia e luci Stefano Poda
Maestro del coro Salvo Sgrò
Maestro all’organo Simone Savina
Maestro all’organo Simone Savina
GLI INTERPRETI
Il marchese di Calatrava
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Simon Lim
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Donna Leonora, sua figlia
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Virginia
Tola
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Don Carlo di Vargas, suo figlio
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Luca Salsi
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Don Alvaro
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Roberto
Aronica
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Preziosilla, giovane zingara
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Chiara
Amarù
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Il Padre guardiano
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Michele
Pertusi
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Fra Melitone
|
Roberto De
Candia
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Curra, cameriera di Leonora
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Raffaella Lupinacci
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Mastro Trabuco, mulattiere, poi rivendugliolo
|
Andrea
Giovannini
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Un alcade
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Daniele
Cusari
|
Un chirurgo
|
Gianluca
Monti
|
FILARMONICA ARTURO
TOSCANINI
CORO DEL TEATRO REGIO DI PARMA
Allestimento del Teatro Regio di Parma
Spettacolo con sopratitoli in italiano e in
inglese
Foto Roberto Ricci, Teatro Regio di Parma