Il Corsaro, opera reietta che Verdi completò un po’ in fretta e contro
voglia, spinto da tanti pensieri contingenti e nuove sfide più interessanti
all’orizzonte, viene ripreso per il Festival Verdi al Regio di Parma,
rispolverando la bella produzione che oltre dieci anni fa prevedeva la regia
del compianto Lamberto
Puggelli, ripresa per l’occasione da Grazia
Pulvirenti Puggelli. Nonostante il prodotto a cui abbiamo assistito sia
parecchio datato, abbiamo comunque constatato che conserva una sua funzionalità
sia scenica che drammaturgica, in quanto ogni personaggio ha lo spazio
sufficiente per esprimere le sue peculiarità, all’interno della ambientazione
tradizionale di Marco
Capuana che sottolinea
ogni scena seguendo il più possibile il libretto. Corrado è un fiero e
prorompente corsaro che non accetta di piegarsi al suo nemico e nonostante le
lusinghe della conturbante Gulnara resta fedele nel cuore alla compagna Medora.
Il pascià Seid è altrettanto energico e sicuro di sé, iroso e vendicativo. Le
due donne sono esattamente l’una l’opposto dell’altra: veste bianca e movenze
da tenera donzella un po’ timida per Medora, abiti più sensuali e adatti ad un
harem per la passionale Gulnara, che entra in scena mentre le odalische la
aiutano ad abbigliarsi nella sua stanza. I bei costumi sono opera di Vera Marzot. Intenso il
lavoro di luci di Andrea
Borelli per le scene
sulla nave, nell’harem e nel finale tragico, con forti contrasti tra luci ed ombre
e colori dalle tinte forti
Francesco Ivan Ciampa prepara agli interpreti un tappeto
molto energico su cui muoversi sin dall’apertura, con ritmi serrati che
preannunciano il vigore degli eventi e la passione dei protagonisti.
L’orchestra Filarmonica Arturo Toscanini offre così un suono brillante e chiaro,
senza comunque cadere nel bandistico o nel troppo concitato, in armonia con le
varie scene.
In questo terreno
spicca la generosità di Diego Torre come Corrado, che
alla recita cui abbiamo assistito è apparso in buona forma e pronto ad
affrontare le sfide del ruolo, grazie alla voce che corre in avanti voluminosa
con timbro ricco e pastoso.
Meno convincente il suo antagonista Seid interpretato da Ivan
Inverardi, che appare subito troppo dirompente pregiudicando una
limpida emissione vocale: il suono è spesso spinto senza giusto dosaggio ed
anche il suo personaggio sembra più un comune uomo esasperato che un possente
pascià.
Grintosa e dinamica la Gulnara di Silvia Dalla Benetta, che riprende
il ruolo che le portò tanto successo anni fa e che ancora una volta ne conferma
presenza scenica e capacità attoriali sostenute da una voce duttile e dal suono
brillante.
Si mostra giustamente delicata la Medora di Jessica Nuccio, la cui voce si mostra sempre più agile e tecnicamente sicura ogni volta che la ascoltiamo e che qui si piega ad una interpretazione eterea e quasi sognante pensando sempre al suo eroe.
Si mostra giustamente delicata la Medora di Jessica Nuccio, la cui voce si mostra sempre più agile e tecnicamente sicura ogni volta che la ascoltiamo e che qui si piega ad una interpretazione eterea e quasi sognante pensando sempre al suo eroe.
Dignitosi Luciano Leoni e Seung Hwa Paek nei ruoli di Giovanni
ed Eunuco/schiavo, chiude il cast Matteo
Mezzaro come Selimo.
Bellissimo il colore d'insieme delle voci del coro preparato da Martino Faggiani e Fabrizio
Cassi.
Recita molto apprezzata, applausi generosi per tutti, pubblico con cospicua
percentuale di ospiti d’oltralpe.
Maria Teresa Giovagnoli
LA PRODUZIONE
Maestro concertatore Francesco Ivan Ciampa
e direttore
Regia Lamberto Puggelli
Ripresa da Grazia Pulvirenti Puggelli
Regia Lamberto Puggelli
Ripresa da Grazia Pulvirenti Puggelli
Scene
Marco Capuana
Costumi Vera Marzot
Costumi Vera Marzot
Luci Andrea Borelli
Maestro d'armi Renzo Musumeci Greco
Maestro del
Coro Martino Faggiani
Altro Maestro
del Coro Fabrizio Cassi
GLI INTERPRETI
Corrado
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Diego Torre
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Medora
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Jessica Nuccio
|
Seid
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Ivan Inverardi
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Gulnara
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Silvia Dalla Benetta
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Selimo
|
Matteo Mezzaro
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Giovanni
|
Luciano Leoni
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Un eunuco
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Seung Hwa Paek
|
Uno schiavo
|
Seung Hwa Paek
|
FILARMONICA ARTURO TOSCANINI
CORO DEL TEATRO REGIO DI PARMA
Allestimento del Teatro Regio di Parma
originariamente coprodotto con Teatro Carlo Felice di Genova
Spettacolo con sopratitoli in italiano e
inglese
Foto Roberto Ricci