venerdì 16 ottobre 2015

DON PASQUALE, G. DONIZETTI - TEATRO DONIZETTI DI BERGAMO, GIOVEDI' 15 OTTOBRE 2015

“Divorzio!Divorzio!
Che letto che sposa peggiore consorzio di questo non v'ha!”


Con la nuova direzione artistica di Francesco Micheli, prende il via, con un'edizione scoppiettante di Don Pasquale,  l'edizione 2015 di Lirica Bergamo quest'anno denominata DoREMix, introdotta da un marketing ed un battage pubblicitario innovativo e invitante (curato da Andrea Compagnucci) vede un cartellone molto interessante per titoli (le opere di Donizetti in programma sono tutte nell'edizione critica curata dalla Fondazione Donizetti) ed interpreti.
Un' edizione scoppiettante appunto di Don Pasquale ha aperto i giochi in un' felicissimo allestimento curato da Andrea Cigni approdato nella città del suo compositore dopo essere stato presentato con successo in vari teatri francesi nei mesi scorsi.



Opera che potremo definire “commedia musicale borghese”, il Don Pasquale Donizettiano, in cui non agiscono che personaggi borghesi affiancati da servi, inaugura il genere comico-sentimentale dove i personaggi hanno tutti una loro caratteristica individuazione melodica e ritmica, e nella fluidità dell'azione, ciascuno mantiene la sua indipendenza, eppure tutti si fondono: il crescendo parodistico  giunge al culmine con le bizze di Norina sposata, quindi scoppia e si capovolge immediatamente quando, accentuandosi l'interesse sulla figura del vinto Don Pasquale, tutta la vicenda si colorisce di pietà.
L'idea registica di Cigni, coadiuvato nelle scene e nei costumi da Lorenzo Cutuli, colloca la vicenda nell'immediato secondo dopoguerra e immagina un Don Pasquale taccagno, avaro, che rimanda al personaggio esilarante del Barone Antonio Pelletti di Totò nel film “47 morto che parla”.
Un personaggio che vive la sua vita in una cassaforte che protegge il suo “tesoro” da occhi e mani indiscrete dove custodisce con spasmodica curanza i suoi averi. Di contro il mondo di Norina, lieto, fiorito e felice fa da controfigura alla cupezza della casa\forziere di Pasquale
Norina quindi, con la complicità del  fratello Malatesta , visto come un personaggio eccentrico e sessualmente border line, dovrà riuscire a svaligiare la cassaforte dagli averi materiali di Pasquale per custodire quanto di più caro esiste nel suo mondo: l'amore con Ernesto, il ragazzo della porta accanto, per bene e di seri principi.

La compagnia di canto sfoggiava il lusso di Paolo Bordogna nel ruolo protagonistico, un Don Pasquale dalla voce duttile e dal sillabato precisissimo che sfoggia grande verve d'attore consumato in un ruolo che gli calza a pennello. La voce si è irrobustita nei gravi senza perdere tuttavia quel declamato “alla Bruscantini” suggello di un'interpretazione autorevole per questo ruolo.

Maria Mudryak ha espresso una Norina perfetta dal punto di vista scenico, giovane, scaltra. spigliata e bella. La voce corre fresca e precisa nelle agilità, nelle dinamiche e nel colore pur mostrando segni di squilibrio non nella tenuta quanto nel volume degli acuti sempre urlati anche se precisi di intonazione.

Vera sorpresa della serata l'Ernesto di Piero Adaini, il giovanissimo cantante siciliano dimostra fiducia e sicurezza con la partitura regalando spontaneità e naturalezza nella voce come nel movimento scenico. Sicuri e precisi gli acuti, il fraseggio e la tenuta anche se l'eccessivo ricorso ai suoni nasali risulta a volte fastidioso oltre che inutile per una voce come la sua baciata dalla fortuna.

Spassoso il Malatesta di Pablo Ruiz, qui presentato come il fratello effeminato, vanesio e damerino di Norina, interessato solo ai soldi e ai vestiti di lusso. La voce di Ruiz è chiara e timbrata da un fraseggio forse un po' generico ma mai pesante.

Sugli allori la direzione di Christopher Franklin a capo dell'orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, scegliE tempi decisi ed attua scelte oculate in materia di versione testuale, condotta ritmica e impostazione interpretativa, ma alla precisione e al senso della misura il direttore ha unito pure l'elasticità e la fantasia di cui spesso sono avari in questo repertorio i direttori statunitensi.
Perfetto il coro preparato da Diego Maccagnola

Successo vivissimo e pieno per tutti da parte di un teatro stracolmo di un pubblico divertito e molto partecipe.

Pierluigi Guadagni

LA PRODUZIONE

Direttore                    Christopher Franklin
Regia                          Andrea Cigni

Scene E Costumi       Lorenzo Cutùli
Light Designer          Fiammetta Baldiserri
Maestro Del Coro     Diego Maccagnola

GLI  INTERPRETI

Don Pasquale            Paolo Bordogna
Dottor Malatesta       Pablo Ruiz
Ernesto                      Pietro Adaini
Norina                       Maria Mudryak
Un Notaro                 Claudio Grasso

Orchestra I Pomeriggi Musicali Di Milano
Coro Operalombardia

Coproduzione Teatri Di Operalombardia E Fondazione Pergolesi Spontini Di Jesi
Allestimento Di Opéra-Théâtre De Clermont-Ferrand, Opéra De Reims, Opéra-Théâtre De Limoges, Opéra De Rouen Haute-Normandie, Opéra Théâtre Saint-Étienne, Opéra De Massy, Opéra Grand Avignon, Opéra De Vichy





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