giovedì 21 marzo 2013

MATTEO BELTRAMI CON LA OTO AL COMUNALE DI VICENZA, mercoledì 20 marzo 2013, ore 20,45


Si è conclusa ieri sera la stagione sinfonica al teatro Comunale di Vicenza con l’ultimo concerto dell’Orchestra del Teatro Olimpico, diretta per l’occasione dal giovanissimo Maestro Matteo Beltrami. Il viaggio iniziato nel mese di novembre scorso si è concluso con un finale siglato romanticismo ottocentesco, all’insegna di nomi quali Brahms Liszt e Dvořák. 

In apertura, la Ouverture Accademica di J. Brahms. Il brano vuole essere proprio un omaggio al mondo universitario, che aveva insignito il Maestro della ‘laurea honoris causa’ in Filosofia a Breslavia. Nell’esprimere la sua gratitudine, sono evidenti i toni festosi e l’energia che solo dei giovani e freschi studenti possono provare nel fiore dei loro anni. Così, la OTO si esprime con un inizio brillante e preciso, e a tratti anche un po’ misterioso, mostrando un buon affiatamento soprattutto tra gli archi. Nell’aprirsi, molto carichi trombe e tromboni diventano protagonisti sulle altre sezioni dell’orchestra, dato anche il carattere goliardico della composizione.

Si cambia atmosfera con F. Liszt ed i suoi Preludes, ispirati ai Poemi del famoso scrittore romantico Alphonse de Lamartine. È straordinario come il maestro Beltrami sia riuscito a cambiare completamente tono all’esecuzione, passando dal maestoso e spensierato del brano precedente ad una più solenne resa sonora. Anche in questo caso, l’orchestra si esprime con una brillantezza che è quasi misteriosa al contempo, sfociando in vibrazioni emozionanti. Il suono è qui più asciutto e teso, per poi esplodere in potenza controllata.

A chiudere, la celeberrima Sinfonia n. 9 Dal Nuovo Mondo di A. Dvořák. Ci sono tutte le atmosfere richieste in questo pezzo meraviglioso: il richiamo a terre lontane, la nostalgia per la propria casa, la contaminazione dai canti Spirituals americani, nati anch’essi con sentimenti di nostalgia e speranza insieme, e naturalmente la fierezza di nuove avventure, nel caso specifico la nomina del compositore come direttore del New York National Conservatory of Music.

Qui il direttore ha fatto capire chiaramente che la giovane età non preclude una sensibilità interpretativa non da poco, con perfetta intesa, soprattutto con i violini, capaci di dar vita sempre ad un suono armonico e morbido, con vette di soavità. Splendido il secondo movimento, quasi commuovente nel suono delicato e dolce in accordo tra legni ed archi. È difatti dagli archi che si percepiscono le sensazioni migliori. L’Orchestra del Teatro Olimpico sta così trovando un suo equilibrio ed una sua amalgama, anche grazie alla guida di interpreti sensibili e competenti come ha avuto modo di ospitare sul suo podio quest’anno. 

Tale è il Maestro  Matteo Beltrami, giovane sì, ma già dotato di quella sicurezza, di quel piglio necessario a ‘domare’ tanti leoni in corsa sulle note di cotanti musicisti, e trasmettendo emozioni al pubblico dalla prima all’ultima fila.

Bellissima ed interessante stagione sinfonica al Comunale di Vicenza, possiamo dire la migliore per interpreti e proposte musicali, tanto che in sala vi è stata anche una folta rappresentanza di giovani, e la cosa fa veramente molto piacere, complimenti a tutti!
MTG