L’idea
di questo “percorso” nella musica classica italiana, attraverso il panorama
attuale dei suoi interpreti di riferimento, viene dalla volontà di voler
“fotografare” un preciso momento storico, come quello attuale, difficilissimo e
molto delicato data la totale assenza ed il silenzio più nefasto delle
Istituzioni pubbliche in merito ad una delle grandi eccellenze del nostro
Belpaese, evidenziando le grandi personalità artistiche che si stanno facendo strada
e che portano alto il nome dell’Italia nel mondo.
La
mia non vuole in alcun modo essere una “classifica” o una lista di “preferenze”
(infatti l’unico criterio adottato per i nominativi è quello alfabetico e
quello di “abbracciare” l’arco temporale di età comprese tra i 25 ed i 40 anni)
ma solo una carrellata di personalità artistiche di cui, credo, dovremmo tutti
noi appassionati andar fieri!
Cominciamo
questo cammino analizzando il “motore” di ogni Concerto, Opera o spettacolo in
senso più generale: la Direzione d’Orchestra.
Negli ultimi anni si sono sviluppate le
carriere di giovani, quando non giovanissimi, grandi talenti musicali.
Si alternano sui podi delle più
importanti e prestigiose rassegne, Festival e Stagioni Lirico-Sinfoniche.
Grandissimo e precocissimo talento
(sembra essere il più giovane Direttore d’Orchestra mai salito sul podio del
“mostro sacro” Scala!), il veronese Andrea
Battistoni.
Inseguito dalle più prestigiose
Istituzioni del mondo è il futuro del mondo della musica classica, autore di un
libro “Non è musica per vecchi” che riassume un po’ il suo approccio a questo
mestiere affascinante e particolarissimo (soprattutto per un giovane di 25
anni!!).
Sarà da seguire nel suo evolversi, perché
sarà naturale uno svilupparsi delle sue grandi qualità e magari il livellamento
di qualche sua “intemperanza” giovanile.
Solido mestiere e grande passione anche
per il genovese Matteo Beltrami;
bacchetta tra le più apprezzate nel repertorio operistico italiano.
Questo
giovane talento si sta facendo sempre più apprezzare in campo internazionale e
(come purtroppo capita troppo spesso ahinoi!) lo stanno conoscendo e amando in
tutta Europa, mentre i nostri Teatri “dormono”.
Talento emergente nelle ultimissime
Stagioni, specialmente in campo sinfonico, Jader
Bignamini si sta velocemente imponendo in campo nazionale e non solo.
Direttore
“Principale” della famosa Orchestra Verdi di Milano (e non si comprende davvero
perché il direttore musicale di questa Istituzione sia una CINESE avendo invece
un tale “cavallo di razza” ITALIANO in casa!!) è interprete raffinato e dotato
di grande personalità. Da seguire nel suo evolvere nelle prossime Stagioni.
Milanese e pure lui grandemente
apprezzato in Italia ed all’estero Giampaolo
Bisanti, è un’altra straordinaria realtà dei nostri podi.
Garanzia
di qualità assoluta nel repertorio sinfonico, in quello operistico raggiunge
vette di eccellenza e di grande partecipazione emotiva; è piacevolissimo
“vederlo” dirigere assecondando tutti gli equilibri di uno spettacolo
(cantanti, solisti, regie, cori); grande personalità che sta raggiungendo
traguardi ragguardevoli.
Lunga gavetta al fianco di importanti
bacchette per il palermitano Gaetano
d’Espinosa, pure lui da annoverare tra i grandissimi italiani del podio.
Apprezzato e sensibilissimo interprete
sia del repertorio sinfonico che di quello operistico, dotato di grande carisma
espressivo e musicale.
E’ certamente anche lui un direttore di
cui sentiremo parlare a lungo.
Altro grandissimo talento, ahinoi, più
valorizzato in giro per il mondo che dalle nostre Istituzioni, Riccardo Frizza si sta imponendo
in tutto il globo con le sue letture piene di energia e di pathos.
Direttore
schiettamente operistico è uno dei grandi eredi della tradizione italiana nel
senso più nobile del termine; si sta facendo apprezzare nei più importanti
Teatri internazionali e troppo raramente nel nostro (e suo!!) Paese.
Giovanissimo ed eclettico talento è pure Francesco Lanzillotta.
Dedicato
ad un repertorio molto particolare e sempre attentissimo alla grande qualità e
pulizia del suono orchestrale, questo ragazzo si sta imponendo come uno dei
direttori più “artisticamente” particolari della sua generazione. Con un
repertorio che comprende titoli di grande raffinatezza e rarità esecutiva.
Una delle nostrane “punte di diamante”
sia in Italia che all’estero è senza dubbio Michele Mariotti.
Riconosciuto
in tutto il mondo come uno degli interpreti operistici di riferimento,
designato erede di grandi e grandissimi del passato, è un musicista dotato di
brillanti idee, grandissima personalità e forte temperamento, tutto al servizio
di una precisa cifra stilistica.
Milanese, giovane talento, cresciuto
artisticamente nella grande tradizione russa, Daniele Rustioni si sta ritagliando un posto di primissimo
piano a livello internazionale.
Musicista di grande sensibilità e
raffinata personalità è una grande rivelazione sia in campo sinfonico che
operistico. Le sue interpretazioni lasciano sempre stupefatti per la grande
padronanza stilistica e la partecipazione emotiva infusa in tutti i passaggi
delle partiture affrontate.
Ultimo (ma solo in ordine alfabetico come
ho avuto modo di sottolineare all’inizio) di questi giovani e “baldi” Direttori
d’Orchestra, il marchigiano Giacomo
Sagripanti.
Anche lui si sta affermando come una
delle realtà più interessanti nel panorama operistico internazionale grazie
alla dote di grande personalità e sicurezza nel mestiere che sono aspetti
imprescindibili per questo difficile e delicatissimo lavoro.
Queste le mie considerazioni su una TOP
TEN della più bella faccia dell’Italia musicale per ciò che riguarda i
Direttori d’Orchestra.
Tra l’altro, da donna, posso dire che se
l’immagine conta qualcosa in un mondo fatto di pubblicità e di effimero, i
nostri talenti non difettano sicuramente in bellezza!!
Speriamo di vederli ancora di più sui
nostri podi e che le Istituzioni ed i Teatri che dovrebbero scritturarli si ricordino che la vita stessa dei Teatri in Italia
dipende dalle tasse che noi italiani paghiamo con sempre maggiore fatica.
Il minimo che dovrebbero fare è quello di
dare spazio ai nostri giovani ed eccellenti talenti, che con tanta fatica si
formano nella nostra migliore tradizione per poi dover magari essere costretti
ad uscire dalle “patrie” sponde perché verso di loro non esiste l’attenzione
dovuta.
Inizierei da qui per essere più
nazionalista. Iniziamo da qui. Dalle nostre ECCELLENZE.
MTG