Per il penultimo concerto di quest’anno l’Associazione
musicale Verona Lirica ha deciso di dare un segnale di incoraggiamento ai tanti
giovani che studiano per intraprendere la carriera di cantante lirico,
organizzando un concerto dedicato proprio ad essi. A fare da punto di
riferimento della serata il celeberrimo soprano Desirée Rancatore, che ha
cantato tra la prima e la seconda parte del concerto ed alla fine.
I giovani che si sono esibiti hanno mostrato
personalità e tanta buona volontà, cercando di dare il meglio sul palco per
esprimere quanto stanno apprendendo e quanto hanno da dare con la loro
personale interpretazione delle celebri arie proposte.
Si sono alternati Lavinia Bini, Francesca Dotto,
Claudia Oddo, Alessandra Gambino, Ana Victoria Pits, Vincenzo Costanzo, Michael
Alfonsi, Thomas Vacchi, e Daniel Vicente.
Tra le protagoniste femminili più apprezzate il soprano Lavinia Bini, con arie da Le nozze di Figaro mozartiane ed il
celebre ‘Valzer di Musetta’ dalla Bohème di Puccini. E’ piaciuta per la freschezza della
sua voce e per l’interpretazione convincente, senza esitazioni. Così anche Francesca
Dotto, con le sue interpretazioni di arie dalla Luisa Miller e da I Vespri Siciliani di Verdi, ha potuto mostrare le sue doti. I suoi punti di forza
sono la potenza dell’emissione vocale, che se controllata bene può donare buone
interpretazioni, e dei bei filati che ha fatto udire. Non manca neanche per
intensità interpretativa.
Le sue compagne Claudia Oddo, Alessandra Gambino, Ana
Victoria Pits invece si sono esibite, nell’ordine, in arie dalla Tosca
di Puccini e dal Ballo in maschera verdiano; l’aria ‘O mio babbino caro’ da
Gianni Schicchi di Puccini, arie dall’Italiana in Algeri di Rossini, dal Samson
et Dalila di Saint-Saens. I brani scelti non sono stati certamente semplici per
chi è alle prime armi, e un po’ di emozione, unitamente a qualche problemino
nell’intonazione, possono essere superati con tanto studio, buona volontà, che
sicuramente non mancheranno negli anni a venire.
Stesso dicasi per il settore
maschile: un po’ di forzature nell’emissione vocale, oppure l’atteggiamento
sbagliato nel gestire il suono della propria voce, non nascondono comunque un
buon materiale su cui potranno lavorare sodo in futuro Vincenzo Costanzo, Michael
Alfonsi, Thomas Vacchi, Daniel Vicente. Non semplici neanche le arie
scelte da questi ultimi, tratte da: Il Corsaro di Verdi, la canzone ‘Tu ca nun
chiagne’ di Bovio-De Curtis, e ancora Tosca, Leoncavallo con la celebre ‘Mattinata’,
Bohème, il brano ‘Rondine al nido’ di De Crescenzo, ed infine arie dal Tabarro
pucciniano e dal Rigoletto verdiano. Tra
tutti è stato applaudito molto il tenore Thomas Vacchi, che è piaciuto soprattutto
per il colore della sua voce pur non ancora perfettamente 'educata'.
Fiore all’occhiello della serata, la
meravigliosa esibizione di Desirée Rancatore, con l'aria dal Romeo e Giulietta di Gounod ‘Je veux
vivre’, e la straordinaria interpretazione di ‘E’ strano…sempre
libera’ dalla Traviata, che ha recentemente debuttato all’Opera di Montecarlo
con grande consenso generale. Come ci ha ormai abituati, il soprano ‘gioca’
letteralmente con le agilità della sua voce multi sfaccettata, si sofferma
sulle note impervie come se nulla fosse ed ottiene un controllo della voce
pressocchè perfetto: straordinaria! Un esempio per questi giovani, uno sprone a
continuare a studiare con perseveranza per ottenere risultati prestigiosi come
il grande soprano sta ottenendo in questi anni. Duetto finale col brindisi di
Traviata, insieme al tenore Thomas Vacchi ed un improvvisato
coro dei giovani alle spalle.
Al pianoforte la straordinaria e consueta competenza
del Maestro Patrizia Quarta.
Pubblico numeroso come sempre e punte di
apprezzamenti agli interpreti citati.
MTG