lunedì 25 marzo 2013

LEOS JANACECK, VEC MAKROPULOS - TEATRO LA FENICE DI VENEZIA, 23 marzo 2012, ore 15.30

« È atroce sopravviversi. Se sapeste com’è leggera la vita per voi! Siete vicini a tutto. Per voi ha tutto un senso. Tutto ha valore per voi. Sciocchi, siete felici per la stupida ragione che presto morirete. »
(Elina Makropulos, atto III)
Raramente uscendo da uno spettacolo d'opera ci si trova talmente emozionati e talmente coinvolti da volerlo rivedere da capo seduta stante.
Ieri alla fine della recita di Vec Makropulos al teatro La Fenice era invece questa la sensazione e il desiderio che nutrivo (e molti altri spettatori, ne sono convinto...) grazie allo splendido spettacolo al quale avevo appena assistito.

Il merito va in primis all'allestimento di Robert Carsen che con la collaborazione di Radu Boruzescu per le scene e di Miruna Boruzescu per i costumi ha creato un vero e proprio capolavoro.
Emozionante ed intelligentissima la trovata di pensare il preludio come la ribalta delle innumerevoli eroine alle quali la immortale Emilia Marty da voce e corpo nella sua lunga vita di cantante d'opera acclamatissima, risolta con una passerella di rocamboleschi e velocissimi cambi d'abito tra Francesca, Tosca, Contessa, Traviata, Elisabetta, Marescialla etc....

Curatissima al limite del maniacale la recitazione nella convulsa prima scena del primo atto, spettacolare la seconda scena dove durante un allestimento di una grandiosa Turandot (del resto Emilia è una acclamatissima cantante lirica) si sviluppa la vicenda.
Strepitoso il finale dove, quando ormai la protagonista, giunta al capolinea della propria esistenza e riflettendo sul senso dell'immortalità e del ciclo della vita, offre simbolicamente al pubblico dalla ribalta, la possibilità di provare cosa significhi nel concreto  la precarietà di una vita senza fine e scopo.

Il direttore chiamato a concertare la spigolosa ma affascinante partitura di Janaceck è Gabriele Ferro, che a capo di una tesissima orchestra del teatro la Fenice, ha preferito far risaltare più l'aspetto marcatamente ritmico e agogico rispetto agli indugi malinconici e onirici della scrittura musicale. Molto ben risolta la scena finale dove la tensione orchestrale si è liquefatta in un mare di emotività strabordante di colore.

Straordinaria la prova di Angeles Blancas Gulin come Emilia Marty.
L'Artista è capace di riempire la scena con un carisma ed una musicalità indispensabili per quest'opera ma senza mai dover ricorrere ad artifizi tecnici vocali e di maniera, dando un peso ed una statura al personaggio senza eguali. Estremamente emozionante la sua interpretazione della grande scena finale, accolta trionfalmente.

Altro trionfatore della serata è stato Andreas Jäggi, che avvincente dal lato vocale e guidato da Robert Carsen ha tratteggiato il personaggio di Hauk\Sendorf in maniera encomiabile senza caricature e macchiettismi inutili.
Efficace il Gregor di Ladislav Elgr, nonostante qualche incertezza nel settore acuto della parte.
Martin Bàrta riesce a conferire al personaggio di Prus quell' aspetto piccolo borghese e lussurioso in maniera convincente.

Spigoloso e ottimamente petulante il Kolenaty di Enric Martinez- Castignani.
Perfetti anche Leonardo Cortellazzi (Vitek), Enrico Casari (Janec), Judita Nagyovà (Krista), Leona Pelešková (Cameriera\inserviente) e William Corrò (macchinista).

Buona la breve prova del coro della Fenice, preparato da Claudio Marino Moretti.
Successo travolgente per tutti con numerose chiamate alla ribalta.
Pierluigi Guadagni


LA PRODUZIONE

Maestro concertatore Gabriele Ferro
e direttore     
regia                           Robert Carsen
scene                          Radu Boruzescu
costumi                      Miruna Boruzescu
regista assistente       Laurie Feldman
light designer             Peter Van Praet



GLI INTERPRETI

Emilia Marty             Ángeles Blancas Gulín
Jaroslav Prus            Martin Bárta
Janek                         Enrico Casari
Albert Gregor           Ladislav Elgr
Hauk-Šendorf           Andreas Jäggi
L’avvocato
dr. Kolenatý              Enric Martínez-Castignani
L’archivista Vítek     Leonardo Cortellazzi
Krista                         Judita Nagyová
Una cameriera          Leona Pelešková
Una donna delle pulizie
Un macchinista         William Corrò

Orchestra e Coro del Teatro La Fenice
Maestro del Coro Claudio Marino Moretti
In lingua originale con sopratitoli in italiano e in inglese
Nuovo allestimento Fondazione Teatro La Fenice
in coproduzione con Opéra national du Rhin di Strasburgo
e Staatstheater di Norimberga