“Ah,
potessi il mar, la terra,
sollevar con un ruggito,
contro l'uomo unirli in guerra!”
sollevar con un ruggito,
contro l'uomo unirli in guerra!”
Ultima opera programmata al Festival Verdi di Parma 2013, i
Masnadieri è l'opera degli “anni di galera”al quale Verdi ha dedicato più cura
nella gestazione e nella messa in scena rispetto alle precedenti, pretendendo
cantanti da lui scelti e curandone addirittura la direzione d'orchestra e
l'allestimento, cosa assai rara all'epoca.
Si pensi che finché non fu sicuro della presenza di Jenny
Lind, (soprano svedese per la quale pensò la scrittura della parte di Amelia)
alla messa in scena, si rifiutò di lasciare la Francia alla volta di Londra con
lo spartito pronto; spartito che era completo solo della parte vocale, giacché
la strumentazione fu completata da Verdi durante le prove dello spettacolo!
A Parma abbiamo visto uno spettacolo nel complesso riuscito
tenendo ben presente ahimè la rarità con cui viene proposto questo titolo.
Il regista Leo Muscato adotta per Parma
un'ambientazione non definita. I costumi tardo settecenteschi di Silvia
Aymonino e le scene senza alcun riferimento storico di Federica
Parolini non ci aiutano a calarci nell'atmosfera Schilleriana tardo
cinquecentesca richiesta dalla didascalia del libretto, ma anzi spesso
confondono lo spettatore, senza tuttavia
disturbare con elementi inutili.
Gli oggetti in scena sono pochi, essenziali, riconducibili
all'azione in divenire nel momento stesso della scena: un letto per il padre
morente, il trono ambito per il perfido Francesco, le lapidi sepolcrali per la
povera Amalia.
Essenziale e routinier il lavoro di regia sui personaggi
come pure sulle masse corali, nonostante in quest'opera non manchino, pur nel
suo libretto assurdo, spunti per un lavoro di scavo e interpretazione sui
protagonisti.
Roberto Aronica
(Carlo) possiede fin dagli inizi della sua luminosa carriera un timbro
bellissimo e generoso al quale però non sempre corrisponde una gestione oculata
di tanto tesoro.
Il canto è sempre forte e nasale a discapito di colori e
accenti che nella scrittura della sua parte certo non mancano. Il suo Carlo
risulta così un baldanzoso malfattore al quale fa difetto il trasporto amoroso
e l'affetto filiale.
Aurelia Florian
(Amelia) ci regala un' interpretazione più che corretta del suo terribile
personaggio, propendendo più per il versante lirico che per quello del canto
fiorito e di agilità. La Florian ha tecnica e fiato sicuri al quale però non
sempre corrispondono un'intonazione perfetta.
La voce di Damiano Salerno (Francesco) è quella
di un baritono molto chiaro, dal volume non ampio, che però sa risolvere con
tecnica e una preparazione precisa l'interpretazione del suo personaggio,
regalandoci un Francesco credibile anche scenicamente.
Mika Kares
(Massimiliano) ha bella voce, scura e profonda che sa arrivare anche alla parte
più alta del rigo senza difficoltà. Buone le prove di Giovanni Battista Parodi
(Moser) di Antonio Corianò (Arminio)
ed Enrico
Cossutta (Rolla).
Notevole la preparazione del coro del Teatro Regio di Parma
istruito dal bravissimo Martino Faggiani, dove la sezione
maschile ha veramente dato prova di alta professionalità e competenza scenica.
Francesco Ivan Ciampa a capo della Orchestra Filarmonica
Arturo Toscanini, ha saputo dirigere con piglio preciso e sicuro,
imprimendo il giusto colore verdiano ad
un lavoro tipico degli “anni di galera” del maestro delle Roncole, pur
sacrificando colore e dinamiche agogiche che avrebbero reso il suo lavoro
perfetto.
Successo di pubblico cordiale e sincero per tutti.
Pierluigi Guadagni
Edizione critica a cura di Roberta Montemorra
Marvin,
the University of Chicago Press, Chicago e Universal Music Publishing Ricordi srl, Milano
the University of Chicago Press, Chicago e Universal Music Publishing Ricordi srl, Milano
LA PRODUZIONE
Maestro Concertatore e
Direttore Francesco
Ivan Ciampa
Regia Leo
Muscato
Scene Federica
Parolini
Costumi Silvia Aymonino
Luci Alessandro
Verazzi
Maestro Del Coro Martino
Faggiani
GLI INTERPRETI
Massimiliano, Conte Di
Moor, Mika Kares
Reggente
Carlo, Figlio Di Lui Roberto Aronica
Francesco, Figlio Di Lui Damiano Salerno
Amalia, Orfana, Aurelia Florian
Nipote del Conte
Arminio, Camerlengo Antonio Corianò
della Famiglia Reggente
Moser, Pastore Giovanni
Battista Parodi
Rolla, Compagno di Carlo Moor Enrico
Cossutta
FILARMONICA ARTURO TOSCANINI
CORO DEL TEATRO REGIO DI PARMA
Nuovo allestimento del Teatro Regio di Parma
Spettacolo con sopratitoli