venerdì 3 luglio 2015

PREMIO GIUSEPPE LUGO EDIZIONE 2015 – PARCO VILLA VENTO, CUSTOZA (VR)

Nello splendido parco di Villa Vento a Custoza ed alla presenza delle autorità locali si è tenuta la ventiduesima edizione del premio intitolato al grande tenore Giuseppe Lugo, in una serata calda e piacevolmente ricca di pubblico affezionato e festante. Questo ormai storico riconoscimento istituito nel 1994 dal Comm. Giuseppe Pezzini e che fino all’anno scorso vedeva come presidente del comitato la compianta Magda Olivero ha assegnato la preziosa targa al tenore Ramón Vargas, il grande interprete belcantista dalla lunga carriera internazionale che è arrivato proprio ieri direttamente dal Messico e che per via del lungo viaggio non ha potuto cantare per il suo pubblico. Ha tenuto comunque a precisare di essere molto onorato del riconoscimento ottenuto e promesso che tornerà per  esibirsi alla prima occasione.
A dedicare note ed mozioni al tenore ed al pubblico presente nello splendido giardino della villa sono stati suoi cari colleghi che, accompagnati dalla sempre perfetta Patrizia Quarta al piano, sono attualmente impegnati nella stagione areniana a Verona, più una giovane promessa.

Partiamo proprio dal basso Alberto Bonifazio, chiamato al volo in sostituzione dell’indisposto Carlo Colombara, è il vincitore della ventiduesima edizione del concorso internazionale Riccardo Zandonai di Riva del Garda ed è stato una piacevole sorpresa della serata, mostrando del buon materiale su cui continuare a studiare e a lavorare. Dopo ‘Vecchia zimarra’ del filosofo  Colline dalla Bohème di Puccini, ha saputo offrire una buona interpretazione de ‘La calunnia’ del furbo don Basilio dal rossiniano Barbiere di Siviglia. La sua voce è certamente ancora acerba, ma considerando la giovanissima età e la buona capacità interpretativa ci auguriamo tante belle soddisfazioni per il giovane basso.

Grande esperienza e maturità vocale invece per il soprano Susanna Branchini. L’elegantissima interprete si è cimentata in due ruoli molto differenti tra loro: Abigaille del Nabucco e la dolce Leonora del Trovatore di Verdi, ma dando un forte carattere ad entrambi i ruoli, mostrando una voce piena nel corpo ed uniforme nell’ emissione. La sua Abigaille è austera e passionale nella celebre ‘Ben io t’invenni o fatal scritto’, così come affatto tenera appare la Leonora nel lungo e coinvolgente duetto del quarto atto con Federico Longhi, che abbiamo potuto apprezzare in due ruoli di rilievo: il conte di Luna per l'appunto ed il meraviglioso Falstaff, in cui ci ha particolarmente colpito per come ha saputo sfruttare la voce in funzione dell’espressività del personaggio, pur trattandosi di una esecuzione in  concerto, nell’aria ‘E’ sogno? O realtà?’.

Il mezzosoprano Sanja Anastasia è stata per noi la principessa di Bouillon dalla Adriana Lecouvreur di Cilea con ‘Acerba voluttà’, un’altra aria spessissimo eseguita in concerto, come anche ‘O don fatale’ della principessa Eboli dal Don Carlos di Verdi. La cantante mostra una voce forte di un registro medo pieno e voluminoso, anche se talvolta i suoni sono un po’ duri in acuto. L’interpretazione è sentita e ricca di passionalità.

Successo pieno per tutti a conclusione di un’altra splendida serata di musica, bellezza e amicizia.

Maria Teresa Giovagnoli