sabato 27 giugno 2015

TOSCA, G. PUCCINI – ARENA DI VERONA, VENERDI’ 26 GIUGNO 2015

Con il terzo appuntamento in cartellone la Fondazione Arena di Verona ripropone uno degli spettacoli più impressionanti e di successo allestiti negli ultimi anni, la Tosca che il regista Hugo de Ana ideò nel 2006 curandone anche le scene, i costumi e gli effetti di luce. Nonostante siano passati quasi dieci anni dalla sua prima messa in scena, conserva ancora tutta la forza ed il fascino della novità, anche per gli habitué delle stagioni areniane. Con qualche minuscola modifica abbiamo potuto ancora una volta seguire il dramma del talentuoso pittore e della famosa cantante perseguitati dalla legge e dalla sorte. Vi è un diretto filo che unisce le passioni dei protagonisti a tutto ciò che lo spettatore è invitato ad osservare. I meravigliosi costumi dai colori accesi del giallo, rosso ed azzurro richiamano alla passione carnale, le luci soffuse in chiaro scuro avvolgono il dramma man mano che esso si sviluppa, e la mastodontica testa d’angelo del castello romano che sovrasta le scene sembra quasi ammonire i presenti per le colpe di cui si macchiano: il fuggiasco Angelotti, l’implacabile Scarpia per la sua crudeltà, Cavaradossi per aver sfidato il governo vigente, e su tutti la volitiva Tosca, prima assassina e poi suicida. Al colpo di cannone che illumina a giorno l’anfiteatro il pubblico resta come sempre stupito, per poi commuoversi ancora per gli effetti scenografici del Te deum, effettivamente il pezzo forte di questo allestimento ormai diventato storico.


Non possiamo che definire stoica la direzione orchestrale di Riccardo Frizza, chiamato davvero all’ultimissimo momento a sostituire il Maestro Julian Kovatchev assente per gravi motivi di salute, e che ha preso in mano la situazione permettendo allo spettacolo di andare in scena. Il direttore sceglie una direzione per così dire prudente, staccando tempi morbidi e delicati, perdendo talvolta il ritmo degli eventi, ma stimolando continuamente i musicisti per mantenere con successo il contatto con gli interpreti.  

Trionfatrice della serata una fantastica Hui He che unisce una dolcezza particolare alla passionalità del personaggio, grazie anche alla musicalità della sua voce pastosa. La linea di canto è perfetta, l’esecuzione è sicura in ogni sua parte, da’ vita ad una Tosca sensibile e meravigliosamente verace; il suo Vissi d’arte toglie quasi il fiato.

Certo il Cavaradossi di Marco Berti è sanguigno e pieno di spirito combattivo. Il tenore dona tantissimo al ruolo del sovversivo che mette tanta passione nell’arte e nell’amore per la sua donna, pur presentando difficoltà nelle note di passaggio con qualche portamento di troppo.
Aspro per voce e carattere lo Scarpia di Marco Vratogna che offre un barone cupo, molto caricato sia vocalmente che dal punto di vista interpretativo.

Ben cantato ed impersonato con efficacia il sagrestano di Federico Longhi, come pure il turbolento Angelotti di Deyan Vatchkov. Spoletta e Sciarrone sono rispettivamente Paolo Antognetti e Nicolò Ceriani, mentre Romano Dal Zovo è il carceriere. Sempre difficile trovare un buon pastorello che qui è interpretato da un emozionato Federico Fiorio.
Il coro areniano è ancora una volta preparato da Salvo Sgrò, che offre una buona e come noto coreografica esecuzione assieme al coro di voci bianche A.d’A.MUS. diretto da Marco Tonini.

Successo da parte di un pubblico pienamente soddisfatto, che ha tributato applausi ed ovazioni soprattutto alla coppia protagonista ed al direttore.


Maria Teresa Giovagnoli


LA PRODUZIONE

Direttore d'Orchestra                      Riccardo Frizza
Regia, scene,
costumi e luci                                    Hugo de Ana
Maestro del Coro
                             Salvo Sgrò
Direttore allestimenti s
cenici                                                 Giuseppe De Filippi Venezia
Coro di Voci bianche                      
A.d’A.MUS. diretto da Marco Tonini

Gli Interpreti

Tosca                                                 Hui He 
Cavaradossi                                      Marco Berti 
Scarpia                                              Marco Vratogna 
Angelotti                                            Deyan Vatchkov
Sagrestano                                        Federico Longhi
Spoletta                                             Paolo Antognetti
Sciarrone                                           Nicolò Ceriani
Un Carceriere                                   Romano Dal Zovo
Un Pastorello                                     Federico Fiorio



Orchestra, Coro e Tecnici dell'Arena di Verona







Foto Ennevi per gentile concessione Fondazione Arena di Verona