venerdì 1 novembre 2013

LA MUSICA CLASSICA IN ITALIA: I TENORI

Ecco la voce che nasce dal cuore, capace di esprime la gioia, l’amore, la forza dei sentimenti, oppure la grinta in battaglia, nonché l’odio della gelosia. Concludiamo infatti il nostro viaggio nelle giovani eccellenze vocali italiane, con il timbro maschile che nell’immaginario collettivo identifica generalmente il cantante d’opera, che con le sue arie conquista il pubblico di ogni teatro, che attento, aspetta sempre quella nota, quel passaggio specifico, che colpisce dritto al cuore e fa sognare: il tenore. Indimenticabili sono infatti personaggi quali il passionale Cavaradossi, il coraggioso Calaf, i battaglieri Don Carlo o Radames, il tenero e povero Rodolfo, il sanguigno Don José, il perfido e geloso Otello …; oppure i delicati Nemorino, Lindoro, Ernesto, e così via.  
Naturalmente il nostro paese è foriero di artisti dalle voci affascinanti che stanno conquistando le platee di tutto il mondo, sono presenti nei cartelloni dei teatri più prestigiosi, e contribuiscono ad arricchire il patrimonio culturale italiano, così che la nostra fama artistica cresca sempre più grazie alle loro performance. Sempre considerando gli interpreti intorno ai quarant’anni ed assolutamente in ordine alfabetico, ecco dieci tra i nomi che ci rendono e ci renderanno orgogliosi in lungo e in largo per molto tempo.

Interprete di sicuro successo è il laziale Roberto Aronica. La sua carriera internazionale è già avviatissima e continua a riscuotere consensi ovunque egli si esibisca. Si muove in un repertorio tanto ampio quanto le possibilità della sua voce poderosa e dal canto sempre generoso ed appassionato.


Interprete straordinario dal crescente consenso di pubblico e critica, nato nella capitale, il tenore Luciano GanciForza e carattere in una voce corposa, potente e dal bellissimo colore. Le sue interpretazioni sono vibranti e gli consentono di caratterizzare i personaggi in modo personalissimo e sempre convincente.
  



Sempre dal Lazio, il romano Alessandro Liberatore. Cantante di cuore dotato di uno strumento forte e chiaro, si pone sul palcoscenico con la grinta di un leone che lo sta facendo decollare verso una bella carriera internazionale.



Ivan Magrì. Questo giovane catanese sta cominciando a farsi notare per la sua voce melodiosa, il suo accorato modo di interpretare i personaggi, distinguendosi soprattutto per il repertorio donizettiano, assolutamente perfetto per il suo timbro di voce.


Protagonista di sicuro impatto sul pubblico è il genovese Francesco Meli. La sua voce setosa da tenore lirico, dal fraseggio fluido e consapevole, unita ad interpretazione e sentimento, lo stanno portando verso una grande ed intensa carriera.



Dalla Sardegna arriva il giovane Piero Pretti. Dotato di una voce limpida e melodiosa, questo giovane artista sa interpretare in modo espressivo i suoi personaggi con presenza scenica e buon carattere. Comincia a mietere successi nel panorama nazionale ed internazionale della lirica e sicuramente farà parlare molto di sé in futuro.



Giovanissimo anche il napoletano Alessandro Scotto di Luzio. Questo simpatico e brillante interprete offre sempre interpretazioni molto sentite, forti di un colore vocale delicato e pastoso, che ne fanno un artista sempre più apprezzato soprattutto per il repertorio belcantistico.



Da Roma con passione, il poco più che quarantenne  Gianluca Terranova. Protagonista acclamato già da tempo nei teatri di tutto il mondo, e di recente anche in produzioni televisive, il tenore romano si distingue soprattutto per la particolare verve interpretativa che imprime ai suoi personaggi, tra tutti il ruolo del Duca di Mantova, per cui è richiesto ovunque con crescenti consensi.  



Altra voce lirica dalla pasta morbida è quella del ragusano Enea Scala. Con particolare propensione per il belcanto di Rossini, Bellini e Donizetti, è anche apprezzato interprete mozartiano e del repertorio barocco.



E chiudiamo la nostra rassegna con il tenore Giuseppe Varano. Particolarmente apprezzato per la sua interpretazione del ruolo di Rodolfo in Bohéme a livello internazionale, si pone sulla scena con espressività e calore, forte di un timbro deciso e passionale che ricorda i tenori di una volta.



Come sempre alla fine di un percorso tra le meraviglie del nostro paese, il mio augurio di trionfi sempre più grandi e di un avvenire stellare per questi brillanti uomini di talento e grande personalità artistica.
MTG