Il
primo anno che ha visto come direttore artistico dell’Orchestra del Teatro
Olimpico di Vicenza il Maestro Giampaolo Bisanti, è stato un crescendo di eventi sempre più
spettacolari e di successo. Questo concerto che chiude la rassegna ‘Il suono dell’Olimpico’ ne è stato la
prova decisiva. Verdi Primadonna è il titolo della serata - evento che ha offerto un gala interamente dedicato al compositore che con le sue protagoniste
femminili è capace più di ogni altro di regalare autentici tumulti al cuore
ogni volta che le sue opere vengono rappresentate: Giuseppe Verdi appunto, naturalmente
nell’ambito dei festeggiamenti per il bicentenario della sua nascita. E le sue
eroine sono il simbolo di tutte le donne del mondo e di ogni epoca,
diversissime fra loro e che richiedono capacità interpretative ed esperienza
sul campo non indifferenti, magnificamente interpretate dal soprano che rende
la sua città, Vicenza, fiera nel mondo di aver dato i natali ad
un’Artista di tale levatura: Silvia dalla Benetta.
Il
programma proposto dal maestro Bisanti è stato ricco, intenso, ben strutturato,
che ha fatto viaggiare il pubblico attraverso tutta la storia compositiva di
Verdi, partendo dalle origini, passando per gli anni di intensa produzione su commissione, i famosi anni di galera, fino alle grandi opere della maturità. Un percorso
che ha voluto far comprendere al pubblico l’evoluzione della produzione del maestro
di Busseto con quasi tre ore di grande musica, un sforzo produttivo veramente notevole.
Così
è stato anche un viaggio nella tessitura vocale della voce sopranile, che dalle
prime opere ancora di stampo donizettiano , passa poi ad un carattere sempre
più deciso, con varietà di accenti e colori più corposi, drammatici, che non tutti sono in
grado di esprimere con così tanta elasticità.
Ecco
che dunque dall’Oberto (Sinfonia ed aria di Leonora ‘Ah sgombro è il loco’), si è passati alla Giovanna d’Arco
(Sinfonia), ad Ernani (Aria di Elvira: Surta è la notte’), Macbeth (Preludio), Il Corsaro
(aria di Medora ‘Egli non riede’), Luisa
Miller (Sinfonia ed aria di Luisa ‘Tu
puniscimi, o Signore’), due opere della grande trilogia popolare, La
Traviata ( Preludio e aria di Violetta ‘E’
strano…Ah fors’è lui….Sempre libera’), ed Il Trovatore (aria di Leonora ‘D’amor sull’ali rosee’), ed infine la
grande maturità con Vespri Siciliani (la meravigliosa Sinfonia), La Forza del
Destino (Sinfonia e aria di Leonora ‘Pace,
pace mio Dio’), il Don Carlo (Introduzione Orchestrale e Aria di Elisabetta
‘Tu che le vanità’) ed il gran finale
con Aida (Preludio e l’aria di Aida ‘Ritorna
Vincitor’).
Un
viaggio è stato fatto anche dalla stessa Orchestra del Teatro Olimpico, che
grazie al suo direttore è ormai una bella realtà del panorama nazionale. Sempre
più affiatata, precisa e particolarmente in spolvero ieri sera, ha trovato il
giusto condottiero nel mare delle asperità esecutive, con gli archi in bella
evidenza, i fiati squillanti, e gli ottoni ora in grado di controllare volume e
corposità di suono. Il Maestro Bisanti non si risparmia mai, guida l’ensemble
con energia e passione ad ogni pezzo, facendosi seguire anche col solo sguardo
nei punti più critici da tutti i musicisti. Un direttore di gran classe e
preparazione, una perla nel mare azzurro dei nostri talenti.
Stella
della serata la splendida Silvia dalla Benetta. Meravigliosa
interprete di eleganza sia fisica che vocale, ha la straordinaria capacità di calarsi
nei diversi ruoli con perizia e sicurezza. La sua voce si fa ora dolce e sottile con i filati, ora corposa e profonda nel medio registro, nonché acuta senza sbavature e in potenza, così da stringere il cuore per esempio nelle arie dal
Trovatore, da La Forza del Destino e dal Don Carlo, e di divertire con la sua Violetta, ormai un
riferimento per il ruolo a livello internazionale.
Molte
le chiamate sul palco tali da ottenere un ulteriore regalo: il delizioso bis da
i Vespri Siciliani ‘Mercè dilette amiche’
Grande
entusiasmo del pubblico, scommessa decisamente vinta per la OTO, il maestro Bisanti ed il soprano Dalla Benetta.
MTG