venerdì 24 maggio 2013

COSÌ FAN TUTTE, WOLFGANG AMADEUS MOZART – TEATRO LA FENICE DI VENEZIA, giovedì 23 maggio 2013, ore 19,00


Si chiude con la più simpatica delle opere che costituiscono la fortunata trilogia librettistica di Da Ponte, sulla splendida musica di Mozart, la  imponente produzione riproposta quest’anno al Teatro La Fenice di Venezia con la regia di Damiano Michieletto , le scene di Paolo Fantin e naturalmente i costumi di Carla Teti . Se con Don Giovanni eravamo nel settecento e poi un secolo avanti con Le nozze di Figaro, sempre a casa sua scenograficamente, qui l’impianto girevole si trasforma addirittura in un hotel, praticamente ai giorni nostri, con tanto di tv a schermo piatto alla parete e arredi moderni nelle camere dei protagonisti.


Il furbo Don Alfonso è il proprietario dell’albergo, e le donzelle beffate e fedifraghe sono le clienti in vacanza. Che la musica di Mozart si adatti ad ogni messa in scena lo si evince dal successo delle trovate registiche. Non mancano ovvi corteggiamenti con palloncini a forma di cuore o le classiche rose lanciate in aria, ma è il modo in cui il tutto si svolge tendendo sempre al riso e allo scherzo, che diverte molto il pubblico. Così i due giovani gagliardi, con camicie a fiori stile hawaiano, occhiali da sole e capelli lunghi fluenti, si gettano letteralmente ai piedi delle donnine davanti ad un ascensore. Citiamo anche un improbabile balletto con la scopa della cameriera Despina usata anche come chitarra finta, e la 'calamita' che rianima i ragazzi è proprio un defibrillatore che fa solo scintille. Insomma un insieme di luoghi comuni della goliardia giovanile che il regista ha pensato non dovesse essere limitato agli anni del compositore e basta. Il percorso dei sentimenti parte coevo al loro autore per arrivare fino a noi con questo ultimo allestimento. 

Giovani e brillanti anche i protagonisti della serata.  Fiordiligi è Maria Bengtsson. Non avrà il calore di Napoli nel sangue o la verve delle ferraresi, ma ha la grinta giusta nell’impersonare la dolce innamorata che alla fine cede alle ‘cortesie’ di chi ella crede essere uno sconosciuto. La sua voce si esprime meglio in acuto e risolve discretamente le agilità. Nelle arie impegnative mostra carattere e tenuta di fiato.

Decisamente focosa la Dorabella di Josè Maria Lo Monaco. In questo repertorio è sicuramente a suo agio ed il colore piuttosto scuro della voce le permettono di impersonare una dama sanguigna e centrata.  Anicio Zorzi Giustiniani è Ferrando: dal timbro sottile e setoso la sua voce gli consente una buona esecuzione, pur risultando leggermente forzata nel registro più acuto. Mostra di divertirsi parecchio e di immergersi bene nel ruolo del furbo corteggiatore.

Guglielmo è impersonato da un molto capace Alessio Arduini, che possiede un buon fraseggio, personalità, ed un bel colore di voce baritonale che si risolvono in un personaggio ben centrato, spavaldo e sicuro. Spicca su tutti il ruolo di Despina, interpretato dalla bravissima Caterina Di Tonno. La voce è sicura, uniforme ed intonata, a fronte di una immersione totale nel personaggio: furba, gaia, smaliziata, perfettamente a suo agio con le talvolta estremamente burlesche trovate registiche, rende la sua interpretazione la ciliegina della serata.

Ben calato nel suo ruolo anche Luca Tittoto, Don Alfonso, nonostante il suo look fosse decisamente poco affascinante: capelli radi ma lunghi ed una barba incolta ad esagerare l’aspetto fisico del vecchio filosofo che la sa lunga: non il massimo del buon gusto. Tuttavia si muove bene sulla scena, la voce è profonda e ben udibile in sala, fa suo il ruolo con scioltezza.

Ancora una ottima prova da parte del Maestro  Antonello Manacorda, che senza colpo ferire porta a termine un’altra positiva direzione orchestrale attenta, precisa e mai scontata, coadiuvata come sempre dall’ottimo coro della Fenice di Claudio Marino Moretti, simpatica e partecipe clientela dell'hotel. 

Il terzo appuntamento mozartiano registra anche in questo caso un bel successo di pubblico, soprattutto per le protagoniste femminili e grande apprezzamento per il direttore d’orchestra.
MTG

LA PRODUZIONE
maestro                      Antonello Manacorda
concertatore e direttore      
regia                           Damiano Michieletto
scene                          Paolo Fantin
costumi                      Carla Teti
light designer             Fabio Barettin

GLI INTERPRETI

Fiordiligi                    Maria Bengtsson
Dorabella                   Josè Maria Lo Monaco
Guglielmo                  Alessio Arduini
Despina                      Caterina Di Tonno
Ferrando                   Anicio Zorzi Giustiniani
Don Alfonso              Luca Tittoto

Orchestra e Coro del Teatro La Fenice
maestro del Coro Claudio Marino Moretti
maestro al cembalo Roberta Ferrari

con sopratitoli in italiano e in inglese
nuovo allestimento Fondazione Teatro La Fenice