lunedì 18 maggio 2015

DIE ZAUBERFLÖTE, W. A. MOZART – TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA, SABATO 16 MAGGIO 2015


Con lo straordinario Flauto Magico di Mozart il Teatro Comunale di Bologna prosegue la sua stagione d’opera con una nuova produzione in collaborazione con il gruppo di ricerca Fanny & Alexander che qui esordisce nella regia operistica. Omaggiando il regista Ingmar Bergman sia per il  nome scelto dal team che per questo spettacolo, ci viene proposto un accostamento tra la sublime opera di Mozart ed il complesso tessuto psicologico del celebre film che vedeva nel 1982 i due piccoli Fanny ed Alexander guardare il mondo come fosse contenuto nel loro teatrino di marionette ed i personaggi come delle pedine da muovere a proprio piacimento. 

Questo parallelo ha cercato di esprimere Luigi De Angelis alla regia, coadiuvato per le scene e le luci da Nicola Fagnani e da Chiara Lagani  per la drammaturgia ed i costumi, ma a nostro avviso l'obiettivo non è stato raggiunto completamente.  Lo spettacolo si presentava molto atteso per l’annunciata messa in scena in 3D che presupponeva una certa dinamicità e plausibilmente un qualche coinvolgimento del pubblico. Ma in realtà l’apporto dei filmati ad opera del Zapruderfilmmakersgroup è stato tutto sommato minimo e neanche indispensabile. Così abbiamo indossato gli occhiali per osservare soltanto più da vicino i due fanciulli ed il loro giocattolo in foggia di teatro d’opera, il finto drago che spunta fuori per inseguire Tamino, il flauto in questione che pare volteggiare in platea e pochi altri elementi significativi. Infine un classico: il coro intorno alla platea qui vestito come le maschere del teatro, il che avrebbe dovuto simboleggiare l’interscambiabilità dei due mondi scenico/reale. Folta presenza di bimbi in scena, tutti piccoli ‘complici’ di Fanny ed Alexander, forse proiezioni degli stessi e del loro desiderio di far parte del mondo fantastico cui assistono. 
Il palcoscenico appare naturalmente vuoto; unico elemento pregnante è costituito dallo sfondo che tra diaframmi verdi, rossi e blu si apre per mostrare lo schermo video.  Le luci appositamente degli stessi colori riprendono gli effetti delle immagini 3D. Molto colorati e gradevoli i costumi di  Chiara Lagani  che interpretano nelle fogge e nei colori scelti gli elementi fiabeschi e naturistici dell’opera.

In questo contesto i protagonisti sono stati molto abili nell’interpretare i ruoli con davvero poco a disposizione. Dal punto di vista musicale infatti sono state tante e piacevoli le conferme.

Citiamo per primo lo straordinario Nicola Ulivieri come Papageno. Non solo ha cantato ottimamente mostrando di conservare il suo bel timbro ricco e duttile, ma si è rivelato il vero mattatore dello spettacolo, sia per il personaggio in se stesso, sia e soprattutto per la sua capacità di personalizzarlo, di interpretarlo e sentirlo davvero a tutto tondo, con il giusto mix di ironia, purezza e sbadataggine.
Aggraziata, dolce e leggiadra la Pamina di  Maria Grazia Schiavo. Perfetta per incarnare l’ideale della principessina indifesa ed innamorata che può mostrare le unghie con coraggio quando serve. Offre una voce acuta e delicata ma mai sovrastata dall’orchestra; fraseggia con espressività unendo alla giusta tecnica una interpretazione sentita e perfettamente calata nel ruolo.

Altrettanto positiva la serata per Tamino, alias Paolo Fanale, in azzurro con mantello come si conviene ad un principe. La sua voce vellutata e morbida qui è esaltata dalla giusta capacità di impersonare il giovane e coraggioso innamorato che sfida l’oscurità per la sua bella.

Un austero e molto intenso Sarastro è il basso Mika Kares. Anch’egli perfetto per il ruolo data l’imponente statura, con la sua voce profonda e cavernosa riesce ad imprimere autorevolezza e credibilità ad un ruolo particolarmente difficile che lo vede giustamente trionfare nel bene e nella luce al termine della vicenda.

Non del tutto convincente la Könegin der Nacht di Christina Poulitsi. La voce è possente e dotata di buono squillo ed affronta con successo le asperità dei famosissimi sovracuti. Ci sembra però mancare l’intensità drammatica e la doppiezza che il ruolo richiede, apparendo semplicemente una donna che gioca ad ottenere i suoi scopi principalmente con la sensualità.

Convincente invece il Monostatos di Gianluca Floris: simpatico, espressivo e per certi versi anche sensibile nel suo ruolo molto ben cantato, come pure Anna Corvino deliziosa e molto coinvolta come Papagena.

Funziona molto bene anche il trio delle dame costituito da Diletta Rizzo Marin, Diana Mian e Bettina Ranch.
Completano il folto cast i sacerdoti di  Simone Casolari, Cristiano Olivieri e Carlo Alberto Brunelli , il secondo uomo corazzato di Luca Gallo ed i piccoli fanciulli Marco Conti, Pietro Bolognini, Susanna Boninsegni cui forse la tanta emozione ha condizionato in taluni punti l’intonazione.

Il Maestro Michele Mariotti interpreta la partitura con la duttilità che le pertiene, attribuendo ora  la leggerezza dell’ingenuità infantile ora la drammaticità dell’oscurità, ora il trionfo della luce ai diversi momenti della narrazione. Sottolinea gli accenti dei cantanti, segue il palco costantemente e conferisce alle sezioni dell’orchestra una omogeneità che si traduce in ottima intesa generale.   
Bene il coro preparato come sempre da Andrea Faidutti.
Applausi smisurati per tutti i protagonisti e per i responsabili della regia al termine dello spettacolo che ha visto il pubblico festante e soddisfatto.
Maria Teresa Giovagnoli


la produzione

Direttore
Michele Mariotti
Regia
Luigi De Angelis
Scene e luci
Luigi De Angelis e Nicola Fagnani
Drammaturgia e costumi
Chiara Lagani
Aiuto regia
Gianni Marras e Giorgina Pilozzi
Assistente alla regia
Greta Benini
Assistente ai costumi
Paola Crespi
Video makers
ZAPRUDER  filmmakersgroup
Maestro del Coro
Andrea Faidutti

gli interpreti

Sarastro
Mika Kares
Tamino
Paolo Fanale
Sprecher/Oratore
Andrea Patucelli
Erster Priester/Primo sacerdote
Simone Casolari
Zweiter Priester/Secondo sacerdote
Cristiano Olivieri (anche Primo armigero)
Dritter Priester/Terzo sacerdote
Carlo Alberto Brunelli
Könegin der Nacht/La regina della notte
Christina Poulitsi 
Pamina
Maria Grazia Schiavo
Erste Dame/Prima Dama
Diletta Rizzo Marin
Zweite Dame/Seconda Dama
Diana Mian
Dritte Dame/Terza Dama
Bettina Ranch
Erster Knabe/Primo fanciullo
Marco Conti
Zweiter Knabe/Secondo fanciullo
Pietro Bolognini
Dritter Knabe/Terzo fanciullo
Susanna Boninsegni
Papagena
Anna Corvino
Papageno
Nicola Ulivieri
Monostatos
Gianluca Floris
Erster geharnischter Man/Primo uomo corazzato
Cristiano Olivieri
Zweiter geharnischter Man/Secondo uomo corazzato
Luca Gallo

 Nuovo allestimento del Teatro Comunale di Bologna in collaborazione
con Fanny & Alexander
Orchestra, Coro e Tecnici del Teatro Comunale di Bologna





Foto Rocco Casaluci