lunedì 24 marzo 2014

BONFADELLI, DE SIMONE, MISSERI, PINI PER VERONA LIRICA AL TEATRO FILARMONICO DI VERONA – DOMENICA 23 MARZO 2014

Con l’arrivo della primavera l’Associazione Verona Lirica ha voluto regalare al suo affezionato pubblico un pomeriggio in serenità a gaiezza, che in un Teatro Filarmonico sempre più pieno ha davvero trascorso ore liete grazie ai quattro interpreti che ieri si sono esibiti con vera generosità, entusiasmo e qualità. Questa volta l’Associazione ha scelto un programma con l’intento di alternare gli evergreen come Verdi e Puccini, alle arie d’opera più celebri del repertorio belcantistico e francese: una garanzia di successo.
Il soprano Stefania Bonfadelli, il baritono Bruno de Simone, il tenore Giorgio Misseri ed il mezzosoprano Daniela Pini hanno così regalato assaggi dai capolavori di Rossini, Bellini e Donizetti, Gounod, e come detto Verdi e Puccini.

L’ospite più atteso, Bruno de Simone, non ha deluso le aspettative dei suoi ammiratori. È più che mai istrionico e dimostra di divertirsi ancora tanto quando sale sul palcoscenico, sì da far sentire anche gli altri interpreti a proprio agio. Così il duetto d’apertura da L’italiana in Algeri di Rossini nei panni di Taddeo, con Daniela Pini come  sua compagna Isabella ha esaltato questo aspetto.  Altrettanto azzeccato il ruolo di Dulcamara nel celeberrimo ‘Udite, o rustici’ dall’Elisir d’amore di Donizetti, che lo ha visto trionfare proprio su questo palco quasi un anno fa esatto, seguito dal duetto dalla stessa opera con Adina/Stefania Bonfadelli. E via con il fantastico monologo del protagonista da Gianni Schicchi di Puccini, ed uno splendido Don Magnifico da La Cenerentola di Rossini. Insomma il meglio del suo repertorio che non poteva che strappare ovazioni generali.  

Via via sempre più convincente il soprano Stefania Bonfadelli, che ha brillato soprattutto con la cosiddetta aria dei gioielli dal Faust di Gounod e con la chicca del duetto da la Barcarolle di Offenbach insieme alla collega Pini. La sua voce acuta e leggera vi si adatta particolarmente e anche l’interpretazione è centrata. Ha proposto ad inizio concerto anche l’aria ‘Tu che di gel sei cinta’ dalla Turandot di Puccini.  

Bella voce che vola alto anche quella del giovane tenore Giorgio Misseri. Anch’egli apprezzato interprete belcantista, ha eseguito con molto fervore l’aria per mezzosoprano di Romeo ‘E’ serbato questo acciaro’ da I Capuleti e Montecchi di Bellini, ‘Tornami a dir che m’ami’ con la Signora Bonfadelli dal Don Pasquale di Donizetti,  ed ha voluto stupire tutti con la arcinota e difficile aria da ‘La fille du regiment’ : ‘Pour mon âme, quel destin ‘di Donizetti . Omaggio a Verdi con ‘La donna è mobile’ dal Rigoletto.

Infine molto bene il mezzosoprano Daniela Pini. Timbro color dell’ebano e buon volume per questa giovane interprete molto apprezzata anche recentemente in questa stagione al Filarmonico, proprio nel ruolo di Romeo nei Capuleti e Montecchi. L’aria del finale di Cenerentola di Rossini, una deliziosa ‘Canzonetta spagnuola’ scritta dal pesarese tra le innumerevoli sue composizioni, oltre ai suddetti duetti con i suoi colleghi, hanno messo in luce le sue qualità artistiche.

Non poteva mancare il quartetto dal terzo atto di Rigoletto per coinvolgere tutti gli interpreti. Al pianoforte come sempre la bravissima Patrizia Quarta.
Pomeriggio gradevolissimo e che la bella stagione porti ancora tante belle gioie in musica nei mesi a venire!
MTG