sabato 7 dicembre 2013

TOSCA, GIACOMO PUCCINI – PALABASSANO, BASSANO DEL GRAPPA, venerdì 6 dicembre 2013

Il Bassano OperaFestival dedica la conclusione della stagione lirica 2013 allo Scarpia italiano per eccellenza, Tito Gobbi, i cui natali sono proprio ascrivibili alla città di Bassano del Grappa, che vestì i panni dell’inflessibile capo di polizia per ben novecento volte, e di cui ricorrono i cento anni dalla nascita proprio in quest’anno di grandi celebrazioni che ormai volge al termine.

Lo spettacolo vede l’intero pacchetto di regia luci e costumi ad opera di Hugo de Ana, ripresa per l’occasione da Giulio Ciabatti, per una messa in scena dalle tinte così fosche che è quasi difficile definirle. Il gioco di chiaro scuro rende l’atmosfera costantemente sospesa, come se i fin troppo noti eventi potessero cambiare con qualche colpo di scena diverso ed improvviso. Gli stessi protagonisti sono illuminati a risaltare sul resto, e tutto ciò che ruota attorno è in ombra, come per esempio i gendarmi che accompagnano Cavaradossi all’esecuzione, completamente al buio mentre il pubblico vede solo il condannato, affinché l’attenzione sia concentrata su di lui ed il suo tormento. A contorno di tali idee una bellissima scenografia in cui gli ambienti sono riprodotti grazie agli sfondi che rappresentano la chiesa di Sant'Andrea della Valle, la sala in cui cena Scarpia, ed infine il tetto di Castel Sant’Angelo, che con l’aggiunta di dettagli fondamentali hanno reso possibile una ambientazione del tutto realistica dei luoghi.

L’oscurità delle scene non è altro che il buio dell’animo umano quando si lascia sopraffare dalle passioni senza controllo. Scura è l’anima dell’ossessivo Scarpia, crudele fino al punto di inscenare una via di salvezza per la donna oggetto del suo desiderio, mentre predispone subdolamente la morte di colui che lei ama. Scura è l’anima di Floria Tosca, quando sopraffatta dagli eventi non trova altra soluzione che assassinare il suo nemico e deriderlo nell’ammirare il cadavere ai suoi piedi (è bravissima Tiziana Caruso nell’esprimere tutta la sua soddisfazione pronunciando la celebre ‘E avanti a lui tremava tutta Roma!). Scuro è certamente l'animo del povero Mario finché si appresta al fatal traguardo ritenuto complice del ricercato Angelotti. Ancora, scura e cupa è l’anima di tutti coloro che eseguono gli infausti ordini del terribile Barone. Insomma non c’è luce per questi tragici personaggi, e De Hana lo esprime a chiare lettere, grazie certo alla musica di Puccini che è l’humus incommensurabile che alimenta ed esalta tutte queste incredibili sensazioni.

La giovane Tiziana Caruso  è interprete di Floria Tosca, un ruolo che metterebbe paura a chiunque, ma che invece affronta con grande classe ed ottima padronanza della scena, forte di una voce particolarmente calda e potente che trasmette tutta la passione di questa donna fiera, ribelle ed inarrestabile.

Tantissimo impegno e cuore per il Cavaradossi di Francesco Anile, che senza alcun risparmio si presta ad affrontare il suo destino segnato sin dall’inizio con coraggio e sparando tutte le cartucce che la sua bella voce sa sempre scagliare.

Sorprende il Barone Scarpia di Elia Fabbian. Molto misurato nel primo atto, rende ovviamente il meglio di sé nel secondo, ma senza calcare troppo sul personaggio e riuscendo a bilanciare canto ed interpretazione attoriale in maniera molto apprezzabile.

Christian Starinieri è un buon e simpatico Sagrestano, ed il resto del cast è completato discretamente dallo Spoletta di  Orfeo Zanetti, dall'Angelotti di Paolo Battaglia, da Andrea Zanin  nei panni di Sciarrone, e dal carceriere di Victor Sierra . Concentratissimo ed intonato il piccolo Simone Stocchero nei panni del pastorello.

Bene il coro Lirico Veneto Li.Ve di  Dino Zambello e bravi e corretti i piccoli Cantori di San Bortolo diretti da Giorgio Mazzucato.

Giampaolo Bisanti dirige la Filarmonia Veneta con la consueta attenzione ai dettagli e sensibilità musicale, riuscendo a sottolineare l’operato dei cantanti, che nella pur infelice acustica del palazzetto sportivo, si esaltano in perfetta simbiosi con la musica, la quale è servita da un fine conoscitore della partitura che si mette ancora una volta al suo servizio, sottolineando ogni passaggio di volta in volta con la forza, la passione, o la delicatezza necessari.

Pubblico plaudente e caloroso per tutti gli interpreti, spettacolo molto gradito.

MTG


LA PRODUZIONE

Maestro concertatore                       Giampaolo Bisanti
e direttore 
Regia, scene, costumi e luci             Hugo de Ana (ripresa da Giulio Ciabatti)
Light designer                                  Sandro Dal Prà
Maestro del coro                              Dino Zambello

GLI INTERPRETI

Floria Tosca,                                     Tiziana Caruso                                                 
Mario Cavaradossi,                         Francesco Anile
Il Barone Scarpia,                            Elia Fabbian
capo della polizia
Cesare Angelotti                               Paolo Battaglia
Il Sagrestano                                     Christian Starinieri
Spoletta, agente di polizia                Orfeo Zanetti
Sciarrone, gendarme                        Andrea Zanin                     
Un carceriere                                   Victor  Sierra
Un pastorello                                    Simone Stocchero

ORCHESTRA FILARMONIA VENETA

Coro Lirico Veneto Li.Ve
Coro Voci bianche Piccoli Cantori di San Bortolo diretti da Giorgio Mazzucato

Nuova produzione LI.Ve.  teatri di Bassano, Padova e Rovigo 










FOTO GIANCARLO CECCON