lunedì 9 dicembre 2013

CONCERTO DELL'IMMACOLATA DELL’ASSOCIAZIONE VERONA LIRICA, VERONA, TEATRO FILARMONICO, 8 DICEMBRE 2013

In un teatro Filarmonico gremitissimo di pubblico, si è tenuto il concerto conclusivo per l'anno 2013 dell'associazione Verona Lirica con ospiti Elena Gabouri, Maria Josè Siri, Luciano Ganci, Vladimir Stoyanov e il Quartetto d'archi dell'Arena di Verona.

A causa della defezione dell'immancabile Davide da Como, il presidente Tuppini si è cimentato nella veste di presentatore, introducendo le varie performance degli artisti con fare competente e preciso.
 
Il mezzo Elena Gabouri, felicissima “scoperta” in Arena nel 2012 quando sostituì in extremis l'indisposta Dolora Zajick in una recita di Aida e da allora ospite fissa del Festival Veronese, pur annunciando una leggera indisposizione, non si è risparmiata al pubblico veronese inanellando via via una serie di successi in duetti verdiani (prima scena secondo atto di Aida con M.J.Siri, prima scena, secondo atto del Trovatore con L.Ganci) e interpretazioni solistiche quali il  “Liber scriptus dalla Messa da Requiem di Verdi, e “Oh don fatale” dal Don Carlo, sempre di Verdi.
Voce ampia, fraseggio curato e fiato da vendere sono gli assi nella manica di questa cantante, uniti ad una costante ricerca di un'interpretazione mai banale.
Qualche problema nel passaggio di registro dovuto probabilmente all'annunciata indisposizione non ha inficiato un'interpretazione centrata completamente. Il suo “Oh don fatale” dal Don Carlo è stato da manuale.

Maria Josè Siri, soprano uruguayano ma veronese di adozione, ormai è una stella dei teatri lirici internazionali, soprattutto di quello areniano dove è stata una incredibile Aida nel recente festival del centenario.
Anche lei non si è risparmiata regalando al caloroso pubblico, duetti verdiani ( prima scena, secondo atto di Aida con E. Gabouri, scena seconda, quarto atto del Trovatore con V.Stoyanov) e parti solistiche da Andrea Chenier di U.Giordano  (“La mamma morta”) in coppia con la violoncellista Sara Airoldi del Quartetto Arena e da La Forza del Destino di Verdi (“Pace mio dio”).
Dotata di una voce di lirico pieno che non teme affatto le impennate alla parte alta del rigo, la Siri possiede una proprietà di canto e una tecnica tale che le permettono di sorreggere il fiato con una cura non indifferente, risolvendo le agilità (nel Trovatore ad esempio) e  le indicazioni agogiche della partitura, con precisione e dovizia, uniti ad un temperamento interpretativo notevole.

Il baritono Vladimir Stoyanov, altra stella dei teatri di mezzo mondo, ha regalato al pubblico del Filarmonico il duetto del primo atto (versione in 4 atti) dal Don Carlo di Verdi in coppia con L.Ganci, “Di Provenza” dalla Traviata di Verdi,  “Eri tu” da Ballo in maschera di Verdi e la scena seconda del quarto atto  dal Trovatore di Verdi in coppia con M.J.Siri.
Dotato di una voce non voluminosa, Vladimir Stoyanov è baritono e personaggio di indole lirica e cantabile, paterna e riflessiva piuttosto che  proterva e imperiosa; ci auguriamo vivamente di ascoltarlo presto nei teatri della nostra città.

Al tenore Luciano Ganci va il merito di possedere una facilità all'acuto e una voce generosissima e squillante che sa accattivare il pubblico con la giusta dose di interpretazione e gusto. Un'attenzione più precisa al fraseggio e al controllo dell'organo vocale renderebbero le sue performance superlative.
Ha regalato al pubblico veronese brani da Don Carlo di Verdi (duetto del primo atto, versione in 4 atti, in coppia con V.Stoyanov), da Trovatore ( prima scena, secondo atto con E.Gabouri), dal Corsaro ( “Tutto parea sorridere” e “Di corsari il fulmine”) e dall'operetta Il  paese del sorriso di Lehar (“Tu che m'hai preso il cuor).

Degna cornice alla serata, gli interventi felicissimi del Quartetto Arena di Verona che hanno eseguito con maestria la riduzione dalla sinfonia di Norma di V.Bellini, lo scherzo dal quartetto in mi minore di G.Verdi e una fantasia dal Trovatore sempre di G.Verdi.

La pianista Patrizia Quarta ha accompagnato gli artisti impegnati e il quartetto con la consueta competenza e precisione.

Con la premiazione agli artisti premiati per la loro presenza, si è chiuso anche questo festoso concerto domenicale, e un arrivederci al concerto del 26 Gennaio 2014.

Pierluigi Guadagni