Nella splendida sala Accademica del Conservatorio di Santa Cecilia in Roma, si è tenuto il concerto dei
finalisti del Concorso Lirico Internazionale “Ottavio Ziino”, organizzato
dall’associazione Il Villaggio della Musica, giunto alla sua dodicesima edizione, ed
intitolato al direttore d’orchestra e compositore scomparso nel 1995, Ottavio Ziino,
molto caro all’Accademia stessa, e che tanto si è sempre prodigato per
appoggiare la carriera dei giovani talenti musicali. Grande merito del
successo di questo evento va alla sua ideatrice e Direttore Artistico Wally Santarcangelo, che ha seguito ogni dettaglio della
competizione, sino a questa serata conclusiva, grazie alla quale le sue ‘creature’
potranno incamminarsi in un proficuo viaggio verso il loro futuro artistico.
Questa competizione canora si è rivelata sin
dalla sua prima edizione una vetrina importantissima
per il futuro di artisti che oggi possono già vantare ingaggi importanti in
tutto il mondo. Ogni anno il presidente di giuria è stato una persona notabile
del mondo musicale, da Bruno Cagli, Presidente dell’Accademia di
S.Cecilia, ai meravigliosi artisti Anita Cerquetti, Renata Scotto, Luciana
Serra, Gabriella Tucci, Luis Alva, Giuseppe Sabbatini, Claudio Desderi,
Antonietta Stella , Mariella Devia lo scorso anno, ed in questa edizione ha ricoperto tale ruolo il grande
soprano Fiorenza Cedolins. Con lei, come sempre per queste occasioni, una
valente squadra di giurati provenienti dai teatri più illustri nostrani ed
esteri. Inoltre, nello specifico per la serata di gala, si è insidiata anche la
giuria critica, presieduta da Maria
Adele Ziino, figlia di Ottavio, ed accompagnata da importanti critici
musicali, direttori di testate e riviste musicali, ed operatori dello
spettacolo.
Uno dei punti di forza di questo concorso è sicuramente il dare la
possibilità ai candidati, talvolta anche non finalisti, di effettuare delle
audizioni nei prestigiosi teatri rappresentati in giuria, avendo così la
possibilità di debuttare già nella stagione successiva in concerti, oppure
produzioni operistiche. Così è stato anche quest’anno: molti giovani sono stati già individuati per iniziare già da subito la loro carriera musicale.
La piacevole serata è stata scandita da due momenti significativi: l'esibizione
dei concorrenti nella prima parte ed il miniconcerto del pianista Alessandro
Marino, nella seconda parte, seguito dalla esibizione della vincitrice della
scorsa edizione Angela Nisi.
Non solo Verdi, come ci si potrebbe aspettare per quest’anno, ma anche
spazio a Rossini, Händel, Massenet, Gounod, Mozart, Bizet, Puccini, Bellini e
Donizetti.
Ad aprire la competizione il ‘Giuseppe nazionale’ con Nabucco, e l’ esecuzione
del soprano Lee Yun Jung dell’aria’Anch’io
dischiuso un giorno’. Certo il personaggio di Abigaille è forte, deciso e
volitivo, e la sud coreana lo ha ben presente, enfatizzando in maniera molto
marcata tali caratteristiche. Interessante è il colore della sua voce che gode
anche di buon volume, e che sicuramente imparerà a gestire ancor meglio in futuro.
Subito dopo è la volta della voce ambrata di Shin Sunghee , sempre dalla Corea del Sud, che ha eseguito
la bellissima ‘Condotta ell' era in ceppi’
dal verdiano Trovatore. Il mezzosoprano interpreta con ragguardevole intensità
l’ aria della zingara Azucena.
Dall’Italia il simpatico basso/baritono Giuseppe Esposito gioca
molto sull’ interpretazione del dottor Bartolo con ‘A un dottor della mia sorte’.
Commozione in sala per l’esecuzione da parte del giovanissimo Paolo
Anziliero dell’aria handeliana ‘Lascia
ch'io pianga’ dal Rinaldo. Soavemente fa risuonare la sua voce da
controtenore in modo espressivo e convincente.
Bene nella francese aria ‘Il est doux, il est bon’ dall’Herodiade di
Massenet, la rumena Bianca Margean. La sua voce importante e ricca ha conquistato
grazie anche alle doti interpretative del soprano.
Anche se un po’ emozionato, si è ben espresso il tenore italiano Riccardo
Gatto con Gounod e ‘Salut demeure
chaste e pure’ da Faust. Di pasta morbida la sua voce melodiosa gli
permette di esibirsi con sentimento.
Il mezzosoprano Anna Pennisi ci porta nell’Antica
Roma con la Clemenza di Tito di Mozart e l’aria ‘Parto, ma tu ben mio’. Lineare la sua esecuzione grazie all’uniformità
della sua voce ben corposa, soprattutto nei toni medi, e che sa offrire anche
begli slanci nella gamma più acuta del registro.
Ancora Corea col tenore Oh Youngmin e ‘La fleur que tu m avais jetée’ dalla Carmen di Bizet. L’artista è dotato di una voce dal bel colore
e buon volume che gli consente di dare forza alla sua interpretazione.
Un classico per eccellenza con ‘Sì,
mi chiamano Mimì' dalla Boheme pucciniana per il soprano Federica
Lombardi . La giovane cantante ha donato molte emozioni ai presenti
cantando con leggerezza quest’aria delicata. Possiede un vibrato molto stretto
e un timbro acuto e delicato.
Si torna al festeggiato dell’anno con Rigoletto e la deliziosa ‘Questa o quella’ eseguita da Giuseppe
Ruggero.
Il tenore ha un timbro bellissimo e molto particolare. E’ spigliato e molto
espressivo. Davvero un peccato che l’emozione gli abbia inflitto un piccolo
cedimento verso il finale.
‘O zittre nicht’ da Die
Zauberflote di Mozart è una delle difficili arie che il grande salisburghese scrisse
per la tessitura sopranile, ed il soprano Sarah Baratta ne ha offerto una
buona esecuzione. Agile e corposa, la
sua voce offre anche dei bei pianissimo e l’artista non manca in
interpretazione.
Sempre incantevole ascoltare
‘Una furtiva lagrima’ di Donizetti dal
suo Elisir, questa volta grazie alla bella voce rotonda ed acuta del bravo Marco
Ciaponi.
Veramente particolare il bellissimo colore scuro quasi contraltile del
mezzosoprano Adriana Di Paola. Spigliata e disinvolta canta ‘Cruda sorte’ dall’Italiana in Algeri di
Rossini, conquistando diversi consensi.
Infine, una intensa Shoushik Barsoumian dagli USA spinge
la sua gradevole voce verso i voli pindarici dell’ aria ‘Qui la voce’ da I Puritani di Bellini. Ha incantato con la purezza
del suono cristallino ed i filati sottili e precisi.
Ad accompagnare al piano gli artisti, l’ottimo Stefano Giannini.
La seconda parte, mentre i giurati si sono riuniti per decretare i
vincitori, è stata caratterizzata dalla performance del pianista Alessandro
Marino. Il giovane musicista ha mostrato le sue doti tecniche e
virtuosistiche sulla tastiera, grazie ai brani che ha scelto per la serata.
Innanzitutto una ‘Fantasia su
Nabucodonosor di G. Verdi’di Ignaz Moscheles, poi di Charles Valentin Alkan
la ‘Sinfonia per pianoforte solo op. 39
nn.4-5-6-7’, ed infine la ‘Fantasia
trionfale sull’inno brasiliano’ di Louis Moreau Gottschalk. Tutti pezzi
molto particolari che hanno potuto far emergere la verve esecutiva dell’artista.
Finale con la splendida Angela Nisi, con l’aria di Micaela
dalla Carmen. Grinta, carattere, sicurezza nell’emissione vocale, oltre al noto
bellissimo timbro, sono la dimostrazione che il soprano ha mantenuto le
aspettative poste su di lei un anno fa, attribuendole la vittoria della
competizione, che le è valsa anche un ottimo avvio di carriera.
Dopo aver elencato il folto numero di partecipanti che avranno la
possibilità di svolgere audizioni nei teatri rappresentati dai giurati
presenti, la serata si è conclusa con la consegna dei premi da parte degli
stessi, con dulcis in fundo la Signora Cedolins
per il primo premio, nella sua veste di Presidente.
Dunque, terzo riconoscimento per Adriana Di Paola, secondo per Bianca
Margean e primo per Anna Pennisi. Premio del pubblico a Federica
Lombardi, a cui è stata offerta anche la borsa di studio intitolata ad Angelica
Tuccari. Il Premio della critica è andato a Shoushik Barsoumian. A nessun
concorrente è stato attribuito il premio per la voce verdiana.
Aria di festa, serata piacevolissima, pubblico attento e partecipe. Una
bella soddisfazione per organizzatori e partecipanti, e che la musica abbia
inizio, con un grande in bocca al lupo a tutti ed appuntamento alla tredicesima
edizione!
MTG