lunedì 4 febbraio 2013

ATTILA, GIUSEPPE VERDI, TEATRO FILARMONICO DI VERONA, DOMENICA 3 FEBBRAIO 2013, ORE 15,30


Siamo di fronte ad uno dei più noti personaggi della Storia dei popoli, da sempre considerato il più feroce e crudele sovrano per le sue invasioni e razzie senza pietà: Attila, re degli Unni, nemico mortale dell’Impero Romano. Nell’opera che Giuseppe Verdi scrisse nel 1846, la scena si colloca a quando il Flagello di Dio invase la città di Aquileja, prima di occupare le altre città del Nord d’Italia. Il compositore si documentò nel De l’Allemagne di Madame de Staёl, e conseguentemente si ispirò al dramma di Z. Werner ‘Attila, König der Hunnen’ per il soggetto.



Diverse sfaccettature presenta il protagonista di quest’opera, che vide poi la luce il 17 Marzo 1846 alla Fenice di Venezia. Ci viene presentato il fiero ed inflessibile guerriero, che non scende a patti con il romano Ezio, perché vuole conquistare l’Italia con le sue forze, come ha sempre fatto, in battaglia. Ma è anche un uomo, e come tale, l’amore bussa alla sua porta nell’istante in cui incontra la valorosa Odabella, scampata all’assedio. È anche un uomo tormentato da incubi terribili che interrompono il suo sonno. Ma è tuttavia un innamorato respinto e tradito proprio dalla donna che ha scelto per sé, che lo trafigge con un colpo mortale, quale vendetta per le atroci morti che gravano sulle sue spalle.

Se questi accadimenti presero vita nel V secolo, ciò che il regista Georges Lavaudant, nella ripresa di Stefano Trespidi, ha previsto per l’opera, si colloca in un tempo molto più vicino a noi, a giudicare dai costumi che si vedono indossati dagli interpreti: cappotti e lunghe mantelle con cappelli e persino abiti dai colori sgargianti per alcune ballerine. Anche in questo caso siamo di fronte a delle scene decisamente essenziali, ove a fare da sfondo agli eventi sono una serie di proiezioni semi astratte alle spalle di un palco praticamente vuoto, rivestito soltanto da un piano in discesa ove i protagonisti si muovono. 

Il cast impegnato in questa produzione ha registrato grandi plausi dal pubblico che ha dimostrato di gradire sin dalle prime note.

Attila è interpretato da Roberto Tagliavini. La sua interpretazione è molto 'impetuosa', anche se non coadiuvato da una regia che possa dare  pieno risalto alla fama che circonda questo personaggio storico. A suo agio nel registro basso, da’ forza alla parola imprimendo un  carattere volitivo al suo personaggio. 

Al suo debutto nel ruolo di Odabella Amarilli Nizza. Il soprano irrompe sul palco con la potenza della sua voce calda e corposa, e con la sua presenza scenica prorompente. Si immerge nel personaggio con espressività ed incisività La guerriera scampata all’assedio cattura il pubblico, soprattutto con l’aria del pianto ai cari nel primo atto, dolcemente carezzata dall’orchestra che avvolge la sua voce in un sussurro di note quasi lacrimanti.

Buona la prova di Roberto Frontali. Molto lanciato e a suo agio nel registro medio, dona molta forza al suo ruolo di guerriero fiero e vendicativo, facendo da buon contraltare al protagonista. Giuseppe Gipali nel ruolo del cavaliere Foresto, il geloso a torto dell’amata Odabella, non ha spinto più di tanto la sua voce dal colore chiaro e quasi carezzevole, per una indisposizione annunciata ad inizio rappresentazione. Chiudono il cast Seung Pil Choi ed Antonello Ceron nei brevi ruoli di Leone e Uldino.  

Il coro dell’Arena di Verona condotto da Armando Tasso ha visto una buona resa vocale soprattutto per la sezione maschile.

L’orchestra guidata dal Maestro Andrea Battistoni ha visto impegnato il giovane veronese senza tregua nella direzione di tutto ciò che accade in scena. Come sempre, oltre ai musicisti, è pronto a guidare interpreti e coro, attento ad ogni particolare. Il suo modo originale di condurre colpisce per compartecipazione ed energia, totalmente immerso nel dramma. Evita sonorità ingombranti ed accompagna i momenti più intimi con delicatezza ed eleganza.

Premiati da ovazioni e lunghi applausi, i protagonisti della serata lasciano il palco entusiasti per il consenso ottenuto.

MTG

  

LA PRODUZIONE
Direttore
Andrea Battistoni
Regista
Georges  Lavaudant
Scene e costumi
Direttore del Coro
Jean Pierre Vergier
Armando Tasso

GLI INTERPRETI
Attila
Roberto Tagliavini
Ezio
Roberto Frontali
Odabella
Amarilli Nizza
Foresto
Giuseppe Gipali
Uldino
Antonello Ceron
Leone
Seung Pil Choi

ORCHESTRA, CORO E TECNICI DELL’ARENA DI VERONA