Siamo tornati al Teatro Regio di Torino per rivedere quest’ opera perfetta per la stagione appena iniziata: calda, giovane, allegra,
piena di vita. Così abbiamo ritrovato il lavoro che Fabio Sparvoli ha concepito per questo ‘Elisir d’amore’ di Gaetano
Donizetti, in un allestimento che come detto si ispira ai grandi film italiani degli
anni ’50, per caratterizzazione dei personaggi e per i coloratissimi costumi di Alessandra
Torella e le scene di Saverio Santoliquido. È di nuovo in scena il dramma di sempre: come fare
per conquistare l’amata, quali stratagemmi inventarsi per portare a termine la
missione del cuore? Il povero Nemorino non trova altro modo che
affidarsi a quel grandissimo ciarlatano di Dulcamara che, approfittando dei
sentimenti del giovane, gli spilla soldi per una pozione che in realtà non è
altro che del semplice vino. D’altro canto si sa che ‘in vino veritas’, e
difatti il malcapitato trova nuova forza ed espressività proprio grazie alle
virtù che in effetti la bevanda possiede, quella di disinibire, e pur comportandosi
da ‘matto’, riesce comunque a catturare l’attenzione della furba fittaiola
Adina.
E anche questa sera gli artisti in scena hanno straordinariamente interpretato la mente del compositore, evidenziando che questi non
intendeva certo scimmiottare Rossini e le sue opere buffe, bensì aggiungere al carattere
giocoso, tipico di certi ruoli dell’autore pesarese, dei tratti più sentimentali,
creando una fusione perfetta tra sentimentalismo e leggerezza, un passo avanti nella storia del'opera.
Ancora un cast meraviglioso di giovani e brillanti artisti: la
compagine artistica ha convinto per partecipazione, doti
attoriali, e soprattutto per straordinaria tecnica vocale.
Désirée Rancatore è una meravigliosa
Adina: un personaggio che sembra entrato nella sua anima tanto le sta a
pennello: non una bimbetta capricciosa, ma una donna che sa il fatto suo senza
rinunciare a fare la gatta quando serve, perché proprio non ci sta ad
essere messa da parte, ed è sempre ben presente a se stessa giocando d' astuzia. Il tutto
condito da una voce dalle molte sfaccettature: con agilità spericolate, filati
sottilissimi e precisi, acuti pieni e ricchi, il soprano gioca con il suo
strumento senza mai perderne il controllo, una interprete davvero istrionica.
Nemorino è un Francesco Meli veramente in grande
spolvero: mostra di essere un artista di classe, il personaggio che interpreta è
molto più del semplice innamorato dal cuore limpido: mostra una classe particolare
che nobilita il suo ruolo, coadiuvata da una voce che avvolge le note con setosita' e dolcezza unite a precisione ed armonia. La celebre ‘Una furtiva
lagrima’ , è cantata quasi con un filo di voce sofferente all’inizio, per
poi esplodere nel sentimento man mano che si addentra nella sua esecuzione.
Belcore è Fabio Maria Capitanucci : la sua voce ha
un timbro importante, dall’ottimo volume che non teme la grande sala del Regio,
si muove con disinvoltura sulle scene padroneggiando il suo personaggio con
simpatia e scaltrezza.
Dulcamara è interpretato da Nicola Ulivieri. Questo ruolo
semplicemente spassoso è molto realistico nell’interpretazione del
basso-baritono. Molto espressivo e mai banale, anche grazie alle invenzioni
registiche di Sparvoli, risolve il suo personaggio con maestria utilizzando la
sua voce piena e vellutata certificando un suo particolare successo.
Ritroviamo la brava e spigliata Giannetta di Annie Rosen, ed il bravissimo il mimo Mario Brancaccio, nell’assistere quel matto del suo padrone ‘dottore’.
Ottimo anche per questa serata il coro del Teatro Regio diretto dal
Maestro Claudio Fenoglio per
precisione e compattezza vocale.
L’orchestra si conferma essere il completamento al successo complessivo della serata, diretta dal Maestro Giampaolo Bisanti. Come è stato detto precedentemente il milanese presta attenzione ad ogni dettaglio, dai cantanti all’azione in scena, improntando la sua conduzione su perfetta simbiosi tra palcoscenico e musica, lavorando insieme agli artisti con la classe che lo contraddistingue. Un altro tassello si aggiunge al mosaico delle sue conduzioni ben
riuscite.
Applausi davvero generosi per tutti, bis per
Rancatore e Meli, un altro trionfo per il Teatro Regio e la città di Torino.
MTG
LA
PRODUZIONE
Direttore d'orchestra
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Giampaolo Bisanti
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Regia
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Fabio Sparvoli
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Scene
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Saverio Santoliquido
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Costumi
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Alessandra Torella
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Luci
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Andrea Anfossi
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Assistente alla regia
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Anna Maria Bruzzese
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Maestro del coro
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Claudio Fenoglio
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GLI INTERPRETI
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Adina, ricca e
capricciosa
fittaiuola |
Désirée Rancatore
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Nemorino,
coltivatore, giovane semplice,
innamorato di Adina e |
Francesco Meli
|
Belcore, sergente di
guarnigione
nel villaggio |
Fabio Maria
Capitanucci
|
Il dottor Dulcamara,
medico ambulante |
Nicola Ulivieri
|
Giannetta,
villanella
|
Annie Rosen
|
Assistente di
Dulcamara
|
Mario Brancaccio
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Maestro al
fortepiano
|
Luca Brancaleon
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Orchestra e Coro del Teatro Regio
Nuovo allestimento