Con un bel successo di
pubblico il Teatro Pavarotti di Modena saluta l’allestimento ormai storico
della Lucia di Lammermoor che il compianto scenografo Svoboda aveva creato per
la Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, nella ricostruzione ivi operata già nel
2012 da Benito
Leonori e con la regia di Henning
Brockhaus coadiuvata da Valentina
Escobar. Nel pieno rispetto delle atmosfere allucinate della vicenda, il regista
vuole sottolineare l’aspetto onirico e trasognato dei luoghi e dei personaggi,
che si muovono come in un progressivo stato di ipnosi, rapiti dagli eventi che
li trascinano in successione. In tali atmosfere ritroviamo i celebri materiali
avveniristici tuttora funzionali alle scene, esaltate dalle luci curate da Brockhaus che, insieme alle
proiezioni video di cui Svoboda fu pioniere, danno l’illusione che tutto sia
presente sul palco che è occupato in realtà da una semplice scalinata ove i
personaggi si muovono, prima intravisti dal telo increspato che copre il palco,
poi svelati dallo spostamento dello stesso immersi in luoghi quasi misteriosi. I costumi di Patricia Toffolutti sono sì vistosi e di bella fattura, ma a nostro
avviso non tutti adatti alla corporatura dei protagonisti.
Serata molto positiva per
la giovane Gilda Fiume nel ruolo principale, che ha saputo far evolvere la sua Lucia da ingenua
e nostalgica fanciulla innamorata in disperata e visionaria sposa omicida, rendendo
anche la sua voce sempre più eterea fino a farla letteralmente fluttuare tra meravigliosi
pianissimo, quasi appena udibili, ed acuti sicuri di corpo ed agilità.
Il suo
innamorato Edgardo è un Alessandro Scotto di Luzio generoso nel donarsi al personaggio sia
vocalmente che scenicamente grazie alla voce morbidamente acuta, pur se
talvolta sembra tendere al portamento in attacco.
Autorevole e ben sostenuto
da una voce piena e robusta l’Enrico di Fabian Veloz, come altrettanto corposo e scuro è il timbro di Luca Dall'Amico come Raimondo Bidebent, che conferma di essere un
basso vero, abile e dalle ottime doti
interpretative.
Discreto il Normanno di Roberto Carli, mentre completano il cast con
buoni risultati la Alisa di Elena
Traversi ed il povero Arturo di Matteo
Desole, tutto vestito di bianco con cappello e mantello in pompa magna, quasi a sottolineare quanto ridicolo è l'uomo che Lucia è costretta a sposare.
Direzione del Maestro Stefano Ranzani che conduce l’ Orchestra
Regionale dell’Emilia Romagna con dinamiche appropriate, pur senza particolari accentature
o grande varietà di suono. Corretto il coro del Teatro Comunale preparato da Stefano
Colò.
Pubblico attento e concentrato, in delirio
per la protagonista e molto soddisfatto per tutti gli interpreti ed il
direttore.
Maria Teresa Giovagnoli
LA
PRODUZIONE
Direttore Stefano Ranzani
Regia Henning Brockhaus
Ripresa da Valentina Escobar
Scene Benito Leonori
da bozzetti di Josef Svoboda
Costumi Patricia Toffolutti
Luci Henning Brockhaus
Coreografie Valentina Escobar
Regia Henning Brockhaus
Ripresa da Valentina Escobar
Scene Benito Leonori
da bozzetti di Josef Svoboda
Costumi Patricia Toffolutti
Luci Henning Brockhaus
Coreografie Valentina Escobar
GLI INTERPRETI
Lord Enrico Ashton Fabian Veloz
Lucia Gilda Fiume
Sir Edgardo Alessandro Scotto di Luzio
di Ravenswood
Lucia Gilda Fiume
Sir Edgardo Alessandro Scotto di Luzio
di Ravenswood
Lord Arturo Bucklaw Matteo Desole
Raimondo Bidebent Luca Dall'Amico
Alisa Elena Traversi
Normanno Roberto Carli
Raimondo Bidebent Luca Dall'Amico
Alisa Elena Traversi
Normanno Roberto Carli
Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna
Coro della Fondazione Teatro Comunale di Modena
Maestro del coro Stefano Colò
Coro della Fondazione Teatro Comunale di Modena
Maestro del coro Stefano Colò
Coproduzione
Fondazione Teatro Comunale di Modena, Fondazione Teatri di Piacenza
Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Teatro Regio di Parma
Teatro dell'Opera Giocosa di Savona
Allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi
Fondazione Teatro Comunale di Modena, Fondazione Teatri di Piacenza
Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Teatro Regio di Parma
Teatro dell'Opera Giocosa di Savona
Allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi
Foto Binci - Jesi