Dal Palazzetto Bru Zane
ed il Centre de musique romantique
française arriva in tournée anche al Teatro Malibran una produzione che
frizzante è dir poco e che il pubblico di Venezia, unitamente alla buona
percentuale di ospiti francesi, ha potuto godere fino a ieri in questi giorni carnevaleschi. Si tratta de Les Chevaliers de la table ronde del
musicista Louis-Auguste-Florimond Ronger detto Hervé, che con questo suo lavoro
considerato da egli stesso un masterpiece, prende letteralmente per i fondelli
tanta parte di letteratura cavalleresca medioevale i cui protagonisti sono
sempre stati fedeli a principi alti e ideali eccelsi, facendo invece di
Lancillotto e i suoi compagni Rinaldo, Ogier, Amadigi, ma soprattutto Orlando,
dei ragazzi un po’ mielosi e pazzerelli, facilmente corruttibili dalle grazie
femminili, che in mente tutto hanno fuorché di servire il proprio sire o di
compiere gesta eroiche.
In un intreccio
incredibile di storie dove il malinteso o il doppio senso rendono ancor più
esilaranti situazioni e dialoghi, si evolvono le vicende che ruotano attorno al
matrimonio/premio della giovane Angelica, figlia degli illustri duca Rodomonte
e duchessa Totoche, promessa a chi si dimostri il più valoroso dei contendenti.
Tra una serie di tradimenti, scambi di persona, malintesi e gag stravaganti
ritroviamo anche il buon mago Merlino, qui ovviamente non l’originale, bensì il
successore del più noto Merlino di Re Artù. Naturalmente anche il matrimonio
sarà frutto di un (felice) inganno e tutto si risolve per il meglio dopo l’ennesimo
turbinio di eventi strampalati. La regia di Pierre-André Weitz non da’
veramente tregua non solo agli interpreti, ma anche allo spettatore, il quale
non può distrarsi neanche un attimo a meno di non perdere qualche azione che
spesso si svolge anche in background. Non mancano momenti semi lirici, non solo
negli usuali duetti, ma anche in scene mimate come quella molto suggestiva del
peccato originale intravista a sfondo della scena principale con scopo quasi
didascalico.
Hervè contribuì tra
alti e bassi all’affermazione del genere opera-bouffe dalle caratteristiche precise, sottolineate
qui anche da un certo parodiare lo stile fino ad allora in auge; notiamo infatti
una storpiatura di certi vocalizzi quasi ridicolizzati, un certo modo di
interpretare cantando esasperandone lo stile, come pure gli stessi protagonisti
così ‘umanizzati’, si distaccano dai drammi delle grandi opere liriche e qui sono
perfettamente rappresentati grazie ad una regia che rasenta la follia. Particolare
cura è infatti data al parlato, visti gli innumerevoli recitativi. All’interno
di una scenografia duttile per tutte le situazioni condite da costumi
spettacolari, sempre opera di Pierre-André Weitz, le due ore di spettacolo
fluiscono spedite tra fragorose risate del pubblico.
Ottima ed affiatata la
compagnia Les Brigands che sta portando in tournée in giro per la Francia questa
opera che ha debuttato a fine anno scorso nella versione per tredici cantanti e
dodici strumenti, riduzione operata da Thibault Perrine, che non dispiace
in uno spazio più contenuto e che mette in risalto i tredici interpreti con
volumi appropriati che il maestro Christophe Grapperon ha gestito non
solo con grinta ma anche con attenzione e in taluni interventi con simpatia
interagendo col palco.
Ogni interprete ha
saputo cogliere le diverse sfumature del personaggio in buona fusione con il resto
della compagnia senza che taluno prevalesse sugli altri, facendo divertire con
le folli trovate del regista. Così la
coppia duca e consorte trova gli irresistibili Damien Bigourdan e Ingrid
Perruche, tanto sicuri nel recitato quanto nel canto, con il terzo
incomodo Antoine Philippot simpatico Sacripante; la figlia dotata di una
voce sottile ma incredibilmente agile in acuto è Lara Neumann che la utilizza alla
perfezione per giocare con i vezzi e i versetti del personaggio; il suo timido
innamorato Medoro è il quasi angelico Mathias Vidal, Orlando è il poco
cavalleresco e parecchio buffo Rémy Mathieu che risulta più ubriaco
che vittima dei sortilegi dell’ottima Melusina di Chantal Santon Jeffery,
che non figurerebbe male in altro repertorio. Il moderno Merlino è un Arnaud
Marzorati scenicamente sicuro e ironico al punto giusto. Chiudono il
cast la brillante dama di compagnia Clémentine Bourgoin e gli scanzonati
cavalieri David Ghilardi, Théophile
Alexandre, Pierre Lebon e Jérémie Delvert.
Successo pieno di
pubblico per tutti gli interpreti ed il direttore, scelta vincente per la
Fondazione Teatro La Fenice.
Maria
Teresa Giovagnoli
LA
PRODUZIONE
Direttore Christophe Grapperon
Regia Pierre-André Weitz
Assistente alla regia Victoria Duhamel
Maestri del coro Nicolas Ducloux e Christophe Manien
Lavoro sul corpo Iris Florentin e Yacnoy Abreu Alfonso
Scene e costumi Pierre-André Weitz
Assistenti Pierre Lebon e Mathieu Crescence
Assistenti Mathieu Crescence e Pierre Lebon
Luci Bertrand Killy
Direttore di scena Ingrid Chevalier
Regia Pierre-André Weitz
Assistente alla regia Victoria Duhamel
Maestri del coro Nicolas Ducloux e Christophe Manien
Lavoro sul corpo Iris Florentin e Yacnoy Abreu Alfonso
Scene e costumi Pierre-André Weitz
Assistenti Pierre Lebon e Mathieu Crescence
Assistenti Mathieu Crescence e Pierre Lebon
Luci Bertrand Killy
Direttore di scena Ingrid Chevalier
GLI
INTERPRETI
Il duca Rodomonte Damien Bigourdan
Sacripante, Antoine Philippot
Il duca Rodomonte Damien Bigourdan
Sacripante, Antoine Philippot
Merlino,
Arnaud Marzorati
Medoro,
Mathias
Vidal
La
duchessa Totoche Ingrid Perruche
Angelica Lara Neumann
Melusina, maga Chantal Santon Jeffery
Fleur-de-Neige Clémentine Bourgoin
Orlando Rémy Mathieu
Amadigi di Gaula David Ghilardi
Lancillotto del Lago Théophile Alexandre
Rinaldo Jérémie Delvert
di
Montalbano Melusina, maga Chantal Santon Jeffery
Fleur-de-Neige Clémentine Bourgoin
Orlando Rémy Mathieu
Amadigi di Gaula David Ghilardi
Lancillotto del Lago Théophile Alexandre
Rinaldo Jérémie Delvert
Ogier il danese Pierre Lebon
Compagnie Les Brigands
Trascrizione per tredici cantanti e dodici strumentisti di Thibault Perrine
in
lingua originale con sopratitoli in italiano
Nuova produzione
Produzione delegata Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française
Produzione esecutiva compagnia Les Brigands
Coproduzione Opéra de Reims / Centre des Bords de Marne, scène publique conventionnée du Perreux-sur-Marne / La Coursive – Scène nationale La Rochelle
Con il sostegno di Arcadi Île-de-France, della SPEDIDAM e dell’ADAMI
Con l’aiuto della DRAC Île-de-France
In collaborazione con Angers-Nantes Opéra
Prima esecuzione il 22 novembre 2015 all’Opéra national de Bordeaux
Scenografie realizzate dagli atelier dell’Opéra di Reims
Foto Michele CroseraNuova produzione
Produzione delegata Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française
Produzione esecutiva compagnia Les Brigands
Coproduzione Opéra de Reims / Centre des Bords de Marne, scène publique conventionnée du Perreux-sur-Marne / La Coursive – Scène nationale La Rochelle
Con il sostegno di Arcadi Île-de-France, della SPEDIDAM e dell’ADAMI
Con l’aiuto della DRAC Île-de-France
In collaborazione con Angers-Nantes Opéra
Prima esecuzione il 22 novembre 2015 all’Opéra national de Bordeaux
Scenografie realizzate dagli atelier dell’Opéra di Reims
Foto Mathieu Crescence & Pierre-André Weitz