Ogni volta che ci si avvicina a persone speciali ci si sente felici ed onorati di avere fatto la loro conoscenza. Anche in questo caso, non ci sono parole per descrivere quanta grazia, affabilità e generosità, distinguano l'Artista che ho avuto la gioia di incontrare. Il giovane soprano Maria
Agresta, salernitana, è amabile e solare come i suoi concittadini, e con il suo incredibile talento ed i suoi
successi si sta facendo valere in Italia e nel mondo come una delle più straordinarie esponenti del
panorama operistico, rendendo fieri i suoi concittadini e noi tutti.
Dopo il diploma al Conservatorio di Salerno, e perfezionatasi niente meno che con la grande Raina Kabaivanska, può già vantare innumerevoli traguardi raggiunti fino ad ora, come la vittoria in competizioni prestigiose quali il Concorso “Comunità Europea” del Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli” di Spoleto, e la partecipazione a festival importanti, come in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, con il debutto ne I Vespri Siciliani presso il Teatro Regio di Torino, diretta da Gianandrea Noseda. Tantissimi i ruoli interpretati già dalla Signora Agresta, e che l’hanno vista sempre trionfare con apprezzamenti sia di pubblico che di critica, quali, tra gli altri, Micaela, Mimì, Odabella, Liù, Leonora, Giovanna d’Arco. Collabora costantemente con grandi direttori d’orchestra: il già citato Noseda, Mehta, Oren, Muti, Barenboim, per citarne solo alcuni. Teatri di fama mondiale hanno sentito risuonare la sua voce con grande successo: l’ Opera Nationale de Lorraine, lo Sferisterio di Macerata, la Carnegie Hall di New York, il Teatro Hermitage di San Pietroburgo, il Teatro Regio di Torino, l’Arena di Verona, la Scala di Milano, la Bayerische Staatsoper, e la lista sarebbe ancora lunga. La sua agenda è fittissima di impegni e grazie alla sua grande disponibilità e gentilezza, mi ha concesso un po’ del suo tempo tra una produzione e l’altra per rispondere con grande affabilità alle mie domande.
Dopo il diploma al Conservatorio di Salerno, e perfezionatasi niente meno che con la grande Raina Kabaivanska, può già vantare innumerevoli traguardi raggiunti fino ad ora, come la vittoria in competizioni prestigiose quali il Concorso “Comunità Europea” del Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli” di Spoleto, e la partecipazione a festival importanti, come in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, con il debutto ne I Vespri Siciliani presso il Teatro Regio di Torino, diretta da Gianandrea Noseda. Tantissimi i ruoli interpretati già dalla Signora Agresta, e che l’hanno vista sempre trionfare con apprezzamenti sia di pubblico che di critica, quali, tra gli altri, Micaela, Mimì, Odabella, Liù, Leonora, Giovanna d’Arco. Collabora costantemente con grandi direttori d’orchestra: il già citato Noseda, Mehta, Oren, Muti, Barenboim, per citarne solo alcuni. Teatri di fama mondiale hanno sentito risuonare la sua voce con grande successo: l’ Opera Nationale de Lorraine, lo Sferisterio di Macerata, la Carnegie Hall di New York, il Teatro Hermitage di San Pietroburgo, il Teatro Regio di Torino, l’Arena di Verona, la Scala di Milano, la Bayerische Staatsoper, e la lista sarebbe ancora lunga. La sua agenda è fittissima di impegni e grazie alla sua grande disponibilità e gentilezza, mi ha concesso un po’ del suo tempo tra una produzione e l’altra per rispondere con grande affabilità alle mie domande.
Descriva la sua voce a chi
non la conosce e cosa secondo lei la distingue da quella degli altri suoi
colleghi.
La mia voce è terribilmente diversa da quella che vorrei, ma ringrazio Dio per avermi fatto questo regalo meraviglioso! Cosa la distingue? Magari sarebbe più giusto chiederlo a chi la ascolta (e qui fa un grande sorriso dolce).
Come descriverebbe gli inizi
della Sua carriera e cosa l’ha portata a intraprenderla?
L ' inizio della mia carriera è stato sicuramente durissimo, un sacrificio continuo, ma quando arrivavano i risultati allora era gioia pura unita ad un senso di soddisfazione incredibile! Credo di aver studiato canto perché questo mi dava gioia. Solo attraverso il canto riuscivo ad esprimere emozioni allo stato puro, senza filtri di alcun genere.
I ricordi più cari e i momenti che Le danno maggiore soddisfazione?
Sono
tanti i ricordi cari, ma forse quello più bello è sicuramente quando ho vinto
il mio primo concorso importante ed ho ricevuto i complimenti di chi poi è
diventato mio marito. Invece quello che mi ha donato tanta gioia e
soddisfazione è stato quando ad un concorso ho incontrato e conosciuto la
signora Kabaivanska, che poi è diventata la mia insegnante, e mi ha
detto: Sei nata per cantare e stare sul palcoscenico! Ogni volta che ci penso,
ancora oggi mi commuovo come se fosse appena successo!
Cosa avrebbe fatto se non
avesse scelto questa carriera?
Credo proprio che avrei fatto la pasticciera!!!
Quanto conta l’immagine oggi
nel mondo del Teatro d’Opera?
Conta moltissimo, forse anche troppo.
Come studia una partitura
nuova?
Con voracità! Parto dal libretto e poi mi tuffo nello spartito
cercando di capire il linguaggio, il dialogo tra le voci e gli strumenti. Mi
chiedo sempre cosa e perché il compositore abbia voluto raccontare e perché lo
dice in quel modo. È un mondo straordinario.
Predilige i ruoli drammatici
oppure quelli per così dire più ‘leggeri’?
Sicuramente io sono più vicina ai ruoli drammatici, ma ho
cantato anche Rosina ne Il barbiere di Siviglia e mi sono divertita un mondo!
Come si concilia un mestiere
“frenetico” come il Suo con la vita familiare/privata?
È molto difficile conciliare questi mondi così diversi, spero
di riuscirci... Non so.
Il rapporto con le Regie
d’Opera tradizionali e quelle moderne?
Mi piacciono le regie intelligenti e che valorizzano l'opera
che si sta mettendo in scena. Sono contenta se si fanno tentativi nuovi per
raccontare qualcosa accaduto in tempi forse troppo lontani dal nostro, ma non
bisognerebbe mai tralasciare il punto di partenza e soprattutto aver rispetto!!!
Il rapporto con i direttori d’orchestra?
Fino ad ora sempre molto buoni, io sono per la pace! A parte gli scherzi io imparo molto da tutti e soprattutto penso che coalizzarsi fa bene al risultato finale.
Ha mai sofferto di invidia o è mai stato oggetto di invidie altrui?
Sofferto di invidia mai, o almeno io invidio solo chi può permettersi di mangiare senza dover pensare alle calorie. Oggetto di invidia... non saprei!
Città del mondo preferita? Dove preferisce stare quando deve rilassarsi dopo tanto lavoro?
Adoro Vienna, ma se penso al riposo penso al mare!
Dove si mangia meglio e/o
peggio?
In Italia si mangia benissimo, ma ho mangiato meravigliosamente anche in Israele e Spagna.
Cibo preferito?
Un
piatto tipico della mia terra: melanzane imbottite con le patate.
Il rapporto con la sua
famiglia?
Ci adoriamo, davvero, ci vogliamo un bene immenso!
Superstiziosa?
No, direi proprio di no.
Il Suo rapporto con la spiritualità?
Sono credente, ma non bigotta.
Veniamo ai suoi gusti personali: ha delle letture che predilige?
Mi piacciono i romanzi e le biografie!
Ed il suo colore e fiore preferito?
Ah il nero. Amo molto i girasoli e le orchidee
Riesce a trovare il tempo per coltivare degli hobbies? Ha un film preferito?
Beh sì, mi piace molto cucinare ed il mio film preferito è La vita è bella.
Ama più il giorno o la notte?
Il giorno, assolutamente!
Torniamo al suo lavoro: quali sono i Suoi colleghi preferiti del passato e del presente?
Tutti, davvero tutti!
Cosa fa poco prima di salire sul palcoscenico?
Vocalizzi, una preghierina, un sms alla mamma e un bacio a mio marito.
Come vive il rapporto con il pubblico?
Senza il pubblico non c'è spettacolo. L'affetto e la stima della gente sono molto importanti per me, e non faccio retorica.
Come vede questo momento di crisi che attraversa il settore della musica lirica?
Come una profonda ingiustizia. Non si può trattare così un'arte che ci ha resi grandi agli occhi del mondo e che tutti ci invidiano. Io sono sicura che la musica può davvero renderci migliori.
Ci sono delle cause
politiche o sociali che le stanno particolarmente a cuore?
Si certo, tutto quello che riguarda i bambini con disagi e grandi sofferenze!
Cosa manca nella Sua vita
oggi?
Beh con la vita frenetica che svolgo mi manca la presenza di un figlio, da crescere, adorare, coccolare, educare. Sarebbe una gioia profonda ed un’esperienza unica essere madre.
Ci sono degli episodi buffi accaduti nel backstage o in scena che le andrebbe di raccontare?
Tanti, come quando mi si è impigliato l'abito in un chiodo sul palcoscenico e ballando mi si è attorcigliato intorno alle caviglie... È stata un'avventura incredibile! Ancora rido!
Qualcosa che vorrebbe dire che non le è stato mai chiesto.
Allora potrei scrivere un libro (e sfoggia un altro grande sorriso)
Ci può anticipare i suoi prossimi impegni?
Ho tanti concerti, la Messa da Requiem, La Traviata, lo Stabat Mater e così via, tante tante belle cose ancora... Il mio impegno più grande però è continuare ad aver rispetto per tutto e tutti.
E dopo quest'ultima affermazione, non posso che constatare ancora una volta di come la fama ed il successo non scalfiscano minimamente il cuore e l’animo
delle persone semplici di natura che danno il giusto valore alle
cose che contano nella vita. Questa è Maria Agresta, una persona che
colpisce per la sua incredibile dolcezza, anche nel rispondere alle domande,
sempre con semplicità e umiltà. Auguro a questa grande Artista di proseguire
con una carriera sfavillante che la renda sempre più felice e che ci renda
sempre più orgogliosi di provenire dal suo stesso paese. Grazie davvero Signora
Agresta!
MTG