martedì 17 febbraio 2015

PALAZZETTO BRU-ZANE di VENEZIA : L'HEURE EXQUISE - MUSICA DA CAMERA E RECITAL, lunedì 16 febbraio 2015

Una cornice quanto mai appropriata per appuntamenti culturali nel senso più squisito e completo del termine è il delizioso Palazzetto veneziano Bru-Zane che è giunto alla sua sesta stagione di concerti dedicati alla musica romantica francese. Per l’appuntamento di ieri sera protagonista è stata la ‘mélodie’ francese, in voga appunto tra diciannovesimo e inizi del ventesimo secolo, ove musica e poesia si fondono per un risultato di grande suggestione, sensazione uditiva e per certi versi anche empatica. Con il solo accompagnamento pianistico, l’esecuzione risulta squisitamente intima e più che ad un concerto si assiste, in questo caso specifico, ad una declamazione cantata di versi spettacolari che ci ricordano quali erano le sensazioni, i gusti e gli stati d’animo degli artisti ‘romantici’: l’amore per la natura che richiama l’uomo alla sua giovinezza ed alla conseguente nostalgia per il tempo che fu, l’introspezione e l’analisi interiore, scavando nell’animo umano e nelle sue paure scacciate e pur cercate, e naturalmente l’Amore che regna sovrano nelle liriche di queste melodie che non lasciano scampo agli animi sensibili. Rappresentanti di questi valori espressi in musica furono tra gli altri i protagonisti del concerto di ieri sera: Lekeu, Hahn, Chausson, Debussy, Dupark, le cui melodie sono splendidamente fuse con i testi dei più alti rappresentanti del moto culturale nella letteratura francese.
Unico a comporre egli stesso le poesie per le sue melodie fu Guillaume Lekeu, i cui tre poemi intitolati Sur une tombe, Ronde, e Nocturne, riescono a comunicare infinita tenerezza e senso di serenità pur nell’evocare, per esempio, una così dolorosa perdita quale quella della persona amata, nel caso del primo pezzo, oppure appagamento e lontane immagini evanescenti per Nocturne. Decisamente più leggero ma altrettanto coinvolgente il secondo pezzo, che ci riporta alle feste danzanti dei salotti di fine ottocento con gli amori e le gioie, appunto, della giovinezza.

Di Verlaine e Hugo sono i testi che animano le composizioni di Hahn, tra le quali L’Heure exquise che intitola la serata e che ha lasciato asciutti ben pochi occhi tra i presenti. Anche in questo caso i temi ricorrenti cari al genere sono l’amore, gli elementi della natura con colori e profumi che pare sentire, che ispirano e fanno riflettere, ed il richiamo alla giovinezza e ai suoi momenti più belli, destinati a volar via rapides.

Testi di Paul-Armand Silvestre e Théophile Gautier sottolineano invece l’anima musicale di Ernest Chausson, che ci parla d’amore spingendosi in paesaggi lontani, metafore della vita che ci sfugge con lo spettro immancabile del tempo che corre, mentre Debussy si affida nuovamente al grande Verlaine per le sue celebri Fêtes galantes da cui abbiamo ascoltato alcuni estratti: Les Ingénus, Le Faune, Colloque sentimental. In chiusura prima da testi di Charles Baudelaire, poi di Jean Lahor ed infine di Leconte de Lisle, ci piace sottolineare come Duparc ci parli ancora una volta del sentimento più nobile, evocato come miraggio, come desiderio, come viaggio ideale e concreto ove perdersi e trovarsi, sempre nella grazia del paesaggio naturale, ove tutto è meraviglioso, come recitano gli ultimi versi de ‘L’Invitation au voyage’ : Là, tout n'est qu'ordre et beauté, Luxe, calme et volupté.

Marie-Nicole Lemieux può essere considerata a pieno titolo interprete perfetta per questo genere musicale: se ci vuole passione per eseguire questi canti il contralto canadese ne ha da vendere: ha un’ attenzione incredibile per il testo di cui sottolinea ogni accento, ogni pausa e si immerge a pieno nel contenuto dei versi. Si commuove emozionandosi o si diverte scherzando con voce e temperamento, riuscendo a far provare anche al suo pubblico le sensazioni che essa stessa sente mentre canta. Fuori dal comune è la sua voce, che nella sala contenuta del palazzetto risulta immensa, ben proiettata in avanti ed emessa senza esitazione, con grinta e sentimento. Si mostra molto generosa concedendo ben tre bis: ‘A Chloris’ di Hahn, ‘La Villanelle’ da Les nuits d’été di Berlioz e un toccante omaggio all’Italia con la versione italiana de ‘L’Heure exquise’. Con lei il Maestro Roger Vignoles al piano offre un tocco aggraziato di ogni tasto che spinge, le melodie francesi avvolgono ed esaltano la voce dell’interprete in fusione perfetta, con una attenzione pedissequa ai respiri, agli accenti ed ai contenuti; è, come è giusto che sia, ‘l’orchestra’ in questo genere musicale.

La sala del Bru-Zane riempita di pubblico attento e commosso ha salutato il concerto con calore, soddisfazione e molta commozione, oltre, siamo sicuri, al desiderio di tornare presto. E ci permettiamo di unirci al coro di soddisfazione generale ringraziando anche noi per aver trascorso una serata fuori dal comune e pienamente riuscita. Il concerto replica il 18 febbraio all'Auditorium Parco della Musica di Roma.

Maria Teresa Giovagnoli


IL PROGRAMMA

Guillaume LEKEU
Trois Poèmes

Reynaldo HAHN
Offrande
D’une prison
L’Heure exquise
Fêtes galantes

Ernest CHAUSSON
Le Charme
La Caravane

Claude DEBUSSY
Fêtes galantes (estratti)

Henri DUPARC
L’Invitation au voyage
La Vie antérieure
Sérénade florentine
Phidylé
  

Marie-Nicole Lemieux  Contralto

Roger Vignoles               Piano







Foto Michele Crosera