sabato 17 novembre 2012

MARIA STUARDA- DONIZETTI, TEATRO SOCIALE DI ROVIGO; venerdì 16 novembre 2012, ore 20.30


Come tutti i drammi storici, la Maria Stuarda di Gaetano Donizetti possiede un fascino intrinseco che va aldilà di qualsiasi allestimento scenico, per la straordinaria forza musicale, la drammaticità delle vicende, e soprattutto per la grandezza della sua protagonista, regina nell’animo oltre che del suo popolo. Un’opera che ebbe una gestazione molto complicata, con i continui tagli, pasticci e rimaneggiamenti dovuti alla censura dell’epoca, e soprattutto per il tema scottante dell’uccisione di una regina cattolica per ordine della protestante Elisabetta. Fu finalmente il 30 dicembre 1835 che la grande Maria Malibran  interpretò il ruolo della monarca scozzese nella prima esecuzione assoluta dell’opera.


Non solo dramma politico e religioso, ma soprattutto dramma d’amore nella visione del regista   Federico Bertolani, che interpreta il pensiero donizettiano sottolineando che è il cuore dello stesso uomo che unisce e divide inesorabilmente le due regine, il conte di Leicester, e la narrazione punta soprattutto sui sentimenti e gli stati d’animo delle due donne prima dell’esecuzione di Maria Stuarda. Una visione fosca, in cui il buio della scena creata da Giulio Magnetto fa da protagonista assoluto, quasi a riempire quel palco pressoché vuoto, in cui soltanto un cubo nero è presente al centro come simbolo della prigionia di Maria, dal primo all’ultimo atto, ad ossessionare Elisabetta, la regina empia, bastarda, in opposizione alla cugina bella, figlia legittima e amata da subito dal pubblico, ma soprattutto dal ‘suo’ Leicester. Cupi anche i costumi di Manuel Pedretti, con la sola eccezione di Maria in abiti bianchi che sottolineano il contrasto con la regina rivale.

Regina vera della serata è stata una straordinaria Mariella Devia, che padroneggia questo ruolo ormai da anni e possiede una naturale regalità che la consacra come una delle interpreti più adatte e di sicuro riferimento per il ruolo della sovrana di Scozia. La scena è in suo potere, così come rapito è  il pubblico in sala, che le ha tributato applausi lunghissimi dopo ogni esecuzione, specialmente per il duetto con Roberto e per quello ‘della confessione’ con Talbot. Un’Artista che padroneggia la sua voce a suo piacere, e se anche in alcuni passaggi si è mostrata più cauta del solito, forse dovuto anche ad un po’ di stanchezza, è stata capace di regalare ancora impressionanti acuti, virtuosistiche scale e pianissimo commuoventi, come solo una regina della lirica può fare.

La rivale Elisabetta d’Inghilterra è stata interpretata da Josè Maria Lo Monaco. La giovane cantante ha sicuramente interpretato il ruolo con generosità che è stata premiata dal pubblico, nonostante la sua voce non sembri propriamente adatta a questo tipo di personaggio, che in taluni momenti necessiterebbe di una maggiore scioltezza ed estensione tale da donare più carattere all'interpretazione.
Un buon Dario Schumunck ha reso il carattere del conte Roberto con presenza scenica ed una voce piuttosto in forma ieri sera, caratterizzata da un bel colore chiaro e una certa sicurezza esecutiva, anche nei passaggi più impervi della partitura.
Si è distinto positivamente Mirco Palazzi, che ha saputo rendere con efficacia il personaggio di Talbot sia vocalmente, grazie ad una voce corposa e ben gestita, che dal punto di vista interpretativo. Buona la prova di Diana Mian e Marzio Giossi, vocalmente adatti e ben calati rispettivamente nei ruoli di Anna Kennedy e del tesoriere Cecil.

Ad accompagnare la recita l’Orchestra ed il bravo coro del Bergamo Musica Festival. Il Maestro Sebastiano Rolli alla guida  ha offerto una direzione orchestrale ‘di cuore’ e stabilito un buon rapporto con musicisti e cantanti, cercando anche di mantenere certi suoni contenuti in modo da non sovrastare i cantanti sul palco.

Che il pubblico abbia apprezzato quanto visto lo si è evinto dai lunghissimi applausi al termine della rappresentazione, e dalle numerose richieste di bis alla protagonista. Una serata positiva per il Teatro Sociale di Rovigo che firma una bella collaborazione con il Bergamo Musica Festival Gaetano Donizetti.
MTG


LA PRODUZIONE
Maestro concertatore           Sebastiano Rolli
e direttore d’orchestra    
Regista                                   Federico Bertolani
Scene                                     Giulio Magnetto
Costumi                                 Manuel Pedretti
Light designer                       Claudio Schmid
Maestro del coro                   Fabio Tartari

GLI   INTERPRETI

Maria Stuarda                      Mariella Devia
Elisabetta                              Josè Maria Lo Monaco
Anna Kennedy                     Diana Mian
Roberto                                 Dario Schumunck
 Giorgio Talbot                     Mirco Palazzi
 Lord Guglielmo Cecil         Marzio Giossi

   
ORCHESTRA E CORO DEL BERGAMO MUSICA FESTIVAL
Nuova produzione e nuovo allestimento
Bergamo Musica Festival Gaetano Donizetti
e Teatro Sociale di Rovigo