domenica 2 settembre 2012

TOSCA, GIACOMO PUCCINI – ARENA DI VERONA, 1 settembre 2012, ore 21,00


‘E avanti a lui tremava tutta Roma!’. Tale strale avrebbe lanciato Floria Tosca se il clima impervio non le avesse impedito di farlo; e così ha tremato, per le nuvole minacciose che scalfivano il cielo, il pubblico recatosi per l’ultima recita della celeberrima opera pucciniana all’Arena di Verona. Infatti, causa maltempo, questi ha potuto gustare soltanto il primo spettacolare atto completo, ed una parte del secondo. La Tosca che quest’anno è stata riproposta al suo affezionato pubblico veronese, può concorrere degnamente, per maestosità e cast, con quella prima incredibile del 14 gennaio 1900 che il Teatro Costanzi di Roma ospitò, avendo come responsabile dell’ allestimento teatrale Tito Ricordi.


Il regista  Hugo De Ana ha creato un setting impressionante in cui gli effetti di chiaro - scuro creano suspense e pathos al momento giusto. Una corsia centrale corre lungo tutto il palcoscenico poggiandosi su una base ampia, rivestita di volta in volta di materiali diversi a seconda dell’ambientazione; la chiesa di S. Andrea della Valle è arricchita man mano con classici arredi sacri come panche e tele, tra cui ovviamente l’enorme dipinto di Cavaradossi ed il suo tavolo da lavoro, dietro cui si cela la grande testa d’angelo con la sua spada gigantesca che poggia sul pavimento quasi ad infilzarvisi; di grande effetto l’ingresso della processione per il Te Deum, con le comparse adornate di ricchissimi costumi clericali, croci, colonne di luci, e lo spettacolare coro illuminato a giorno che compare in fila sullo sfondo da una impalcatura celata dall’ombra, quasi volasse. Con alcuni accorgimenti la scena viene trasformata nello studio di palazzo Farnesi, ove si consuma il secondo atto, per tramutarsi infine nella piattaforma di Castel S. Angelo, con cannoni e mura di mattoni per la scena finale.  

Il cast, fino a che si è potuto sentire, ha sfoggiato una straordinaria Martina Serafin nel ruolo di Floria Tosca, che possiede una voce possente, piena e calda, dal bel colore e volume; un carisma ed una presenza scenica che le permettono di accentrare su di sé l’attenzione del pubblico. Straordinaria la sua immedesimazione nel personaggio. E' apparsa  in scena in un bellissimo abito verde-oro, sempre curato da  Hugo De Ana , e con il tenore Aleksandrs Antonenko nei panni di Cavaradossi ha interpretato un primo atto intenso e coinvolgente. Applaudita l’aria ‘Recondita armonia’ del tenore, dotato di una voce dal timbro forte, deciso, e molto dolce.

Il sagrestano, impersonato da Marco Camastra,  ha offerto momenti di simpatia ed ottima  vocalità, molto apprezzati dal pubblico. Al suo ingresso Alberto Mastromarino, alias Scarpia, mette quasi sull’attenti la platea, con la sua convincente interpretazione del barone autoritario ed insensibile, grazie ad una voce baritonale di grande spessore, come si è ascoltato in ‘Tre sbirri ... una carrozza’. Lo sventurato Angelotti, Alessandro Guerzoni, ha anch’egli dato buona prova interpretativa e vocale.
Il coro è molto protagonista della scena e spesso ne occupa gran parte, e come in tutte le altre produzioni areniane si è ben distinto  vocalmente; straordinario nel ‘Te deum’, come detto, ben preparato da Armando Tasso; stesso dicasi per il coro voci bianche A. d'A.Mus., condotto da Marco Tonini.

L’orchestra dell’Arena di Verona ormai viaggia sicura sui binari della impeccabile conduzione del Maestro Marco Armiliato, il quale mostra un ampio gesto sicuro e preciso, allo stesso tempo ricco di grazia ed eleganza, in virtù del quale i musicisti eseguono in modo scorrevole e con vigore la musica ricca di sentimento e tragedia che il compositore ha pensato per queste vicende drammatiche.

Come si temeva, superata una prima interruzione agli inizi del secondo atto, pochi minuti dopo la seconda ripresa, il brutto tempo ha avuto la meglio alla fatidica frase ‘Nel pozzo…nel giardino’, pronunciata dalla celebre cantante in ambasce per la sorte del suo amato pittore. Cade la pioggia: recita interrotta.

Al pubblico è rimasta l’emozione per quanto di bello ha assaporato, ed il desiderio di tornare presto, per gustarlo al completo.
MTG


LA PRODUZIONE

Direttore

Marco Armiliato
Regia, scene, costumi e luci
Hugo De Ana
Direttore voci bianche
Marco Tonini
Coro voci bianche
 A. d'A.Mus.


GLI INTERPRETI



Floria Tosca

Martina Serafin
Mario Cavaradossi
Aleksandrs Antonenko
Il barone Scarpia
Alberto Mastromarino
Cesare Angelotti
Alessandro Guerzoni
Il Sagrestano
Marco Camastra
Spoletta
Saverio Fiore
Sciarrone
Dario Giorgelè
Un Carceriere
Armando Caforio
Un pastorello
Alberto Testa


ORCHESTRA, CORO E TECNICI DELL’ARENA DI VERONA

Direttore allestimenti scenici   Giuseppe De Filippi  Venezia