Terzo
appuntamento stagionale per i pomeriggi domenicali dell’Associazione Verona Lirica, che conta già più di 600
soci nel suo secondo anno di attività intensa e proficua, in stretta
collaborazione con l’Arena di Verona. E anche ieri pomeriggio il maggiore teatro
veronese ha visto realizzarsi un concerto applauditissimo dal pubblico
presente. Protagonisti della serata un folto numero di interpreti: il soprano Giovanna
Casolla, il mezzosoprano Anna Malavasi ed il tenore Alejandro
Roj. In aggiunta, il coro di Verona diretto da Giovanni Andreoli, ed il Quartetto
d'Archi Guenther Sanin: Vincenzo Quaranta, Luca Pozza e Sara
Airoldi. Al Pianoforte Patrizia Quarta.
In apertura
di concerto è stato proprio il coro di Verona a rompere il ghiaccio con
l’esecuzione di ‘Oh Signore dal tetto
natio’, da ‘I Lombardi alla Prima Crociata’di Verdi. Spiccano leggermente
più le voci maschili nell’insieme, ma nel complesso una discreta esecuzione. Eseguito
anche il preludio al terzo atto di Madama Butterfly di Puccini, con più
equilibrio tra le voci sussurrate, con l’aggiunta del Quartetto d’archi Guenther Sanin.
Si riscatta la sezione femminile con i due cori delle streghe dal ‘Macbeth’ di
Verdi.
Star
indiscussa del concerto la protagonista di tante splendide serate in Arena: Giovanna
Casolla. Con ‘Inneggiamo il
Signor..’, da ‘Cavalleria Rusticana’di Mascagni, insieme al coro ed al
quartetto, il teatro si infiamma. Splendida anche l’ esecuzione di ‘Sola, perduta, abbandonata’ dalla ‘Manon
Lescaut’ di Puccini, e ha emozionato fino alle lacrime con ‘La mamma morta’ dall’Andrea Chenier’ di
Giordano, da cui è stato estratto anche il duetto eseguito col tenore Alejandro
Roj ‘Vicino a te s’acqueta..’..e
con lo stesso anche il duetto dall’ultimo atto di ‘Carmen’ di Bizet ‘C’est toi! C’est moi’, con il coro in
sottofondo. La signora napoletana non ha bisogno di presentazioni: la sua voce
è capace di emozionare e stupire ogni volta per il suo incredibile volume,
precisione nell’emissione delle note, capacità di modulazione, tecnica
perfetta. Tutta la sua esperienza chiara ed evidente già da subito, come da
anni ormai ci ha abituati, una gioia per i sensi. Grande capacità drammatica,
riesce a dare perfettamente l’idea di ciò che sta cantando, il pubblico è
rapito.
Lo
spagnolo Alejandro Roj ha eseguito da ‘Roméo et Juliette’ di Gounod ‘Ah!Lève-toi
soleil’, la dichiarazione d’amore dalla ‘Carmen’, e i suddetti duetti col
soprano Casolla. L’impasto vocale è sicuramente di bel colore, molto spinto,
generosa l’interpretazione e l’intensità delle esecuzioni canore. È però ancora
evidente il passaggio dal registro medio a quello più acuto, e tende un po’ forzare
il suono nelle note più ‘pericolose’. Qualche esitazione inoltre nel duetto
dell’Andrea Chenier che però non ha compromesso la resa complessiva dell’aria.
Sicuramente più a suo agio nelle arie della Carmen, più ‘collaudata’, ha potuto
mostrare un bel materiale su cui basare una buona carriera.
Il
mezzosoprano Anna Malavasi ha eseguito ‘Oh
mio Fernando’ dalla ‘Favorita’ di Donizetti, ‘Stride la vampa’ dal ‘Trovatore’ di
Verdi col coro in sottofondo, e la celeberrima ‘Habanera’ di Carmen, Bizet.
Si nota immediatamente il colore artificiale di una voce che cerca di “tubare”
per essere ciò che in realtà non è. Il colore e l’emissione sono letteralmente
“spaccati” in due: giù fa l’orco, su è un soprano appena lirico; l’inclinazione
costante del collo e della testa in avanti sono la dimostrazione della ricerca
continua di un suono non naturale.
Il
quartetto d’archi ha inoltre eseguito da solo anche il secondo movimento della
‘Suite n. 3 per orchestra’ di Bach,
definita popolarmente Aria sulla quarta corda, ed il primo movimento di ‘Eine
kleine nachtmusik’ di Mozart in maniera lineare e corretta. Ha accompagnato
anche il coro alla conclusione del concerto con la natalizia ‘White Christmas’, che per la verità ci
si aspetterebbe un po’ più intima rispetto all’esecuzione offerta, ma comunque
apprezzabile.
Tutti
i brani, ad eccezione dei due solo del quartetto, sono stati accompagnati al
piano da Patrizia Quarta, che ha confermato la sua partecipazione molto
sentita e coinvolgente nell’accompagnare gli artisti, a fronte di una tecnica
invidiabile. E come regalo ai soci, la signora Casolla ha diretto e divertito il
pubblico intonando con gli altri due compagni della serata il brano popolare
‘Non ti scordar di me’ con al piano il bravo maestro del coro Giovanni
Andreoli. La serata è stata presentata come sempre dalla simpatia e
competenza di Davide da Como.
Premiati
tutti con la targa a ricordo della serata, appuntamento per un altro pomeriggio
di bella musica a fine gennaio!
MTG