Se un capolavoro della letteratura britannica viene messo in scena dal più
rappresentativo dei musicisti italiani, l’unione delle due culture non può che
creare un incommensurabile capolavoro dell’Arte. Siamo tornati ad assistere al verdiano
Macbeth di Verona, dall’omonimo dramma shakespeariano, con la sua messa in
scena fatta di proiezioni, effetti nebbiosi, luci scure e pochi arredi, per
apprezzare quello che di secondo non ha proprio nulla, se non il fatto di
essere semplicemente il successivo nell’alternanza dei cast, di questa interessante
produzione veneta. Ancora una volta gli ‘studenti’ che mettono in scena il
dramma politico-psicologico nella visione di Stefano Trespidi
hanno dato vita ad uno spettacolo molto
apprezzato e lungamente applaudito.
Particolarmente
affiatata la coppia protagonista, che ha saputo rendere in maniera molto intensa
e sensuale il legame politico e carnale che lega l’usurpatore alla sua regina.
Macbeth è infatti interpretato da Marco Vratogna,
la cui fisicità ben si adatta al ruolo che ricopre: l’imponenza della sua
figura, lo sguardo crudele, si addicono al personaggio. A ciò si unisce una
voce baritonale molto corposa e pastosa, che esegue le sue arie senza sbavature
e con intensità notevole. Il volume è buono e non fatica a raggiungere il fondo
della sala. Anche se la regia lo limita nei movimenti scenici, è la sua voce a
caratterizzare perfettamente il personaggio. Bellissimo infatti il terzo atto
con le streghe e le apparizioni, omaggiato da molti applausi.
Conferma
le sue straordinarie doti canore ed attoriali in questo ruolo il soprano Tiziana Caruso. Il pubblico veronese ha avuto il piacere di conoscere
una autentica fuoriclasse, magnificamente calata nel personaggio della Lady e
dalle doti canore veramente notevoli. La sua voce ha una potenza straordinaria,
che la platea ha potuto apprezzare particolarmente nell’aria del sonnambulismo
eseguita con maestria in mezzo ai presenti, ai quali più volte ha rivolto il
suo sguardo crudele in preda alla follia. Le note più ardue sono superate
brillantemente e la scioltezza esecutiva è impressionante. Il tutto
incorniciato da un colore vocale scuro e corposo, che permette di immergere perfettamente
il soprano nel ruolo. Ha difatti ricevuto lunghe ovazioni alla fine della
rappresentazione.
Una
buona prestazione vocale ha offerto il tenore Alejandro Roy, il nobile Macduff: ha
eseguito la sua aria in modo regolare e con sicurezza, mostrando anche un bel
colore chiaro di voce tenorile.
Queste
le novità nel cast di ieri sera.
Confermano
la prestazione offerta precedentemente Roberto Tagliavini, un Banco
credibile per vocalità ed espressività, con il suo modo particolare di tenere ‘strette’
le vocali, come detto per la sua performance con il primo cast, e tutti i
comprimari: il discreto Malcolm di Giorgio Misseri, la Dama di Lady Macbeth ed il Medico, interpretati
da Francesca Micarelli e Dario Giorgelè , ed il domestico
di Macbeth/Sicario, Seung
Pil Choi. Sempre
regolari le voci bianche che dalla buca
hanno cantato i brevi passi di Apparizioni, Alberto
Testa e Vittoria Sancassani.
Il coro ha confermato la buona prova delle altre
rappresentazioni. Un piccolo contrattempo tecnico ha imposto all’orchestra una
seconda partenza per il terzo atto, compromettendo leggermente la
concentrazione delle ‘streghe’nella scena successiva.
Si conferma anche la buon prestazione del corpo di
ballo dell’Arena di Verona, nelle particolari ed eccentriche coreografie di Maria
Grazia Garofoli.
E
sempre col suo piglio incalzante ha il maestro Omer
Meir Wellber diretto l’orchestra areniana che ha ormai ben interiorizzato la
partitura. Forse è risultato un po’ eccessivo ieri l’accompagnamento dei concertati, ed
anche il coro ha sofferto leggermente il volume orchestrale in alcuni passaggi, vista la non pienissima sala che dunque riecheggiava maggiormente. Il pubblico
lo ha coperto di applausi mostrando vivo apprezzamento.
Ed anche se la sala del Filarmonico non era piena
come uno spettacolo del genere meriterebbe, i presenti hanno manifestato tutto
il loro apprezzamento per gli artisti e lo spettacolo a cui hanno assistito col
fiato sospeso dalla prima all’ultima scena.
MTG
LA PRODUZIONE
Direttore
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Omer Meir Wellber
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Coreografia
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Maria Grazia Garofoli
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Regia video
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Amerigo Daveri
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Coordinatore alla regia, scene e costumi
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Stefano Trespidi
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Lighting designer
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Paolo Mazzon
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Direttore
del Coro Armando Tasso
Direttore
del Corpo di ballo Maria Grazia Garofoli
Direttore allestimenti Giuseppe De Filippi Venezia
scenici
GLI INTERPRETI
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Macbeth
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Marco Vratogna
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Banco
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Roberto Tagliavini
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Lady Macbeth
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Tiziana Caruso
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Dama di Lady Macbeth
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Francesca Micarelli
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Macduff
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Alejandro Roy
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Malcolm
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Giorgio Misseri
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Medico
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Dario Giorgelè
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Domestico di Macbeth/Sicario
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Seung Pil Choi
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Apparizioni
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Alberto Testa/ Vittoria
Sancassani
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ORCHESTRA,
CORO E CORPO DI BALLO DELL’ARENA DI VERONA
Nuova produzione della Fondazione
Arena di Verona