martedì 22 dicembre 2015

RICHARD WAGNER, DER RING DES NIBELUNGEN, Ein Bühnenfestspiel für drei Tage und einen Vorabend; ZWEITER TAG:SIEGFRIED- Teatro Massimo di Palermo, 20 dicembre 2015

O eroe fanciullo!
O stupendo ragazzo!
Tu di auguste gesta
inconscio tesoro!
Ridendo, io ti debbo amare,
ridendo, voglio io accecare,
ridendo, lasciaci rovinare,
ridendo, a perdizione andare!


Interrotto il progetto di prima messinscena completa del Ring Wagneriano due anni fa per problemi finanziari, il Teatro Massimo di Palermo riprende l' ardimentosa impresa con una nuova produzione di Siegfried.
Nell'insieme della Tetralogia Wagneriana, Siegfried viene spesso considerata come una fiaba autonoma.
Pur avendone tutte le caratteristiche  (unitarietà chiusa della narrazione, continuità di  un clima poetico e musicale, coerenza delle strutture  drammatiche e musicali) Siegfried con le sue strutture in perfetto equilibrio, risulta essere il centro focale di tutta la Tetralogia, il cuore pulsante soprattutto musicale nel quale tutti i punti dell' immenso dramma wagneriano convergono e poi divergono.
Gli stessi Leitmotiv, struttura portante del dettato wagneriano e protagonisti autentici, qui rinvigoriscono e quelli già uditi e che qui ritornano, si piegano docilmente alle rinnovate necessità di espressione, poiché Siegfried è il lavoro dell'ottimismo, della felicità suprema, come Walkuere era il lavoro del pessimismo e Goetterdammerung sarà quello della catarsi suprema.

giovedì 17 dicembre 2015

L'ELISIR D’AMORE, G. DONIZETTI – TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA, MERCOLEDI’ 16 DICEMBRE 2015

Con la felice ripresa dell’Elisir d’amore di Donizetti che debuttò a Bologna nel 2010 termina il cartellone operistico del Teatro Comunale per quest’anno solare che volge a conclusione. Definire allegro, delizioso o semplicemente divertente lo spettacolo concepito dalla regista Rosetta Cucchi è forse riduttivo, poiché sono veramente tanti e molto intelligenti gli spunti che questa messa in scena offre, sì da far riflettere oltre che divertire. Se forse adesso può non sembrare più una novità trasportare le storie di giovani innamorati in un istituto scolastico, in questa opera tale ambientazione risulta ancora particolarmente efficace.

mercoledì 16 dicembre 2015

DO RE MI…..PRESENTO – intervista a Saimir Pirgu

Oggi facciamo una bella chiacchierata con un giovane tenore albanese che ha letteralmente realizzato un sogno: quello di dedicare la sua vita alla musica ed al canto. Sono tantissimi i teatri internazionali in cui ha cantato, diretto dai più grandi direttori d'orchestra, tra cui citiamo Claudio Abbado, Riccardo Muti, Lorin Maazel, Daniele Gatti, Seiji Ozawa,  Antonio Pappano, e la lista è ancora lunga. Una persona molto schietta, solare e con tanta voglia di arte nel cuore! 



Chiediamo spesso ai cantanti di descrivere come percepiscono la propria voce e cosa secondo loro la distingue da quella degli altri colleghi. Lei come definirebbe la sua?

Mi considero un tenore lirico. Suono solare e chiarezza della parola sono sempre stati e sono tuttora i punti di riferimento alla base del mio studio sulla qualità vocale.

lunedì 14 dicembre 2015

LA FORZA DEL DESTINO, G. VERDI – TEATRO FILARMONICO DI VERONA, DOMENICA 13 DICEMBRE 2015

Nel giorno di Santa Lucia, nonostante le difficoltà economiche in cui versa la Fondazione Arena di Verona, si inaugura anche la stagione lirica 2015/16, che porta in scena al Filarmonico un allestimento de La forza del destino proveniente dalla Slovene National Opera and Ballet, dal sapore un po’ nostalgico della tradizione e squisitamente cinematografico. Il regista Pier Francesco Maestrini infatti decide di puntare tutto sulla forza narrativa del libretto, fin dallo spostamento dell’ouverture alla fine del primo atto, considerando dunque la morte di Calatrava una sorta di antefatto da separare con una ‘sigla’ dal resto dell’opera, cosa già accaduta in passato per chi si ispirò alla famosa trasposizione del libretto in tedesco operata da Franz Werfel negli anni Venti del secolo scorso. Grazie alle suggestive scene di Juan Guillermo Nova, dettagliatissime e ricche di particolari, possiamo gustare il dramma in ogni suo dettaglio, completato anche dalle proiezioni video sul pannello trasparente in proscenio, che non disturba ma integra perfettamente gli sfondi allestiti sul palco. Molto ricchi e curati i costumi di Luca Dall'Alpi. Di routine le coreografie di Renato Zanella per gli interventi dei primi ballerini della Fondazione Arena.

martedì 8 dicembre 2015

CONCERTO DI VERONA LIRICA, TEATRO FILARMONICO DI VERONA - DOMENICA 6 dicembre 2015



Concerto degli auguri di Natale quello programmato da Verona lirica per il mese di Dicembre che ha coinvolto il suo pubblico di associati per una raccolta fondi a favore dell'Associazione Oncologica Italiana Mutilati Della Voce.

Concerto travagliato nella gestazione che ha visto defezioni negli artisti precedentemente annunciati, ma che ha saputo regalarci come sempre quasi tre ore di buona musica.

Il concerto ha visto la presenza del soprano Maria Letizia Grosselli, del basso Mattia Denti, del tenore Rubens Pellizzari, del mezzosoprano Nino Surguladze e del Quartetto d'Archi dell' Arena di Verona composto da Gunther Sanin, Vincenzo Quaranta, Sara Airoldi e Luca Pozza diventato per l'occasione un quintetto con il pianista Roberto Corlianò.

sabato 5 dicembre 2015

A HAND OF BRIDGE (Barber)/ TROUBLE IN TAHITI (Bernstein) – Teatro comunale di Bolzano, venerdì 4 dicembre 2015

Dopo l’apertura a Trento con Così fan tutte di Mozart approda anche a Bolzano la stagione della Fondazione Haydn firmata dal neo giunto direttore artistico Matthias Lošek, il cui intento è di presentare grazie ai titoli in cartellone l’ironia della vita in tutte le sue sfaccettature, quasi a sottintendere che in fondo bisogna prenderla con filosofia, per quanto imprevedibile possa essere. Iniziando da un classico per eccellenza quale è l’opera mozartiana, la stagione prosegue invece con opere tratte dal repertorio del ventesimo e ventunesimo secolo, tanto da intitolare questo progetto proprio ‘Opera 20.21’. In scena dunque a Bolzano un curioso dittico proveniente dall’opera di Lipsia che vede succedersi senza soluzione di continuità il brevissimo  A hand of bridge di Samuel Barber affiancato dallo scorrevole e piacevolissimo Trouble in Tahiti, atto unico di Leonard Bernstein anche in veste di librettista. Le due storie costituiscono uno spaccato dello stile di vita americano anni Cinquanta del secolo scorso, ove il boom economico ed il crescente consumismo hanno sì creato tante famiglie benestanti ed apparentemente felici e soddisfatte, ma tanto benessere ha spesso nascosto, allora come oggi, anche insoddisfazioni profonde, amarezze ed incomprensioni. Gli interventi del Trio Jazz nella seconda opera sdrammatizzano e se vogliamo ridicolizzano certi falsi miti, tra cui la fantastica vita in campagna.

lunedì 30 novembre 2015

ANNA BOLENA, GAETANO DONIZETTI – TEATRO DONIZETTI DI BERGAMO, DOMENICA 29 NOVEMBRE 2015

Edizione critica a cura di Paolo Fabbri
Ricordi, Fondazione Donizetti, Edizione Nazionale delle opere di Gaetano Donizetti

La figura di Anna Bolena rappresenta da sempre nell’immaginario collettivo colei che usurpò con l’astuzia e gli appoggi giusti il trono della impareggiabile Caterina d’Aragona, prima e secondo molti all’epoca unica legittima moglie di Enrico VIII d’Inghilterra, benedetta da Dio e dal popolo. Senza soffermarci su questioni politiche ed interessi internazionali che guidarono le scelte reali inglesi nel ‘500, è anche vero che la volubilità del grande Enrico in fatto di mogli è storia nota, ma soprattutto  la sua irrefrenabile missione di generare un erede maschio lo tormentò fino alla fine dei suoi giorni, facendone quasi una malattia. La Anna Bolena di Donizetti è ormai già una figura in ombra (quasi da non credere che grande regina sarà poi sua  figlia Elisabetta), nonché mesta se pur mai arrendevole al cospetto del re, che ormai  ha già posato gli occhi sulla dolce Giovanna Seymour, futura terza moglie ed unica tra l’altro a dargli l’agognato figlio maschio (che come si sa non sopravvisse a lungo).

INTERVISTA A...MARCO ANGIUS

Oggi incontriamo con molto piacere il Maestro Marco Angius, tra i direttori d’orchestra di riferimento per il repertorio contemporaneo, recentemente nominato direttore artistico e musicale della OPV, Orchestra di Padova e del Veneto. Ci ha raccontato della sua carriera internazionale che lo ha portato a dirigere nei teatri più prestigiosi del mondo e con le più grandi orchestre, unitamente agli interessanti progetti paralleli che con tanta soddisfazione ottengono sempre grandi consensi.



La sua carriera si è sviluppata soprattutto nel repertorio contemporaneo, è solo una questione di gusto oppure sente che il suo braccio recepisce meglio questo tipo di musica?
Mi sono sempre sentito a mio agio nel repertorio moderno e contemporaneo, come una sorta di vocazione, e ho compiuto un percorso inverso rispetto alla musica del passato. Grazie alla musica contemporanea ho maturato gli strumenti per comprendere meglio quella di epoche precedenti pur avendo seguito un iter formativo regolare e abbastanza tradizionale.
Il repertorio classico riveste per me, proprio per le ragioni suddette, il valore di una scoperta e lo pratico oggi più volentieri nella misura in cui posso rinnovarlo, offrendo all’ascoltatore un punto di vista anti-routine.

lunedì 23 novembre 2015

DUE DOMANDE A LEONORA ARMELLINI IN OCCASIONE DEL CICLO DI CONCERTI CON LA FORM

Abbiamo incontrato qualche mese fa la giovane pianista Leonora Armellini per approfondire la sua conoscenza e complimentarci con lei della sua carriera davvero in grande ascesa in teatri sempre più prestigiosi. La ritroviamo con piacere in occasione della tournée che sta effettuando con la FORM, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, dedicata ai concerti di Beethoven, che proseguirà a dicembre, per parlare proprio del grande compositore con lei e dei progetti nel prossimo futuro.


sabato 21 novembre 2015

IDOMENEO, W.A. MOZART – TEATRO LA FENICE DI VENEZIA, VENERDI’ 20 NOVEMBRE 2015

La stagione lirica 2015/16 del Teatro La Fenice di Venezia ha aperto le sue porte con una nuova produzione dell’Idomeneo di Mozart, opera monumentale per durata e temi trattati, prima in ordine di tempo della serie di celeberrimi capolavori che caratterizzarono la carriera e la cifra stilistica propria del compositore. L’opera che vide anche il supporto morale di papà Leopold nella sua stesura musicale, è incentrata proprio sull’amore paterno, qui in conflitto con il volere degli dei ed il dovere di un uomo di stato nei confronti del suo popolo.   

TOSCA, GIACOMO PUCCINI - NEW NATIONAL THEATRE TOKYO, MARTEDI' 17 NOVEMBRE 2015

Il Teatro Nazionale di Tokyo si conferma come una delle massime istituzioni a livello mondiale per gli spettacoli d'opera lirica al pari dei teatri più blasonati, per qualità e quantità di spettacoli proposti.
Tosca è titolo che non ha bisogno di presentazioni essendo una delle opere più rappresentate al mondo, ed è opera che arriva dritta al cuore.
Musica di sangue e di cuore appunto quella scritta da Puccini per un racconto dove la passione, sia politica che d'amore, è vera, autentica, e porta a compiere gesti anche estremi, necessitando di interpreti che sappiano coglierne senza la minima esitazione tutto il coinvolgimento emotivo a sé insito.

giovedì 19 novembre 2015

ELEKTRA, RICHARD STRAUSS – TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA, MARTEDI’ 17 NOVEMBRE 2015


La scelta se vogliamo un po’ rischiosa del Comunale di Bologna di portare in scena un’opera non esattamente popolare come la Elektra di Richard Strauss risulta decisamente premiata dallo spettacolo straordinario cui abbiamo assistito, grazie alla produzione in collaborazione col teatro de La Monnaie / De Munt di Bruxelles ed il Gran Teatro de Liceu di Barcellona.
La tragedia della principessa Elektra, rielaborata dal colto poeta Hofmannsthal, che si avvicinò ad inizio secolo scorso anche agli studi sull’isteria umana, spesso è definita come la versione femminile dell’Amleto Shakespeariano e trova nella musica di Strauss una incredibile suggestione nata da chi evidentemente non solo è in stretta sintonia col librettista, ma subisce il fascino dei suoi contenuti e ne resta talmente coinvolto da coglierne l’essenza di cui intingere la partitura fino al midollo. E’ questa un’opera di grandi duetti musicali: quello tra Elektra e sua sorella, carico di tensione drammatica ma anche affettiva, tra la stessa principessa e sua madre: un incontro scontro tra due potenze che si odiano pur se unite dallo stesso sangue; ed il meraviglioso duetto tra Oreste ed Elektra stessa, che raggiunge il culmine nella scena dell’agnizione, unico momento se vogliamo di vero lirismo.

lunedì 16 novembre 2015

TRISTAN UND ISOLDE, RICHARD WAGNER - TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI DI MODENA, DOMENICA 15 NOVEMBRE 2015

Noch losch das Licht nicht aus,
noch ward's nicht Nacht im Haus:
Isolde lebt und wacht;
sie rief mich aus der Nacht.

Ancora la luce non si è spenta,
ancora non s'è fatto notte in casa;
Isolda vive e veglia,
ella m'ha richiamato dalla notte.


Opera musicale di profondi cambiamenti, a partire da quell' inestricabile accordo iniziale non risolto che ha aperto una profondissima crepa iniziando a demolire in maniera inesorabile l'intero sistema tonale, Tristan und Isolde di Richard Wagner è un lavoro che richiede sforzi immani di esecuzione.

Nel 150° anniversario della sua creazione, il teatro Comunale di Modena, unica realtà in Italia, ha pensato bene di proporre alla sua città e per la prima volta nel suo teatro (era ora...) il capolavoro wagneriano rischiando non poco sulla resa artistica e sulla risposta di un pubblico da sempre abituato a ben altri titoli.

lunedì 9 novembre 2015

DIE ZAUBERFLÖTE, W. A. MOZART – TEATRO FILARMONICO DI VERONA, DOMENICA 08 NOVEMBRE 2015

Si conclude la stagione 2014/15 al Teatro Filarmonico di Verona con Il Flauto magico di Mozart ed uno spettacolo pensato dal regista Mariano Furlani in collaborazione con la coppia artistica dei Masbedo, alias Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni, celebri video maker. Uno spettacolo pulito, immediatamente fruibile, che conserva un sapore fiabesco ma non troppo e che lascia allo spettatore quella sensazione di essersi lasciato trasportare in un altro mondo per circa tre ore. La storia del giovane Tamino che corre nel regno di Sarastro per salvare e conquistare la figlia di Astrifiammante è chiara, alla portata di tutti, senza fronzoli né significati nascosti e tutti i contenuti sono esattamente quelli che il libretto di Schikaneder illustrava originariamente. Il registra si concentra soprattutto sul viaggio iniziatico dei due giovani per il raggiungimento della maturità, dell’affrancamento dai vincoli familiari, della scoperta di sé al fine di una elevazione spirituale; la cupa Regina della notte ed il saggio Sarastro sono inizio e fine di un viaggio materiale e spirituale fatto di prove fisiche e morali, grazie alle quali gli innamorati conquistano il premio finale di una serenità quasi ascetica. 

lunedì 2 novembre 2015

CONCERTO DI VERONA LIRICA CON L’ARENA DI VERONA BRASS QUINTET-TEATRO FILARMONICO DI VERONA, 1 NOVEMBRE 2015


Il secondo concerto che l’Associazione Verona Lirica ha tenuto al Filarmonico di Verona è stato omaggiato dalla presenza del Primo cittadino Flavio Tosi che, confermando la collaborazione tra l’Associazione e la Fondazione Arena, ha augurato a tutti un buon lavoro ed anche ringraziato per l’impegno che il direttivo e tutto lo staff, rappresentato dal Presidente Giuseppe Tuppini sul palco, ha da sempre mostrato nell’organizzare tanti bei pomeriggi musicali.  

domenica 1 novembre 2015

IWAN SUSSANIN UNA VITA PER LO ZAR, MICHAIL GLINKA - OPER FRANKFURT, 30 OTTOBRE 2015

Opera d'esordio e autentico capolavoro del musicista russo, che senza abusare delle fonti folkloristiche, qui seppe tradurre le melodie nazionali in una composizione di largo respiro, è diventata negli anni modello di riferimento per eccellenza di numerosi  lavori successivi come il Boris o Principe Igor, e con essa si può dire nasca l'opera russa in Russia.

La musica di Glinka rivela in modo inequivocabile l'appartenenza del compositore russo al mondo spirituale dei romantici, ai loro problemi e ai loro obiettivi, anche se la struttura del suo melodramma rimane quella a forme chiuse con arie, cavatine, cabalette di derivazione occidentale con influenze marcate dai lavori di Bellini e Donizetti (che conobbe personalmente durante un suo viaggio in Italia) e talora anche del grand-opèra francese, impostata su una partitura di grande genialità, ricca di colore, trasparenza e suggestione con un' orchestrazione abilissima, tanto da aver ricevuto le lodi di un esperto come Berlioz.

lunedì 26 ottobre 2015

IL CORSARO, G. VERDI – TEATRO REGIO DI PARMA, DOMENICA 25 OTTOBRE 2015

Il Corsaro, opera reietta che Verdi completò un po’ in fretta e contro voglia, spinto da tanti pensieri contingenti e nuove sfide più interessanti all’orizzonte, viene ripreso per il Festival Verdi al Regio di Parma, rispolverando la bella produzione che oltre dieci anni fa prevedeva la regia del compianto Lamberto Puggelli, ripresa per l’occasione da Grazia Pulvirenti Puggelli. Nonostante il prodotto a cui abbiamo assistito sia parecchio datato, abbiamo comunque constatato che conserva una sua funzionalità sia scenica che drammaturgica, in quanto ogni  personaggio ha lo spazio sufficiente per esprimere le sue peculiarità, all’interno della ambientazione tradizionale di Marco Capuana che sottolinea ogni scena seguendo il più possibile il libretto. Corrado è un fiero e prorompente corsaro che non accetta di piegarsi al suo nemico e nonostante le lusinghe della conturbante Gulnara resta fedele nel cuore alla compagna Medora. Il pascià Seid è altrettanto energico e sicuro di sé, iroso e vendicativo. Le due donne sono esattamente l’una l’opposto dell’altra: veste bianca e movenze da tenera donzella un po’ timida per Medora, abiti più sensuali e adatti ad un harem per la passionale Gulnara, che entra in scena mentre le odalische la aiutano ad abbigliarsi nella sua stanza. I bei costumi sono opera di Vera Marzot. Intenso il lavoro di luci di Andrea Borelli per le scene sulla nave, nell’harem e nel finale tragico, con forti contrasti tra luci ed ombre e colori dalle tinte forti

domenica 25 ottobre 2015

ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO Concerto di apertura della 50 stagione concertistica

F.Liszt
SPOSALIZIO (2015)

Elaborazione per orchestra di Salvatore Sciarrino
PRIMA ESECUZIONE ASSOLUTA


G.Mahler
Sinfonia n.2 in do minore “Resurrezione”
Versione per piccola orchestra a cura di G.Kaplan e R. Mathes (2013)

PRIMA ESECUZIONE IN ITALIA

  “La dentro c'è l'eroe della mia prima sinfonia in re maggiore,
 che ora portano alla sepoltura. E' come se la sua vita fosse riflessa
  in uno specchio limpido e osservata tutta insieme, dall'alto.”

G.Malher


Apertura in grande stile per la cinquantesima stagione concertistica della Orchestra di Padova e del Veneto, la prima ideata dal suo nuovo direttore musicale Marco Angius che, interprete particolarmente sensibile per il repertorio moderno e contemporaneo, ha previsto, tra l'altro,  un vero e proprio “percorso Mahler” con la futura esecuzione della sinfonia n.1 e dei frammenti della sinfonia n.10.

sabato 24 ottobre 2015

LE NOZZE DI FIGARO, W. A. MOZART – TEATRO GRANDE DI BRESCIA, VENERDI’ 23 OTTOBRE 2015

Con un cast proveniente dalla 65° edizione del concorso As-Li-Co per giovani cantanti europei va in scena al Teatro Grande di Brescia Le nozze di Figaro di Mozart, con l’allestimento che nel 2006 Mario Martone ideò per il Teatro San Carlo di Napoli e qui ripreso da  Raffaele di Florio. In una ambientazione molto semplice, che prevede soltanto l’utilizzo di una doppia scala che converge al centro di una grande sala da pranzo, rimanendo pressoché uguale per tutto il tempo salvo piccoli dettagli e spostamenti, è priorità per il regista  l’espressività dei personaggi con le loro fissazioni e pulsioni. Avendo infatti a disposizione una cornice immediatamente fruibile di stampo tradizionale, curata da Sergio Tramonti, è più facile calarsi nella storia sia da parte degli interpreti che del pubblico che, come spesso accade ultimamente, viene coinvolto quasi sempre grazie all’estensione del palco intorno alla buca e con i personaggi che attraversano la platea. Questi sono lasciati molto liberi di esprimersi e dobbiamo dire che abbiamo notato nei giovani protagonisti proprio una vena attoriale molto spiccata, che in taluni è stata anche più incisiva rispetto al canto. Nella tradizione anche i garbati costumi di Ursula Patzak che abbiamo appunto potuto ammirare ed apprezzare da vicino.

giovedì 22 ottobre 2015

DIE ZAUBERFLÖTE, W. A. MOZART- TEATRO LA FENICE DI VENEZIA,MARTEDI’ 20 OTTOBRE 2015

Conoscersi e conoscere, maturare una profonda consapevolezza di se stessi e del mondo che ci circonda, è il meraviglioso e stimolante viaggio che ci accompagna per tutta la vita. Con il Flauto Magico di Mozart, Damiano Michieletto ci racconta questo incredibile percorso formativo attraverso le vicende dei giovani Tamino e Pamina, semplici studenti dei nostri giorni, chiamati ad affrontare prove difficili e ad incontrare personaggi chiave per la risoluzione delle stesse, specchio delle vite di tutti noi impegnati a sormontare i piccoli e grandi ostacoli del quotidiano.
Il viaggio è in continua sovrapposizione tra mondo reale e mondo fatato, che si sviluppa in una vissuta aula scolastica, ove l’elemento predominante, una lavagna interattiva affissa al muro frontale, è non solo naturale simbolo di conoscenza che si ribella e si anima quando si tenta di annientarla, ma diventa anche lo scrigno attraverso il quale vediamo la cameretta della dolce Pamina che ormai ha lasciato il nido, oppure la stanza dei giochi in cui Tamino si diverte con animali di vario genere; ma è soprattutto scrigno rivelatore del mondo di Sarastro, una fitta foresta di alberi che nascondono e rivelano incontri ed avventure. Il flauto è il simbolo di questo percorso, lo strumento per immaginare e su cui contare per poter affrontare le difficoltà ed i pericoli.

domenica 18 ottobre 2015

AIDA, GIUSEPPE VERDI - TEATRO REGIO DI TORINO, SABATO 17 OTTOBRE 2015

Il rapporto storico che lega la città di Torino al popolo egizio grazie all'appena rinnovato Museo ad esso dedicato, è magnifico spunto per inaugurare la nuova stagine d'Opera con il capolavoro operistico che più di ogni altro ci porta ai trionfi ed agli splendori della civiltà dei faraoni. Con l'Aida che nel 2005 William Friedkin ideò per il Regio, il cui allestimento è ripreso con soltanto minuscole migliorie, è uno squisito viaggio nel tempo nel solco di una tradizione registica che non tradisce il libretto e cerca di rispettare quanto più possibile la volontà del compositore. 

sabato 17 ottobre 2015

NORMA, V. BELLINI – TEATRO VERDI DI PADOVA, VENERDI’ 16 OTTOBRE 2015

La stagione lirica di Padova si inaugura al Teatro Verdi con un capolavoro come la Norma di Vincenzo Bellini e con un allestimento ritenuto sì spettacolare da colpire nel segno sin dal primo titolo in cartellone. Nonostante le premesse dobbiamo dire che tanta meraviglia è rimasta purtroppo soltanto sulla carta. Paolo Miccichè, che ha curato regia, scene ed installazioni visive, si è limitato a 'riempire' il palcoscenico con sfondi alquanto statici arricchiti da elementi naturistici quali pietre, fronde in primo piano e poco altro ancora che potesse fungere da giusto supporto al tessuto drammatico dell'opera. E non bastano immagini di idoli che avanzano e retrocedono sullo schermo infuocato  per sottolineare la sacralità della vicenda stessa. Oltre a ciò gli interpreti sono quasi sempre fissi in scena e appaiono talvolta lasciati a se stessi nel trovare una adeguata linea interpretativa; anche il coro è parso notevolmente in difficoltà nel trovare un sua dimensione tanto scenica quanto vocale. I costumi di   Alberto Spiazzi, certo opulenti sia per i Romani che per la stirpe gallica, non sono stati sempre di ottimo gusto a nostro parere. Davvero un peccato: ci aspettavamo qualcosa di più originale e soprattutto coinvolgente dal punto di vista drammaturgico.

venerdì 16 ottobre 2015

DON PASQUALE, G. DONIZETTI - TEATRO DONIZETTI DI BERGAMO, GIOVEDI' 15 OTTOBRE 2015

“Divorzio!Divorzio!
Che letto che sposa peggiore consorzio di questo non v'ha!”


Con la nuova direzione artistica di Francesco Micheli, prende il via, con un'edizione scoppiettante di Don Pasquale,  l'edizione 2015 di Lirica Bergamo quest'anno denominata DoREMix, introdotta da un marketing ed un battage pubblicitario innovativo e invitante (curato da Andrea Compagnucci) vede un cartellone molto interessante per titoli (le opere di Donizetti in programma sono tutte nell'edizione critica curata dalla Fondazione Donizetti) ed interpreti.
Un' edizione scoppiettante appunto di Don Pasquale ha aperto i giochi in un' felicissimo allestimento curato da Andrea Cigni approdato nella città del suo compositore dopo essere stato presentato con successo in vari teatri francesi nei mesi scorsi.

lunedì 12 ottobre 2015

L’ORCHESTRA DELL’ARENA DI VERONA PER IL CONCERTO INAUGURALE DI VERONA LIRICA – TEATRO FILARMONICO DI VERONA, DOMENICA 11 OTTOBRE 2016

La fortunata abitudine di inaugurare la stagione concertistica insieme all’orchestra dell’Arena di Verona si è ripetuta anche quest’anno per l’associazione Verona Lirica che per numero di soci riesce a riempire quasi l’intero teatro Filarmonico. Diretti da Giorgio Croci, quattro interpreti attivi nei teatri di tutto il mondo hanno regalato un pomeriggio di musica che ha visto trionfare l’arte ed il buon gusto.
In circa due ore e mezzo di musica abbiamo ascoltato arie dalle opere di Verdi, Puccini ed anche ouverture ed intermezzi da opere di Wagner, Cilea, Leoncavallo e Von Weber.

venerdì 9 ottobre 2015

MACBETH, G. VERDI – TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA, GIOVEDI’ 08 OTTOBRE 2015

Quando ci si pone a dover mettere in scena un capolavoro come il Macbeth di Giuseppe Verdi che unisce in sé la drammaticità dei contenuti shakespeariani e la potenza della musica per esso composta, unitamente ai molteplici spunti politici e morali che da questo emergono, potrebbe essere facile cercare chiavi di lettura complicate, allestimenti pesanti o magari totalmente avulsi dai contenuti esposti.  Robert Wilson risolve la questione nel suo stile concependo uno spettacolo atemporale e in un certo senso asettico, capace comunque di attrarre l’occhio di chi osserva che resta quasi ipnotizzato da tutti gli elementi che continuamente appaiono, domandandosi in certi casi persino come siano venuti in mente al regista.
Non possiamo parlare di ambientazione poiché tutto si svolge in una semioscurità che ci riporta un po’ al teatro delle ombre cinesi. Pertanto osserviamo  le sagome dei personaggi in penombra senza godere dei dettagli dei pur mirabili costumi di Jacques Reynaud  e tutto ciò che circonda e riguarda Macbeth e la sua Lady è abbozzato, immaginato, trasognato. Gli interpreti stessi si muovono attraverso una serie di installazioni visive che accennano ai contenuti del testo sempre in maniera alquanto astratta. Non vi è contatto fisico tra di essi, sempre rivolti al pubblico e costretti in posture rigide degli arti, quasi fossero marionette viventi, i cui volti sono celati da maschere bizzarre o da autentici capolavori del make up.
Dunque un plauso particolare va fatto alla compagnia di canto impegnata in condizioni davvero particolarissime.

mercoledì 7 ottobre 2015

DITTICO: JANÁČEK ZÁPISNÍK ZMIZELÉHO (IL DIARIO DI UNO SCOMPARSO)/ POULENC LA VOIX HUMAINE (LA VOCE UMANA) - FONDAZIONE LA FENICE DI VENEZIA, MARTEDI’ 06 OTTOBRE 2015

Il Teatro Mailbran di Venezia si mostra ancora una volta luogo in cui la Fondazione Fenice coltiva esperimenti e serate particolari come il curioso dittico cui abbiamo assistito, che vede l’accostamento del pezzo per voci e piano,  Il diario di un scomparso di  Janáček, composto agli inizi del Novecento, ed il componimento per sola voce ed orchestra, La Voce umana di Poulenc che invece è da ascrivere alla fine degli anni cinquanta dello stesso secolo. Tale esperimento vede coinvolto il giovanissimo regista Gianmaria Aliverta  che ha cercato di trovare un unico filo conduttore che giustificasse la messa in scena di due opere per la verità parecchio distanti tra loro.

lunedì 5 ottobre 2015

OTELLO, G. VERDI – TEATRO REGIO DI PARMA, domenica 4 ottobre 2015

Come primo appuntamento operistico del Festival Verdi 2015 il Regio di Parma punta su un titolo come Otello che immediatamente suscita forte impatto ed anche grandi aspettative da parte del pubblico che difatti alla recita cui abbiamo assistito è accorso numeroso e da diverse parti del mondo. Gioco forza richiedere un regista del calibro di Pier Luigi Pizzi, che ha naturalmente concepito l’intero allestimento di questa produzione curando regia, scene e costumi. 
C’è da dire che dal punto di vista drammaturgico lo spettacolo ci sembra rispondere a quanto la nostra mente è portata ad immaginare conoscendo gli avvenimenti. I singoli ruoli sono caratterizzati da una evidente forza interiore che sfocia poi nelle diverse personalità: Otello è animato da fiero valore militare che si trasforma in forza passionale nei riguardi della sua sposa, capace certo anche di carezzevoli maniere quando solo con essa; potenza distruttiva invece diviene la sua fierezza nello scatenarsi della gelosia. Jago è fondamentalmente l’eterno secondo che cerca di emergere colpendo chi è più in alto di lui, ma l’incertezza di riuscire ne fanno un alfiere marcatamente duro, a tratti rozzo, per cui l’ira che rode il suo animo non può che condurlo alla sconfitta morale. L’innocente Desdemona è una donna incredibilmente austera, quasi divina nel suo incedere ed agire, con veste bianca a contrasto (tipico) con gli altri interpreti in pelle nera o comunque vesti scure. La sua fermezza nell’affermare l’innocenza è mista al dolce afflato amoroso che nonostante le calunnie ed il disprezzo, soffia sempre per il suo sposo. Tutti i ruoli che contornano i protagonisti, Cassio in primis tra questi, sono come trottole che agevolano il divenire degli eventi, ma apportando ciascuno del proprio.

domenica 4 ottobre 2015

BOHEME, G. PUCCINI - TEATRO GRANDE DI BRESCIA, VENERDI' 2 OTTOBRE 2015

Il progetto che debuttò nel 2012 con successo al Macerata Opera Festival approda al Grande di Brescia per inaugurare la nuova stagione d’Opera con la Bohème di Puccini secondo Leo Muscato. In questo allestimento il regista ha visto un parallelismo tra i famosi disordini rivoluzionari della capitale francese di metà Ottocento e la rivoluzione a tutto campo che si svolse nel Sessantotto del secolo scorso nel nostro paese, immaginando che i poveri ma rampanti giovani bohèmien potessero essere trasportati a quell’epoca in cui anche i nostri ragazzi  fecero sentire forte la voce di protesta. Così la La Barriera d'Enfer qui diventa una fonderia ove gli operai sono sfruttati e sottopagati in ambiente malsano e sfilano con cartelloni di protesta per ottenere condizioni lavorative più umane, mentre i gendarmi cercano di sedare lo scompiglio. Mimì, la dolce fioraia di Puccini, pur conservando il carattere che da sempre contraddistingue questo ruolo,  non è altro che una delle tante operaie della nostra storia recente intossicata da ciò che respira a lavoro e per questo vittima della sua stessa condizione sociale. 

lunedì 28 settembre 2015

DO RE MI…..PRESENTO – intervista a PAOLO BORDOGNA

L’Artista che incontriamo oggi è uno dei più ricercati bassi-baritoni degli ultimi tempi, il grande Paolo Bordogna, che sta riscuotendo un bel successo al Teatro San Carlo di Napoli proprio in questi giorni con il ruolo di Don Pasquale, nella celebre opera di Donizetti. Recentissimo il suo debutto alla Washington National Opera - Kennedy Center Opera House con la Cenerentola di Rossini ed alla Wiener Staatsoper  nel ruolo di Leporello nel Don Giovanni di Mozart. Inoltre ad agosto ha debuttato nel ruolo di Figaro alla Opera House di Sydney in una nuova produzione de Le Nozze di Figaro di Mozart sotto la direzione di Sir David McVicar. Grande è il successo del suo CD dal titolo “Tutto Buffo” dedicato ai suoi ruoli principali per l’etichetta DECCA, che ha visto la definitiva affermazione di Bordogna come uno dei cantanti italiani di maggior valore internazionale.

                                           Linda di Chamounix - Liceu di Barcellona

giovedì 24 settembre 2015

VIDEO INTERVISTE - IL MAESTRO GIAMPAOLO BISANTI

Il Direttore d'orchestra milanese ci parla del suo lavoro, del mondo dell'Opera e di qualche piccola curiosità sulla sua vita, tra una prova e l'altra di Bohème a Brescia.

Maria Teresa Giovagnoli


giovedì 10 settembre 2015

LA CAMBIALE DI MATRIMONIO, GIOACHINO ROSSINI – VENEZIA, TEATRO LA FENICE, MERCOLEDI’ 9 SETTEMBRE 2015


La prima delle farse comiche in un atto del poco più che adolescente Gioachino Rossini torna questa volta al Teatro la Fenice con l’allestimento che nel 2013 fu una deliziosa produzione per il progetto Atelier al Malibran. In un pout-pourri di temi cari al teatro buffo del settecento si dipana la vicenda in verità semplice che oppone due giovani innamorati ad un vecchio genitore burbero e calcolatore. Nonostante possa sembrare raccapricciante il tema di fondo, ossia voler ‘vendere’ la propria figlia con tanto di cambiale che ne certifichi l’acquisizione, è tale la leggerezza con cui si susseguono le scene che scorrono come un fiume in piena, che a noi resta solo il buon umore per quanto visto e quasi non ci si accorge del tempo che passa. Complice certo il libretto di Gaetano Rossi, ma naturalmente e soprattutto la musica di Rossini fresca e carica di giovane impeto. Gli interpreti non hanno tregua nell'azione resa frizzante da gag che inducono spesso al sorriso, per quello che in fin dei conti è un fatto verosimile portato fino all’assurdo, noto a quel tempo per la omonima commedia di Camillo Federici. Come già riportammo a suo tempo la vicenda secondo il regista ed ex grande interprete rossiniano Enzo Dara è trasportata dal suolo inglese alla nostra Venezia, non solo rappresentata dai romantici scorci che si intravedono dalla elegante casa del ricco Tobia Mill, ma  anche sui raffinati costumi dei protagonisti, in linea con l’epoca del compositore e davvero molto belli da vedere, opera di Federica Miani. Tra le pareti di casa Mill, a cura di Stefano Crivellari, abbiamo ritrovato anche i servitori/maschere del carnevale veneziano che con i loro muti siparietti hanno contribuito a rendere frizzante lo spettacolo. Il lieto fine riserva anche la sorpresa di una Fannì in dolce attesa da Milfort, per la gioia di uno stupito ma ormai domato papà Tobia.

mercoledì 26 agosto 2015

I CARMINA BURANA TORNANO A RIEMPIRE L’ARENA DI VERONA – MARTEDI’ 25 AGOSTO 2015

Torna col medesimo successo dell’anno scorso il più noto componimento di Carl Orff all’Arena di Verona. L’impianto scenografico resta sostanzialmente quello del 2014, eccezion fatta per il fuochi d’artificio sospesi per questa edizione. Molti cambi di luce dai toni forti colorano lo sfondo dei gradoni arricchendoli di effetti visivi, con qualche arredo preso in prestito dalle produzioni in corso. Si ripete dunque il giro della Ruota della Fortuna cantata dai Clerici vagantes, da cui prende il via e ritorna l’intero corpus di 24 poemi, musicati ex novo dal compositore tedesco nel ‘37 del secolo scorso, non prendendo in considerazione quanto riportato su alcuni manoscritti, che come sappiamo contenevano oltre trecento canti. I temi goliardici e conviviali, amorosi e persino moraleggianti con cui immaginiamo si arricchissero le feste di questi studenti girovaghi, si sposano con le melodie ed i ritmi che Orff ha reso moderni e davvero avveniristici anche per la sua epoca, divenendo unici e riscuotendo tanto consenso ancora oggi ogni volta che li si esegue

SPECIALE VIDEO INTERVISTE: ANDREA BATTISTONI RACCONTA I CARMINA BURANA

Dopo il successo del 2014 l'Arena di Verona torna ad ospitare i Carmina Burana di Carl Orff che il Maestro Andrea Battistoni ci racconta in questo breve video. Enjoy it!!
Maria Teresa Giovagnoli


mercoledì 19 agosto 2015

SPECIALE VIDEO INTERVISTE: AMARILLI NIZZA RACCONTA LE EROINE DI PUCCINI

Inauguriamo una nuova sezione di speciali con una video intervista dedicata a Giacomo Puccini. Per questa occasione incontriamo il soprano Amarilli Nizza per un viaggio alla scoperta dei personaggi femminili più amati delle opere del grande compositore toscano. Buona visione e buon ascolto!

Maria Teresa Giovagnoli

giovedì 13 agosto 2015

INTERVISTA AL TENORE GREGORY KUNDE

Incontriamo il grande tenore GREGORY KUNDE in occasione del suo debutto all'Arena di Verona per interpretare Radamès nell'imponente Aida di Zeffirelli!

Maria Teresa Giovagnoli



mercoledì 12 agosto 2015

AIDA, GIUSEPPE VERDI – ARENA DI VERONA, CAST DI MARTEDI’ 11 AGOSTO 2015

                                         Foto Ennevi per gentile concessione Fondazione Arena di Verona


A stagione ormai inoltrata la Fondazione Arena di Verona decide di puntare su un cast completamente diverso per le recite dell'Aida zeffirelliana in scena nella settimana di Ferragosto, che dunque siamo tornati a vedere spinti da molto interesse e curiosità. Lo spettacolo già recensito la sera della prima ha visto come allora sul podio la energica direzione del Maestro Andrea Battistoni alla testa dell’orchestra areniana, mentre come novità della serata registriamo innanzitutto il gradito ritorno di Amarilli Nizza, ormai affezionata veterana del palco veronese, e per la prima volta in Arena l'attesissimo Gregory Kunde.

domenica 9 agosto 2015

ROMÉO ET JULIETTE, C. GOUNOD – ARENA DI VERONA, SABATO 8 AGOSTO 2015

Anche per la stagione 2015 l’ultimo titolo in cartellone all’Arena di Verona è Roméo et Juliette di Gounod con l’allestimento creato da Francesco Micheli nel 2011. Al suo quinto anno consecutivo in scena dobbiamo dire che non risulta per nulla ripetitivo ed anzi conserva ancora il sapore gioviale della freschezza innovativa che colpì a suo tempo. Come sottolineato più volte vi è un’ottima fusione tra la classicità dell’eterno racconto shakespeariano ed il modo avveniristico di rappresentarlo, con un profluire di impalcature, scale mobili e strampalati mezzi luminescenti, opera di Edoardo Sanchi, e i coloratissimi costumi di Silvia Aymonino arricchiti da strutture simil - metalliche. Il tutto è sottolineato dalle altrettanto colorate luci di Paolo Mazzon, che marcano tanto le passioni dei protagonisti quanto le opposte fazioni delle loro famiglie. Il ritmo dell’azione è incalzante, non sussistono tempi morti e magnifica è l’elegia creata quando gli innamorati si dichiarano, con un gioco di sguardi, piccole rincorse e saliscendi tra le scene. Anche gli altri personaggi hanno una specifica collocazione che ne sottolinea le caratteristiche, si pensi al Frère Laurent posto nella sua multi sfaccettata chiesetta, al Duc de Vérone che sentenzia l’esilio dall’alto del suo gigantesco pulpito dorato, o a Capulet posto anch’egli in alto a rappresentare l’autorità sulla figlia. Infine completano la ricca offerta sul palcoscenico i balletti del corpo di ballo della Fondazione coreografati da Nikos Lagousakos. Insomma un allestimento felicissimo e a dir poco spumeggiante.

venerdì 7 agosto 2015

DO RE MI…..PRESENTO – intervista a IRINA LUNGU

A poche ore dalla prima di Roméo et Juliette di Gounod in scena all’Arena di Verona, facciamo due chiacchiere con la protagonista Juliette, Irina Lungu, che ha anche debuttato nel ruolo di Donna Anna nel Don Giovanni di Mozart qualche settimana fa, sempre in Arena.

                                       
                                                  Foto Светлана Синявская, @LivingItaly

domenica 2 agosto 2015

IL BARBIERE DI SIVIGLIA, G. ROSSINI – ARENA DI VERONA, SABATO 1 AGOSTO 2015

Ritorna il Barbiere di Siviglia firmato Hugo de Ana all'Arena di Verona con il suo giardino labirintico in cui si intrecciano le trame ordite dai protagonisti con capofila il barbiere più amato della storia operistica. Vezzose sono le enormi rose che sormontano le siepi sul palco, da cui la natura sembra ammonirci su quanto piccole ed insignificanti siano le beghe umane di fronte alla maestosità del creato che ci sovrasta e circonda. In tale cornice De Ana inserisce personaggi e arredi perfettamente coerenti con l'epoca del compositore grazie ai ricchi abiti colorati e ai dettagli che rendono gli ambienti particolarmente gradevoli, restando sostanzialmente sempre all'interno del giardino. I balletti coreografati da Leda Lojodice costituiscono un piacevole contorno a quanto lo spettatore è chiamato ad osservare e spesso arricchiscono anche l’azione degli eventi.
In questo contesto gli interpreti sono lasciati liberi di aggiungere del proprio ai dettami registici tutto sommato semplici, offrendo quel quid strettamente personale tanto nel gesto quanto nel canto, cosa molto comune per la dinamica e rocambolesca opera rossiniana. 

sabato 25 luglio 2015

CARMEN GALA CONCERT – ARENA DI VERONA, VENERDI’ 24 LUGLIO 2015

Dopo Roberto Bolle & Friends salutato con un grandissimo successo di pubblico qualche giorno fa, anche il secondo appuntamento speciale all’Arena di Verona ha registrato un buon numero di presenze in una serata decisamente più sopportabile dal punto di vista climatico. L’occasione è stata il Carmen Gala Concert, un omaggio all’opera di Bizet che da tanti anni arricchisce il cartellone del Festival e di cui sono stati proposti i momenti salienti alternati agli interventi del giovanissimo violinista Giovanni Andrea Zanon e del noto mandolinista Jacob Reuven.

giovedì 23 luglio 2015

MADAMA BUTTERFLY, G. PUCCINI – OPERA DI FIRENZE, MARTEDI’ 21 LUGLIO 2015

Per questa produzione estiva di Madama Butterfly in scena all’Opera di Firenze Fabio Ceresa sceglie di costruire l’intero spettacolo principalmente intorno ai personaggi ed alle loro emozioni, giocando molto sulla loro caratterizzazione, pur lasciando una certa libertà nelle piccole azioni. L’impatto visivo è difatti è assai sobrio grazie ai pochissimi dettagli che lasciano più immaginare che vedere. Le scene di Tiziano Santi prevedono semplicemente dei pannelli che scorrono lungo il palcoscenico per richiamare  la casetta di Cio-Cio-San. Talvolta l’azione si svolge proprio dietro di essi lasciando appunto immaginare o intravedere l’azione in corso. Solo al centro compare l’elemento principale di questo allestimento: una passerella semi sospesa immersa in un paesaggio sottolineato più che altro dalle luci di Fiammetta Baldiserri, ove la sventurata giapponese compare all’inizio con le sue amiche, vi si reca successivamente a scorger l’orizzonte in attesa dell’agognato amore e dove infine si compie il suo destino di morte; un simbolo dunque di attesa, di passaggio e dello scorrere del tempo implacabile.

domenica 19 luglio 2015

LA BOHÈME, G. PUCCINI – TEATRO SAN CARLO DI NAPOLI, MARTEDI’ 14 LUGLIO 2015

Secondo titolo della Stagione Estiva del Teatro San Carlo, La Boheme di Giacomo Puccini.
Lo spettacolo efficace e pieno di poesia di Francesco Saponaro, seppur una ripresa di una Boheme in decentramento del 2012, mostra, nello spazio del San Carlo, una luce tutta fresca e nuova, piena di aderenze stilistiche al libretto ma con delle suggestioni d’altri tempi; bellissimo il fondale di Parigi innevata in una atmosfera quasi rarefatta sullo sfondo del secondo atto. Le scene e i costumi di Lino Fiorito si inseriscono anch’essi nel solco di una tradizionale visione del capolavoro pucciniano, molto belle e curate le luci di Pasquale Mari

sabato 18 luglio 2015

MARIA JOSE' SIRI CI PARLA DELLA SUA CENTESIMA AIDA

A seguito della piacevolissima intervista fatta al soprano Maria José Siri circa una settimana fa  pubblichiamo qualche sua considerazione sulla centesima recita di Aida che domani interpreterà all'Arena di Verona, di cui ci ha parlato proprio durante la nostra chiacchierata con giusto orgoglio e commozione. 

                                                                 Aida a Firenze
                                                             
“AIDA ED IO”
100 recite di pura emozione

Come descrivere il mio rapporto con Aida, il personaggio che mi accompagna attraverso tutta la mia carriera, sin dagli inizi nell'America del Sud? Dopo undici anni e 18 produzioni la mia visione di questa principessa nobile ancora si sviluppa e cambia. Conosciamo la sua storia ed i contorni del personaggio, ma da una produzione ad un’altra, con diversi registi e direttori d’orchestra la posso interpretare da schiava pacifica a principessa guerriera con mille possibili sfumature. Ciò che rimane costante è che musicalmente Aida è un sogno.

NORMA, V. BELLINI – TEATRO REGIO DI TORINO, VENERDI’ 17 LUGLIO 2015


Un peasaggio sospeso nel tempo svelato da pareti rocciose che scorrono sul palcoscenico illuminato soltanto da riflessi lunari, in lontananza poche nuvole offuscano un cielo dalle sfumature brunite che rimane pressocché tale per tutto il tempo; pochi accenni al tempio che è casa e prigione della grande sacerdotessa gallica ci rimandano ad una gloria decaduta ma che ancora persiste nei suoi resti, con statue monche e colonne spezzate come fossimo tra rovine archeologiche in cui un sogno dalle tinte fosche rivive ancora una volta sul palcoscenico. 

mercoledì 15 luglio 2015

ANTONIO CALDARA, DAFNE - PALAZZO DUCALE DI VENEZIA: SALA DELLO SCRUTINIO, lunedì 13 luglio 2015

Nell’ambito del festival ‘Lo spirito della musica di Venezia’ edizione 2015, la Fondazione Teatro La Fenice sceglie di recuperare con una produzione nuova ed uno sforzo logistico non indifferente il dramma pastorale ‘Dafne’ del musicista Antonio Caldara, che fu allestita per la prima volta a Salisburgo nel 1719 in onore dell’arcivescovo della città austriaca, Monsignor Francesco Antonio principe di Harrach, di cui si celebrava l’onomastico, su testo del poeta Giovanni Biavi, attivo presso la corte di Monaco. La storia della ninfa trasformata in alloro per conservare la propria virtù sfuggendo ai suoi innamorati doveva essere un ottimo tema per impressionare il nobile festeggiato. 

lunedì 13 luglio 2015

ORFEO ED EURIDICE, C. W. GLUCK - TEATRO OLIMPICO DI VICENZA, sabato 11 luglio 2015

Orfeo e la sua amata sposa, il dolore per la perdita, l’intimismo dei propri sentimenti racchiusi in un cuore di disperazione continuamente alternata alla speranza di un ricongiungimento. Certo per intrattenere la corte viennese non poteva finire in tragedia la favola di Orfeo, ma grazie a Gluck essa conserva tutta la poesia, il pathos e la ricchezza racchiusa in una musica celestiale resa eterna dai versi di Ranieri de’Calzabigi. Così il Teatro Olimpico di Vicenza si rivela uno scrigno in cui Andrea Castello, al debutto registico in collaborazione col Maestro Francesco Erle, sceglie di utilizzare sostanzialmente ciò che la scena fissa offre, in accordo con una quasi tacita tradizione perpetuata nel teatro vicentino, permettendo quindi alle interpreti ad al coro di passare tra la galleria del pubblico ed anche accanto all’orchestra. Al centro della scena si pone il giaciglio di Euridice dalle fattezze lapidee i cui estremi vanno a comporre con un semplice gesto un cuore gigante. 

domenica 12 luglio 2015

TOSCA DI G. PUCCINI - TEATRO SAN CARLO DI NAPOLI – SABATO 11 LUGLIO 2015

Titolo tra i più popolari ed amati nel mondo, Tosca al San Carlo di Napoli si inserisce nel solco delle belle iniziative culturali previste per l’Estate in città.
Molto interessante la Regia di Jean Kalman che “trasporta” la vicenda nel periodo della seconda guerra mondiale e ne costruisce su misura gesti e interazioni tipici di quei periodi. Le scene di Raffaele Di Florio sono un richiamo continuo ad un equilibrio tra lo sfarzo che è proprio della città di Roma ed il clima di decadenza proprio del periodo della guerra. Affascinante l’interno di una Chiesa che sembra quasi “bombardata” ed in ristrutturazione. Come pure il fastoso Palazzo Farnese cede il passo ad una sala di stampo “fascista” con elementi di art decò essenziali e asciutti proprio come era tipico di quel periodo. Molto suggestiva anche la terrazza dell’esecuzione da cui, con un gioco di luci accattivante, si intravede una Roma ancora dormiente sotto il coprifuoco fascista.
Davvero interessante e molto ben curato questo spettacolo.
I costumi di Giusi Giustino poi erano la degna coronazione di questo affresco degli anni ’40… il tailleur del primo atto di Tosca era delizioso come pure la sobria eleganza del costume rosso del secondo atto. 

sabato 11 luglio 2015

DO RE MI…..PRESENTO – intervista a CARLOS ÁLVAREZ

Dopo il grande successo ottenuto con Don Giovanni all’Arena di Verona abbiamo il grande privilegio di incontrare e conoscere meglio lo straordinario baritono Carlos Álvarez, Artista di fama internazionale, capace di esaltare il pubblico con le sue interpretazioni dei personaggi operistici più disparati. Gli abbiamo fatto qualche domanda sul suo lavoro e sul mondo dell’Opera a cui ha risposto con cortesia, professionalità e tanto entusiasmo.



Vuole  ripercorrere le tappe principali che hanno segnato  la sua carriera straordinaria e i ricordi che le stanno più a cuore?
Da quando feci il mio debutto nel già lontano 1989 a Málaga, casa mia, nei panni del "Marchese d'Aubigny" (La Traviata), ho avuto il privilegio di lavorare nei migliori e più tradizionali teatri e festival d'opera del mondo (Barcellona, Berlino, Chicago, Londra, Madrid, Milano, New York, Parigi, Salisburgo, Torino, Tokyo, Vienna, Verona, Washington, Zurigo...) e con dei grandissimi ed ammirati direttori di magnifiche orchestre, registi e colleghi di tutti i tempi e luoghi. I momenti più importanti sono costituiti dai miei debutti, fatti con grande emozione, e quando sono diventato parte della tradizione con le mie registrazioni discografiche.. Ma, sopratutto, gli incontri con i grandissimi maestri: Riccardo Chailly, Sir Colin Davis, Valeri Guerguiev, James Levine, Jesús López Cobos, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Seiji Ozawa, Sir Georg Solti..., un vero privilegio ed una gioia immensa.

venerdì 10 luglio 2015

INTERVISTA A MARIA JOSE' SIRI

Impegnatissima ad interpretare Aida e Donna Elvira all'Arena di Verona quest'estate, incontriamo il soprano Maria José Siri nella sua meravigliosa casa di Verona in cui ci ha offerto gentilmente un po' del suo tempo per parlare del suo straordinario lavoro.

Maria Teresa Giovagnoli



domenica 5 luglio 2015

DON GIOVANNI, W. A. MOZART – ARENA DI VERONA, sabato 4 luglio 2015

Con la ripresa della produzione  del Don Giovanni risalente soltanto a tre anni fa la Fondazione Arena di Verona ripropone l’allestimento legato al nome di Franco Zeffirelli che come sempre cura regia e scene, mentre gli spettacolari costumi sono opera di Maurizio Millenotti. Tutta giocata sugli effetti creati dalle luci di Paolo Mazzon, la mastodontica struttura sostanzialmente acromatica fatta di arcate cui si antepone una imponente scalinata vede in aggiunta altri elementi architettonici ai lati che si arricchiscono o mutano aspetto per creare i vari ambienti necessari. Come sempre il Maestro Zeffirelli ama giocare con lo stupore, ottenendo l’effetto colossal che le sue celebri scenografie suscitano ogni volta, restando fedele all’epoca storica ed al libretto. Ciò che si potrebbe obiettare a tanta opulenza è forse una esagerazione nel volere sorprendere riempiendo il palcoscenico con quanti più elementi si possa immaginare, rendendo talvolta molto sottile il filo che unisce lo sfondo ove agire con la narrazione e la coerenza stessa dell’azione drammatica. Anche in questa produzione non mancano i prediletti animali sul palco, tanto che il protagonista fa il suo ingresso spavaldo in scena a cavallo. Ma la bellezza dei costumi, la raffinatezza di taluni dettagli e la sensazione di viaggiare ancora una volta nel tempo fanno sì che chi assista al capolavoro mozartiano possa comunque tornare a casa con la consapevolezza che sognare a teatro è ancora lecito ed a buon diritto.

venerdì 3 luglio 2015

PREMIO GIUSEPPE LUGO EDIZIONE 2015 – PARCO VILLA VENTO, CUSTOZA (VR)

Nello splendido parco di Villa Vento a Custoza ed alla presenza delle autorità locali si è tenuta la ventiduesima edizione del premio intitolato al grande tenore Giuseppe Lugo, in una serata calda e piacevolmente ricca di pubblico affezionato e festante. Questo ormai storico riconoscimento istituito nel 1994 dal Comm. Giuseppe Pezzini e che fino all’anno scorso vedeva come presidente del comitato la compianta Magda Olivero ha assegnato la preziosa targa al tenore Ramón Vargas, il grande interprete belcantista dalla lunga carriera internazionale che è arrivato proprio ieri direttamente dal Messico e che per via del lungo viaggio non ha potuto cantare per il suo pubblico. Ha tenuto comunque a precisare di essere molto onorato del riconoscimento ottenuto e promesso che tornerà per  esibirsi alla prima occasione.
A dedicare note ed mozioni al tenore ed al pubblico presente nello splendido giardino della villa sono stati suoi cari colleghi che, accompagnati dalla sempre perfetta Patrizia Quarta al piano, sono attualmente impegnati nella stagione areniana a Verona, più una giovane promessa.

sabato 27 giugno 2015

TOSCA, G. PUCCINI – ARENA DI VERONA, VENERDI’ 26 GIUGNO 2015

Con il terzo appuntamento in cartellone la Fondazione Arena di Verona ripropone uno degli spettacoli più impressionanti e di successo allestiti negli ultimi anni, la Tosca che il regista Hugo de Ana ideò nel 2006 curandone anche le scene, i costumi e gli effetti di luce. Nonostante siano passati quasi dieci anni dalla sua prima messa in scena, conserva ancora tutta la forza ed il fascino della novità, anche per gli habitué delle stagioni areniane. Con qualche minuscola modifica abbiamo potuto ancora una volta seguire il dramma del talentuoso pittore e della famosa cantante perseguitati dalla legge e dalla sorte. Vi è un diretto filo che unisce le passioni dei protagonisti a tutto ciò che lo spettatore è invitato ad osservare. I meravigliosi costumi dai colori accesi del giallo, rosso ed azzurro richiamano alla passione carnale, le luci soffuse in chiaro scuro avvolgono il dramma man mano che esso si sviluppa, e la mastodontica testa d’angelo del castello romano che sovrasta le scene sembra quasi ammonire i presenti per le colpe di cui si macchiano: il fuggiasco Angelotti, l’implacabile Scarpia per la sua crudeltà, Cavaradossi per aver sfidato il governo vigente, e su tutti la volitiva Tosca, prima assassina e poi suicida. Al colpo di cannone che illumina a giorno l’anfiteatro il pubblico resta come sempre stupito, per poi commuoversi ancora per gli effetti scenografici del Te deum, effettivamente il pezzo forte di questo allestimento ormai diventato storico.

venerdì 26 giugno 2015

JUDITHA TRIUMPHANS, devicta Holofernis barbarie; A. VIVALDI – TEATRO LA FENICE DI VENEZIA, giovedì 25 giugno 2015

Mettere in scena un oratorio del diciottesimo secolo è certamente una operazione molto coraggiosa ma allo stesso tempo una sfida interessante che La Fenice di Venezia ha raccolto con entusiasmo e dobbiamo dire con ottimi risultati, visto lo spettacolo ben costruito che la regista Elena Barbalich ha ideato per questa non facile partitura composta da Antonio Vivaldi all’epoca in cui la Serenissima Repubblica Veneziana trionfò dopo strenue resistenze contro i Turchi nell’isola di Corfù, nel 1716. Con un parallelismo tra la cultura ellenica pregna di personaggi femminili mitologici e l’episodio biblico della nobile Juditha che la vince sul nemico per liberare la sua città, la regista permea lo spettacolo più che sulla scena materiale sugli effetti dati da una giusta atmosfera e una intelligente impostazione drammaturgica. Esempio ne è la centralità del coro femminile che quasi condivide le stesse emozioni della protagonista, giungendo anche a circondare l’orchestra posta giustamente sul palco fuori scena, per una maggior fusione con gli eventi in essere.
Così con un gioco di luci che dall’intensità dei gialli o dei rubini passano alla penombra o all’oscurità definitiva, volti, azioni, espressioni e movenze sono costantemente esaltati in una ambientazione di per sé essenziale ma funzionale ai movimenti scenici, opera di Massimo Checchetto . Anche i costumi di Tommaso Lagattolla sono pensati specificamente in base alla funzione di ciascun personaggio, con un occhio rivolto alla chiesa della Pietà della prima rappresentazione assoluta ed al modo in cui pare fossero abbigliate le fanciulle che al tempo popolarono quella prima esecuzione.