Un gremitissimo Teatro
Comunale ha accolto ieri sera quello che forse si può definire il più riuscito
e spettacolare concerto dell’Orchestra del Teatro Olimpico degli ultimi tempi.
Per l’inaugurazione ufficiale della stagione sinfonica si sono esibiti sul
palco due indiscussi talenti della scuola musicale italiana: il pianista Roberto
Cominati e la violinista Anna Tifu.
In un’atmosfera da
sogno e magia, quasi surreale, si sono susseguiti brani di due dei più
rappresentativi musicisti del Romanticismo europeo. Ad aprire il concerto la potente
‘Ouverture del Fidelio op.72b’ di L. van Beethoven. Di straordinaria intensità drammatica,
questo pezzo orchestrale che introduce la famosissima opera del compositore
tedesco, qui nella versione definitiva del 1814, è stato eseguito da un’Orchestra Olimpica che ha trovato
nuova energia ed incisività grazie al pluriacclamato nuovo direttore musicale, il Maestro Giampaolo
Bisanti.
La sua direzione è puntuale
ed appassionata al contempo. Riesce quasi ad abbracciare tutti i musicisti col
gesto inequivocabile e sicuro, tenendo sempre la situazione sotto controllo e
mai esagerando in potenza. In questo modo ha permesso ai musicisti di suonare
al meglio e con percepibile forza espressiva, che si è trasformata in autentica
meraviglia con la ‘Ouverture Le Ebridi, La Grotta di Fingal op.26’ di F. Mendelssohn Bartholdy. Specialmente con questo
brano, che l’autore dedicò al re Federico Guglielmo IV di Prussia nel 1830, le
armonie, i suoni, e la scioltezza nell’esecuzione hanno saputo rendere
tangibilmente il senso di solitudine e nostalgia, unitamente alla sensazione di
scorrevolezza delle onde marine, così come il compositore intendeva rievocarle,
tenendo il pubblico col fiato sospeso fino all’ultimo commuovente suono. Impeccabile anche l'accompagnamento ai solisti, che hanno offerto esecuzioni magistrali.
Il
meraviglioso pianista Roberto Cominati
ha letteralmente rapito gli animi degli spettatori, prima col difficile e
perfettamente eseguito ‘Concerto n.3 per
pianoforte e orchestra in do min. op.37, sempre di Beethoven, in perfetto
accordo con l’accompagnamento orchestrale della OTO, e poi con la incredibile
esecuzione di ‘Carmen Fantasy’ di Bizet/Horowitz
come bis solo con cui ha omaggiato gli astanti. La sua capacità di muovere i
tasti del pianoforte è straordinaria, con nonchalance fa letteralmente quello
che vuole sulla tastiera, non esita un istante, la tecnica è ineccepibile, e
ciò che ne scaturisce è un’esecuzione intensa e di prim’ordine.
Divina la
giovanissima Anna Tifu che ha
incantato con il ‘Concerto n. 3 per violino e orchestra in mi min. op.64’,
sempre di Mendelssohn. Una fusione incredibile con l’orchestra, una tecnica
sopraffina unita ad una sicurezza esecutiva eccezionale, che ha poi confermato emozionando
con il bis ‘Preludio - Obsession’
dalla sonata n. 2
di Eugène Ysaÿe, musicista belga morto nel 1931, autore di numerose
sonate per violino solo. Qui la violinista ha mostrato ancor più tutta la sua
abilità e sensibilità magnifiche nel muovere le corde del suo strumento.
Applausi lunghissimi e
scroscianti hanno salutato gli artisti a più riprese, seguite da autentiche
ovazioni alla fine della serata. Un successo annunciato e confermatissimo per
il nuovo corso dell’Orchestra Olimpica e della musica a Vicenza. E c’è da
scommettere che in questa stagione le emozioni siano solo all’inizio. Del resto
si sa: ‘chi ben comincia …’
MTG