Nata dalla fusione dei
circoli lirici ‘G. Verdi’ e ‘G. Zenatello’, l’associazione musicale Verona Lirica
ha aperto ieri pomeriggio la sua seconda stagione di concerti lirici nella
splendida sede del Teatro Filarmonico in grande stile, per la prima volta con
l’Orchestra dell’Arena di Verona ad accompagnare gli artisti.
Tra le autorità presenti
in sala anche il sindaco Flavio Tosi, mentre sul palco hanno dato il benvenuto ai numerosi soci accorsi il
presidente dell’associazione Giuseppe Tuppini ed il vicepresidente Luigi
Cobianchi. Protagonisti della serata il soprano Susanna
Branchini, il tenore Rudy
Park, il baritono Aris Argiris, ed il basso Marco
Vinco. A dirigere l’orchestra dell’Arena il Maestro Giorgio
Croci.
Un
programma molto ricco ed interessante diviso in due parti ha intrattenuto il
pubblico in sala per circa tre ore di melodie intramontabili ed emozionanti. Il
soprano Susanna Branchini ha estasiato il pubblico con la sua voce
calda e molto duttile, capace di suoni pieni ed acuti ben tenuti e dall’ottimo
volume, nonché dotata di buone capacità interpretative che hanno emozionato i soci in sala man mano che le sue esecuzioni si susseguivano. Ha eseguito dalla Wally di
Alfredo Catalani ‘Ebben ... ne andrò
lontana’, il terzetto‘Tace la notte!’
con il tenore Rudy Park ed il baritono Aris Argiris dal Trovatore di
Giuseppe Verdi, ed il bellissimo duetto d’amore del primo atto della Tosca di Puccini,
sempre col tenore coreano.
Rudy Park ha una voce molto potente ed una presenza scenica notevole. Pur
tendendo talvolta a colpire sulle note più acute, ha dimostrato dimestichezza
con il repertorio d’arie offerto ed ottenuto una autentica ovazione al termine
dell’aria più amata ed eseguita dai tenori: ‘Nessun dorma’ dalla Turandot di Giacomo Puccini. Molto applaudite
anche le suddette arie dal Trovatore e dalla Tosca in compagnia dei colleghi
protagonisti di questa serata.
Il baritono
Aris
Argiris presenta una vocalità piuttosto chiara tendente quasi al
registro tenorile. Molto applaudito per l’esecuzione del Prologo da Pagliacci di Leoncavallo, così come per l’aria tratta da
Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi ‘Alla
vita che t’arride’, ad anche per il citato terzetto del Trovatore.
Chiude
la compagine canora il basso Marco Vinco, che ha divertito il
pubblico con la sua esecuzione dell’aria del catalogo dal Don Giovanni di
Mozart, con la sua mimica ed efficacia espressiva, ha ben eseguito ‘Ella giammai m’amò’ dal Don Carlo di G.
Verdi, nonché ‘La calunnia’ dal
Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini.
Delle autentiche
perle ha regalato l’Orchestra dell’Arena di Verona al suo pubblico: la ‘Ouverture’
da ‘Le nozze di Figaro’di Mozart, l’Intermezzo’ di Cavalleria Rusticana di
Mascagni, la ‘Ouverture’ da ‘I Vespri siciliani’ di Verdi, e a concludere la
serata, finale scoppiettante con la ‘Ouverture’ dal Guglielmo Tell di Rossini,
che ha fatto balzare in piedi la platea per una standing ovation finale. Nel
complesso ben eseguiti sia i brani musicali che l’accompagnamento agli
artisti, l’orchestra areniana è stata guidata da un particolarmente
ispirato Giorgio Croci, che ha
condotto l’ensemble con precisione e dinamicità.
Premiati
tutti i protagonisti per i loro meriti artistici, il pubblico ha manifestato
lodi ed apprezzamenti per gli artisti. Una bella serata per tutti, ricca di
emozioni e di gioia, che ci ricorda quanto meravigliosa sia la musica che autentici
geni hanno composto per la gioia dei sensi di chi le ascolta e che fa
desiderare di godere di tali delizie ancora per molto tempo in
futuro.