sabato 18 luglio 2015

MARIA JOSE' SIRI CI PARLA DELLA SUA CENTESIMA AIDA

A seguito della piacevolissima intervista fatta al soprano Maria José Siri circa una settimana fa  pubblichiamo qualche sua considerazione sulla centesima recita di Aida che domani interpreterà all'Arena di Verona, di cui ci ha parlato proprio durante la nostra chiacchierata con giusto orgoglio e commozione. 

                                                                 Aida a Firenze
                                                             
“AIDA ED IO”
100 recite di pura emozione

Come descrivere il mio rapporto con Aida, il personaggio che mi accompagna attraverso tutta la mia carriera, sin dagli inizi nell'America del Sud? Dopo undici anni e 18 produzioni la mia visione di questa principessa nobile ancora si sviluppa e cambia. Conosciamo la sua storia ed i contorni del personaggio, ma da una produzione ad un’altra, con diversi registi e direttori d’orchestra la posso interpretare da schiava pacifica a principessa guerriera con mille possibili sfumature. Ciò che rimane costante è che musicalmente Aida è un sogno.

Ho cantato Aida per la prima volta in Argentina nel 2004. Rimasi immediatamente affascinata dalle frasi meravigliosamente liriche che Giuseppe Verdi scrisse per questo personaggio. Da allora ho un rapporto molto personale e molto profondo con la musica di Verdi. Dopo quella prima Aida furono aggiunti tanti altri ruoli verdiani, ma decisi allora di aspettare per riprendere questo meraviglioso titolo.

Nel 2006 mi trasferii a Verona, dove ancora abito e da lì fiorì la mia carriera in Europa. Fu nel 2008 quando mi arrivò la proposta per l’Aida in una nuova produzione all’Opera di Stoccarda. L’istinto mi disse che era il momento giusto per riprendere il ruolo. La mia voce aveva guadagnato in sostanza ed ero anche pronta, con molta più esperienza sul palcoscenico, per la sfida delle produzioni molto moderne ed impegnative come quella a Stoccarda. Così si aprì un nuovo capitolo nel mio rapporto con Aida. Da quella produzione Aida mi ha accompagnata attraverso il mondo, da Milano a Tokyo, da Montevideo a Cairo, da Tel Aviv a São Paolo.

E fu proprio con Aida che feci uno dei debutti più emozionanti della mia carriera, quello al Teatro alla Scala di Milano con Daniel Barenboim nella produzione di Franco Zeffirelli. Questo partì da un'audizione in Scala nel 2007, dove vidi passare il Maestro Barenboim e salutandolo in spagnolo mi presentai dicendogli «Salve Maestro! Sono un soprano uruguayano e sto facendo un'audizione – Le piacerebbe ascoltarmi?» Lui purtroppo doveva andare ad una prova generale, credo per Tristano e Isotta. Però, tornata dall'audizione, poco dopo mezzanotte mi chiamò il mio agente: mi volevano di nuovo in Scala il mattino dopo - il Maestro Barenboim voleva ascoltarmi di persona come Aida! Quel giorno non me lo dimenticherò mai nella mia vita. Cantai per il Maestro nel giorno stesso del suo concerto accompagnata dal suo pianoforte che era già piazzato sul palcoscenico del teatro. In questa atmosfera speciale, piena di emozione e di gratitudine per il destino mi resi conto che Aida non era solo un'opera in più del mio repertorio, ma che aveva un posto particolare nella mia carriera. Cantai Aida, lavorammo insieme sulla parte e così, dopo tutti quei contrattempi, m'ingaggiarono e feci il debutto in Scala con Aida, facendo anche la tournée della stessa produzione, sempre con M° Barenboim, a Tel Aviv e in Giappone.

                                                     Aida alla Scala - foto Brescia Amisano


Un'altra esperienza emozionante con Aida fu la nuova produzione di Graham Vick al Festival di Bregenz su quel palcoscenico enorme sul lago.

Una produzione che ricorderò sempre con un’emozione particolare fu quella di Cairo davanti alle Piramidi, un’esperienza incredibile! Quando vidi la Sfinge davanti al cielo stellato fu magico!

Dopo accadde la prima collaborazione con Zubin Mehta al Maggio Musicale Fiorentino nel 2011 e la fortuna di interpretare Aida nel debutto come regista d'opera del cineasta Ferzan Ozpetek.

Ma il mio sogno si avverò nel 2013, quando per il centenario dell'Arena di Verona e per l'anno verdiano fu stata invitata per interpretare l'Aida nella nuova produzione de La fura dels Baus. Sembrava che l'universo avesse cospirato per permettermi di interpretare il ruolo più amato da me nella città dove abito e dove mi trovo a casa.

Avendo interpretato Aida all’Arena di Verona anche nel 2014, sono felicissima di tornarci quest’anno e come primo cast nella produzione di Franco Zeffirelli. Il 19 luglio 2015 avrò l'immensa fortuna di cantare la mia 100a Aida a casa, all'Arena di Verona...

Maria José Siri