Abbiamo assistito più
che volentieri al concerto che domenica scorsa l’Associazione Verona Lirica ha organizzato
in ricordo di Rosangela Poli Tuppini, moglie dell’attuale presidente Giuseppe Tuppini,
a un anno dalla scomparsa. Il concerto
prevedeva in origine la partecipazione del tenore Paolo Fanale, ma per motivi
famigliari non è potuto essere presente al pomeriggio musicale. Abbiamo avuto
così l’opportunità di ascoltare in anteprima due artisti che faranno parte del
cast della Sonnambula presto in scena al Filarmonico che chiuderà la prima tranche
della stagione invernale delle Fondazione Arena: il soprano Madina
Karbeli e il tenore Jesus Leon.
mercoledì 6 aprile 2016
domenica 3 aprile 2016
WHATEVER WORKS, MANUELA KERER, ARTURO FUENTES – TEATRO COMUNALE DI BOLZANO PER OPERA 20.21, VENERDI’ 1 APRILE 2016; PRIMA ITALIANA
Libretto Dimitré Dinev
Da
un‘idea di Michael Scheidl
Si avvia alla conclusione anche il programma operistico della
stagione firmata Fondazione Haydn di Bolzano e Trento che prosegue con il
progetto Opera 20.21. Per questo appuntamento la scelta coraggiosa è caduta sul
lavoro di due compositori per la prima volta presentato in Italia, ossia
Whatever works di Kerer/Fuentes. Coraggiosa poiché una prima comporta sempre un
minimo di rischio su come possa essere accolta dal pubblico che comunque già ha
potuto sentirne parlare dopo la prima assoluta avvenuta a Vienna lo scorso novembre.
venerdì 1 aprile 2016
NICOLA PIOVANI AL COMUNALE DI VICENZA
COMUNICATO STAMPA
Un grande evento musicale è in programma al Teatro Comunale di Vicenza giovedì 7 e venerdì 8 aprile alle 20.45, si tratta dello spettacolo “La musica è pericolosa”,
interprete il pianista e compositore Nicola Piovani.
Un grande evento musicale è in programma al Teatro Comunale di Vicenza giovedì 7 e venerdì 8 aprile alle 20.45, si tratta dello spettacolo “La musica è pericolosa”,
interprete il pianista e compositore Nicola Piovani.
giovedì 31 marzo 2016
IL GRANDE SUCCESSO DEL CARLO FELICE DA VENERDI' 1 APRILE SU STREAMOPERA
ROBERTO DEVEREUX 2016
TEATRO CARLO FELICE DI GENOVA
Compositore:
Libretto:Salvadore Cammarano
Regista:Alfonso Antoniozzi
Direttore d'orchestra:Francesco Lanzillotta
Interpreti:Mariella Devia, Sonia Ganassi, Stefan Pop, Marco di Felice, Alessandro Fantoni, Claudio Ottino
Scenografo:Monica Manganelli
Costumista:Gianluca Falaschi
Compositore:
Libretto:Salvadore Cammarano
Regista:Alfonso Antoniozzi
Direttore d'orchestra:Francesco Lanzillotta
Interpreti:Mariella Devia, Sonia Ganassi, Stefan Pop, Marco di Felice, Alessandro Fantoni, Claudio Ottino
Scenografo:Monica Manganelli
Costumista:Gianluca Falaschi
mercoledì 23 marzo 2016
CARMEN, G. BIZET – TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA, MARTEDI’ 22 MARZO 2016
Una nuova produzione
della Carmen di Bizet va in scena al Comunale di Bologna nell’allestimento
curato dal regista Pietro Babina che si
occupa anche delle scene ed è coadiuvato da Gianni Marras per quanto concerne la
regia in modo specifico. Vero è che di regie originali ne abbiamo viste tante,
che si può anche affermare che certa tradizione risulta ormai sorpassata, che
bisogna lasciare spazio all’immaginazione e svecchiare situazioni o vicende,
che le licenze registiche ormai sono all’ordine del giorno, ma che si possa
trasformare un capolavoro in una specie di fenomeno da baraccone introducendo
in scena qualsiasi cosa venga in mente ci sembra davvero esagerato.
lunedì 21 marzo 2016
Stagione d’Opera 2015-2016 A TORINO
Stagione d’Opera 2015-2016
LA DONNA SERPENTE
L’opera fiaba di Alfredo Casella per la prima volta a Torino
Gianandrea Noseda sul podio dell’Orchestra e Coro del Regio in un fiabesco allestimento con la regia di Arturo Cirillo
Teatro Regio, giovedì 14 aprile 2016, ore 20
Giovedì 14 aprile, alle ore 20, il Regio mette in scena, per la prima volta a Torino, La donna serpente, opera di Alfredo Casella. L’Orchestra e il Coro del Regio sono diretti da Gianandrea Noseda, la regia è di Arturo Cirillo. Il cast che darà vita a quest’opera da favola animata da fate, gnomi e coboldi, annovera – tra gli altri – artisti del calibro di Piero Pretti,Carmela Remigio, Erika Grimaldi, Francesca Sassu e Sebastian Catana. La donna serpente sarà il fulcro del Festival Casella, un progetto reso possibile dalla Città di Torino, che vedrà unite, per due settimane, le principali istituzioni musicali torinesi, oltre al Museo Nazionale del Cinema e al Teatro Stabile. Un raffinato e affascinante percorso culturale che, attraverso musica, teatro, cinema e incontri, illuminerà per la prima volta la poliedrica figura di Alfredo Casella, nato proprio a Torino nel 1883.
Gianandrea Noseda, fervido sostenitore della produzione di Casella, le cui partiture ha diretto e inciso in numerose occasioni, dichiara: «Con La donna serpente Casella ha composto un’opera fuori dagli schemi, mettendo a frutto una fervida fantasia creativa. Casella mette in atto uno strappo analogo a quello che la seconda Scuola di Vienna attua nei confronti dell’Espressionismo, con la differenza che la corrente stilistica dalla quale il compositore torinese prende le distanze è il Verismo».
sabato 19 marzo 2016
MADAMA BUTTERFLY. GIACOMO PUCCINI – TEATRO LA FENICE DI VENEZIA, VENERDI’ 18 MARZO 2016
Ritorna
al Teatro La Fenice di Venezia uno degli spettacoli più riusciti delle ultime
stagioni, la Madama Butterfly nell’allestimento firmato dal regista Àlex
Rigola con scene e costumi di Mariko
Mori.
Complice
la semplice eleganza del total white e l’essenzialità non priva di significato
nelle movenze dei personaggi, contornati da sinuose ballerine, siamo
piacevolmente sorpresi dagli spunti di riflessione che riusciamo a trovare ogni
volta che assistiamo a questa produzione. Come sottolineato più volte, la
Butterfly di Puccini è un’opera che non ha bisogno di scene maestose o di colpi
di teatro da saltar sulla sedia. E’ così intima e toccante che lo spettatore si
sente coinvolto e compartecipe sin dalla prima apparizione della sfortunata Cio-Cio-San. Qui in particolar modo ogni gesto ha
uno specifico scopo, la postura e perfino la posizione sul palcoscenico sono
atte a sottolineare ciò che accade, quasi ci fosse una telecamera puntata sui
dettagli che i nostri occhi colgono di volta in volta.
lunedì 14 marzo 2016
RIGOLETTO, G. VERDI – TEATRO FILARMONICO DI VERONA, DOMENICA 13 MARZO 2016
Dopo cinque anni torna
al Teatro Filarmonico di Verona l’allestimento di Rigoletto firmato Arnaud
Bernard che cura regia e coordinamento costumi, con le scene ideate da Alessandro
Camera. C’è da dire che in un momento a dir poco tragico per la
Fondazione Arena ha del miracoloso vedere un teatro così pieno di pubblico
attento ed entusiasta, tra l’altro molto più degli ultimi anni. Ciò dimostra
quanto importante resti comunque l’appuntamento con l’Opera per la cittadinanza
e quanto necessario sia fare il possibile per non rinunciare a tutto ciò.
giovedì 10 marzo 2016
Maria Callas. The Exhibition 11 marzo - 18 settembre 2016 AMO Arena Museo Opera, Palazzo Forti, Verona
COMUNICATO STAMPA
In anteprima mondiale la mostra Maria Callas. The Exhibition sarà presentata a Verona dall’11 marzo al 18 settembre 2016.
In anteprima mondiale la mostra Maria Callas. The Exhibition sarà presentata a Verona dall’11 marzo al 18 settembre 2016.
lunedì 7 marzo 2016
CONCERTO DI VERONA LIRICA DEL 6 MARZO AL TEATRO FILARMONICO DI VERONA
Altro pomeriggio musicale
promosso dagli amici dell’associazione Verona Lirica, la cui mission istituzionale è sempre quella di
offrire ai suoi soci musica di qualità in un clima di amicizia e collaborazione.
Come ad ogni appuntamento sono quattro le voci protagoniste sul palcoscenico
del Teatro Filarmonico ad offrire arie più o meno popolari dell’opera lirica
internazionale: Monica Zanettin, Mario Malagnini, Elena Gabouri e
Claudio Sgura. Consueti giungono i saluti del presidente Giuseppe Tuppini e l’ottimo
accompagnamento al pianoforte di Patrizia Quarta, che ci piace sottolineare è
sempre meno accompagnatrice e più vero e proprio mantello su cui
scivolano le voci dei protagonisti da lei guidati ed esaltati.
domenica 28 febbraio 2016
CAVALLERIA RUSTICANA (P. MASCAGNI) - PAGLIACCI (R. LEONCAVALLO) - METROPOLITAN OPERA HOUSE DI NEW YORK, VENERDÌ 26 FEBBRAIO 2016
Ritorna dopo meno di un anno dal suo debutto avvenuto la
scorsa primavera al Metropolitan di New York la produzione targata David McVicar di Cavalleria Rusticana e Pagliacci,
messi in scena come spesso accade nella stessa serata e con un unico filo
conduttore che unisce e sviluppa i due spettacoli. Il regista rappresenta infatti
la forza emotiva e le contraddizioni che caratterizzano spesso la vita quotidiana
della gente che popola i piccoli paesi del sud d'Italia, qui ambientati ai primi del
Novecento, spesso causa di grandi gioie ma anche di drammi profondi ed
ineluttabili tragedie. Molte espressioni sono dunque particolarmente enfatizzate
tanto nel canto quanto nella recitazione, per sottolineare la passione e gli
stati d’animo in corso, ma soprattutto come all'improvviso un evento festoso o lieve possa trasformarsi di colpo in tragedia. Piuttosto sobrio il setting di Cavalleria Rusticana
ideato da Rae Smith, che fornisce poi da base per il successivo
allestimento di Pagliacci: una piazza di un paesotto di provincia popolato da
cittadini festanti nel giorno di Pasqua, intorno ai quali troneggiano mura
antiche interrotte da aperture sormontate da archi imponenti. Non è la
scenografia a mutare a seconda delle vicende, ma sono gli interpreti
a muoversi su una pedana che si ferma
o rotea a seconda di ciò che lo spettatore è chiamato ad
osservare al centro del palco. Nero è il colore predominante sia nelle luci che nei costumi.
lunedì 22 febbraio 2016
LUCIA DI LAMMERMOOR, G. DONIZETTI – TEATRO COMUNALE PAVAROTTI DI MODENA, DOMENICA 21 FEBBRAIO 2016
Con un bel successo di
pubblico il Teatro Pavarotti di Modena saluta l’allestimento ormai storico
della Lucia di Lammermoor che il compianto scenografo Svoboda aveva creato per
la Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, nella ricostruzione ivi operata già nel
2012 da Benito
Leonori e con la regia di Henning
Brockhaus coadiuvata da Valentina
Escobar. Nel pieno rispetto delle atmosfere allucinate della vicenda, il regista
vuole sottolineare l’aspetto onirico e trasognato dei luoghi e dei personaggi,
che si muovono come in un progressivo stato di ipnosi, rapiti dagli eventi che
li trascinano in successione. In tali atmosfere ritroviamo i celebri materiali
avveniristici tuttora funzionali alle scene, esaltate dalle luci curate da Brockhaus che, insieme alle
proiezioni video di cui Svoboda fu pioniere, danno l’illusione che tutto sia
presente sul palco che è occupato in realtà da una semplice scalinata ove i
personaggi si muovono, prima intravisti dal telo increspato che copre il palco,
poi svelati dallo spostamento dello stesso immersi in luoghi quasi misteriosi. I costumi di Patricia Toffolutti sono sì vistosi e di bella fattura, ma a nostro
avviso non tutti adatti alla corporatura dei protagonisti.
domenica 14 febbraio 2016
LES CHEVALIERS DE LA TABLE RONDE, HERVÉ – TEATRO MALIBRAN DI VENEZIA, SABATO 13 FEBBRAIO 2016
Dal Palazzetto Bru Zane
ed il Centre de musique romantique
française arriva in tournée anche al Teatro Malibran una produzione che
frizzante è dir poco e che il pubblico di Venezia, unitamente alla buona
percentuale di ospiti francesi, ha potuto godere fino a ieri in questi giorni carnevaleschi. Si tratta de Les Chevaliers de la table ronde del
musicista Louis-Auguste-Florimond Ronger detto Hervé, che con questo suo lavoro
considerato da egli stesso un masterpiece, prende letteralmente per i fondelli
tanta parte di letteratura cavalleresca medioevale i cui protagonisti sono
sempre stati fedeli a principi alti e ideali eccelsi, facendo invece di
Lancillotto e i suoi compagni Rinaldo, Ogier, Amadigi, ma soprattutto Orlando,
dei ragazzi un po’ mielosi e pazzerelli, facilmente corruttibili dalle grazie
femminili, che in mente tutto hanno fuorché di servire il proprio sire o di
compiere gesta eroiche.
giovedì 4 febbraio 2016
SPECIALE VIDEO: I SEGRETI DI CENERENTOLA AL TEATRO FILARMONICO DI VERONA
Dal regista al direttore d'orchestra, ai costumisti, ai tecnici...una grande equipe lavora per creare un capolavoro di musica e bellezza. Scopriamolo insieme, buona visione!!
Maria Teresa Giovagnoli
lunedì 1 febbraio 2016
CENERENTOLA, G. ROSSINI – TEATRO FILARMONICO DI VERONA, DOMENICA 31 GENNAIO 2016
‘La Cenerentola’ di Rossini è una fiaba dal
sapore romantico che ci spinge a riflettere su amore/ famiglia, l’onestà e la
nobiltà d’animo, in contrapposizione con l’indifferenza, l’inganno e la
dabbenaggine. Una delle storie più celebri del mondo infantile è portata in
scena al Filarmonico di Verona con una produzione che coniuga realtà e sogno con
ironia, leggerezza e uno sguardo costante alla vita nel suo quotidiano. In un
impianto abbastanza semplice ma colorato, luminoso ed estremamente funzionale,
ideato da Franco Armieri, il regista Paolo Panizza mette in piedi una
Cenerentola per tutti, guardando alla tradizione ma con l’occhio puntato alla
modernità dei contenuti. Riesce ad entrare perfettamente nel soggetto senza
reinventarlo o sconvolgerlo, proponendo però i personaggi con estrema modernità
e concretezza, tanto che potremmo riconoscere
in ognuno di essi qualcuno di nostra conoscenza.
sabato 30 gennaio 2016
L'ITALIANA IN ALGERI, G. ROSSINI, TEATRO COMUNALE di TREVISO 27 GENNAIO 2016
“Con questa
Signorina
Me la voglio goder, e agli uomini
tutti
Oggi insegnar io voglio
Di queste belle a calpestar
l'orgoglio.”
L'opera in
cui decolla definitivamente il genio comico di Rossini è come una sorta di
Giano bifronte, da un lato tende al passato, con un piede addirittura nella
commedia dell'arte, dall'altro guarda al futuro. Della vecchia opera buffa,
l'Italiana in Algeri conserva la suddivisione in pezzi chiusi, la struttura del
finale primo come culmine dell'azione scenica.
Il libretto
di Anelli ripropone infatti i tratti tipici del naufragio felice in terra
esotica e della beffa giocata dall'astuta protagonista ad un ingenuo Bey. Ma le
atmosfere rassicuranti e il buonismo degli operisti precedenti lasciano il
posto ad un geniale gioco dell'assurdo che si sviluppa a diventa riproduzione
del nonsenso della vita stessa i cui personaggi ne diventano ingranaggi del
gioco folle e crudele. La musica di Rossini esprime quasi sempre un che di
diverso rispetto a quanto appare in scena, arriva addirittura ad esprimere il
delirio del puro gioco verbale nel finale del primo atto: una cascata di fonemi
che spezzano il discorso in sillabe e suoni superbamente concatenati.
domenica 24 gennaio 2016
ATTILA, G. VERDI – TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA, DOMENICA 23 GENNAIO 2016
L'Attila di Giuseppe
Verdi inaugura la stagione d’opera al Teatro Comunale di Bologna, con
una produzione che vede Daniele
Abbado impegnato come regista ed un allestimento dalle
molteplici interpretazioni per la sua atmosfera piuttosto cupa e fumosa. L’epoca in
cui ci troviamo infatti è abbastanza generica, data una certa atemporalità insita nell’ambientazione
curata da Gianni
Carluccio, che tra il grigio ed il blu rimanda quasi ad un luogo fatiscente o devastato, ove talvolta sono collocate anche sagome di uomini in ginocchio a simbolo dei prigionieri sottomessi. Alcuni tendaggi richiamano alle fattezze
di un veliero con delle corde pendenti che sanciscono al termine la cattura e seguente
uccisione dell’invasore unno. Non ci sono particolari colpi di teatro e gli interpreti
interagiscono tra di loro circondati da pochi elementi che il regista ha voluto
come chiusi in una grande scatola astratta. Tutto sommato, pur nella sua
semplicità, risulta abbastanza in linea con l’idea di oscurità e mistero che
circonda la figura del quasi leggendario Attila. I pur pregevoli costumi dello
stesso Carluccio e di Daniela
Cernigliaro sono altrettanto estranei da precisa collocazione,
in un misto tra verginali vesti bianche con velo, divise militari da secolo scorso e tuniche decisamente più in linea col contorno.
sabato 23 gennaio 2016
STIFFELIO, G. VERDI – TEATRO LA FENICE DI VENEZIA, VENERDI’ 22 GENNAIO 2016
Una nuova produzione di
Stiffelio ha sancito il proseguimento della stagione d’opera al Teatro La
Fenice di Venezia, cui dobbiamo attribuire certo il merito di allestire un’opera
che fino a non molto tempo fa non vantava presenze copiose nei cartelloni
operistici, perché come si sa viene spesso preferita da titoli più blasonati. Se
è vero che il libretto di Piave tratto dal dramma di Souvestre e Bourgeois si
concentra fondamentalmente sul tradimento svelato e magnanimamente perdonato, in
un susseguirsi di azioni piuttosto lineari, ci sembra tuttavia che il regista Johannes Weigand si sia limitato a portare in scena gli
interpreti senza seguirli particolarmente dal punto di vista drammaturgico. Stiffelio
subisce un’onta come marito e come uomo di fede, sua moglie si strugge tra
pentimento e rimorso, il conte di Stankar è sconvolto dagli eventi posti in
essere per l’imprudenza della figlia. Ma siamo noi a dover cogliere queste
sensazioni e gli interpreti sono chiamati ad aggiungere molto della propria
esperienza per entrare nei diversi ruoli, mentre stanno semplicemente in scena. Intorno il regista ha voluto un
ambiente diremmo geometricamente essenziale, scarno ed austero, in cui Guido Petzold ha dato risalto
principalmente alle luci, anch’esse fondamentalmente scure, a sottolineare l’atmosfera
tesa e rigida della vicenda. Non c’è molto altro in questo allestimento, il cui
fulcro è un pulpito ferrigno da cui il generoso Müller perdona la
moglie fedifraga. In linea col resto i costumi di Judith Fischer.
lunedì 18 gennaio 2016
LULU, ALBAN BERG – TEATRO COMUNALE DI BOLZANO PER OPERA 20.21, VENERDI’ 15 GENNAIO 2016
Con Lulu di Berg continua a Bolzano la stagione della Fondazione Haydn OPER.A. 20.21 che, come detto in occasione
della precedente messa in scena, rivolge una particolare attenzione ai titoli
di questo e del precedente secolo. Opera questa dalla gestazione travagliata,
con la dipartita del compositore dopo aver orchestrato soltanto due atti nel
1935, essa fu completata col terzo grazie all’intervento di Friedrich Cerha molti
anni più tardi su materiale dello stesso Berg. Ma la versione rappresentata a
Bolzano è quella ulteriormente rivisitata soltanto nel 2010 da Eberhard Kloke per
orchestra da camera, nell’allestimento proveniente dalla Welsh National Opera, che si adatta maggiormente al palcoscenico del teatro bolzanino e che vede
anche nella parte musicale un apporto più intimistico a supporto di tale
allestimento. Non più un azzardo oggi come oggi portare sul palco la vita a dir
poco lasciva di una donna come Lulu dai mille volti e dai numerosi
nomi/nomignoli che man mano i suoi amanti le attribuiscono. Femme fatale in
tutti i sensi vista l’incredibile escalation di morti causate tra infarti,
suicidi ed omicidi per sua stessa mano. Nonostante la miriade di personaggi,
pur ridimensionati da Berg rispetto alle opere da cui trasse la storia di Lulu (Il vaso di pandora e Lo spirito della terra di Wedekind)
tutto si svolge attorno a lei con i suoi mariti ed amanti. Il regista David Pountney tende a sottolineare in tutto lo spettacolo l’ambientazione circense da cui prende atto: non solo la protagonista, ma tutti gli interpreti sono delle figure
animalesche le cui allegorie agiscono guidate come sotto ipnosi dalla Lulu-
serpente, donna e tentatrice. I colori la fanno da padrone nelle scene di Johan
Engels come nei costumi di Marie-Jeanne Lecca, che per la
protagonista sono luminosi ed appariscenti con le immancabili pailettes. Al
centro di questo circo dalle ‘luci rosse’ o comunque dalle atmosfere lugubri,
ben giocate da Mark Jonathan, una scala/spirale vuole sottolineare il turbinio
degli eventi innanzi alla quale vengono sistematicamente appesi i corpi delle
vittime, mentre le loro anime sono accompagnate in processione nell’aldilà
uscendo di scena.
Risultano
talvolta superflue o un quanto meno ridondanti le voci registrate che fuoricampo
aggiungono pensieri ai protagonisti.
domenica 17 gennaio 2016
ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO, 50a STAGIONE CONCERTISTICA - AUDITORIUM POLLINI DI PADOVA, concerto di giovedì 14 gennaio 2016
Programma impegnativo con molta carne al
fuoco quello del concerto n.6407 dell'Orchestra di Padova e del Veneto.
Affiancare al musicista principe del
rinnovamento musicale italiano del novecento, Respighi, il maggior
rappresentante della Dodecafonia italiana, Dallapiccola e concludere con una
rielaborazione della ricostruzione dagli abbozzi dell'adagio della Decima
Sinfonia di Mahler, è impresa arditissima soprattutto per un organico come
quello dell'Orchestra di Padova e Del Veneto, non particolarmente avvezzo a
questo repertorio.
Ma non è impresa da spaventare Marco Angius, direttore navigato tra le
partiture del novecento, che riesce a portare a compimento nonostante qualche
difficoltà la serata Patavina.
mercoledì 13 gennaio 2016
LE NOZZE DI FIGARO, W.A. MOZART - TEATRO REGIO DI PARMA, 12 gennaio 2016
dove andaro i
giuramenti di quel labbro menzogner?
Apertura in gran
spolvero al Teatro Regio di Parma per la stagione d'opera 2016 con una produzione
di Nozze di Figaro ed un cast notevole.
L'allestimento
firmato da Mario Martone per il Teatro San Carlo di Napoli nel 2006, ha
girato ormai mezza Italia per approdare sulle tavole del teatro parmigiano
ripreso da Raffaele di Florio, sostanzialmente invariato.
La scena fissa
che ci propone Sergio Tramonti per tutti i quattro atti, fa da scatola magica
agli intrecci della Folle Giornata ma limita un poco la fantasia drammaturgica,
tutta concentrata al proscenio e mai particolarmente brillante, a discapito di
una briosità scenica, vitale nel lavoro mozartiano.
lunedì 11 gennaio 2016
PRIMO CONCERTO DELLA STAGIONE SINFONICA AL TEATRO FILARMONICO DI VERONA – domenica 10 gennaio 2016
Dopo la
sessione autunnale al teatro Ristori la musica sinfonica si sposta al
Filarmonico per proseguire per alcune tappe la stagione invernale, e dobbiamo dire che l’inizio è stato più
che positivo, con un’orchestra dell’Arena veronese parecchio convincente grazie
anche all’apporto dell’ottimo direttore Federico
Ferri.
Con un
programma piuttosto popolare che difatti ha visto un teatro quasi esaurito,
abbiamo ascoltato tre pietre miliari del repertorio sinfonico di fine settecento
ed inizio ottocento, partendo da Mozart, passando per Beethoven, concludendo
con Schubert.
mercoledì 6 gennaio 2016
Marco Angius, Direttore Musicale OPV, ricorda Pierre Boulez
Il mondo musicale piange la scomparsa di Pierre Boulez, compositore e direttore d'orchestra, protagonista assoluto della musica del Novecento, morto a 90 anni.
Lo ricorda anche Marco Angius, Direttore Musicale dell'Orchestra di Padova e del Veneto e direttore italiano di riferimento per il repertorio contemporaneo. Oltre ad aver diretto l'Ensemble Intercontemporain a Parigi, fondato da Boulez, Angius è stato sul podio dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI lo scorso 20 febbraio in occasione dell'omaggio di "RAI Nuova Musica" per i 90 anni del geniale musicista francese.
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