venerdì 22 febbraio 2013

DIDO AND AENEAS, HENRY PURCELL – TEATRO RISTORI, VERONA, GIOVEDI’ 21 FEBBRAIO 2013, ORE 20,00

Eccoci trasportati tantissimi anni addietro. Siamo nel meraviglioso mondo dell’epica, dei poemi che hanno fatto la storia della letteratura mondiale, ed in questo caso la storia del nostro popolo, dato che il protagonista della vicenda è narrato come il fondatore del paese in cui viviamo. Enea, l’eroe virgiliano, qui rivive nella musica di Henry Purcell in un capolavoro che fortunatamente il Teatro Ristori di Verona ha accolto per tre sere con discreto successo di pubblico.

Dal poema di Virgilio, l’Eneide, è tratto questo splendido gioiello che è Dido and Aeneas di Purcell, in cui la storia si concentra sullo sventurato amore della grande regina di Cartagine, che diventa una donna qualsiasi di fronte al sentimento più celebrato al mondo. Qui sono introdotti anche altri personaggi come streghe e maghe. Aldilà delle intenzioni politiche dell’epoca o meno che si dice possa avere avuto l’autore nel comporre questo gioiello musicale, la prima rappresentazione fu nel 1689, e resta un lavoro splendido, uno dei primi esempi di un’opera che si avvicina a come la intendiamo noi oggi.
Didone muore per il troppo amore, sentimento senza il quale tanta parte delle opere che ci fanno oggi emozionare a teatro non esisterebbe.

E nei disegni della regista Marina Bianchi ci sono tutti questi sentimenti, sicuramente in evidenza. Centro di tutta la messa in scena è questo amore sofferente della regina per il guerriero che senza pietà la abbandona per il suo dovere. A sottolineare questo i versi tratti dall’’Epistulae Heroidum’ di Publio Ovidio Nasone recitati dall’ attrice Ermelinda Pansini , che esemplificano il pensiero della protagonista con l’ intensità di una pièce teatrale, inframmezzando le scene sul palco, come a rafforzare quanto già la musica offra agli spettatori. Unitamente a ciò, una serie di balletti offerti dal corpo di ballo dell’Arena di Verona. Se delicati possono definirsi quelli in cui la prima ballerina impersona Didone e la sua leggiadria ci porta al suo sentimento dolce ed intenso al contempo, piuttosto discutibili gli interventi dei ballerini al seguito della Maga che qui sembra la tenutaria di un bordello femminile con tanto di scudiscio e catene con cui tiene al guinzaglio i suoi ‘boys’. In generale dunque, una produzione ad ampio respiro, tendente al moderno, grazie anche ai costumi di Leila Fteita molto più vicini a noi di quanto potessero essere ai tempi dell’antica Cartagine. Mentre la scenografia è costituita dalle colonne del palazzo di Didone, che si trasformano e si aprono a seconda della scena in corso, ma che sostanzialmente non variano molto.

La compagnia di canto è giovane, fresca, in cui si distinguono le due protagoniste: Didone, Roberta Invernizzi, che ci porta la sua vocalità leggera fatta di piccoli vocalizzi e scale discretamente eseguite, e soprattutto la Belinda di Maria Hinojosa Montenegro, che col suo colore più pieno e tecnicamente preparata ha offerto una Confidente credibile e sciolta. Non ha un ruolo particolarmente pregnante il protagonista maschile, Leonardo Cortellazzi, alias Enea, nonostante il titolo (forse perché l’opera pare fosse a suo tempo scritta per un collegio femminile), il quale ha offerto una esecuzione piuttosto ‘elegiaca’ delle sue arie. Più chiaro il colore della Seconda Donna, Irene Favro, e bella l’interpretazione della Maga Marina De Liso, che è riuscita a mantenere una certa leggerezza vocale pur possedendo un mezzo più scuro e corposo. Chiudono il cast le due Streghe, Alessia Nadin ed Elisa Fortunati, agghindate come la Maga come mangiatrici/dominatrici di uomini,  lo Spirito, Teona Dvali, ed il Marinaio, Paolo Antognetti.
Il coro dell’Arena di Verona di Armando Tasso è stato impegnato in arie dal sapore elegiaco di grande atmosfera, e sono stati parte integrante dell’opera con grazia e buona resa canora.

Il Maestro Stefano Montanari, anche primo violino per l’occasione, ha diretto senza l’ausilio della bacchetta con leggerezza e sintonia col palco questo scrigno musicale di Purcell, introducendo in questa rappresentazione anche altri pezzi dello stesso autore, nonché dell’italiano Matteis, per citare il prologo e la fine del secondo atto, ad indicazione di uno studio attento della composizione e degli eventi, in modo che potessero essere sottolineati anche da ulteriori elementi musicali tipici dell’epoca.
Il pubblico ha gradito molto il risultato finale, con lunghi applausi e apprezzamenti ai protagonisti.
MTG



LA PRODUZIONE

Direttore
Stefano Montanari
Regista
Marina Bianchi
Scene e costumi
Leila Fteita
Coreografia
Maria Grazia Garofoli
Lighting designer
Paolo Mazzon
Direttore del Coro                   Armando Tasso

GLI INTERPRETI
Didone
Roberta Invernizzi
Belinda
Maria Hinojosa Montenegro
Seconda Donna
Irene Favro
Maga
Marina De Liso
Prima Strega
Alessia Nadin
Seconda Strega
Elisa Fortunati
Spirito
Teona Dvali
Enea
Leonardo Cortellazzi
Marinaio
Paolo Antognetti
Attrice
Ermelinda Pansini


ORCHESTRA, CORO E CORPO DI BALLO E TECNICI DELL’ARENA DI VERONA